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Citazione di: mp4-89 il 23 Febbraio 2022, 19:07:11
Ditemelo ancora, perché mi confondo sempre, qual è la mescola più dura? La c5 o la c1?

Più morbide a salire (c5 la più morbida, c1 la più dura)

Norris minimizza le aspettative della McLaren nonostante il primo giorno di test di apertura

Lando Norris ritiene che essere primo nei tempi nella giornata di apertura dei test pre-stagionali sia quasi peggio che essere ultimi, poiché aumenterà le aspettative a un livello che la McLaren potrebbe faticare a soddisfare.

La Ferrari aveva aperto la strada per la maggior parte della prima giornata al Circuit de Barcelona-Catalunya, ma Norris è fatto meglio di Charles Leclerc e Carlos Sainz con due giri sul tardi con gomme morbide C4, ed è stato l'unico pilota a scendere sotto 1'20. Il suo giro di 1'19.568 lo ha lasciato a 0,6 secondi da Leclerc, ma Norris ha detto che il risultato finale potrebbe effettivamente rivelarsi un po' un peso per la McLaren.

"Posso essere abbastanza felice, ma oggi non si tratta di tempo sul giro", ha detto Norris. "Non mi interessa se sono il primo o l'ultimo. Semmai è peggio se sei il primo perché tutti pensano che siamo incredibilmente veloci, cosa che non credo proprio che lo siamo. E invece no, penso che sia una buona giornata in termini di giri e programma.

"È troppo presto per dire qualcosa, ovviamente ora siamo P1 e tutti penseranno che vinceremo..."


https://f1feed.net/norris-downplays-mclaren-expectations-despite-topping-opening-test-day-racer/
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

però ha detto che come aspettative di programma è contento,quindi giornata confortante (speriamo)

A bordo pista: Ferrari rigida, Mercedes ballerina

McLaren e Red Bull si esaltano nel tecnico terzo settore, insieme a una Ferrari con un set-up rigido per stabilizzare l'aerodinamica, mentre Mercedes lotta con il posteriore
Il tanto atteso primo giorno di test del nuovo ciclo tecnico è giunto alla conclusione, consentendo di riassumere le primissime e momentanee indicazioni emerse dalla giornata inaugurale al Circuit de Catalunya. Come sempre sono doverose alcune premesse sull'interpretazione delle sessioni di test, in particolare sulla scarsa rappresentatività delle classifiche dei tempi. Si potrebbero spendere pagine intere sulle ragioni della poca affidabilità dei rilievi cronometrici, ma per semplificare il tutto basta pensare che il miglior tempo di giornata fatto segnare da Norris è di circa tre secondi più alto rispetto alla pole position della passata stagione. Secondo quanto trapelato dalle scuderie negli ultimi mesi, le monoposto 2022 dovrebbero attestarsi invece sui tempi della precedente generazione, con le previsioni più pessimistiche che stimano rilievi sul giro al più due secondi più alti del 2021. Allo stato attuale quindi, le vetture sono ancora lontane dal loro reale potenziale massimo, né è stata intenzione delle squadre andare alla ricerca del limite, al quale si presterà più attenzione invece in Bahrain. Sicuramente più indicativi sono i programmi di lavoro portati avanti dalle scuderie. La quasi totalità dei team ha eseguito infatti dei brevi stint a bassa velocità con le strumentazioni aerodinamiche più invasive, per poi dedicarsi quasi subito alle altre prove con le vetture libere dalle rastrelliere. In quest'ottica, per i sostenitori Ferrari è positivo riscontrare come la Scuderia di Maranello non abbia speso un tempo eccessivo rispetto alla concorrenza per eseguire le prove comparative a velocità costante. È il segnale che a Maranello la correlazione tra i dati delle simulazioni virtuali, della galleria del vento e della pista è buona e che non richiede ulteriori verifiche, contrariamente a quanto avveniva in passato. Il comportamento aerodinamico della F1-75 corrisponde quindi alle aspettative del team, delineando una buona base di partenza su cui lavorare, in netto contrasto con i problemi di correlazione che nelle passate stagioni ponevano subito la Scuderia di Maranello in ritardo nei programmi di sviluppo rispetto alle altre squadre.

