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Gomme 2024 senza termocoperte: quanti dubbi emersi dai test!

Nei collaudi svolti dalla Pirelli al Ricard con Mercedes e a Jerez con Aston Martin sono emersi degli aspetti importanti: il warm up delle nuove gomme richiede due o tre giri, con un tempo maggiore di quattro cinque secondi. Ciò significa più traffico in qualifica e il rischio di avere gare con un solo pit stop. I vantaggi a favore della sostenibilità sono tali da imporre al fornitore unico l'obbligo di studiare pneumatici completamente nuovi con materiali innovativi, ma ci sono solo sei mesi per decidere...

C'è un tema destinato a diventare di grande attualità nei prossimi mesi. Si tratta della proposta che mira ad abolire le termocoperte a partire dal 2024, un passaggio nell'agenda della Formula 1 che contiene tutte le misure mirate al raggiungimento del traguardo 'Carbon Neutral' nel 2030.

La Mercedes (al Paul Ricard) e l'Aston Martin (a Jerez) hanno acceso i motori nei giorni scorsi per un programma di test Pirelli mirato a ricavare i primi riscontri che saranno utili per valutare gli effetti di un cambiamento di grande portata destinato a far discutere.

Sulla via della sostenibilità ambientale

I test che si sono svolti, e che proseguiranno nei prossimi mesi, saranno cruciali in vista della decisione finale che dovrebbe essere presa entro la fine di giugno. Qualora fosse confermata l'abolizione delle termocoperte, l'impatto sul fronte del risparmio energetico sarebbe notevole, sia in termini di consumo di elettricità sul luogo di gara che sul fronte del trasporto. Ma ci sono molte controindicazioni da mettere in conto, alcune note già da tempo ed altre emerse proprio nel corso delle prime prove svolte per valutare gli effetti dell'utilizzo degli pneumatici a temperatura ambiente.

Servono due giri di lancio

Il tempo verificato per far raggiungere alle gomme la finestra ideale d'esercizio è di circa due giri, con una perdita di tempo complessiva (rispetto agli pneumatici riscaldati) valutata dai quattro ai cinque secondi al giro.

Un gap importante nella gestione di una gara, che porterebbe le squadre a limitare al minimo indispensabile i pit-stop. Senza alcuna possibilità di undercut, difficilmente gli strateghi ed i piloti si esporrebbero ai rischi di una seconda sosta, con un impatto non indifferente sulla spettacolarità delle gare.

Tanto traffico in più in qualifica

Il tempo necessario per il warm-up impatterebbe anche sul traffico in qualifica, visto il maggior numero di giri (due o tre, a seconda dei tracciati) che un pilota dovrebbe percorrere a passo ridotto prima di lanciarsi per il giro veloce.

Sono emerse anche delle problematiche tecniche tutt'altro che trascurabili, visto che con la tecnologia attuale sono di difficile soluzione. Gli pneumatici utilizzati attualmente lavorano in media a 22 psi di pressione, valore che viene raggiunto senza difficoltà partendo dai box con una temperatura di 70 gradi ed una pressione di circa 18 psi.




Una questione che crea... pressione

Uscire dalla pit-lane con una gomma a temperatura ambiente è un cambiamento molto importante, poiché il delta per raggiungere i valori d'esercizio è molto maggiore, e comporta un aumento della pressione di circa 9/10 psi.

Il problema potrebbe essere ovviato partendo dai box con una pressione molto bassa, circa 12/13 psi, ma questo comporterebbe uno schiacciamento importante del pneumatico ed il conseguente rischio di generare problemi nella costruzione.

Se si intervenisse nella direzione opposta, ovvero lasciando il valore di pressione di partenza attuale, si arriverebbe a regime a 27/28 psi, con un cambiamento importante dell'impronta a terra. Uno scenario inimmaginabile considerando le lamentele che giungono da squadre e piloti ogni volta che la Pirelli aumenta di 1 psi la pressione d'esercizio.

Nuove costruzioni con materiali innovativi

L'unica via percorribile è una nuova generazione di pneumatici pensati ad 'hoc', ma non si tratterebbe comunque di una sfida semplice per la Pirelli. Le vie d'uscita sono due, o una costruzione con dei materiali innovativi che siano in grado di sostenere delle pressioni di partenza più basse senza danneggiarsi o, in alternativa, una carcassa che riesca a mantenere inalterato il profilo (senza impatti sull'impronta a terra) anche con valori elevati di pressione.

