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Ricciardo: "Credo che l'affidabilità sia stata ottima"

L'australiano della McLaren ha elogiato il lavoro del team di Woking per la realizzazione della MCL36, apparsa efficiente sotto diversi punti di vista
La seconda giornata di test pre-stagionali di Barcellona ha registrato il 'cambio della guardia' per diversi team che, rispetto alla sessione di ieri, hanno svolto l'intero programma di quest'oggi con un pilota diverso da quello sceso in pista mercoledì. Tra questi, la McLaren ha proseguito le proprie operazioni con Daniel Ricciardo, che ha portato avanti il lavoro compiuto in precedenza da Lando Norris. Mentre il britannico aveva chiuso le prove del 23 febbraio con il miglior tempo assoluto, l'australiano ha comunque piazzato la propria monoposto tra quelle dei tre piloti più veloci di giornata, classificandosi al 3° posto alle spalle di Pierre Gasly e del leader Charles Leclerc.

Il vincitore dello scorso Gran Premio d'Italia ha registrato il miglior tempo personale sull'1:20.288, usufruendo delle gomme soft (C4) e percorrendo 126 giri, confermando le buone sensazioni già emerse con Norris al volante: "È stata una buona giornata sotto molti punti di vista – ha analizzato Ricciardo, alla sua prima uscita con la MCL36 – e credo che l'affidabilità sia stata ottima. Questo è il risultato del duro lavoro della squadra e di tutti coloro che si sono impegnati per realizzare questa macchina, e desidero quindi rivolgere un enorme grazie a loro. Sono stati impressionanti nel costruire una macchina completamente nuova, metterla in pista e farla funzionare così bene, quindi un grande ringraziamento a loro di nuovo. Abbiamo superato quota 100 giri in entrambi i giorni, il che offre un'opportunità in più, a me e a Lando, di imparare la macchina e poterla spingere, quindi sono molto contento di questo. Abbiamo alcuni buoni punti di forza e abbiamo solo bisogno di continuare a lavorare su alcune aree dove possiamo migliorare".

Fonte:
https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/ricciardo-credo-che-affidabilita-sia-stata-grande-mclaren-test-barcellona-606082.html

Citazione di: pietro27 il 24 Febbraio 2022, 21:20:58
Aspetto domani per stilare una "classifica" abbozzata dei valori di forza ma al netto delle grosse incognite RB e Mercedes, le più in forma sono sicuramente Mclaren e Ferrari, con i rossi leggermente più convincenti per ora.

Degli altri, da tenere d'occhio Alpha Tauri e Haas (nonostante i problemini tecnici).

Classifica che verrà confrontata con quella di Matteo Bobbi
Solo chi non capisce un c***o di F1 poteva pensare "Che spettacolo! Si giocano all'ultimo giro il mondiale!", perché non si giocavano un c***o! Uno aveva una gomma di tre secondi più veloce

M. Bobbi

Citazione di: mp4-89 il 25 Febbraio 2022, 00:01:08
Citazione di: pietro27 il 24 Febbraio 2022, 21:20:58
Aspetto domani per stilare una "classifica" abbozzata dei valori di forza ma al netto delle grosse incognite RB e Mercedes, le più in forma sono sicuramente Mclaren e Ferrari, con i rossi leggermente più convincenti per ora.

Degli altri, da tenere d'occhio Alpha Tauri e Haas (nonostante i problemini tecnici).

Classifica che verrà confrontata con quella di Matteo Bobbi

Mi chiedo come andrà a finire sta volta.



Norris: "Ferrari forte soprattutto sul passo gara"

Il pilota della McLaren ha espresso complimenti nei confronti della F1-75
Mercedes e McLaren hanno siglato i tempi più veloci durante i pre-testing di Barcellona con George Russell e Lando Norris ricorrendo alle mescole più morbide C5 e C4, i piloti della Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno 'spinto' soltanto con le medie C3 al pari di Max Verstappen siglando la terza e la quarta prestazioni assolute. Soprattutto, la F1-75 ha coperto oltre 300 giri rivelandosi molto affidabile ed è questo aspetto che il team principal della Scuderia di Maranello Mattia Binotto ha sottolineato esprimendo grande soddisfazione per questo inizio di 2022 anticipando che la F1-75 non cambierà granché look in Bahrain tra due settimane quando si andrà alla ricerca della prestazione.

