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Dopo aver chiuso il 2017 con l'ennesimo record di vendite (il settimo consecutivo, grazie a 3.340 auto consegnate), la McLaren Automotive si prepara ad assumere una nuova dimensione industriale.

Produzione in house. Il costruttore britannico, infatti, ha appena inaugurato una fabbrica che, a partire dal prossimo anno, verrà utilizzata per la produzione di compositi in fibra di carbonio. Un passo importante per una realtà che, fino a oggi, si affidava in gran parte a fornitori esterni per la realizzazione delle componenti necessarie alle proprie supercar, famose in tutto il mondo proprio per quella nobile anima in "carbon fiber".

L'unione fa la forza. Il McLaren Composites Technology Center (MCTC), per la cui realizzazione  si è reso necessario un investimento di 50 milioni di sterline (circa 56 milioni di euro, ndr), sorge a Sheffield, nello Yorkshire. Una regione a nord di Londra, nel cuore della Gran Bretagna, piuttosto lontana per la verità dalla storica sede centrale di Woking, ma particolarmente strategica per il futuro dell'azienda. Qui, infatti, il costruttore inglese impiega già 40 ingegneri specializzati presso il dipartimento di ricerca avanzata sui materiali dell'Università locale. Grazie al nuovo stabilimento, quindi, si vuole rafforzare questa virtuosa sinergia tra realtà industriale e accademica, fondamentale per far progredire ad ampie falcate la ricerca e la progettazione di organismi complessi e altamente avanzati come le supercar.

Nuovi posti di lavoro. Quando sarà pienamente operativo, il MCTC impiegherà circa 200 lavoratori e costruirà le diverse componenti in fibra di carbonio che rendono così leggere e resistenti le supercar inglesi. Dalla monoscocca principale, passando per portiere, cofani, plance, sedili e appendici aerodinamiche. L'inaugurazione del MCTC è stata suggellata dall'entrata in scena della nuova McLaren Senna, che, attraverso una serie di "donut", ha voluto lasciare letteralmente il segno sul pavimento in cemento della nuova struttura. L'ultima hypercar della famiglia Ultimate Series ritorna alle origini con una configurazione più classica e allo tempo tempo estrema: motore V8 centrale, trazione posteriore e rapporto peso-potenza da capogiro (1.198 kg per 800 CV).

Un futuro elettrificato. Questo non significa, però, che la Casa di Woking abbia deciso di abbandonare la tecnologia ibrida, dopo l'esperienza della precedente P1. Anzi, Mike Flewitt, chief executive della McLaren Automotive, ha colto l'occasione per annunciare che, entro il 2022, metà delle auto prodotte sarà ibrida. Non solo: giusto per non farsi mancare niente, gli inglesi stanno anche valutando lo sviluppo di una supercar 100% elettrica, che potrebbe arrivare nel giro di qualche anno.

Quattroruote.it


As I've always said, McLaren exists to win, and win we will.
RON DENNIS

McLaren svela il suo monoscocca in carbonio per le prime auto ibride





Era lo scorso febbraio quando i primi muletti di McLaren ibrida venivano avvistati su strada. Una 570S allora per testare il powertrain elettrificato. Adesso, a Woking, rivelano quello che sarà il telaio, il monoscocca in carbonio alla base dell'architettura inedita per l'ibridizzazione.

La vasca in carbonio è stata progettata e verrà realizzata dal McLaren Composite Technology Centre nello Yorkshire, struttura lanciata nel 2018 e sulla quale sono stati investiti oltre 55 milioni di euro. Lavorerà le pelli di carbonio, dal taglio alla disposizione controllata via software, fino all'applicazione negli stampi e l'iniezione delle resine ad alta pressione, per ottenere una rigidità e al tempo stesso leggerezza superiori alle precedenti soluzioni MonoCell e MonoCage II. Rappresenterà l'ossatura di tutta una gamma di supercar elettrificate, a partire dal 2021.

Le caratteristiche del monoscocca
McLaren svela il suo monoscocca in carbonio per le prime auto ibride
Rispetto al telaio MonoCage II lanciato con 720S si apprezzano già visivamente alcune differenze, in particolare nelle modifiche profonde apportate alle soglie laterali, più agevoli da scavalcare per salire a bordo, visto il profilo rivisto e più basso. Sarà un'architettura specializzata sulla leggerezza, per compensare almeno in parte il peso extra delle componenti elettriche applicate ai motori, con un V6 twin turbo indicato quale novità specifica per l'ibrido, in una collaborazione con gli specialisti di Ricardo che McLaren Automotive ha rinnovato.


L'assemblaggio dei telai in carbonio avverrà a Woking, dove i monoscocca verranno lavorati una volta fuori dagli stampi e completati con le strutture accessorie, in carbonio e altri materiali, punti di ancoraggio delle sospensioni e del powertrain.

Architettura cruciale quanto il MonoCell
"Questa innovativa architettura è in tutti sensi rivoluzionaria, quanto il telaio MonoCell che introducemmo con la prima vettura che la società presentò, la 12 C, quando ci lanciammo nella produzione di veicoli 10 anni fa.

Questo nuovo telaio ultraleggero in fibra di carbonio vanta una maggiore solidità strutturale e livelli di qualità più elevati che mai, con la nuova struttura MCTC che sta crescendo rapidamente ed a cui viene riconosciuto un ruolo di primo piano per la ricerca, l'applicazione, creazione e produzione di materiali compositi.


La nostra avanzata competenza nei processi e nella produzione di compositi leggeri combinata alla nostra esperienza nelle tecnologie avanzate delle batterie (McLaren è fornitore attraverso la divisione Applied Technologies della Formula E; ndr) e nei sistemi di propulsione ibrida ad alte prestazioni, garantisce un'offerta da parte nostra e per i nostri clienti di motorizzazioni ibride ad alte prestazioni sino ad oggi semplicemente inaccessibili", il commento di Mike Flewitt, a.d. McLaren Automotive.

https://www.tuttosport.com/news/motori/news-motori/2020/08/25-73126329/mclaren_svela_il_suo_monoscocca_in_carbonio_per_le_prime_auto_ibride/
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE