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La Scuderia vedrà alla fine dell'anno il termine dei contratti di alcuni dei suoi uomini chiave. Quindi non solo quello di Kimi Raikkonen

Anche il management del team del Cavallino Rampante dovrà fare i conti con i rinnovi. Su tutti quello del team principal Maurizio Arrivabene, che guida la squadra da fine 2014, e quello di un uomo che è sempre rimasto nell'ombra, ma che secondo il quotidiano La Gazzetta dello Sport ricopre attualmente il ruolo di numero due del reparto corse Ferrari: Gino Rosato. "Fedelissimo di Arrivabene e legato a doppio filo a Raikkonen, mai una dichiarazione di alcun tipo, Rosato c'era nel periodo d'oro di Schumacher quale uomo di fiducia di Todt" – riporta l'edizione odierna della rosea – "Poi se ne andò alla Lotus Cars ma rientrò a Maranello con Kimi. Persona riservata che sa muoversi bene nelle stanze del potere, italiano del Canada come Marchionne, fu l'uomo che Montezemolo mandò a trattare Adrian Newey e che nel massimo segreto si è occupato di tante cose delicate. Uno che conta, che pesa. Che cosa vorrà fare?"

Il suo futuro dipenderà anche dalla permanenza di Raikkonen? A trentanove anni il finlandese sta attraversando una delle sue stagioni migliori, sicuramente la migliore da quando è rientrato a Maranello nel 2014, e quindi non è escluso che possa continuare. "Da anni mi vogliono sul punto dell'abbandono. E io sono sempre qui" – aveva dichiarato di recente senza alcuna ironia lo stesso 'Iceman'. Secondo i rumor lui spera di restare e così Vettel gradirebbe averlo nuovamente in squadra come compagno. Ovviamente, molto dipenderà anche dall'esito del campionato, perché se il titolo non dovesse arrivare in Italia si potrebbe cambiare e la prima scelta appare quella di Daniel Ricciardo. Il pilota più ambito del mercato e con il quale si vocifera che la Rossa abbia già siglato un pre-contratto. Dall'altra parte c'è il giovane Charles Leclerc che milita attualmente alla Sauber, ma che sarebbe forse meglio fare sbocciare del tutto prima di investirlo di una simile responsabilità.

Tutte questioni che potrebbero essere risolte proprio dal risultato del Mondiale 2018. Un campionato che al momento, soprattutto alla luce del grande equilibrio che regna in pista in queste prime gare stagionali, sembra sia difficile da pronosticare in merito al nome del vincitore. La Ferrari potrebbe quindi essere 'obbligata' a conquistare il gradino più alto se vorrà riproporsi ancora con gli stessi attori nella prossima stagione.


Fonte: formulapassion.it