Ulteriori indicazioni arrivano dall'osservazione delle vetture a bordo pista, pratica che necessita a sua volta di svariate premesse. Le vetture infatti hanno girato in pista con assetti e carichi di carburante differenti, a cui si aggiunge l'incognita di quanto effettivamente ciascun pilota stesse cercando il limite e vi fosse lontano. Per questi motivi le osservazioni da bordo pista durante i test forniscono indicazioni estremamente aleatorie, ma comunque utili a tracciare i primi contorni del quadro collettivo. Va aggiunto inoltre come la competitività di ciascuna vettura sia frutto della bontà complessiva del progetto nei vari aspetti della prestazione: velocità di punta, comportamento aerodinamico nelle curve ad alta percorrenza, grip meccanico, agilità nel lento, reattività, precisione e stabilità. L'osservazione da bordo pista in un singolo punto del tracciato pertanto non consente di avere a disposizione il quadro complessivo di una monoposto, bensì di valutarne unicamente il comportamento in un tratto specifico. Il punto di osservazione scelto da chi vi scrive  per la sessione pomeridiana è stato il terzo settore, storicamente una sezione a media-bassa percorrenza dove emerge il grip meccanico e le doti di trazione della vettura, aree nelle quali ad esempio la Ferrari del 2021 era tra le più efficaci, accusando però un distacco dai migliori della classe nel bilancio del giro complessivo.

Le primissime sensazioni sono quelle di McLaren e Red Bull tra le auto maggiormente a proprio agio nel tecnico terzo settore. Entrambe le vetture si sono dimostrate in grado di andare estremamente presto sul gas appena superato il punto di corda de La Caixa (curva 11), restando vicine al cordolo interno per impostare al meglio dall'esterno la Banc Sabadell (curva 12). Ottima anche la risposta delle due monoposto nei richiami e nei cambi di direzione delle curve 13, 14, 15, mentre in uscita dall'ultima chicane entrambe le vetture hanno denotato grande stabilità del posteriore in fase di trazione.
Nel terzo settore la F1-75 invece è stata seguita con lo sguardo da Charles Leclerc, giunto in bici a bordo pista accompagnato da Marc Gené per studiare le varie monoposto. Visivamente la Rossa si attesta sullo stesso livello di McLaren e Red Bull, in particolare nella salita da Caixa a Banc Sabadell e nei cambi di direzione, con alcune differenze però nell'attraversamento dell'ultimo tratto. La Ferrari si rivela infatti essere una vettura estremamente rigida nell'assetto meccanico, tanto da rimbalzare vistosamente nel passaggio sui cordoli bianco-rossi, senza neppure sfiorare il dosso giallo interno, là dove invece altre monoposto hanno dimostrato di digerire meglio le irregolarità. Il tutto destabilizza leggermente la Rossa compromettendone la trazione in uscita dalla chicane, ma la grande rigidezza della Ferrari non rappresenta necessariamente un aspetto negativo. In fase di presentazione Enrico Cardile ha infatti sottolineato come la F1-75 sia una vettura che richiede un set-up rigido per esaltarsi, così da stabilizzare la piattaforma aerodinamica per consentirle di lavorare ad una migliore efficienza in una più ampia rosa di condizioni di marcia. Alle difficoltà sui cordoli della Rossa potrebbe pertanto contrapporsi un guadagno nelle curve ad alta velocità dove emergono maggiormente le doti aerodinamiche della monoposto. Da non trascurare inoltre che le squadre hanno appena cominciato a studiare come equilibrare al meglio l'assetto meccanico con il comportamento aerodinamico voluto.

Nel confronto con McLaren, Red Bull e Ferrari, Mercedes non appare invece altrettanto irresistibile nel terzo settore, pur ponendosi tra le migliori. L'impressione è che, allo stato attuale, la W13 sia una vettura puntata in avanti e precisa con l'anteriore, a cui si contrappone un posteriore ballerino. Nella lunga fase di trazione in uscita dalla curva 11 infatti Hamilton ha più volte dovuto lottare con un retrotreno instabile, arrivando in alcuni casi anche ad abortire il giro pur dopo due ottimi primi settori. Le difficoltà della Freccia d'Argento in trazione sono risaltate dal sound del motore, che rivela un'erogazione lenta e incostante, tradendo la modulazione del pilota sul pedale dell'acceleratore. Sul finire della sessione Mercedes è comunque apparsa migliorata in quanto a stabilità del posteriore, rimarcando come le squadre stiano ancora capendo quali siano gli assetti adeguati e quanto sia tutto in rapida evoluzione. Nelle curve guidate a bassa velocità hanno lanciato buoni segnali anche Williams e Alfa Romeo, mentre più in difficoltà sono apparse Alpine e Aston Martin. La vettura anglo-francese tendeva ad accelerare più tardi rispetto al punto di corda de La Caixa, mantenendosi larga dal cordolo e compromettendo l'impostazione della Banc Sabadell. Tutte le scuderie sono però destinate a progredire rapidamente nella comprensione e quindi nella definizione degli assetti, motivo per cui il quadro attuale potrebbe non corrispondere a quello che emergerà tra un mese./left]

fonte:
https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/bordo-pista-ferrari-rigida-mercedes-ballerina-test-barcellona-mclaren-redbull-analisi-605825.html

