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Rinvio delle regole 2021: si correrà con le F1 di quest'anno

La Formula 1 sta facendo i conti con una situazione mai vissuta in 70 anni di storia. All'indomani di Melbourne si cerca di fare il punto su una situazione decisamente complessa e, soprattutto, senza una prospettiva chiara di ciò che prospetta il futuro.

Si navigherà a vista, ma intanto le squadre e Liberty Media stanno provando a disegnare scenari che diventeranno operativi qualora la situazione globale dovesse migliorare.

Ciò che è certo è che i team si troveranno a far fronte ad un'emergenza finanziaria, dovuta alla mancanza di pagamenti programmati (legati agli introiti garantiti dagli eventi annullati) che per causa di forza maggiore non arriveranno.

Le squadre e Liberty stanno valutando delle contromisure per far fronte alla situazione, ed in una conferenza telefonica tenutasi nella giornata di ieri sono state sottoposte all'attenzione diverse idee.

Una delle contromisure proposte prevede di posticipare di dodici mesi l'entrata in vigore del nuovo regolamento tecnico, rimandando al 2022 l'esordio delle monoposto a effetto al momento prevista al via nel 2021.

La proposta va oltre, e prevede di congelare (alla fine del 2020) lo sviluppo delle parti meccaniche delle vetture attuali in modo da limitare i costi da sostenere il prossimo anno al solo sviluppo aerodinamico.

L'idea sarà discussa in una conferenza programmata per oggi (alla presenza dei rappresentanti delle squadre e di Chase Carey), ma dalle prime indicazioni ci sarebbe già parere favorevole da parte di nove team, con la sola Ferrari che ha chiesto tempo prima di esprimersi in merito.

Se il provvedimento dovesse essere approvato, il vantaggio per le squadre sarebbe notevole, perché di fatto non dovrebbero affrontare la costruzione di una nuova monoposto per la prossima stagione, potendo anche rimandare di dodici mesi il lavoro sulla vettura che nascerà sulla base del nuovo regolamento tecnico.

Un altro grande vantaggio sarebbe la possibilità da parte dei team di poter affrontare un calendario 2020 che si preannuncia (e si spera) con una grande concentrazione di gare in autunno.

Senza l'incombenza di dover progettare e realizzare una nuova monoposto, le energie potrebbero essere dirottate sulla gestione degli eventi in pista, garantendosi anche la possibilità nel mese di gennaio di tirare in fiato, in un periodo solitamente molto intenso proprio per il varo della nuova vettura.


https://it.motorsport.com/f1/news/proposta-liberty-usare-le-f1-2020-anche-il-prossimo-anno/4770417/
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

McLaren-Mercedes, accordo confermato per il 2021

La scuderia inglese ha confermato che dal 2021 le vetture papaya monteranno la power unit tedesca, nonostante il rinvio dei nuovi regolamenti al 2022


La decisione di posticipare l'introduzione dei nuovi regolamenti tecnici al 2022 non ritarderà l'avvio della collaborazione tra McLaren e Mercedes. La scuderia di Woking ha confermato che dal prossimo anno le monoposto papaya torneranno a montare i motori tedeschi come da accordo, interrompendo così la partnership triennale con Renault avviata nel 2018.
La decisione di passare alla power unit Mercedes era strettamente connessa all'inizio di una nuova era tecnologica nel 2021, ma il ritardo concretizzatosi con l'emergenza globale legata alla diffusione del Coronavirus non impedirà alle parti di riunirsi nuovamente secondo i tempi stabiliti contrattualmente. Ci sarà comunque da svolgere un lavoro molto impegnativo a Woking per adattare ergonomicamente il propulsore realizzato a Brixworth al proprio telaio, nonostante i regolamenti siano stati 'congelati' per un'altra stagione.


Fonte: formulapassion.it

Potrebbe tornarci utile in fin dei conti questa cosa. Il 2022 non ci farebbe partir da 0 con Mercedes ma avremmo già un anno alle spalle.

Bisogna vedere quanto questa crisi finanziaria inciderà anche sulla nostra scuderia.
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Citazione di: Arkhans il 22 Marzo 2020, 10:47:32
Potrebbe tornarci utile in fin dei conti questa cosa. Il 2022 non ci farebbe partir da 0 con Mercedes ma avremmo già un anno alle spalle.

Bisogna vedere quanto questa crisi finanziaria inciderà anche sulla nostra scuderia.

Ma infatti io vedo poche cose negative in questa cosa. Oltre a quello che dici tu siamo l'unico team con il permesso di aggiornare l'auto per l'anno prossimo. Se non fanno casini con l'integrazione potremmo guadagnare qualcosina milgiorando il retrotreno.
One Team, One Dream; McLaren Forever
Se trovi qualcosa che ti piace non permettere mai a nessuno di dirti che è sbagliato.