"La Ferrari mi sembra molto forte specialmente sul passo gara", ha dichiarato Lando Norris durante la conferenza stampa odierna, mentre il compagno di box all'interno della McLaren Daniel Ricciardo ha sottolineato che dal suo punto di vista Mercedes e Red Bull si sono nascoste in questa tre giorni del Montmelò. Il pilota inglese, fresco di rinnovo fino al 2025, ha dichiarato di non vedere l'ora di correre su una pista con curve veloci per poter seguire le altre vetture più facilmente senza perdere grande carico aerodinamico: "Penso che nei circuiti con curve veloci ci divertiremo perché seguire le vetture sarà più facile per cui correre potrebbe essere più divertente per noi piloti".

Il bilancio complessivo di queste prime giornate di prove del 2022 è ovviamente positivo per Lando Norris, che non vuole però dare troppo peso alle prime classifiche emerse dal circuito catalano: "È stato un grande inizio, ma non penso che siamo davanti agli altri. Abbiamo lavorato sul nostro programma e non mi aspettavo problemi di affidabilità".

Fonte:
https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/norris-ferrari-forte-soprattutto-sul-passo-gara-test-barcellona-mclaren-f1-75-606208.html

Citazione di: Mpk64 il 25 Febbraio 2022, 17:41:21
Norris: "Ferrari forte soprattutto sul passo gara"

Il pilota della McLaren ha espresso complimenti nei confronti della F1-75
Mercedes e McLaren hanno siglato i tempi più veloci durante i pre-testing di Barcellona con George Russell e Lando Norris ricorrendo alle mescole più morbide C5 e C4, i piloti della Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno 'spinto' soltanto con le medie C3 al pari di Max Verstappen siglando la terza e la quarta prestazioni assolute. Soprattutto, la F1-75 ha coperto oltre 300 giri rivelandosi molto affidabile ed è questo aspetto che il team principal della Scuderia di Maranello Mattia Binotto ha sottolineato esprimendo grande soddisfazione per questo inizio di 2022 anticipando che la F1-75 non cambierà granché look in Bahrain tra due settimane quando si andrà alla ricerca della prestazione.

"La Ferrari mi sembra molto forte specialmente sul passo gara", ha dichiarato Lando Norris durante la conferenza stampa odierna, mentre il compagno di box all'interno della McLaren Daniel Ricciardo ha sottolineato che dal suo punto di vista Mercedes e Red Bull si sono nascoste in questa tre giorni del Montmelò. Il pilota inglese, fresco di rinnovo fino al 2025, ha dichiarato di non vedere l'ora di correre su una pista con curve veloci per poter seguire le altre vetture più facilmente senza perdere grande carico aerodinamico: "Penso che nei circuiti con curve veloci ci divertiremo perché seguire le vetture sarà più facile per cui correre potrebbe essere più divertente per noi piloti".

Il bilancio complessivo di queste prime giornate di prove del 2022 è ovviamente positivo per Lando Norris, che non vuole però dare troppo peso alle prime classifiche emerse dal circuito catalano: "È stato un grande inizio, ma non penso che siamo davanti agli altri. Abbiamo lavorato sul nostro programma e non mi aspettavo problemi di affidabilità".

Fonte:
https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/norris-ferrari-forte-soprattutto-sul-passo-gara-test-barcellona-mclaren-f1-75-606208.html

Hamilton dice che la FerrarI è mesi avanti, Norris dice che è forte sul passo gara, aspettanddo l'opinione di Bobbi dico che o dobbiamo tremare tutti  o stanno perculando la rossa.
Ai posteri l'ardua sentenza.

Fare prima di dire.


#37
Sappiamo quali sono i top 4, ma nessuno può realisticamente sapere in che ordine e con quanto distacco.