#19
ChronoGP:Barcellona: la Ferrari ok, ma la Red Bull spaventa



F1 Test 2022 Barcelona First Day Timing and recap




#20
McLaren MCL36: muso schiacciato e ala diversa



Rispetto alla monoposto della presentazione la monoposto di Woking si è presentata a Barcellona con una veste aerodinamica anteriore diversa: oltre alla nuova ala anteriore completamente diversa ha destato curiosità il naso del muso di nuovo disegno. Non è stato necessario effettuare un nuovo crash test frontale perché è stata cambiata solo la cover in carbonio che non è strutturale.
La McLaren nella prima giornata di test a Barcellona ha chiuso con Lando Norris in cima alla lista dei tempi: la MCL36, seppur calzata di gomme Pirelli di mescola C4, ha dato delle buone indicazioni al pilota inglese.

La vettura curata da James Key questa mattina ha iniziato il lavoro con Daniel Ricciardo: l'australiano ha dedicato i primi run per effettuare delle prove aerodinamiche, visto che la "papaya" aveva ben due rastrelli di sensori montati dietro alle ruote davanti e dietro a quelle posteriori.

Rispetto alla vettura che era stata presentata in streaming, la MCL36 si è presentata in Spagna con un'ala anteriore completamente nuova e una prima modifica al muso.

Riguardo all'ala è stata cambiata la filosofia costruttiva dei quattro elementi: il profilo principale mostra un cucchiaio più pronunciato nella zona centrale che resta a corda piuttosto corda, mentre in prossimità della paratia laterale diventa decisamente più grande, oltre a delineare un piccolo ricciolo con un raggio davvero minimo.

È più grande anche il secondo elemento sul quale si adagia il muso, mentre i due flap aggiuntivi hanno una maggiore incidenza nella parte centrale arcuata e poi spiovono verso l'esterno per massimizzare l'effetto dell'out wash, allargando il canale che deve spingere l'aria all'esterno della ruota anteriore.

È appariscente anche la modifica del muso che rientra nella categoria di quelli modulari: il naso, infatti, è stato cambiato radicalmente nel naso ora più schiacciato e con una piccola presa d'aria. Sopra l'apertura si nota una rastremazione che permette di ridurre la resistenza all'avanzamento.

Questo è uno sviluppo deliberato in galleria del vento di micro-aerodinamica: abituiamoci a degli adattamenti delle forme in questa zona alle caratteristiche della pista, perché la porzione di muso cambiata non è una parte strutturale, ma solo un coperchio in carbonio amovibile facilmente osservabile nell'immagine di Giorgio Piola.

Fonte:
https://it.motorsport.com/f1/news/f1-mclaren-mcl36-muso-schiacciato-e-ala-diversa/8454133/

#21
Binotto: "Forse abbiamo tutti sottovalutato il porpoising"

https://twitter.com/i/status/1496888665431326726

Si tratta di un problema tipico delle vetture ad effetto suolo, che quindi i piloti e le squadre di quest'era della Formula 1 si trovano ad affrontare per la prima volta. E che non era stato preso in considerazione dai simulatori...
Consiglio rivolto agli appassionati di Formula 1: familiarizzare con il termine "Porpoising". Chi ad inizio anni '80 seguiva le vicende tecniche del Circus nel momento d'oro dell'effetto suolo, ha probabilmente recuperato una parola sepolta per decenni, per tutti gli altri è una novità assoluta. Nel paddock di Barcellona tra tecnici e piloti è risultata la parola del momento, e non è portatrice di novità gradite. Il termine descrive una sorta di stallo aerodinamico che si verifica sui rettilinei causato dalla crescita progressiva del carico aerodinamico sull'ala anteriore.

Più il mainplane si avvicina all'asfalto, più l'effetto suolo diventa significativo, poiché l'aria si incanala in modo progressivamente più veloce in uno spazio sempre più ridotto. Ma la differenza di pressione tra la superfice superiore ed inferiore comporta l'arrivo ad un punto di stallo, con una perdita improvvisa di carico aerodinamico che causa il sollevamento dell'avantreno. Da qui il ciclo ricomincia, e i piloti descrivono il tutto con il termine Porpoising, mimando il movimento oscillatorio dei delfini.