La domanda che sorge è sull'utilità di introdurre una novità così impattante sul fronte tecnico e con potenziali ripercussioni sullo spettacolo in gara già dal 2024.

FIA e squadre hanno a disposizione ancora qualche mese per valutare il tutto, e sarà interessante ascoltare il punto di vista dei piloti come Hamilton, Russell, Alonso e Stroll che hanno avuto già modo di verificare le varie problematiche in pista.





Le wet senza termocoperte già nel 2023?

Un cambiamento che, al contrario, potrebbe essere introdotto in tempi molto brevi è quello relativo alle gomme wet e intermedie, pneumatici che lavorano a temperature più basse e meno soggetti alle problematiche delle slick.

Nei test completati lo scorso dicembre sono emerse indicazioni molto positive da una nuova generazione di gomme wet che ha confermato senza termocoperte un warm-up migliore di quelle in uso oggi (con riscaldamento ai box).

Non è escluso che questa specifica possa essere introdotta già nel corso del 2023, avendo convinto sia la Pirelli che i piloti che hanno avuto la possibilità di provarle nelle sessioni di test su asfalto bagnato. Servirà però il voto favorevole di almeno otto squadre nella prossima Formula 1 Commission.


fonte: motorsport.com

Ora Red Bull teme la McLaren: "Nel 2024 potrebbe essere una dura battaglia"

Occhi sul 2024
Il weekend del Qatar ha in qualche modo scritto la parola fine sulla stagione 2023 della Red Bull. Certo, mancano ancora cinque Gran Premi da disputare, Max Verstappen ha già lasciato intendere di voler disintegrare altri record nei prossimi round, e c'è da provare a salvare la seconda posizione in campionato di un Sergio Perez sempre più in crisi. Ma ormai entrambi i titoli iridati sono blindati e a Milton Keynes gli ingegneri potranno davvero concentrare tutti gli sforzi sulla vettura 2024. Anche perché, nonostante il dominio esercitato in pista da Verstappen, all'orizzonte sembrano finalmente scorgersi degli antagonisti credibili alla supremazia della Red Bull.

Non più le 'solite' Ferrari o Mercedes, né l'Aston Martin che tanto aveva stupito ad inizio anno. La nuova forza del Circus è la McLaren, nobile decaduta che da quando sono arrivati i primi aggiornamenti alla MCL60, nel GP d'Austria di quest'anno, ha iniziato a macinare risultati straordinari. All'inizio si pensava ad un fuoco di paglia, ma ora nessuno sembra più disposto a sottovalutare la forza del trio Stella-Norris-Piastri. Il team principal italiano dopo la gara di Lusail non si è nascosto, riconoscendo come al momento la scuderia papaya sia la seconda forza in pista.

McLaren rivale credibile
Gli stessi vertici Red Bull si stanno interrogando sul futuro e il sedile di Sergio Perez appare ancora più in bilico proprio per effetto di questa improvvisa minaccia rappresentata dal team britannico. In chiave 2024 la Red Bull si sta convincendo della necessità di avere un secondo pilota in grado di avvicinare il più possibile le prestazioni di Verstappen. Il timore infatti è quello di avere di fronte una stagione nella quale ci sarà da battagliare testa a testa proprio con la McLaren. "Abbiamo impostato il nostro ritmo in base alla McLaren" ha rivelato Helmut Marko ai media austriaci dopo la gara.

"Questo è degno di nota ed fa impressione il fatto che accada ormai su ogni circuito. L'anno prossimo potrebbe essere una dura battaglia con loro. Gli altri non sono riusciti a tenere il passo nostro e della McLaren", ha aggiunto ancora il consulente di Graz, riferendosi soprattutto a Mercedes e Ferrari. Sicuramente Verstappen aveva ancora del margine per spingere a Lusail e l'obbligo delle tre soste ha impedito alla Red Bull di poter sfruttare i propri punti di forza sulla gestione dei pneumatici, ma l'impressione è che davvero nel 2024 possa delinearsi un testa a testa affascinante tra Red Bull e McLaren.

fonte: formulapassion.it
Bye Bye Honda

Contento che ora la ReBull ci consideri una minaccia per la stagione 2024, segno che si è progredito velocemente dopo il "Bidone" sceso in pista nei Test Invernali.

Chiaramente se non si è cresciuti in performance, i Podi conquistati e la Vittoria della Sprint Race  dimostrano  che si è sulla retta via, quindi inpensabile che la prossima stagione si sia ancora in caduta libera nel fondo dello schieramento.