Mercedes fa una prova di forza, sorridono Ferrari e McLaren

Hamilton e Russell hanno chiuso i tre giorni di testa a Barcellona sfoggiando le gomme C5 sulla Mercedes C13 alle prese con diversi problemi. Verstappen è soddisfatto della Red Bull, ma si è nascosto, mentre la Ferarri è arrivata a parità di mescola a un decimo dalla RB18, dimostrando una solida crescita. Positiva la sessione della McLaren, ma si valutano di più i chilometri percorsi che i tempi realizzati.
Si potrebbe giudicare in due modi l'1-2 Mercedes con cui si è chiusa la prima sessione di test stagionale: una prova di forza o una ricerca di conferme dopo tre giorni più in salita del previsto. O forse, come si sussurra nel paddock, non è nulla di tutto questo, ma solo una prova fatta a fine turno (Russell al mattino, Hamilton nel pomeriggio) con un set di C5, ovvero la mescola più morbida della gamma Pirelli. La performance, quella vera, si vedrà solo in Bahrain e questo non solo nel caso Mercedes, ma di tutte le squadre in pista.

La classifica vera dei test di Montmelò è quella dei giri percorsi, ed in seconda battuta del ritmo generale tenuto dalle varie monoposto nell'arco dei tre giorni. L'esercizio si complica, ma emerge comunque qualcosa, come ad esempio un buon pacchetto iniziale portato in pista da Ferrari e McLaren, a cui ha risposto oggi la Mercedes con dei progressi sul fronte del setup. In questo scenario sembrerebbe mancare la Red Bull, ma come ha sintetizzato Max Verstappen, è meglio non sbilanciarsi.



"Credo che il nostro test sia stato positivo – ha commentato il campione del mondo - la macchina funziona senza intoppi e sono contento del bilanciamento. Ma in Bahrain sarà tutto diverso, ad iniziare dalle stesse monoposto".

"Sono stati giorni interessanti – ha replicato Hamilton – non è stato il nostro test più lineare, abbiamo affrontato diversi problemi, e oggi nell'ultima mezza giornata ho completato quasi 100 giri, non male. La macchina è molto diversa da guidare, così come le gomme. Meglio del passato? Non ho detto questo, troppo presto per dirlo".

Chi credeva che i primi tre giorni avrebbero chiarito qualcosa in termini di gerarchie deve attendere. I dati più interessanti sono probabilmente quelli legati all'affidabilità, visto che oggi Alpine, Aston Martin e Haas hanno dovuto anticipare il termine delle prove per problemi alle rispettive power unit. "In generale abbiamo visto una buona affidabilità meccanica – ha confidato un ingegnere – ma attenzione, in queste prove si è girato per riempire di dati i simulatori, e sappiamo bene che fino a quando non si spinge al massimo non è solo la performance ad essere un punto interrogativo, ma anche la tenuta di diverse componenti della monoposto".

Se ci basiamo sul "sorridometro", ovvero l'apparente soddisfazione che traspare dal personale delle squadre, ad uscire da Barcellona con una teorica pole sembra essere la McLaren. Questo anche perché Mattia Binotto è un bunker inespugnabile se si va a caccia di questa tipologia di indizi. "Credo che abbiamo una solida piattaforma su cui contare in vista del prossimo test e dell'inizio del mondiale – ha commentato Andreas Seidl – abbiamo ancora del lavoro da fare ma sono contento di dove siamo adesso. Abbiamo spuntato la maggior parte delle caselle che avevamo programmato in questi test, quindi sono soddisfatto".

La McLaren e la Ferrari sono le squadre che hanno domato meglio il porpoising, ovvero il saltellamento delle monoposto che ha tenuto banco per tre giorni a Montmelò, e questo al momento sembra dare una marcia in più nel lavoro sulla vettura e nell'equilibrio della performance, ma non sarà un vantaggio destinato a durare a lungo.

A Sakhir sarà già tempo di novità tecniche, con tante squadre che metteranno in soffitta le carrozzerie viste a Barcellona per sfoggiare il vero risultato delle centinaia di ore trascorse in galleria del vento. Il secondo ed ultimo test stagionale si carica di un'aspettativa che assomiglia già ad un Gran Premio 'zero'.

