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Piccolo dettaglio: avete notato il kiwi arancio sul piloncino dell'ala posteriore?


"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

McLaren MCL36: il pull anteriore non è la sola novità!

La squadra di Woking ambisce a ridurre il gap dai top team con la MCL36 a motore Mercedes: la F1 curata da James Key ha una sua personalità che non è data solo dallo schema anteriore della sospensione pull, ma anche da alcune scelte, come il push posteriore e l'ala antere che potrebbe far discutere. Il passo è lungo vicino al limite massimo di 3.600 mm. Nuova la livrea con i colori arancio e blu più fluorescenti rispetto al 2021.

È diversa, decisamente diversa non solo nei colori arancio e blu più fluorescenti. Ha un carattere proprio: la McLaren MCL36 ha mantenuto la promessa, mostrandosi con la sospensione anteriore a schema pull rod che apre un nuovo ciclo tecnico che sembrava finito nel 2015 con la Ferrari, ma  questo non è il solo punto di discontinuità che le altre F1 già viste.

McLaren MCL36: al limite del passo

Bella l'interpretazione dell'ala anteriore che ingloba il muso basso. La MCL36 si presenta con un passo vicino al limite massimo (3.600 mm), dando la sensazione che sull'interasse ci sia una convergenza dei tecnici verso l'abito lungo, con pance che si protendono verso la coda ma si restringono molto rispetto alla Aston Martin AMR22, mantenendo un lay-out simile a quello sperimentato con efficacia nel 2021, quando era stato introdotto il motore Mercedes.

McLaren MCL36: pance senza feritoie

La MCL36 non ha le vistose feritoie come la "verdona" perché porta in coda al cofano motore lo sfogo dell'aria calda, trovandosi in una soluzione che sta a mezza via fra la Haas e l'Aston Martin. C'è una grande cura aerodinamica perché si vedono due piccoli flap verticali ai lati del supporto dello specchietto che crea un piccolo soffiaggio, mentre non sono sfuggite le due pinnette orizzontali ai lati dell'attacco dell'Halo al telaio.

McLaren MCL36: deriva sul cofano minima

L'airbox rispetta le dimensioni che richiede la power unit Mercedes, ma il cofano motore è molto piccolo e anche la deriva verticale in coda è minima nel rispetto del regolamento 2022.

Nel paddock della F1 se lo domandavano in molti dopo che la squadra di Woking aveva pubblicato alcune immagini che lasciavano intuire il ritorno a questa soluzione non più usata dal 2013 sulla MP4-28, la monoposto curata da Paddy Lowe, quinta nel mondiale Costruttori nell'ultimo anno delle F1 con i motori V8 aspirati da 2.4 litri, mentre tutta l'era ibrida è stata caratterizzata da macchine solo con lo schema push rod.

McLaren MCL36: pull anteriore

La rivoluzione delle regole che riporta in auge le monoposto a effetto suolo, apre anche al ritorno della sospensione anteriore a tirante perché le nuove norme di sicurezza FIA impongono musi con il naso molto basso e, quindi, anche con un telaio meno rialzato che nel recente passato.

Haas e Aston Martin che abbiamo già visto non si sono orientate in questa direzione, preferendo "scavare" la parte inferiore del telaio per aumentare la portata d'aria da incanalare verso le bocche dei condotti Venturi.

La McLaren, invece, ha scelto di andare in contro tendenza, con il chiaro obiettivo di abbassare il baricentro della vettura spostando le parti interne della sospensione anteriore verso il pavimento, sfruttando così il tirante che va a infulcrarsi alla parte più bassa della scocca, mentre dall'altro lato sarà ancorato nella parte alta del porta mozzo.

McLaren MCL36: pesi spostati in basso

James Key, direttore tecnico di Woking, punta alla reattività della MCL36 nei transitori e cerca di trarre il massimo vantaggio da una collocazione dei pesi in basso, contando anche sul fatto che i triangoli saranno montati entro l'altezza del cerchio, essendo vietati i bracket che consentivano delle estensioni che andavano ben oltre il limite della ruota.

L'ingegnere inglese confida di fare un salto di qualità riducendo il gap dai top team, segno che l'ambizione della McLaren non è vincere solo un GP come l'anno scorso.

McLaren MCL36: braccio dello sterzo giù

Senza turning vanes e bargeboard, banditi dalle regole perché generatori di vortice, i bracci della sospensione diventano i primi elementi aerodinamici utili alla separazione dei flussi destinati all'alimentazione dei canali Venturi posti sotto alle pance, da quelli necessari al raffreddamento della power unit Mercedes. E non deve stupire se il braccetto dello sterzo è montato in basso con la scatola sul pavimento del telaio.