#4
Binotto: "Con budget cup basso valuteremo altre opzioni"

Il team principal della scuderia di Maranello avverte: "Passare dai 175 milioni concordati lo scorso giugno ai 145 di oggi è un livellamento esigente, se si dovesse abbassare ulteriormente dovremmo considerare altre opzioni. Il Circus deve essere il vertice assoluto del motorsport per tecnologia e prestazioni"


ROMA - La Ferrari 'minaccia' a Formula 1 dopo il livellamento dei finanziamenti dovuti all'emergenza coronavirus. E' Mattia Binotto, team principal della scuderia di Maranello, a lanciare la bomba in una intervista al quotidiano britannico 'The Guardian': "Abbassare il budget cap a 145 milioni di dollari (137 milioni di euro ndr) è già una proposta nuova e comunque esigente rispetto ai 175 milioni concordati lo scorso giugno. Se si dovesse imporre un budget addirittura inferiore, non vorremmo essere messi nella condizione di dover considerare altre opzioni per liberare tutto il potenziale e il dna racing della Ferrari".

F1 deve essere vertice motorsport

"Rispettare budget inferiori vorrebbe anche dire dover sopportare ulteriori sacrifici come risorse umane - l'allarme di Binotto -. Non è lungimirante pensare a cambi strutturali in F1 semplicemente applicando la logica dei tagli lineari. Sappiamo bene che il mondo intero, non solo la Formula Uno, sta affrontando un momento difficile per il Covid-19. Ma non è il momento di reagire in modo frettoloso, c'è il rischio di prendere decisioni solo sulla base della pandemia, senza valutarne appieno le conseguenze finali", prosegue il team principal della 'rossa'. La F1 deve essere il vertice assoluto del motorsport per tecnologia e prestazioni. Deve attrarre costruttori e sponsor che vogliono legarsi a una categoria il più possibile eccellente ed esclusiva".

Ferrari aperta al dialogo

"Se la stretta sui costi fosse eccessiva, rischieremmo di abbassare il livello tecnico e di ricerca della F.1, rendendola troppo simile alle formule inferiori". Il team principal del Cavallino ricorda inoltre come "certe aziende per alcuni Paesi rappresentano un valore sociale e culturale, non solo uno strumento di profitti. La Ferrari è aperta al dialogo per aiutare alcuni competitors il cui futuro è davvero messo a repentaglio da questa emergenza mondiale. Non ci sarebbe nulla di scandaloso - conclude - in questo tipo di aiuto, è già successo in passato in F1".


Fonte: repubblica.it

Brown: "La Ferrari si contraddice e non guarda la realtà"

Il patron della McLaren ha espresso tutto il suo disappunto di fronte alla presa di posizione della Ferrari in merito al budget cap

"La Ferrari si contraddice e non pensa accuratamente a quella che è la realtà". Durante una conferenza stampa il CEO della McLaren Zak Brown ha risposto alle dichiarazioni del team principal della Ferrari Mattia Binotto, intervistato dal The Guardian. Le parole del numero uno del muretto Ferrari rilasciate all'autorevole testata inglese hanno suscitato scalpore, in quanto Binotto ha dichiarato che la Ferrari è pronta a correre anche in altre categorie di fronte ad un abbassamento ulteriore del budget cap (WEC e Indycar le più papabili) che secondo la Casa di Maranello tradirebbe il dna della F1 in qualità di categoria regina del motorsport e in particolare dell'automobilismo.

Zak Brown ha risposto così a questa tesi: "Ho sentito parlare di svalutazione della F1 come conseguenza relativa all'abbassamento del budget cap. Anche prendendo come riferimento una cifra qualsiasi, 135 o 125 milioni di dollari, non mi viene in mente una categoria che si avvicini a queste cifre di spesa per correre. Le altre categorie corrono con telai identici, al massimo a cambiare è il motore. Perciò non vedo come un tetto di spesa attorno ai 130 milioni di dollari possa non rendere la F1 la categoria leader del motorsport a livello tecnologico. In più, a seconda di quanto si pagano i piloti e di quanto si spende per i motori (elementi che evidentemente Brown non inserisce nelle voci soggette al budget cap, ndr) si può sempre andare oltre i 200 milioni di dollari".