Fonte: 
https://it.motorsport.com/f1/news/f1-mercedes-fa-una-prova-di-forza-sorridono-ferrari-e-mclaren/8495784/

Piola: "La Ferrari F1-75 è una bella sorpresa"


Ferrari e McLaren: attenti a quei due

Le creature di Maranello e Woking si affiancano a Mercedes e Red Bull tra le auto di maggiore interesse nei test di Barcellona
Nonostante la grande variabilità del quadro attuale, i test in Catalogna hanno fornito le prime indicazioni sulla bontà dei progetti delle scuderie. Qualsiasi considerazione trascende dalle classifiche dei tempi, non essendo noti i carichi di benzina, i programmi di lavoro svolti e le mappature motore, a cui si deve aggiungere la differenza in termini di mescole. I migliori tempi delle due Mercedes ad esempio sono stati ottenuti con la gomma C5, la più morbida dell'intera gamma Pirelli, mentre Perez ha stampato il miglior rilevamento personale con la C4,contro la C3 usata da Verstappen, Leclerc e Sainz. Le impressioni sul quadro generale fanno invece maggiormente affidamento sugli umori interni al paddock e soprattutto sulle osservazioni a bordo pista raccolte nell'arco dei tre giorni.

La notizia che emerge al termine della tre giorni di Barcellona è che Ferrari e McLaren sono tornate ad essere al centro dell'attenzione. Le scuderie di Woking e Maranello sono state le vere protagoniste in Catalogna non in quanto a prestazioni migliori della concorrenza, bensì per l'interesse mostrato da Mercedes e Red Bull, convinte che la lotta al vertice potrebbe non essere più una questione a due. Oltre alle due protagoniste indiscusse dell'ultimo biennio, in questo avvio di 2022 sarà quindi importante tenere sotto osservazione anche la F1-75 e la MCL36. La Rossa è sembrata una vettura che consente ai piloti di tornare molto presto sul gas, con un posteriore stabile in trazione quando non viene scomposto dai cordoli finora mal digeriti dalla vettura. Ferrari è apparsa inoltre reattiva nei cambi di direzione, al pari di McLaren, tanto alla alte quanto alle basse percorrenze. Mercedes dal canto suo ha dato l'impressione di essere ben bilanciata nei curvoni più veloci del Montmelò dove emergono le doti aerodinamiche delle monoposto, mentre è apparsa nervosa al retrotreno nel terzo settore, in particolare durante la prima giornata. La situazione è poi migliorata nei giorni successivi, a dimostrazione di come il team stia ancora studiando gli assetti più efficaci da adottare. Red Bull al contrario si è dimostrata a proprio agio nel tortuoso terzo settore, senza mettersi particolarmente in mostra nelle sezioni più rapide. Alle spalle Williams e AlphaTauri danno l'impressione di disporre di una buona base su cui lavorare, mentre Alpine, oltre ai problemi di affidabilità, sembra avere più strada davanti a sé per arrivare ai livelli dei migliori.

Il quadro che ne emerge è quindi quello di un gruppo di quattro scuderie da monitorare con particolare attenzione: Mercedes, Red Bull, Ferrari e McLaren. Il contesto attuale tuttavia non rappresenta altro che la base di partenza, da cui ora comincia un'intensa fase di sviluppo aerodinamico e di assetto, in cui la rapidità con cui progrediranno le singole squadre determinerà i rapporti di forza al via del campionato. Gran parte di questa sfida si giocherà sul fronte degli assetti. Il regolamento tecnico 2022, per quanto nato da intenti aerodinamici, ha riportato la meccanica e il set-up al centro delle discussioni tecniche, ponendola maggiormente in risalto rispetto al passato. Grande importanza è infatti attribuita alla stabilizzazione dei movimenti di rollio e beccheggio del corpo vettura, che condizionano l'efficienza aerodinamica del fondo piatto e dei canali Venturi nella generazione di carico. La necessità di stabilizzare la piattaforma aerodinamica ha condizionato anche le geometrie delle sospensioni, con una discreta differenziazione in griglia tra chi ha disegnato schemi per privilegiare maggiormente la circolazione dei flussi esterni e chi invece per cercare di ridurre le ampiezze dei movimenti di rollio e beccheggio del telaio. Si comprende pertanto come mai le squadre sono ancora alla ricerca della rigidezza ottimale nella taratura delle sospensioni interne, in grado di garantire il miglior compromesso tra comportamento dinamico ed efficienza della piattaforma aerodinamica.

