Direttiva tecnica FIA sui motori: tutte le power unit devono essere uguali

La FIA ha inviato una nuova direttiva tecnica alle squadre per avvisarle che tutte le power unit di uno stesso Costruttore devono essere in grado di funzionare nello stesso modo.

Le attuali regole impongono già che tutti i motori debbano essere fisicamente identici perché ciascun unità è riconoscibile per un dossier di omologazione che viene redatto ai sensi dell'appendice 4 del Regolamento Sportivo di Formula 1.

La Federazione Internazionale, attraverso i dati che vengono raccolti dalle centraline uniche, sospetta, invece, che i team ufficiali possano utilizzare i motori in modalità, ad esempio in qualifica, che ai team clienti non verrebbero offerte.

I tecnici della FIA hanno buone ragioni per credere che l'utilizzo delle power unit non sia identico nonostante ogni unità venga omologata secondo i dossier previsti dall'Appendice 4. Nella direttiva tecnica, quindi, si specifica che i motori non solo dovranno essere tutti uguali, ma dovranno essere gestite in modo identico a quelle dei Costruttori.

In sostanza i commissari tecnici federali non si accontenteranno di vedere specifiche di omologazione dei motori identiche, ma pretenderanno che anche i software di gestione delle unità debbano essere uguali per garantire lo stesso livello prestazionale a meno che un team non giustifichi perché vuole rinunciare ad una specifica.

Per parificare il rendimento dei propulsori la FIA auspicherebbe anche che i motori funzionassero con le stesse specifiche di olio e carburante, pur sapendo che alcuni team clienti hanno fornitori diversi sia per quanto riguarda il lubrificante che la benzina.

Negli ultimi due anni la Ferrari aveva ottenuto la deroga dalla FIA di fornire motori completamente diversi alla Toro Rosso nel 2016 e alla Sauber nella scorsa stagione con specifiche dell'anno prima. Quest'anno tutti i team clienti utilizzeranno i motori attuali.


fonte: it.motorsport.com

Mi pare una decisione corretta. Che poi siano in grado di farla rispettare, è tutt'altra storia.

Poposta molto molto interessante, ma anch'io sono curioso del se e soprattutto del come la faranno rispettare.

Sempre a proposito di motori, c'è questo articolo su F1analisitecnica (ma ce ne uno identico su motorsport.com)
http://www.f1analisitecnica.com/2018/03/test-f1-giorno-7-ecco-dove-sfiata-il.html
L'articolo parla dello scarto di 0,6 litri di olio ogni 100 km che andranno versati nell'atmosfera, quindi pure sull'asfalto: mica tanto sicuro per i piloti.

So per certo  che oggi il delegato FIA Jo Bauer oggi è corso nel box Ferrari perchè il fumo della SF71H stava intossicando i meccanici (fonte motorsport.com)
La questione olio, che ha tenuto banco nel 2017 se la sono portata anche nel 2018 nonostante l'inserimento dell'articolo 20.
Per fortuna c'è la FIA che vigila, ne sentiremo delle belle come al solito 

Carter: "In F1 è impossibile battere un team ufficiale"

Matthew Carter è stato CEO del team Lotus F1 dal 2014 e 2015, anni in cui il team è passato dalla motorizzazione ibrida Renault al Mercedes per poi chiudere le attività. Intervistato durante la sua partecipazione al programma radiofonico inglese Missed Apex, ha fornito interessanti dichiarazioni commentando la recente emanazione da parte della FIA della direttiva tecnica che impone ai costruttori delle power unit di fornire a tutti i clienti motori con le stesse specifiche del team ufficiale.

"Quando sei cliente di un fornitore di motori sei di fatto obbligato ad utilizzare il propulsore con le modalità che il costruttore ti suggerisce perché solo i suoi tecnici sono in grado di conoscere e valutare i migliori parametri di funzionamento del motore. Specialmente in questa stagione in cui il regolamento impone solo tre power unit per stagione. Penso che lo scorso anno vedere la Sauber correre con la power unit Ferrari 2016 con distacchi sempre pesanti non sia stato un bello spettacolo per gli organizzatori e gli spettatori. Immagino quindi che sia stato anche per questo che la Federazione abbia voluto emanare questa direttiva."