Come soluzione al rischio che la griglia di partenza perda diversi team, Mattia Binotto ha supportato l'idea proposta dal team manager della Red Bull Chris Horner in merito al ritorno in pista di vetture clienti vendute dai grandi costruttori alle altre scuderie. Un ritorno agli anni '70 che Brown non condivide: "Ho anche sentito parlare del ritorno in pista delle vetture clienti. Una categoria che guarda al futuro non può tornare agli anni '70, soprattutto se vuole difendere la tesi che il DNA della F1 è raggruppare il maggior numero di costruttori che si sfidano sull'evoluzione tecnologica".

Il team principal della Ferrari ha anche dichiarato che non bisogna prendere decisioni sulla base dell'impulsività e che le contromisure da attuare di fronte all'emergenza scaturita dalla pandemia globale di Coronavirus vanno ponderate accuratamente. Secondo Zak Brown non ci si può permettere di perdere tempo: "Stiamo attraverso la crisi più profonda a cui abbiamo mai assistito. Ci sono intere nazioni chiuse, tantissime fabbriche con la serranda abbassata. E dire di non avere fretta nel prendere delle contromisure ritengo sia non guardare in faccia la realtà. Prendere tempo non mi sembra una strategia vincente. Ho parlato con diversi leader e amministratori delegati in vari settori, nessuno di loro ha come approccio il prendere tempo".

Il patron della McLaren ritiene che la F1 abbia la possibilità di aprirsi un futuro brillante, per ripartire con orizzonti di crescita dopo questa crisi legata al Coronavirus. Ma tutti devono remare dalla stessa parte per guardare con ottimismo al futuro: "Nessuno è in F1 per guadagnare, nessun team è in attivo. Corriamo per dare valore al nostro business, che sia legato ad un brand di automobili o ad un altro nel campo delle bibite energetiche. Ma non è possibile che i top-team ricevano come introiti il quintuplo rispetto alla scuderia chi spetta la fetta più sottile della torta. Se guardiamo alla NFL, che ha sempre avuto nella sua storia top team e squadre meno blasonate, queste ultime di tanto in tanto hanno avuto la possibilità di vincere il Superbowl e ci sono anche riuscite. In più dobbiamo mettere al primo posto i tifosi. Perché se gli appassionati sono soddisfatti dal prodotto si innesca un circolo virtuoso. I promoter vorranno organizzare più gare, più nazioni al mondo vorranno ospitare la F1, ci saranno più sponsor invogliati ad apparire in F1, più broadcaster desiderosi di trasmettere le gare garantendo più pubblico anche da casa e più giornalisti coinvolti per dare una copertura mediatica sempre più globale. Credo che abbiamo una grande possibilità tra le mani per dare un futuro roseo alla F1 nel futuro prossimo".


Fonte: formulapassion.it


In questo momento invidio davvero Binotto,  credo che lui sia l'unica persona a non aver bisogno di un parrucchiere.
Fare prima di dire.


Tutte le decisioni prese in vista del 2021

Non solo budget cap, la riunione di ieri ha definito diversi aspetti cruciali per il contenimento dei costi

La riunione di ieri ha sciolto in maniera definitiva tantissimi nodi che erano sorti nelle trattative tra i team per contenere i costi nell'immediato alla luce delle ingenti perdite economiche legate alla pandemia di Coronavirus. Il budget cap è stato finalmente posto ufficialmente a 145 milioni di dollari, una cifra che fa riferimento a un calendario di 21 gare e che sarà alzata o abbassata di un milione per ogni gara in più o in meno (146 se ci saranno 22 gare, 144 se saranno venti invece i Gran Premi disputati).

Oltre al tetto di spesa è stato affinato il sistema di sviluppo aerodinamico a handicap nel tentativo di avvicinare le prestazioni delle vetture in pista. Secondo quanto riportato dalla BBC verrà stabilita una quota indicativa di tempo da dedicare allo sviluppo in galleria del vento e attraverso le simulazioni ottenute con i flussi CFD. Il team che vincerà il titolo nel 2021 avrà il 90% di quella quantità da impiegare nella progettazione della vettura 2022. Dal secondo al decimo team classificato ci sarà un aumento del 2,5% di quella quantità con l'ultima scuderia classifica che avrà quindi il 112,5% del 'tempo' per sviluppare la monoposto per il 2022. Dal 2022 in avanti, dopo la rivoluzione tecnica che riporterà l'effetto suolo in F1, il team che vincerà il titolo avrà soltanto il 70% della quantità stabilita a disposizione, con un aumento progressivo del 5% che porterà il decimo classificato ad avere il 115% del tempo da dedicare alla galleria del vento e agli studi CFD. Tutti i team che dovessero entrare in F1 erediterebbero la quantità di tempo garantita al team ultimo classificato.