Su questo fronte, McLaren e Ferrari sono le monoposto con l'altezza da terra più bassa, necessitando così di una maggiore rigidezza del gruppo sospensivo per contrastare i maggiori rischi di stallo del diffusore in curva. Proprio per questa grande rigidezza, la F1-75 ha dato prova di mal digerire le asperità dell'asfalto, rimbalzando maggiormente sui cordoli dell'ultima chicane e compromettendo la trazione in approccio della curva conclusiva del tracciato. Red Bull invece assorbe meglio i cordoli, sintomo di una minore rigidezza nelle regolazioni che contribuisce alla migliore efficacia della RB18 nel lento rispetto che nelle curve ad alta percorrenza. Inoltre, seppure a livelli diversi, per tutte le squadre si aggiunge la necessità di contrastare il fenomeno del porpoising. L'oscillazione verticale dell'auto alle alte velocità provocata dal continuo distacco e riattacco della vena fluida compromette la stabilità in approccio di staccata, con il rischio inoltre di subire un'improvvisa perdita di carico nelle curve più rapide. Come sottolineato da Mattia Binotto, il grattacapo non sarà tanto la risoluzione del problemi, bensì riuscirvi attraverso lo sviluppo aerodinamico e la taratura della sospensioni senza compromettere eccessivamente gli altri aspetti della prestazione. La sfida è ulteriormente complicata dalla grande semplificazione delle sospensioni interne imposta al regolamento, che ha portato al bando di elementi quali gli inerter la cui risposta era proporzionale alle accelerazioni verticali del gruppo ruota, una caratteristica che sarebbe stata di grande aiuto per un fenomeno oscillatorio quale il porpoising.

Tralasciando i rapporti di forza non ancora ben definiti, nel complesso il parco macchine 2022 rappresenta un vero e proprio spettacolo dal punto di vista tecnico, con una grande varietà di soluzioni aerodinamiche, meccaniche e altre meno visibili esternamente, ma comunque sorprendenti. Il grande punto interrogativo è se a una simile diversificazione corrisponderà anche una più ampia rosa di squadre candidate alle vittoria, dal momento che storicamente non sempre i due aspetti sono andati di pari passo.

Fonte:
https://www.formulapassion.it/opinioni/carlo-platella/f1-formula1-ferrari-mclaren-attenti-quei-due-mercedes-redbull-test-barcellona-606274.html

Fry: "Alpine ha risolto subito il problema del porpoising"

Pat Fry, direttore tecnico dell'Alpine, ha affermato di aver risolto il problema del porpoising verificatosi sula A522 già nel filming day. Il team di Enstone potrà lavorare con meno benzina nei prossimi test, cercando prestazione.
Porpoising è la parola forse più usata e sentita nel corso della prima sessione di test pre-stagionali 2022 di Formula 1 tenutasi questa settimana al Montmelò di Barcellona. Si tratta di un saltellamento nocivo che quasi tutte le vetture hanno denotato nel corso dei test - specialmente sui rettilinei - che ha portato gli ingegneri a cercare di studiare soluzioni per evitare che possa presentarsi mentre le monoposto si trovano in pista a velocità elevate.

La Ferrari ha fatto esordire un nuovo fondo sulla F1-75 provato nell'ultimo dei tre giorni di test al Montmelò, ma anche altri team hanno cercato di ovviare a questo problema con altre soluzioni, anche temporanee, pur di concludere bene le prime prove in vista di avere nuovo materiale nella sessione di test prevista a Sakhir, in Bahrain, nel mese di marzo.

Tra i team che meno hanno sofferto il porpoising c'è McLaren - la MCL36 è forse la monoposto che ha denotato meno problemi da questo punto di vista - ma anche Alpine. Ad affermarlo è stato Pat Fry, direttore tecnico della squadra che ha base a Enstone.