Teoricamente un team o un pilota potrebbe decidere di utilizzare mappature più o meno aggressive in totale autonomia ma Carter ha fatto capire che in realtà non è così."Riguardo alla possibilità di utilizzare varie mappature motore, non penso proprio che un costruttore voglia consentire al team cliente di utilizzarle liberamente perchè ci sarebbe il grosso rischio di far esplodere il motore dopo una gara il che non sarebbe una cosa positiva nemmeno per il costruttore stesso che ne avrebbe un danno di immagine".  Commentando le differenze in termini di numero di giri percorsi dalle vetture ai recenti test sul circuito di Barcellona ha fornito una chiave di lettura insolita.

"Le power unit sono estremamente costose. Nel nostro contratto con Mercedes nel 2015 eravamo autorizzati a coprire un numero limitato e ben preciso di chilometri sui motori utilizzati durante i test così come anche sui motori da gara. Per questo motivo durante i test prestagionali non potevamo coprire tutti i giri del team Mercedes ufficiale perchè rispetto a loro avevamo un numero molto limitato di power unit con dei limiti di percorrenza imposti dal contratto. Se avessimo voluto percorrere più giri avremmo dovuto acquistare un numero maggiore di motori per i test. Il che ha senso, perchè per gli stessi costruttori produrre power unit è un costo. Ricordo che ogni motore da test in più ci sarebbe costato 750.000 dollari extra. Inoltre per un team clienti c'è l'ulteriore complicazione di dover progettare autonomamente il sistema di raffreddamento del motore il che può avere ulteriore effetti sulla diminuzione dell'affidabilità".

Carter ha fatto capire senza mezzi termini che i team clienti hanno ben poca voce in capitolo sull'utilizzo delle power unit anche in gara: "Ricordo che il motore Mercedes era totalmente gestito da tecnici Mercedes che erano assegnati al nostro box ed erano loro che decidevano che tipo di mappatura utilizzare in ogni momento. Loro erano pur sempre dipendenti Mercedes e non del Team Lotus. Poteva dunque capitare durante una corsa che se una Mercedes si fosse venuta a trovare dietro ad una Lotus per qualsiasi motivo legato alle strategie o altro, i motoristi Mercedes potevano immediatamente suggerirci di far cambiare al pilota la mappatura motore optando per una modalità meno aggressiva per un certo numero di giri. Del resto questi motori sono sofisticati e difficili da comprendere per i team. Nel caso in cui un tecnico Mercedes venga a dirti durante la corsa che, ad esempio, la power unit sulla tua vettura non sta recuperando abbastanza energia e dunque devi dire al pilota di iniziare a frenare un po' prima alla fine del rettilineo, nessun team principal si metterà a discutere con lui sulla reale necessità o meno di farlo. Specialmente durante le fasi concitate di una gara. Inoltre come team principal non vuoi certo inimicarti il fornitore di motori girando con delle mappature diverse da quelle consigliate perchè altrimenti quando saranno disponibili degli aggiornamenti potresti riceverli molto più tardi del team factory.

Carter ha poi le idee molto chiare sul finale di stagione 2017 quando il motore Renault montato sulle Toro Rosso accusò notevoli problemi di affidabilità che consentirono al team ufficiale Renault di superare in classifica il team di Faenza: "La F1 è un business così grande che è davvero ingenuo pensare che queste cose possano accadere per caso. C'è una enorme differenza tra il premio in denaro che un team riceve se si piazza sesto o settimo. Ed è stato anche per questo che Ron Dennis alla McLaren scelse di passare ai motori Honda abbandonando la fornitura Mercedes. Lui mi disse apertamente che aveva capito che sarebbe stato impossibile battere il team Mercedes utilizzando il loro stesso motore"

Secondo l'ex CEO Lotus, Red Bull costituisce un'eccezione tra i team clienti in virtù della sua lunga partnership con Renault: "Red Bull vincendo quattro titoli mondiali col motore Renault ha guadagnato un grande peso politico verso la Renault stessa. Quando disponevamo del motore Renault sulla Lotus, sapevamo molto bene che Red Bull avrebbe comunque avuto i migliori tecnici ed il miglior materiale da parte della casa francese. Inoltre Red Bull ha assunto negli anni diversi tecnici da Renault per aiutarli a migliorare l'integrazione del motore con la vettura e ad oggi ha acquisito conoscenze sui motori molto più profonde di un qualsiasi team clienti.

fonte: https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/carter-in-f1-e-impossibile-battere-un-team-ufficiale-373395.html
     

Articolo, a mio parere, molto interessante. Per molti potrebbe essere la classica scoperta dell'acqua calda, ma queste dichiarazioni fatte da un addetto ai lavori fanno sempre un certo effetto.