Altre decisioni importanti che sono state ratificate sono la possibilità di condensare il format dei weekend in due giorni (opzione che potrebbe essere fondamentale in questo 2020) e le restrizioni sullo sviluppo delle power unit nel 2020 e nel 2021, con meno tempo a disposizione per i test al banco e meno aggiornamenti concessi, i primi passi che dovrebbero portare ad un contenimento dei costi per i costruttori che assicurano la fornitura di power unit. Sono state infine ufficializzate due decisioni che erano già state date per scontate ovvero il rinvio della rivoluzione tecnica dal 2021 al 2022 e l'impiego delle vetture 2020 anche nella stagione 2021.


fonte: formulapassion.it

Marko e il pericolo McLaren: "Potrà sfruttare zone grigie"

Secondo l'uomo Red Bull il cambio di power unit agevolerà il team di Woking al di là delle prestazioni garantite dal propulsore Mercedes

Prima che venisse stabilito a quota 145 milioni di dollari per il 2021, il braccio di ferro per il budget cap vedeva in posizioni opposte la coppia Ferrari-Red Bull e la McLaren. I due top team sono sempre stati contrari ad un radicale abbassamento del tetto di spesa rispetto ai 175 milioni di dollari inizialmente pattuiti esattamente un anno fa nel giugno del 2019. La scuderia di Woking, invece, premeva per un abbassamento addirittura a 100 milioni di dollari. La filosofia del CEO Zak Brown era la seguente: "Così vince il più astuto nel come viene spesa quella cifra, non vince semplicemente quello che spende di più".

Alla fine delle lunghe trattative è stato trovato un compromesso che obbligherà ad ogni modo i team di vertici ad una cura dimagrante, soprattutto per quanto concerne il personale attualmente impegnato nei rispettivi reparti corse a Maranello per quanto riguarda la Ferrari e a Milton Keynes per quanto concerne la Red Bull. Secondo Helmut Marko la McLaren è la vera vincitrice al termine dei negoziati che hanno riguardato il budget cap. La scuderia color papaya potrebbe fare un salto in avanti a livello di competitività nel 2021 anche grazie ad un cambio di power unit che permetterà alla McLaren di intervenire sulla monoposto 2020 a differenza di quello che potranno fare le altre scuderie.

"La McLaren si sta avvicinando al vertice della F1 – le parole di Helmut Marko riportate dalla testata tedesca Auto Motor und Sport – hanno un'ottima prospettiva in termini di strutture e personale in ottica budget cap e dalla prossima stagione avranno un motore più competitivo. In più il passaggio dalla power unit Renault a quella Mercedes permetterà ai tecnici della McLaren di eseguire degli interventi a livello di omologazione che non saranno possibile a tutti gli altri team e potranno sfruttare delle zone grigie". Helmut Marko sa benissimo quale possa essere il potenziale di Daniel Ricciardo, futuro pilota McLaren a partire dal 2021, e con queste parole ha messo le mani avanti forse anche per attirare l'attenzione della FIA sul 'privilegio' che avrà la McLaren dal 2020 al 2021 rispetto a tutte le altre scuderie che potranno invece intervenire in maniera minima sulle monoposto.

fonte: formulapassion.it

Ehh neanche si è cominciato e già Marko a paura della McLaren?
Bye Bye Honda

Ma che paura, è solo un gran para*ulo  :-nono
One Team, One Dream; McLaren Forever
Se trovi qualcosa che ti piace non permettere mai a nessuno di dirti che è sbagliato.

Patto della Concordia: la McLaren è il primo team a firmare

La McLaren è la prima squadra di Formula 1 ad aver confermato ufficialmente di aver firmato il nuovo Patto della Concordia per le stagioni dal 2021 al 2025.