McLaren prudente: "Non vogliamo creare false aspettative"

Il boss della scuderia McLaren Formula 1, Andrea Stella, ha dichiarato di non volersi porre aspettative irrealistiche per il 2024, perché poi "la realtà potrebbe travolgerti".

Nel 2023 la McLaren ha registrato una notevole inversione di tendenza, dopo che una serie di aggiornamenti a metà stagione ha trasformato la MCL60 di Lando Norris e Oscar Piastri in una vettura regolarmente in grado di conquistare il podio. La ripresa della forma, frutto di una ristrutturazione tecnica attuata dal nuovo team principal Stella, ha permesso alla squadra di Woking di superare l'Aston Martin per il quarto posto nel campionato costruttori. La crescita è motivo di ottimismo per il 2024, anno in cui la prima vettura sarà sviluppata utilizzando la nuovissima galleria del vento della McLaren a Woking e altre strutture potenziate. Ma Stella è cauto nel non creare aspettative elevate per il prossimo anno, perché poi "la realtà può travolgerti violentemente".

"In definitiva, in Formula 1 abbiamo il lusso di essere abbastanza quantitativi. Si vede che tipo di progressi si stanno facendo nella galleria del vento e nelle simulazioni al computer e si sa che un certo tasso di sviluppo significherà due decimi, mezzo secondo, sette decimi in più all'inizio della stagione.
Realisticamente, sappiamo che se vogliamo mantenere la nostra competitività nella prossima annata, dobbiamo avere mezzo secondo in mano. Altrimenti, come abbiamo già visto in passato, sul finale sembra che si stia retrocedendo. È solo perché sei fermo e tutti stanno recuperando. Quindi, prima di tutto esamineremo i dati. Li conosciamo già più o meno e non li voglio commentare. E poi, sulla base di questi, organizzeremo l'intera squadra. Non dobbiamo creare false aspettative, perché poi la realtà si presenta in modo violento e noi non vogliamo trovarci in questa posizione. Allo stesso tempo, non vogliamo sminuire troppo la situazione e poi scoprire che non eravamo pronti a lottare in prima linea e che non abbiamo preso buone decisioni per un motivo o per l'altro. Quindi dobbiamo attenerci ai dati, essere realistici e onesti. Questa è la nostra filosofia".

Stella allude a una piccola regressione nel ritmo gara negli ultimi eventi della stagione 2023 dopo l'ultimo importante aggiornamento a Singapore, che egli attribuisce al fatto che lo sviluppo della MCL60 è in gran parte terminato dopo Singapore, mentre altri team hanno continuato a fare piccoli passi.

"Il modo in cui strutturo la stagione è che abbiamo iniziato in modo non competitivo, abbiamo fatto un passo avanti in Austria, un altro passo avanti a Singapore. Ma c'è una fase finale della stagione in cui siamo stati costanti dal punto di vista dello sviluppo. Molte vetture hanno apportato aggiornamenti, alcuni dei quali hanno avuto un buon successo. Quindi, è una fase in cui non è che abbiamo peggiorato le nostre prestazioni, semplicemente alcune altre vetture hanno colmato il divario da noi o ci hanno addirittura superato. Sicuramente, se vogliamo godere di alcuni dei risultati che abbiamo ottenuto in questa terza fase dopo Singapore, dobbiamo fare un ulteriore passo avanti per la prossima stagione".


fonte: motorsport.com

Citazione di: BOSS il 14 Dicembre 2023, 07:42:45
McLaren prudente: "Non vogliamo creare false aspettative"

Il boss della scuderia McLaren Formula 1, Andrea Stella, ha dichiarato di non volersi porre aspettative irrealistiche per il 2024, perché poi "la realtà potrebbe travolgerti".

Nel 2023 la McLaren ha registrato una notevole inversione di tendenza, dopo che una serie di aggiornamenti a metà stagione ha trasformato la MCL60 di Lando Norris e Oscar Piastri in una vettura regolarmente in grado di conquistare il podio. La ripresa della forma, frutto di una ristrutturazione tecnica attuata dal nuovo team principal Stella, ha permesso alla squadra di Woking di superare l'Aston Martin per il quarto posto nel campionato costruttori. La crescita è motivo di ottimismo per il 2024, anno in cui la prima vettura sarà sviluppata utilizzando la nuovissima galleria del vento della McLaren a Woking e altre strutture potenziate. Ma Stella è cauto nel non creare aspettative elevate per il prossimo anno, perché poi "la realtà può travolgerti violentemente".

