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La prima V6 è un'ibrida plug-in




La Artura è la prima McLaren ibrida plug-in prodotta in serie. La casa di Woking la chiama Hph (High Performance Hybrid) e l'ha scelta per portare sul mercato la nuova monoscocca McLaren Carbon Lightweight Architecture (Mcla) con un inedito powertrain elettrificato. Gli ordini saranno immediatamente aperti con la possibilità di scegliere quattro diverse configurazioni (Standard, Performance, TechLux e Vision) ed è prevista una garanzia di cinque anni sull'intera vettura e di sei anni sulle batterie del sistema ibrido. Oltre alle 15 tinte di serie saranno inoltre offerte 16 varianti Mso Defined, ma come da tradizione con attraverso il programma Mso Bespoke Commission i clienti potranno richiedere una verniciatura personalizzata.

680 CV con il nuovo V6 e l'elettrico. Con un rapporto peso potenza di 488 CV per tonnellata la Artura promette prestazioni di alto livello. La McLaren dichiara infatti una massa di 1.395 kg a secco (1.498 kg a norma Din) e mette in campo un powertrain capace di 680 CV e 720 Nm. Questi valori sono dati dall'abbinamento del nuovo V6 3.0 turbo da 585 CV e 585 Nm con un motore elettrico a flusso assiale (al debutto in campo automotive) da 95 CV e 225 Nm integrato nel cambio automatico doppia frizione otto marce con differenziale dotato di torque vectoring. La Artura tocca i 100 km/h da fermo in tre secondi netti e i 200 km/h in 8,3 secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 330 km/h. La sportiva di Woking può anche percorrere 30 km in modalità elettrica grazie alle batterie al litio da 7,4 kWh divise in cinque elementi. Il nuovo sistema ibrido porta benefici notevoli anche a livello di consumi dichiarati: si parla infatti di una media di 5,5 l/100 km e 129 g/km nel ciclo Wltp. La ricarica fino all'80% delle batterie richiede circa due ore e mezza, inoltre nella guida in Ev la velocità massima è limitata a 130 km/h.



Design e interni completamente nuovi. La Artura nasce dal foglio bianco, anche se stile e impostazione generale sono legati profondamente al Dna del marchio. Rimane infatti la classica impronta da biposto a motore centrale con frontale corto e compatto: ritroviamo anche un taglio dei gruppi ottici e delle fiancate simile a quello di altri modelli del marchio, frutto di un'attenta ricerca aerodinamica. L'abitacolo è più spazioso rispetto al passato ed è disegnato intorno al nuovo infotainment Mis II da 8" con sistema operativo Android che integra il McLaren Track Telemetry, il Variabile Drift Control, il mirroring per smartphone e l'inedita sezione dedicata alla gestione degli Adas: sulla Artura sono infatti disponibili l'Adaptive Cruise Control con funzione Stop&Go, il Lane Departure Warning, il Road Sign Recognition e l'High-Beam Assist. I comandi delle modalità di guida, divisi come ormai tradizione tra Powertrain e Handling, sono stati spostati sul cupolino della strumentazione che è solidale con il piantone dello sterzo regolabile. Il volante rimane privo di comandi secondari ed è abbinato ai paddle, mentre per i sedili sono previste la versione Comfort, con regolazioni elettriche, e la Clubsport: quest'ultima offre una serie di regolazioni manuali aggiuntive e consente di risparmiare 9,5 kg di peso.

Dalla monoscocca a tutte le soluzioni per ridurre il peso. In puro stile McLaren ogni scelta tecnica è stata ponderata valutandone non solo l'impatto prestazionale, ma anche quello sul peso. L'utilizzo della monoscocca ancora più leggera (82 kg totali), che integra la rete ethernet per le connessioni dei sistemi elettronici di bordo per ridurre del 25% il numero dei cablaggi e il vano della batteria, ha permesso di introdurre il pacco batterie (88 kg) e il motore elettrico 15,4 kg (circa metà di quello della P1), mentre il passaggio dal V8 biturbo al V6 ha consentito di risparmiare ben 50 kg. Il cambio automatico è dotato di una marcia in più rispetto alle V8, ma rinuncia alla retro, che viene gestita dal motore elettrico, riducendo così peso e ingombro. Il V6 d'alluminio siglato M630 adotta una V di 120 gradi con le due turbine inserite in mezzo alle testate e dotate di giranti su cuscinetti a basso attrito. Sono inoltre previsti filtri antiparticolato e iniezione diretta a 350 bar: il sei cilindri può raggiungere gli 8.500 giri/min, erogando la coppia massima in maniera costante da 2.250 a 7.000 giri.



I comandi si spostano davanti al guidatore. Il guidatore può selezionare le modalità di guida E-Mode, Comfort, Sport e Track. La prima è solo elettrica, mentre la seconda punta all'efficienza tenendo il motore termico spento fino a 40 km/h anche nelle fasi di rallentamento. In Sport il motore elettrico azzera i ritardi di risposta e il powertrain fornisce la massima potenza, mentre in Track anche la trasmissione offre il massimo in termini di velocità di cambiata. Con il selettore Handling è inoltre possibile scegliere la taratura degli ammortizzatori e il livello di intervento dei controlli di trazione e stabilità: quest'ultimo prevede i settaggi On, Dynamic e Off. È inoltre prevista una modalità specifica per ricaricare e mantenere a livello le batterie durante la guida attingendo energia dal motore termico, così da poter poi conservare l'autonomia elettrica per uno specifico percorso.

Handling al top. L'evoluzione tecnica ha riguardato anche l'assetto. È stata adottata l'ultima generazione dei pneumatici Pirelli Pzero Corsa con tecnologia Cyber Tyre e Noise Cancelling System nelle misure 235/35 19" e 295/35 20". Inoltre, la McLaren ha anche rivisto completamente le sospensioni posteriori e la taratura del servosterzo elettroidraulico rispetto ai progetti precedenti. L'assetto a controllo elettronico PDC II è un'evoluzione di quello già utilizzato in passato ed è abbinato a barre antirollio classiche. L'impianto frenante carboceramico con dischi da 390 e 380 mm deriva da quello dei modelli estremi della serie LT e garantisce spazi di arresto estremamente ridotti: 31 metri da 100 km/h e 126 metri da 200 km/h.


fonte: quattroruote.it

Mi chiedo perché abbiano costruito un concentrato di tecnologia per poi chiamarlo Artura, e non magari Leonarda.
Fare prima di dire.


Arturaaaaa
Arturaaaaa

Cambiame sto vino che sa de chiappe!

:-ahah :-ahah :-ahah
As I've always said, McLaren exists to win, and win we will.
RON DENNIS