In un'intervista fatta con media selezionati, tra cui Motorsport.com, l'ex ingegnere di McLaren e Ferrari ha spiegato come Alpine abbia notato il porpoising sin dal filming day, svolto qualche ora prima del via dei test di Barcellona proprio sul tracciato catalano del Montmelò.

"Nel corso dei test non abbiamo avuto sorprese rispetto alle reazioni dell'auto in pista", ha dichiarato il direttore tecnico dell'Alpine. "Abbiamo avuto alcune sorprese al filming day, con un fenomeno di bumping che abbiamo risolto e che abbiamo visto colpire tutti. Dobbiamo sistemare il comportamento delle gomme, ma non è un problema enorme".

Fry ha poi spiegato come in Alpine abbiano fatto per mitigare l'effetto del porpoising. Questo, per il programma di test di Alpine, è stato un vantaggio non da poco, sebbene il team abbia perso quasi tutta l'ultima giornata a causa di un guasto idraulico che ha costretto Alonso a fermarsi in pista dopo aver fatto appena 18 giri.

"Come siamo riusciti ad annullare il porpoising? Si tratta di trovare il corretto bilanciamento aerodinamico della macchina: non bisogna stressare troppo l'aerodinamica. Non è esattamente una cosa facile: serve un compromesso tra quanto puoi raggiungere come velocità massima in rettilineo e quella che puoi ottenere nelle curve veloci".

Alpine ora potrà concentrarsi sulla preparazione della A522 per i test di Sakhir. Nelle prime gare della stagione servirà affidabilità, soprattutto dopo le 5 bandiere rosse viste nella prima metà di venerdì. Poi, come sempre accade in F1, le prestazioni saranno necessarie. I transalpini potranno girare con meno benzina già negli ultimi test in Bahrain, perché tra qualche settimana tutti dovranno gettare la maschera e fare sul serio.

fonte:
https://it.motorsport.com/f1/news/f1-fry-alpine-ha-risolto-subito-il-problema-del-porpoising/8516989/

McLaren: Norris e Ricciardo entusiasti dei test

I due piloti del team di Woking hanno espresso sensazioni positive al termine dei tre giorni di Barcellona
Tra i maggiori protagonisti delle tre giornate di test pre-stagionali di Barcellona, la McLaren rientra senza dubbio nell'elenco delle squadre che hanno più impressionato sulla pista catalana. Non a caso, al termine della prima sessione, Lando Norris aveva chiuso con il miglior tempo delle prove disputatesi mercoledì, con Daniel Ricciardo che ha successivamente confermato le potenzialità della MCL36 nella zona nobile della classifica.

Per quanto la graduatoria non sia necessariamente indicativa di un reale vantaggio della monoposto su quelle dei diretti concorrenti, resta il fatto che i due piloti del team di Woking sono comunque soddisfatti del lavoro e dei riscontri ottenuti in quel di Montmeló, a cominciare dall'inglese Norris. Quest'ultimo, al termine delle prove, ha infatti commentato le impressioni avvertite nel corso della settimana, con le performance che fanno ben sperare in vista del primo appuntamento del mondiale. Questo, in programma in Bahrain, si disputerà sullo stesso circuito sede della seconda ed ultima sessione di test pre-stagionali: "È stata una buona settimana e un buon inizio d'anno – ha analizzato – molte cose sono andate bene. Naturalmente, ci sono stati un paio di problemi qua e là, ma abbiamo superato molti dei nostri programmi di test ed abbiamo capito meglio la macchina. Come pilota, sono stato in grado di sentirmi a mio agio con l'auto in modo piacevole e veloce. La nostra attenzione ora si sposta sull'apprendimento e la revisione di tutto ciò che abbiamo messo insieme e testato, al fine di fare progressi in Bahrain ed assicurarci di essere pronti per la prima gara della stagione. Un enorme ringraziamento alla squadra per aver preparato la vettura – ha concluso – non penso che abbiamo avuto tanti problemi come molte altre squadre. Abbiamo avuto una macchina affidabile che, finora, mi ha dato fiducia, quindi tutto il duro lavoro sta pagando al momento. Dobbiamo proseguire così e continuare a spingere".