"In definitiva, in Formula 1 abbiamo il lusso di essere abbastanza quantitativi. Si vede che tipo di progressi si stanno facendo nella galleria del vento e nelle simulazioni al computer e si sa che un certo tasso di sviluppo significherà due decimi, mezzo secondo, sette decimi in più all'inizio della stagione.
Realisticamente, sappiamo che se vogliamo mantenere la nostra competitività nella prossima annata, dobbiamo avere mezzo secondo in mano. Altrimenti, come abbiamo già visto in passato, sul finale sembra che si stia retrocedendo. È solo perché sei fermo e tutti stanno recuperando. Quindi, prima di tutto esamineremo i dati. Li conosciamo già più o meno e non li voglio commentare. E poi, sulla base di questi, organizzeremo l'intera squadra. Non dobbiamo creare false aspettative, perché poi la realtà si presenta in modo violento e noi non vogliamo trovarci in questa posizione. Allo stesso tempo, non vogliamo sminuire troppo la situazione e poi scoprire che non eravamo pronti a lottare in prima linea e che non abbiamo preso buone decisioni per un motivo o per l'altro. Quindi dobbiamo attenerci ai dati, essere realistici e onesti. Questa è la nostra filosofia".

Stella allude a una piccola regressione nel ritmo gara negli ultimi eventi della stagione 2023 dopo l'ultimo importante aggiornamento a Singapore, che egli attribuisce al fatto che lo sviluppo della MCL60 è in gran parte terminato dopo Singapore, mentre altri team hanno continuato a fare piccoli passi.

"Il modo in cui strutturo la stagione è che abbiamo iniziato in modo non competitivo, abbiamo fatto un passo avanti in Austria, un altro passo avanti a Singapore. Ma c'è una fase finale della stagione in cui siamo stati costanti dal punto di vista dello sviluppo. Molte vetture hanno apportato aggiornamenti, alcuni dei quali hanno avuto un buon successo. Quindi, è una fase in cui non è che abbiamo peggiorato le nostre prestazioni, semplicemente alcune altre vetture hanno colmato il divario da noi o ci hanno addirittura superato. Sicuramente, se vogliamo godere di alcuni dei risultati che abbiamo ottenuto in questa terza fase dopo Singapore, dobbiamo fare un ulteriore passo avanti per la prossima stagione".


fonte: motorsport.com


Stella che con la sua mimima romana con le mani dice:"Stamo carmi regà, stamo carmi".
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Mumtalakat, fondo dello stato sovrano del Bahrain, ha concordato una ricapitalizzazione completa del gruppo McLaren per diventare l'unico azionista, con l'annuncio che potrebbe arrivare a breve

Secondo quanto riportato nelle ultime ore, il consiglio d'amministrazione del gruppo McLaren, che supervisiona le divisioni McLaren Automotive e McLaren Racing, avrebbe approvato all'unanimità l'accordo con il fondo dello stato sovrano del Bahrain, con l'annuncio che potrebbe arrivare entro Natale. Mumtalakat, che possiede già quasi il 60% delle quote del marchio, si appresta così a diventare l'unico azionista.

La scuderia britannica, fondata nel 1963 da Bruce McLaren, è destinata ad aprire un nuovo capitolo della sua già gloriosa storia, e per farlo si affida totalmente a Mumtalakat, già azionista di maggioranza a partire da inizio 2023.

Nel maggio del 2018, Michael Latifi acquistò circa il 10% del gruppo con un investimento di 200 milioni di sterline. La partecipazione azionaria, quindi, negli ultimi cinque anni è stata la seguente: Mumtalakat Holding Company 56,4%, TAG Group Limited 14,32%, Nidala (BVI) Limited 9,84%, Favorita Limited 5,78%, Perlman Investments Limited 5,77%, McKal Holdings Ltd 5,24%, Acanitt Limited 2,65%.

Il fondo del Bahrain si appresta ora a diventare effettivamente l'unico azionista, attraverso la conversione di circa il 20% del suo capitale in nuovi contratti con gli azionisti di minoranza della squadra. La ricapitalizzazione, secondo quanto riportato da Reuters, "introdurrà una struttura azionaria semplificata, un processo di governance più snello e l'espansione in nuovi mercati".