Su questo fenomeno ha detto la sua anche Mattia Binotto. "Penso che la maggior parte di noi abbia almeno sottovalutato il problema, ed ora siamo in fase di apprendimento. La soluzione è teoricamente semplice, ottimizzando le prestazioni cercando di evitare il rimbalzo della monoposto. Ma potrebbe essere un esercizio meno facile di quanto si creda. Sono abbastanza sicuro che a un certo punto la squadra arriverà alla soluzione, ma non sappiamo ancora quanto tempo sarà necessario. E chi ci arriverà prima credo che potrà contare su un vantaggio non da poco all'inizio della stagione".

Tra le squadre che stanno lottando di più con questo fenomeno c'è l'Alfa Romeo, come ha confermato il team principal Frederic Vasseur: "Alcuni comportamenti non sono facili da duplicare nella galleria del vento o nel simulatore, stiamo tutti affrontando lo stesso problema. Non è un grande dilemma tecnico, ma essere efficienti sarà la chiave, la velocità con cui reagirà la squadra sarà cruciale per poter ben figurare nelle prime gare. Sono sicuro che dopo tre o quattro Gran Premi non parleremo più di questo Porpoising, ma è la domanda del momento".

Fonte:
https://it.motorsport.com/f1/news/f1-binotto-forse-abbiamo-tutti-sottovalutato-il-porpoising/8463725/

Test Barcellona, day-2: la classifica combinata



Se qualcuno sa qualcosa sui passi o sui rapporti di forza SCRIVA ORAAAAAAAAAAA
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

#24
Citazione di: Frenkoz il 24 Febbraio 2022, 20:58:45
Se qualcuno sa qualcosa sui passi o sui rapporti di forza SCRIVA ORAAAAAAAAAAA

Non ho info sui long run ma Ferrari sembra quella messa meglio in linea di massima. Per ora si direbbe che Mclaren non sia lontanissima, quantomeno la più vicina. RB sembra abbia problemi, chissà se è vero. Mercedes ha aperto sfoghi per l'aria ed è una delle macchine che soffre più porpoising, insomma sembrano messi maluccio.

In generale tutto soffrono di porpoising ma Mercedes e Alfa patiscono tanto. A detta di Binotto (articolo sopra di Mpk64) si pensava fosse un problema di facile risoluzione. Strano, perché è un fenomeno noto a tutti i progettisti di vetture con effetto suolo, fatto sta che è stato quello il tema del giorno più che i tempi sul giro.

Ancora poche simulazioni di gara, e domani la pista verrà allagata per il pomeriggio, quindi immagino che avremo dati buoni dopo i prossimi test.

Le impressioni dalla pista confermano quelle di ieri: Mclaren e Ferrari le migliori come comportamento in curva lungo tutto il giro, Mercedes bene sulle cuve veloci ma male nel lento, Red Bull opposta, Alpine male ovunque.

Aspetto domani per stilare una "classifica" abbozzata dei valori di forza ma al netto delle grosse incognite RB e Mercedes, le più in forma sono sicuramente Mclaren e Ferrari, con i rossi leggermente più convincenti per ora.

Degli altri, da tenere d'occhio Alpha Tauri e Haas (nonostante i problemini tecnici).

Piola: "Saltellamenti nocivi condizionano prestazioni"


Ferrari detta il passo, ma è ancora andamento lento

Leclerc è davanti nella seconda giornata di test a Barcellona, ma i ferraristi non vogliono scatenare l'entusiasmo dei tifosi. Ci pensa Russell a dare il polso della situazione: "Una squadra arancione e una rossa sembrano molto competitive e noi siamo alle loro spalle". Le prestazioni sono condizionate dal saltellamento delle monoposto: una situazione che he preso in contropiede molte squadre e che cercheranno di risolvere nella notte.
Parola d'ordine 'tirare il freno', ovvero creare una barriera a prova d'aspettativa elevata. Al momento la paura di deludere supera la tentazione di mostrare le proprie carte, quindi tutto viene ridimensionato al motto di 'siamo solo all'inizio'.

Come da programma, dopo un primo giorno in cui l'obiettivo per tutte le squadre è stato fondamentalmente la verifica di non avere 'macro' problemi di gioventù, l'attività in pista è iniziata ad essere un po' più veloce. Non si parla di simulazioni di qualifica, quanto di sessioni ad un ritmo un po' più veloce.