Commenti ed analisi molto simili a quelli espressi dal vincitore del GP d'Italia 2021, Daniel Ricciardo, con l'australiano che ha posto l'attenzione anche su una parte dei test disputatasi sul bagnato: "È stato bello correre un po' sul bagnato – ha evidenziato – c'era molto da imparare da questo. Abbiamo poi intrapreso un programma diverso da quello di ieri, dove abbiamo accumulato un sacco di giri, il che è stato davvero produttivo. Ora si tratta di trasferire queste informazioni alla squadra e cercare di costruire su questo inizio positivo. Penso che siamo in una buona posizione, ma c'è sempre qualcosa su cui lavorare e migliorare. Quindi, daremo alla squadra alcuni dati con cui lavorare e alcune aree di lavoro da fare, mi concentrerò su ciò che posso continuare a fare meglio. Nel complesso – ha aggiunto – tre giorni piuttosto impeccabili per la squadra, un inizio di stagione davvero fantastico. Grazie a tutti all'MTC per aver lavorato duramente durante l'inverno per metterci in questa posizione".

fonte:
https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-piloti/mclaren-norris-ricciardo-entusiasti-dei-test-barcellona-606286.html

La McLaren è "più facile da guidare"

Il capo tecnico della McLaren afferma  che la MCL35M non ha un carattere estremo come i suoi predecessori. Dopo tre giorni a Barcellona, ​​la squadra ha iniziato ad avere una buona conoscenza di base dei punti di forza e di debolezza della propria vettura. Alla McLaren, questo mette in mostra un'auto più facile da guidare, un passo nella giusta direzione seguendo lo stile di guida unico richiesto dalla MCL35M.
"Fondamentalmente, entrambi i piloti hanno avuto una buona macchina, finora senza grossi problemi", ha detto James Key quando Speedcafe.com gli ha chiesto informazioni sulla forma del pilota. "Vediamo come andiamo in Bahrain su piste diverse, ecc., ma non ci sono stati grandi sconvolgimenti e tutto è andato come ci aspettavamo. "Nel complesso, direi che è probabilmente un'auto più facile da guidare finora."

L'MCL35M dell'anno scorso richiedeva uno stile di guida specifico che non veniva naturale a Ricciardo.
Questo è stato il prodotto di un'evoluzione del design nel corso degli anni, con proprietà inerenti all'auto che si sono rivelate troppo onerose da progettare in termini di perdita iniziale di prestazioni. Ciò ha reso l'auto un po' incoerente. Ha vinto Monza per mano di Ricciardo ma aveva faticato a Zandvoort il fine settimana precedente.

Profondamente consapevoli dei limiti affrontati dall'MCL35M, sono stati compiuti sforzi per affrontare alcuni di questi potenziali problemi."Possiamo vedere i nostri punti di forza e di debolezza nei dati, ma data la complessità di queste auto, in particolare l'aerodinamica precedente, le opzioni di configurazione e così via, non esiste una bacchetta magica: devi trovare la tua via d'uscita"
"Non è che abbiamo risolto alcuni di questi problemi, ma ci sono sicuramente nuove opportunità e abbiamo molto chiaro cosa dobbiamo fare", ha aggiunto.
"Non abbiamo bisogno di generare tutto il set di carico aerodinamico, dobbiamo concentrarci sulle aree più deboli".

Ma mentre le nuove regole offrono nuove opportunità per i team, presentano anche una serie di sfide dovute a nuovi concetti aerodinamici.La reintroduzione dell'effetto suolo consente all'auto di sviluppare la sua aderenza in modo diverso, ma così facendo cambia il modo in cui devono essere affrontate le aree sensibili.

"Quando guardi al modo in cui generiamo carico aerodinamico, abbiamo un sacco di servizio di forza bruta, un'enorme ala anteriore, un fondo enorme, molto potente e, soprattutto, molto meno complesso", ha aggiunto."Penso che quando hai un'aerodinamica con così tanta forza bruta, piuttosto che l'aerodinamica molto raffinata che abbiamo avuto l'anno scorso, è più probabile tu debba avere di base una piattaforma più stabile su cui lavorarare.

