McLaren: naufraga lo sbarco in IndyCar per il 2019

Il tempo per preparare lo sbarco in IndyCar la McLaren l'avrebbe anche avuto, ma le complicazioni sorte nel corso degli ultimi mesi avrebbero creato ulteriori difficoltà e allungato i tempi. In sostanza, i vecchi dissidi con Honda si sarebbero fatti sentire e la volontà dei nipponici di non fornire i propulsori alla scuderia inglese avrebbe dirottato la strategia sull'altro motorista del campionato: la Chevrolet.

Tuttavia, il fatto che Andretti, squadra alla quale la McLaren si era appoggiata nel 2017 per fare correre Alonso alla 500 Miglia di Indianapolis, sia dotata dei V6 biturbo della casa di Tokyo avrebbe creato ulteriori frizioni a causa di possibili travasi di tecnologia all'interno dei team seguiti dalla struttura del figlio di 'Piedone'. Elementi che, sommati fra di loro, potrebbero aver innescato la decisione di dire temporaneamente no al campionato statunitense. La conferma che la McLaren non sarà in IndyCar nel 2019 l'ha data direttamente il CEO di Woking, Zak Brown, nel paddock della F1 ad Austin.

"Per quanto concerne la serie IndyCar, abbiamo deciso di non competere a tempo pieno nel 2019" – ha annunciato Brown al Circuit of The Americas nella mattinata di venerdì 19 ottobre – "Semplicemente non siamo ancora pronti e siamo molto concentrati sulla F1. Quindi non saremo fra i partecipanti nella prossima stagione. Come ho già detto abbiamo il desiderio di competere, ma questo succederà nel prossimo futuro. Per quanto riguarda invece la Indy 500, quella rimane oggetto di interesse per noi ed è qualcosa su cui prenderemo una decisione nei mesi invernali".

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