La Ferrari ha chiuso la classifica di giornata in prima posizione con Charles Leclerc, che ha ottenuto il miglior crono con gomma C3 ad un'ora dal termine della sessione pomeridiana. Con la stessa mescola Sainz aveva terminato il turno del mattino al secondo posto, preceduto da Daniel Ricciardo che era però sceso in pista con la C4. In mancanza di elementi per poter giudicare le performance, poiché le squadre girano con ampi margini di miglioramento, il dato certo è che la SF-75 continua a macinare chilometri come da programma.

"Per sapere se sarà davvero un buon inizio dovremo aspettare la prima gara – ha commentato Sainz - ma al momento di certo c'è che abbiamo concluso due giorni di prove senza accusare problemi. Questo ci ha permesso di completare l'intero programma di lavoro e di coprire una distanza notevole, e sono felice di essere riuscito a completare tutti i giri che ho fatto. Sfortunatamente per voi, ragazzi, lo spettacolo non è molto esaltante perché non siamo neanche lontanamente vicini al limite della macchina".

Come spesso accade in questi casi, sono gli avversari a spostare i riflettori su chi si sta esprimendo meglio, e i commenti al termine della seconda giornata di test lo hanno confermato. Non può non stupire trovare Lewis Hamilton all'ultimo posto, ed anche la quarta posizione di George Russell (in pista nella sessione pomeridiana) non sembra aver convinto molto i tecnici della Mercedes.

"Abbiamo avuto una mattinata difficile con Lewis – ha confermato il responsabile in pista della Mercedes Andrew Shovlin – è stato riscontrando un problema di registrazione dei dati che ha ritardato la nostra partenza e, in generale, il setup non è stato ideale. Siamo riusciti a completare alcuni giri, ma sfortunatamente abbiamo anche avuto un problema con un sensore che ci ha impedito di eseguire ulteriori lavori sulle prestazioni, quindi abbiamo anticipato la conclusione della sessione del mattino".

Russell ha avuto un pomeriggio più lineare, ma non tanto soddisfacente sul fronte del comportamento della vettura.
"Una squadra arancione ed una rossa sembrano molto, molto competitive – ha commentato George, alludendo ovviamente a McLaren e Ferrari – sembrano avere tutto sotto controllo e vanno bene con basso e alto carico di carburante, così come nella gestione delle gomme.

Sappiamo che i programmi sono diversi da squadra a squadra, ma sappiamo anche che al momento siamo alle spalle di quelle due squadre. Aspettiamo e vediamo, il campionato non viene assegnato nei test invernali, vediamo cosa riusciremo a fare domani, e cosa sarà possibile fare prima di andare in Bahrain".

La Mercedes sembra essere una delle squadre alle prese con problemi di setup più importanti rispetto agli avversari. Nel pomeriggio la squadra ha lavorato sull'altezza della monoposto migliorando i dati di velocità massima rispetto al turno del mattino, ma non soddisfacendo ancora i piloti sul fronte del setup.

In casa Red Bull giornata con distanze ridotte rispetto a ieri, complice anche un problema al cambio che ha bloccato in pista Sergio Perez (prima bandiera rossa dei test) a mezz'ora dalla pausa pranzo. Si naviga a vista, ma chilometro dopo chilometro si inizia a vedere qualche volto più sorridente di altri. Sono primissime indicazioni, e come tali possono essere smentite nell'arco di una sessione, come era largamente previsto nel primo test di una stagione tecnicamente rivoluzionaria.

Fonte:
https://it.motorsport.com/f1/news/f1-ferrari-detta-il-passo-ma-e-ancora-andamento-lento/8466280/

#28
ChronoGP:Porpoising l'anomalia delle Wing Car





2022 F1 Testing Day 2 Best Moments


#29
Vediamo come risolveranno questo problemone del porpoising, tra l'altro sfuggita ai simulatori, per il momento è assai pericoloso per i piloti, e usurante per la macchina sia per le sospensioni che per le gomme.
Provare ad alzare l'assetto non risolve il problema, soprattutto ha una macchina con il passo al limite come la nostra, ma il problema è diffuso e quindi tutti dovranno correre ai ripari.
Credo che in questi casi, dove si è ripartito da un foglio bianco, sarebbe stato necessario qualche giorno di test in più, per esempio 9, perchè come ho già detto, i simulatori non considerani tutte le variabili.
Fare prima di dire.