Inoltre, i nuovi contratti "avranno i diritti economici per beneficiare di un futuro "evento di liquidità" come, ma non saranno classificati come azioni".

Mumtalakat aveva già acquistato azioni e warrant in McLaren per un valore di circa mezzo milioni di dollari  dal fondo di investimento pubblico dell'Arabia Saudita (PIF) e da Ares Management, con un ulteriore investimento di 80 milioni negli ultimi mesi.

"Il completamento della ricapitalizzazione è un passo significativo nella trasformazione in corso del Gruppo", ha dichiarato Paul Walsh, Presidente esecutivo del Gruppo McLaren "Ciò fornisce una solida piattaforma da cui partire per far crescere la nostra offerta di prodotti e la presenza del nostro marchio."

S.E. Shaikh Abdulla bin Khalifa Al Khalifa, Chief Executive Officer di Mumtalakat, ha invece affermato: "L'annuncio di oggi testimonia i passi diligenti che sono stati compiuti in quello che è un piano completo e a lungo termine con i nostri partner per fornire una struttura di governance ottimale, mentre il Gruppo continua a progettare e consegnare le supercar più innovative ed esaltanti del mondo."


https://f1ingenerale.com/mumtalakat-il-fondo-sovrano-del-bahrain-ha-concordato-una-ricapitalizzazione-completa-di-mclaren-group-per-diventare-lunico-azionista/
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Eddie Jordan: "La McLaren nel 2024 sarà una sorpresa per tanti"

Una ventata d'aria fresca"
Un inizio da incubo e poi la rinascita con l'arrivo degli aggiornamenti: la McLaren aveva messo le mani avanti in sede di presentazione sottolineando che nelle prime gare Lando Norris e Oscar Piastri avrebbero dovuto soffrire, ma nessuno si sarebbe mai immaginato che in numerosi weekend la scuderia color papaya sarebbe risultata nettamente la seconda forza in pista.

I circuiti veloci si sono rivelati il terreno di caccia ideale per la McLaren che è stata più che efficace in Gran Bretagna, in Belgio, in Giappone e in Qatar. Non a caso a Lusail è arrivata la vittoria di Oscar Piastri nella Sprint e chissà come sarebbe andata in Gara se Lando Norris non avesse commesso due errori in Q3 che sono costati la cancellazione di entrambi i tempi cronometrati per il mancato rispetto dei track-limits.

Eddie Jordan, ospite del podcast Formula For Success, ha reso merito agli uomini guidati da Andrea Stella: "Come ho criticato in passato alcune scelte prese dalla McLaren devo riconoscere che in questo 2023 la scuderia di Woking è stata una bella ventata di aria fresca – le parole dell'ex team manager – nel 2024 credo che la McLaren stupirà molti".

L'irlandese è rimasto colpito dalle prestazioni del debuttante Oscar Piastri: "Per me Oscar Piastri è stato sensazionale – ha aggiunto – tenere testa ad un talento come Lando Norris da esordiente è davvero ragguardevole perché sappiamo quanto sia veloce Norris. Per riuscirci di sicuro ha avuto a disposizione una vettura particolarmente ben bilanciata. Forse Piastri è un po' troppo duro con se stesso a livello di autocritica, ma è sempre positivo vedere un pilota onesto e severo nei propri confronti".

fonte: formulapassion.it

Prendiamola con le pinze perché ne ha sparate tante negli anni
Bye Bye Honda

Mi fido solo di Mika "Gandalf" Hakkinen!

McLaren annuncia una nuova partnership tecnica con Alpinestars

Nuovi accordi

In attesa delle presentazioni delle nuove monoposto, un capitolo a parte di questo periodo pre-stagionale lo meritano anche gli sponsor che si uniranno a vari team per il prossimo campionato. È il caso della Ferrari o dell'Aston Martin, ma a queste compagini si è aggiunta più di recente anche la McLaren, la quale inizierà una nuova partnership dopo più di vent'anni di collaborazione con un'altra realtà.

Partnership tecnica italiana

Il team britannico ha infatti annunciato ufficialmente l'accordo raggiunto con Alpinestars, azienda trevigiana nata nel 1963 (curiosamente lo stesso anno della McLaren) e specializzata nella realizzazione di abbigliamento tecnico da gara, come tute e scarpe. La partnership tecnica, che inizierà da questa stagione, sostituirà così quella tra la compagine di Woking e un altro brand italiano come Sparco, società torinese che nel 1996 avviò firmò un contratto di partnership tecnica con la McLaren fino allo scorso anno.