La scadenza per la firma anticipata, che dà diritto ad un bonus finanziario alle squadre, è stata posticipata a questa settimana, dopo alcuni scontri legali dell'ultimo minuto. Il termine ultimo per la firma, senza il bonus, è alla fine di questo mese.
Insieme alla Ferrari, la McLaren aveva chiarito diverse settimane fa di essere soddisfatta dei progressi fatti su questo fronte e di essere pronta a firmare, mentre altre squadre - su tutte la Mercedes - hanno espresso una certa insoddisfazione. Tuttavia, si prevede che tutte le squadre firmeranno questa settimana.
Con un comunicato, la squadra di Woking ha detto: "McLaren Racing ha confermato questa mattina di essere diventata firmataria del nuovo Patto della Concordia che governerà la F1 fino al 2025, riaffermando l'impegno a lungo termine del team".
Il CEO Zak Brown ha sottolineato che li nuovo accordo rappresenta un passo avanti sia dal punto di vista finanziario che politico.
"La F1 ha fatto un altro importante passo avanti sulla strada verso un futuro sostenibile e forte con questo nuovo accordo" ha detto Brown.
"Questo è l'accordo giusto al momento giusto per la F1, i suoi proprietari, le squadre e soprattutto i tifosi".
"Una sport più equo è migliore per tutti: un maggior equilibrio nella ripartizione dei ricavi tra tutte le squadre e una governance più chiara e semplice, che tagli gli interessi acquisiti e mette lo sport al primo posto".
"Questo accordo non farà altro che rendere i costruttori di F1 collettivamente più forti nel lungo periodo".
"Il nuovo accordo si basa sul grande lavoro che la F1, la FIA e tutte le squadre hanno svolto negli ultimi mesi sul futuro regolamento finanziario, tecnico e sportivo".
"Tutti hanno dovuto cedere qualcosa per ottenere un risultato più grande, che sarà una F1 più competitiva, emozionante e fiorente per le generazioni future, che a sua volta assicura uno sport sano sia per i partecipanti che per i tifosi".
Una volta che il Patto della Concordia sarà firmato da tutte le parti in causa, entrerà in vigore la nuova struttura di governance che snellirà il processo decisionale, con l'unanimità delle 10 squadre che non sarà più un requisito fondamentale per eventuali modifiche tardive alle regole.


Fonte: motorsport.com



Renault cambia nome: dal 2021 sarà Alpine F1 Team

Il Gruppo Renault ha annunciato che a partire dalla prossima stagione di Formula 1 la scuderia si chiamerà Alpine F1 Team e non più Renault DP World F1 Team. La novità per il 2021 coinciderà anche con il ritorno di Fernando Alonso dopo tre anni, che guiderà la nuova vettura del gruppo Renault al posto di Daniel Ricciardo (che ha già firmato per la McLaren, dove affiancherà Lando Norris). Ancora da valutare invece il futuro di Esteban Ocon. La monoposto per la prossima stagione perderà il colore giallo, per abbracciare quello blu che contraddistingue il marchio francese. Ricordiamo che a partire dalla stagione in corso un'altra scuderia aveva cambiato nome: Alpha Tauri ha infatti preso il posto di Toro Rosso.

"Alpine è un marchio bellissimo, potente e vibrante, che porta il sorriso sui volti dei suoi seguaci. Sarà il simbolo dell'eccellenza francese in Formula 1 e dimostra la nostra voglia di continuare come costruttore per una sfida rinnovata – le parole dell'amministratore delegato del Groupe Renault, Luca De Meo – Stiamo portando un marchio da sogno al fianco dei più grandi nomi, per essere protagonisti di gare sempre più emozionanti. Alpine porterà anche i suoi valori nel paddock della F1: eleganza, ingegno e audacia".

"Questo cambiamento arriva in un momento chiave nella storia della squadra e dello sport – ha aggiunto il capo di Alpine Cyril Abiteboul – Alpine porta un nuovo significato, nuovi valori e nuovi colori nel paddock insieme allo spirito di competizione di altri mondi e alla creatività francese. Questi saranno i punti di forza nella preparazione delle scadenze del 2022. Il nuovo quadro normativo e finanziario stabilirà le condizioni per uno sport motoristico più equo nella sua ridistribuzione delle entrate, più semplice e progressivo nella sua governance. L'attuazione del budget cap metterà fine alla corsa alle spese e permetterà di misurare il valore sportivo delle squadre. Alpine ha il suo posto in Formula 1 e lotterà per la vittoria".


fonte: skysport.it

Manca solo Briatore poi l'indecenza è tornata in pista. Richiamate Trulli che almeno torna un elemento di quasi simpatia all'interno di quel team.

Che poi, perché proprio Alpine? Potevano chiamarsi Massif Centraline o Pyrénine no?   :-rst
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Citazione di: Arkhans il 09 Settembre 2020, 08:51:48
Manca solo Briatore poi l'indecenza è tornata in pista. Richiamate Trulli che almeno torna un elemento di quasi simpatia all'interno di quel team.

Che poi, perché proprio Alpine? Potevano chiamarsi Massif Centraline o Pyrénine no?   :-rst

"HIMALAYAN" la vetta più alta del motorsport
Bye Bye Honda

#14
Io, fino a qualche tempo fa, pensavo che la casa automobilistica e il produttore di autoradio fossero la stessa azienda
Solo chi non capisce un c***o di F1 poteva pensare "Che spettacolo! Si giocano all'ultimo giro il mondiale!", perché non si giocavano un c***o! Uno aveva una gomma di tre secondi più veloce

M. Bobbi