Davvero. Probabilmente una delle interviste più interessanti che abbia mai letto negli ultimi anni: grazie per averla postata che me l'ero persa.

Dice cose che già sapevamo, ma spiega nel dettaglio COME quello che già sapevamo avviene concretamente e questo è molto interessante. In pratica dice che la FIA può emanare tutte le direttive che vuole nella teoria, ma nella pratica non serviranno mai a niente, perché Renault avrà un know how sempre maggiore di McLaren rispetto ai suoi motori. Del resto se io mi costruisco una bicicletta e la uso ogni giorno, poi la presto per un anno a tizio, resto sempre io quello che la conosce meglio perché l'ho costruita.

Svelato anche ciò che abbiamo sempre detto di Ron Dennis e del perché fosse passato a Honda. Ci aveva visto lungo. Probabilmente noi ci abbiamo visto molto meno lungo di lui.

Sempre detto, io.
D'altro canto non è questione di acume, quanto di buon senso.

Ron Dennis  è stato sempre lungimirante, il suo fiuto non si discute ma neanche lui poteva sapere che il motore Honda fosse un flop.

Ron Dennis  è stato sempre lungimirante, il suo fiuto non si discute ma neanche lui poteva sapere che il motore Honda fosse un flop.

All'inizio penso che tutti fossimo contenti di avere un colosso come Honda completamente a nostro servizio (almeno, io lo ero), ma nessuno di noi poteva immaginare un disastro del genere.

Ron Dennis  è stato sempre lungimirante, il suo fiuto non si discute ma neanche lui poteva sapere che il motore Honda fosse un flop.

Chi l'ha detto che non l'avesse previsto? Gli aveva fatto un contratto di fornitura lungo di 4 anni. Non uno, non due e nemmeno tre. Quattro.

Davvero. Probabilmente una delle interviste più interessanti che abbia mai letto negli ultimi anni: grazie per averla postata che me l'ero persa.

Dice cose che già sapevamo, ma spiega nel dettaglio COME quello che già sapevamo avviene concretamente e questo è molto interessante. In pratica dice che la FIA può emanare tutte le direttive che vuole nella teoria, ma nella pratica non serviranno mai a niente, perché Renault avrà un know how sempre maggiore di McLaren rispetto ai suoi motori. Del resto se io mi costruisco una bicicletta e la uso ogni giorno, poi la presto per un anno a tizio, resto sempre io quello che la conosce meglio perché l'ho costruita.

Svelato anche ciò che abbiamo sempre detto di Ron Dennis e del perché fosse passato a Honda. Ci aveva visto lungo. Probabilmente noi ci abbiamo visto molto meno lungo di lui.

Di niente!

Sono rimasto anch'io colpito del COME la casa madre controlli le PU dei clienti e di come essi siano completamenti sottomessi. L'intervista l'ho letta tutta d'un fiato, concordo totalmente sul fatto che sia una delle più interessanti degli ultimi anni.

Ron Dennis  è stato sempre lungimirante, il suo fiuto non si discute ma neanche lui poteva sapere che il motore Honda fosse un flop.

Chi l'ha detto che non l'avesse previsto? Gli aveva fatto un contratto di fornitura lungo di 4 anni. Non uno, non due e nemmeno tre. Quattro.

il contratto della fornitura non scadeva nel 2020? 

Ron Dennis  è stato sempre lungimirante, il suo fiuto non si discute ma neanche lui poteva sapere che il motore Honda fosse un flop.

Chi l'ha detto che non l'avesse previsto? Gli aveva fatto un contratto di fornitura lungo di 4 anni. Non uno, non due e nemmeno tre. Quattro.

il contratto della fornitura non scadeva nel 2020? 

No, da quanto ne so io, il 2018 doveva essere l'ultimo anno

Mi ripeterò, scusatemi, ma, secondo me, gli addetti ai lavori ci ridono dietro, buttare al cesso 3 anni di sacrifici e umiliazioni per dare i frutti alla concorrenza con zero prospettive per il futuro.

#BrownM**da
#BoullierM**da
#AlonsoM**da