L'accoglienza della McLaren

Alpinestars fornirà materiale da gara non solo ai piloti del team di Formula 1, ma anche a tutti gli altri impegnati nelle categorie in cui è presente la McLaren, come Formula e IndyCar: "Con Alpinestars come nuovo partner ufficiale per l'abbigliamento tecnico, siamo entusiasti di portare un nuovo look nei nostri team McLaren Racing per la stagione 2024 – ha dichiarato Matt Dennington, Executive Director, Partnerships & Accelerator di McLaren – siamo orgogliosi di equipaggiare i nostri piloti e membri dell'equipaggio con il loro abbigliamento tecnico avanzato".

Le garanzie di Alpinestars

A queste parole si sono aggiunte quelle di Chris Hillard, Direttore della Comunicazione di Alpinestars: "La storica storia di McLaren Racing e il suo impegno nel competere ai massimi livelli attraverso l'innovazione, la tecnologia e la sostenibilità, insieme alla loro impareggiabile presenza in cinque importanti campionati automobilistici, si adattano perfettamente all'etica di Alpinestars – ha aggiunto – i nostri reparti tecnici sono impazienti di instaurare una partnership tecnica completa con McLaren Racing e di proteggere i piloti e gli equipaggi nelle varie competizioni e sui vari terreni in cui opereranno i loro team."

Fonte:
https://www.formulapassion.it

#9
Bene anche l'accordo con Alpinestars, visto che anche io da questa stagione come tuta da Kart e scarpe sono passato alla Alpinestars, dal 2012 che il mio Kart ha la livrea della Monster, quindi sono apposto in linea con gli sponsor McLaren  :-ahah




McLaren si rinforza: Marshall e Sanchez ora sono operativi

La squadra di Woking ha pubblicato sui social un'immagine nella quale Zak Brown e Andrea Stella presentano lo staff tecnico di un team che nutre lecite ambizioni nel 2024: il dipartimento tecnico può ora contare su Rob Marshall, nuovo Direttore Tecnico, responsabile dell'ingegneria e del design e su David Sanchez, responsabile del concetto del veicolo e delle prestazioni. Insieme a Neil Houldey e Peter Prodromou saranno in grado di riportare la McLaren ai fasti di un tempo?

La McLaren ha completato lo staff tecnico per la stagione 2024: Zak Brown e Andrea Stella hanno presentato i nuovi arrivati a Woking in uno scatto pubblicato sui social network. Il team papaya si è molto rinforzato potendo su due importanti rinforzi che vanno a corroborare una squadra che già l'anno scorso aveva dimostrato di essere molto competitiva: dalla Red Bull Racing è arrivato Rob Marshall che dal 1 gennaio è il nuovo Direttore Tecnico, responsabile dell'ingegneria e del design.

Rob, a lungo apprezzato braccio destro di Adrian Newey, è stato una delle vittime del budget cap, visto che a Milton Keynes era uno degli stipendi più alti. Tecnico molto preparato si avvarrà del supporto di Neil Houldey che diventa il suo vice.

David Sanchez, invece, va a rinforzare lo staff aerodinamico di Peter Prodromou: per il francese si tratta di un ritorno in McLaren, visto che era a Woking prima di iniziare l'avventura che lo aveva portato alla Ferrari, e avrà la responsabilità di definire il concetto del veicolo delle prossime monoposto e lo sviluppo delle prestazioni della vettura che verrà presentata il 14 febbraio in concomitanza con la Mercedes W15.

La squadra diretta da Andrea Stella, pur essendo un team clienti della Mercedes, ha una forza d'urto ormai degna di un top team e con gli ultimi acquisti può ambire a tornare nelle posizioni di vertice della F1 dove ha vinto sette titoli piloti e sei Costruttori.

La McLaren, che dall'estate dispone di una nuova galleria del vento modernissima, dopo un esilio durato anni al wind tunnel della Toyota Motorsport a Colonia, sfrutta appieno il suo potenziale: con l'evoluzione della MCL60 è stata la squadra che ha fatto il salto più grosso nel tentativo di avvicinarsi alle prestazioni della Red Bull RB19 dominatrice con Max Verstappen.

In Gran Bretagna sono in molti a dare credito alla McLaren come la possibile sfidante del team di Milton Keynes, più di Mercedes, Ferrari e Aston Martin.