"Rispetto all'anno scorso, questo potrebbe aiutarci in questo senso. "Quindi, in generale, direi che abbiamo fatto un passo nella giusta direzione, ma c'è sicuramente ancora del lavoro da fare".

I test di Formula 1 continueranno il mese prossimo, con altri tre giorni di test previsti per il 10 marzo in Bahrain.

https://www.tracednews.com/new-mclaren-easier-to-drive/
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

La McLaren soffre poco il porpoising, ma non sa perché

La McLaren non ha una chiara spiegazione del motivo per cui sia riuscita ad evitare il problema di porpoising che ha condizionato la maggior parte delle squadre nel primo test della F1 2022.
Con le squadre di Formula 1 che hanno avuto la prima presa di contatto con le monoposto della nuova generazione a Barcellona, diverse sono state colte di sorpresa dal fenomeno del porpoising che tormentava le loro monoposto quando raggiungevano le alte velocità sui rettilinei.

Cercare di domare questa difficoltà è stato più di una mal di testa per alcune squadre, come per esempio per l'Alfa Romeo, che non avrà una soluzione adeguata fino al prossimo test in Bahrain.

La McLaren però non ha incontrato quasi mai questo problema, fatta eccezione per quando ha montato alcune novità che sembravano modificare la sua piattaforma aerodinamica, andando ad innescarlo.

Il direttore tecnico della McLaren, James Key, ha detto che il team di Woking non è completamente immune al porpoising, ma ha aggiunto che non ha causato difficoltà troppo rilevanti.

"Abbiamo avuto un paio di pezzi che sembravano innescarlo un po' di più", ha detto. "Ma poi, rimuovendoli, si è ridotto, quindi si può sistemare anche dal punto di vista aerodinamico".

"Penso che al punto in cui siamo, non sia stato davvero una problematica per noi finora. Ma potrebbe tornare con ulteriori sviluppi, naturalmente. Ne soffriamo un po', ma non è una grande preoccupazione o una grande distrazione per i piloti".

Key ha anche confessato che la squadra non aveva progettato la vettura pensando ad evitare questo problema, aggiungendo che ritiene che sia stata piuttosto fortunata per il fatto che il suo design si sia dimostrato più stabile rispetto a quello di altre monoposto.

"Mi piacerebbe dire che siamo stati super intelligenti, ma la realtà è che questo è molto difficile da simulare", ha spiegato Key. "Coinvolge le rigidità degli pneumatici e le modalità di ondeggiamento della vettura. Perché, chiaramente, se sono in sintonia con il telaio, allora c'è una frequenza naturale".

"Quindi non credo che sia del tutto una fortuna. Penso che la stabilità della vettura giochi un po' il suo ruolo in questo, e quanto bene la vettura si aggrappa al carico in varie condizioni di altezza di marcia e così via".

"Ma mentirei se dicessi che è una cosa che abbiamo progettato. Penso che sia un fenomeno a cui tutti ci abitueremo girando in pista con queste vetture. E speriamo di poterlo appianare con il passare del tempo, e imparare a rimuoverlo come qualsiasi altro tipo di problema".

Key ha calcolato, tuttavia, che il porpoising potrebbe essere un qualcosa di cui le squadre non si sbarazzeranno mai completamente, e i piloti potrebbero doverci convivere su alcune piste.

"Penso che probabilmente ci sarà sempre un po' una reazione di prossimità al suolo come quella, perché sono vetture a effetto suolo", ha aggiunto. "Penso che sia inerente, ed è per questo che lo stiamo vedendo ora. Ma penso che impareremo a gestirlo".

"C'è ancora molto da scoprire su queste vetture e una quantità enorme di cose da imparare. Quindi non credo che il fenomeno possa essere sradicato, perché è una cosa fisica. Ma in termini di gestione, penso che possa diventare un problema meno rilevante dopo un po' di lavoro di sviluppo".

Fonte:
https://it.motorsport.com/f1/news/f1-la-mclaren-soffre-poco-il-porpoising-ma-non-sa-perche/8548717/