McLaren MCL36: ala col cucchiaio e gli scalini

Ma fra le particolarità della MCL36 non sfugge anche l'interessante parte anteriore caratterizzata da un muso un po' squadrato che si appoggia sul secondo flap dell'ala anteriore. E' questo elemento che fa da supporto all'ala (come sull'Aston Martin), perché il profilo principale si protende in avanti con una parte centrale a leggero cucchiaio che certamente farà discutere perché, oltre a dar luogo a un grande soffiaggio che incanala l'aria verso i canali Venturi, genera due discontinuità con il resto del profilo che potrebbero creare qualcosa di simile al vortice Y250 che è visto da FIA e FOM come il... diavolo!

A Woking hanno una versione più spinta che in fase di presentazione non si è vista ma apparirà nello shakedown che precederà i test di Barcellona, segno che non è solo una provocazione ma c'è il tentativo di andare oltre lo spirito del regolamento per imporre concetti che vanno subito oltre le aspettative del legislatore.

Non ci sono sfuggiti anche gli... scalini visibili nella porzione d'ala più vicina alla paratia laterale di tutti e quattro i flap: è evidente il tentativo di influenzare l'effetto out wash dei flussi, affinché vengano spinto all'esterno della ruota anteriore.

McLaren MCL36: presa dei freni a palpebra


La presa dei freni anteriore è minima rispetto a quelle viste sulle altre F1: per ora si osserva solo una "palpebra" che è incassata nella cover che chiude il cerchio nella parte interna: anche questo particolare testimonia la cura aerodinamica dei dettagli.

McLaren MCL36: push rod posteriore


Tornando nel retrotreno si osserva una sospensione posteriore a schema push rod, aprendo anche qui una inversione di tendenza: le immagini non chiariscono alcuni dubbi, ma è lecito pensare che a Woking abbiano scelto una soluzione multilink al posto del triangolo superiore.

McLaren MCL36: mono-pilone dietro

L'ala posteriore è sorretta da un mono-pilone che si integra al comando del DRS: il profilo principale ha una vistosa forma a cucchiaio e anche il flap mobile è sagomato e non piatto come sulle altre realizzazioni. Non esistono fotografie del retrotreno, ma vi invitiamo a leggere la descrizione completa della vettura nel pezzo di domani mattina...

https://it.motorsport.com/f1/news/f1-mclaren-mcl36-il-pull-anteriore-non-e-la-sola-novita-/8083651/
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Mi piace un sacco, l'unica cosa che non mi torna sono i numeri in azzurrino che in tv potrebbero essere difficili da vedere
Solo chi non capisce un c***o di F1 poteva pensare "Che spettacolo! Si giocano all'ultimo giro il mondiale!", perché non si giocavano un c***o! Uno aveva una gomma di tre secondi più veloce

M. Bobbi

Citazione di: mp4-89 il 11 Febbraio 2022, 21:22:07
Mi piace un sacco, l'unica cosa che non mi torna sono i numeri in azzurrino che in tv potrebbero essere difficili da vedere

Sono d'accordo, è la stessa cosa che ho pensato anch'io.


"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Mi fa impazzire. Spettacolo di libera e pure le forme mi garbano. Non sembra cicciona come la Haas e la Aston Martin.

Attenti che la AM ha le pance larghe ma alte, c'è tantissimo undercut e i flussi passano tutti sotto. Sono filosofie molto diverse, vedremo. Sensazione personale, vedo più promettente la filosofia AM sia sulle sospensioni che sull'aerodinamica.

Citazione di: Ice Man il 11 Febbraio 2022, 21:16:05
Piccolo dettaglio: avete notato il kiwi arancio sul piloncino dell'ala posteriore?

È vero!!! Non l'avevo notato
Solo chi non capisce un c***o di F1 poteva pensare "Che spettacolo! Si giocano all'ultimo giro il mondiale!", perché non si giocavano un c***o! Uno aveva una gomma di tre secondi più veloce

M. Bobbi

Uno spettacolo! Credo sarà un'altra volta la più bella in griglia.

E sono contento che anche le macchine delle altre serie abbiano in pratica la.stessa livrea. Così si riconoscono subito anche da tifosi meno accaniti del sottoscritto.

Key: "Con la MCL36 ci siamo presi dei rischi!"

James Key, Direttore Tecnico McLaren, ci parla di ciò che si aspetta dalla MCL36, vettura con cui il team di Woking si appresta ad affrontare il mondiale 2022 di Formula 1. Per l'ingegnere, sarà vitale trovare subito la corretta correlazione tra i dati della pista e quelli dei calcolatori, altrimenti raddrizzare la rotta nell'epoca del budget cap diventerà problematico per tutti.
Inizia ufficialmente la stagione 2022 di Formula 1 anche per la McLaren. Il team di Woking ha svelato la MCL36, vettura affidata ai confermati Daniel Ricciardo e Lando Norris: con questa monoposto, la scuderia inglese vuole colmare definitivamente il gap dalle auto di riferimento dell'ultimo periodo, tornando a lottare per i titoli iridati.