Fonte:
https://it.motorsport.com

Citazione di: Mpk64 il 09 Gennaio 2024, 22:39:40
Bene anche l'accordo con Alpinestars, visto che anche io da questa stagione come tuta da Kart e scarpe sono passato alla Alpinestars, dal 2012 che il mio Kart ha la livrea della Monster, quindi sono apposto in linea con gli sponsor McLaren  :-ahah
Bello il font del numero, Mpk64! Sei (eri) in squadra con la Tony Kart?
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Citazione di: Elio11 il 11 Gennaio 2024, 23:01:30
Citazione di: Mpk64 il 09 Gennaio 2024, 22:39:40
Bene anche l'accordo con Alpinestars, visto che anche io da questa stagione come tuta da Kart e scarpe sono passato alla Alpinestars, dal 2012 che il mio Kart ha la livrea della Monster, quindi sono apposto in linea con gli sponsor McLaren  :-ahah
Bello il font del numero, Mpk64! Sei (eri) in squadra con la Tony Kart?

No non ho mai fatto gare di livello professionistico, se non garette di basso profilo tipo gare yankee, mi diverto come amatore Kartista della domenica  :-ahah

per quanto riguarda la livrea e il font del numero le ho disegnate io e poi fatte fare al costo di 130 €

Estrella Galicia "dimentica" Ferrari: ufficiale il ritorno in McLare

Estrella Galicia diventa partner ufficiale della McLaren: per l'azienda spagnola è un ritorno, dopo aver collaborato nel biennio a Woking di Carlos Sainz

Estrella Galicia 0,0 torna in McLaren dopo quattro anni

Dopo un triennio in Ferrari, Estrella Galicia 0,0 ha interrotto i rapporti con la Scuderia di Maranello, lasciando anche Carlos Sainz. L'azienda spagnola ha trovato nella McLaren una nuova casa. Anzi, è una casa che conosce già, poiché si tratta di un ritorno: Estrella Galicia 0,0 ha collaborato con la McLaren nel biennio 2019-2020 (quello appunto di Sainz in papaya) e ora è Official Beer Partner del team.

Il marchio Estrella Galicia sarà presente sulla vettura McLaren di Formula 1 per il 2024 e sulle tute e i kit di squadra dei piloti Lando Norris e Oscar Piastri.

Le parole di Dennington

"Siamo lieti di accogliere nuovamente Estrella Galicia nella famiglia McLaren Racing", ha commentato Matt Dennington, Executive Director, Partnerships & Accelerator di McLaren. "Abbiamo goduto di una fantastica partnership per tutto il 2019 e il 2020, ed è fantastico continuare il nostro viaggio insieme. Siamo entusiasti della prossima stagione e di costruire sulla base di un 2023 in crescendo, ed è fantastico andare a correre con Estrella Galicia al nostro fianco".

Le parole di Cabanas

"Nell'ambito del nostro processo di internazionalizzazione, avere al fianco grandi partner è un fattore chiave per il successo", ha aggiunto José Cabanas, Chief Marketing Officer di Estrella Galicia. "McLaren ed Estrella Galicia non solo condividono valori comuni come l'autenticità, l'artigianalità e l'innovazione, ma anche un forte spirito di differenziazione e un atteggiamento anticonformista in tutto ciò che fanno. Siamo entusiasti di iniziare un nuovo capitolo del nostro viaggio in F1 con i colori papaya e sono sicuro che avremo grandi motivi per cui brindare durante la stagione".

Fonte:
https://www.formulapassion.it


Caso AlphaTauri: stesso proprietario per due vetture simili

La proprietà intellettuale delle parti che compongono una monoposto non sono trasferibili ad un'altra squadra se non per componenti definite nel regolamento, ma cosa succede se il titolare è padrone di due team e, quindi, trasferisce al team B la conoscenza di quello campione del mondo? Il paddock è in agitazione perché l'AlphaTauri ha spostato a Milton Keynes lo staff che era a Bicester e promette di schierare una macchina che sarà un clone della tanto attesa RB20. Cosa dirà la FIA?

Uno dei primi casi che potrebbe esplodere all'inizio del mondiale 2024 riguarda AlphaTauri. Lo scorso anno i vertici della Red Bull hanno cambiato drasticamente idea sulla modalità di gestione della loro seconda squadra presente nel mondiale di Formula 1.

Dopo stagioni in cui nella sede di Faenza sono stati fatti importanti investimenti al fine di rendere la squadra più autonoma possibile, c'è stata una retromarcia. Un cambio di visione radicale, visto che il team B di famiglia a partire da quest'anno godrà di un maggiore supporto da parte della squadra madre.

La nuova pianificazione è probabilmente dovuta ad un dietrofront in merito alla possibilità (valutata in precedenza) di cedere la squadra, motivo per il quale negli ultimi anni la struttura di Faenza era stata ampliata e aggiornata. Le offerte d'acquisto non sono mancate, ma a quanto pare nessuna è stata in linea con le richieste della proprietà.

Una conferma della volontà della Red Bull di andare avanti con la gestione di due squadre è arrivata dalla realizzazione di una nuova factory in un'area adiacente alla sede storica di Milton Keynes, originariamente destinata ad accogliere la nuova galleria del vento.
La costruzione ha invece accolto proprio l'AlphaTauri, che ha a disposizione un'area più ampia del vecchio distaccamento di Bicester ed è destinata ad accogliere un maggiore numero di tecnici (soprattutto chi è coinvolto nella progettazione) alcuni dei quali dovranno trasferirsi dalla sede di Faenza in Inghilterra.

Occhi puntati sulla nuova AlphaTauri

Sull'AlphaTauri 2024 si vedranno più componenti 'clienti' proveniente dalla Red Bull, e la vicinanza delle due squadre (destinate a condividere la nuova galleria del vento in costruzione all'interno dell'area Red Bull) ha fatto alzare le antenne agli avversari.

Come sempre accade in Formula 1, molto dipenderà dalla performance con cui AlphaTauri si presenterà al via del mondiale, un film già visto nel 2021 con la partnership tra Racing Point e Mercedes. L'allarme è stato comunque lanciato, ed il primo ad uscire allo scoperto è stato Zak Brown, chiamando in causa la FIA per monitorare una vicenda che merita la massima attenzione.

"Credo che serva una riflessione per valutare al meglio cosa comporta per una unica proprietà possedere due squadre – ha spiegato il CEO della McLaren – penso che sia una questione seria per l'equità dello sport e per tutti coloro che guardano la Formula 1, perché si tratta di una situazione che non è consentita in nessun altro sport di vertice".

"Mi piacerebbe che potessimo vederci tutti per concentrarci su questo tema prima di ritrovarci in una situazione che abbiamo visto già in passato. Da quello che ho capito, AlphaTauri si trasferirà nel Regno Unito, cosa che penso andrà a beneficio di entrambe le squadre. I regolamenti in vigore (in merito alla cooperazione tra squadre) furono varati quando eravamo in una situazione diversa, c'era un enorme divario di budget tra i top team ed il resto del gruppo, ma oggi questo problema non esiste più, quindi è meglio evitare che una situazione possa dare a qualcuno un vantaggio ingiusto, credo che sia qualcosa che dobbiamo chiarire in tempi brevi".

Il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, era stato direttamente coinvolto nelle polemiche di tre anni fa in merito alla vicenda Racing Point. Commentando l'attuale situazione AlphaTauri ha ricordato come la proprietà intellettuale delle componenti tecniche sia un passaggio molto chiaro del regolamento.
"Il numero di componenti ed i relativi dati che una squadra più fornire ad un altro team è limitato – ha spiegato – sotto ogni altro aspetto le regole sono molto rigide in merito al passaggio di pezzi o informazioni considerati proprietà intellettuale di una squadra".

Nel caso di Red Bull ed AlphaTauri, pur facendo parte dello stesso gruppo che detiene le due proprietà, il regolamento impone una netta divisione tra i due team. La vicenda sembra comunque destinata ad alimentare polemiche, e non è un caso che nell'agenda degli argomenti che saranno discussi nel prossimo 'Concorde Agreement' ci sia anche il divieto da parte di una proprietà di possedere più di un team.

Inoltre, la buona situazione finanziaria di cui godono oggi tutte le squadre di Formula 1 ha permesso di riportare in agenda la possibilità di ridefinire il ruolo di 'costruttore', con l'obiettivo di rendere tutte le squadre indipendenti sul fronte tecnico.

Un disegno che vieterebbe completamente il passaggio di componenti tra i team, chiamati così a realizzare in modo indipendente la monoposto con cui scendono in pista. Ci sono anche indiscrezioni in merito alla data in cui potrebbe entrare in vigore il nuovo regolamento, indicata nel 2030 per dar tempo alle squadre di strutturarsi con investimenti indispendabili per diventare realtà autonome.

Fonte:
https://it.motorsport.com