Ma il 2022 porta con sé l'importante incognita delle nuove monoposto ad effetto suolo. Novità importante per tutte e dieci le scuderie, che da tempo hanno dovuto votarsi ai dati raccolti in galleria del vento e dai calcolatori prima di poter mettere in pista le loro creazioni.

James Key, Direttore Tecnico McLaren, ci parla delle sfide che lui ed il suo team hanno dovuto affrontare per realizzare la MCL36.

Direbbe che avete preso un approccio aggressivo sulla vostra auto? Cosa ne pensa dell'Aston Martin, c'è qualcosa che l'ha colpita?
"Penso che l'aggressività di una macchina sia collegata alla performance, più che a come sembri alla vista. Certamente non ci siamo complicati la vita, ma alcuni rischi li abbiamo presi senza farci influenzare da nessuno: sotto alcuni aspetti abbiamo deciso di scegliere la strada più semplice, per altri invece abbiamo deciso di osare. Alcune parti da disegnare sono state più complicate, abbiamo scelto la soluzione che adotteremo a Barcellona per una ragione specifica. Sono contento del design complessivo: abbiamo scelto un'auto che potesse adattarsi ad essere sviluppata e che avesse un valido potenziale dal quale partire. Ovviamente, in fase di progettazione ci sono passate per la testa idee pazze, ma abbiamo deciso di non correre rischi di quella magnitudine".

"È interessante vedere l'Aston Martin, ha una filosofia costruttiva diversa da noi sotto alcuni aspetti, sospetto che tutta la griglia abbia colto differenti interpretazioni. Devo dire che non abbiamo visto niente di diverso rispetto ad opzioni che abbiamo già vagliato anche noi, ma la nostra vettura è diversa. A questo stadio del lavoro, comunque, non ho visto sull'Aston Martin novità che mi hanno fatto cadere dalla sedia. È ancora presto per dire quale sia la strada giusta e su che linea di performance saranno gli altri team: hanno svolto un lavoro diverso dal nostro e lo rispetto".

Quanto sarà simile l'auto della presentazione da quella che correrà in Bahrain? In che aree pensa potrà cambiare?
"Ora siamo in regime di budget cap: gli sviluppi che si potevano fare in passato, ricavando grandi performance, in questo sistema saranno difficili da fare. Ci sono egli aggiustamenti che possono essere fatti in corso d'opera, ma non stravolgimenti. L'aerodinamica sarà l'aspetto che potrà essere modificato maggiormente in maniera più aggressiva da tutti i team: pavimenti, ali anteriori... Abbiamo possibilità di sviluppo importanti, anche per via delle gomme, dobbiamo capirle bene. E anche il set-up va studiato, e otterremo risultati con l'esperienza. Le performance maggiori saranno ottenute con l'evoluzione aerodinamica".

Come avete suddiviso gli upgrade alla vettura in questo 2022?
"Ci sono molti fattori che giocano su questa scelta. La correlazione sarà essenziale: se la si trova, si possono correggere i componenti e apportare modifiche ed upgrade importanti. Con il budget cap, se si sbaglia all'inizio è difficile invertire la rotta. Penso che sia necessario andare avanti con cautela parlando di sviluppi. Quello che posso dire adesso è che abbiamo aggiornamenti per la prima gara, una seconda tranche è allo studio adesso e riguarda lo sviluppo in stagione. Lo step2 è figlio della consapevolezza e della conoscenza acquisita della vettura. Lo step3 passa dai primi due. Gli upgrade della terza fase verranno definiti più avanti in stagione, comunicarlo ora è piuttosto complicato".

Pensa che ogni auto avrà il passo massimo di 3.6 metri previsto dal regolamento?
"Modificare il passo non è facile: ci sono volumi definiti, la scatola del cambio, la power unit ed altro ancora. Definire il tutto con anticipo fa la differenza. Si vuole massimizzare il flusso d'aria che scorre sotto l'auto per ottenere il massimo dall'effetto suolo, non penso vedremo auto a passo corto".
fonte:
https://it.motorsport.com/f1/news/f1-key-con-la-mcl36-ci-siamo-presi-dei-rischi/8083365/

Bye Bye Honda

#41




Mi tranquillizza il fatto che Key dice che hanno pensato a fare le pance come la AM, perché da quest'anno l'effetto suolo sarà fondamentale. Quindi...speriamo siano sicuri della scelta fatta.
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Piola: "McLaren pull davanti e push dietro!"


key dice si sono presi dei rischi..sperando siano stati azzeccati,vuol dire che sta ritornando l'ambizione di tornare ai livelli che ci competono.. :-prg