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L'ex manager della Renault: "Maranello deve avere un'antenna tecnologica in Inghilterra, ma al momento non credo che arriverà nemmeno seconda. Il Circus non attira, ha regole confuse, i nuovi americani devono pensare al prodotto e mettere mano al portafoglio. Serve gente come Verstappen. E Hamilton pensi meno alla musica"

Flavio Briatore a ruota libera su Ferrari, mondiale, Verstappen, Hamilton e la nuova proprietà della Formula 1. "Ferrari, non ci siamo: se vuole competere per il mondiale dovrebbe vincere un GP se la Mercedes ha dei problemi, e invece non credo che arriveremo neanche secondi perché nei circuiti tecnici e aerodinamici anche la Red Bull le sta davanti - ha detto Briatore su Gr Parlamento -. La ricetta? Lo dico da anni, alla Ferrari sono sempre stati grandi motoristi, ma deve avere un'antenna tecnologica in Inghilterra: ha vinto quando mi hanno portato via 12 ingegneri dalla Renault, consiglio di mettere un bel capannone in mezzo a Red Bull, McLaren e Williams. La Ferrari che vince dà un altro sapore alla F.1, perché è la F.1 che ha bisogno della Ferrari".

LA NUOVA F.1 — Poi si passa alla nuova acquisizione della Formula 1 da parte della Libery Group di John Malone: "La nuova proprietà in questo momento è molto strana, hanno versato solo 700 milioni, gli altri soldi saranno cambi di azione, però nessuno parla del prodotto F.1 - dice Briatore -. Fra i team ci sarà una resa dei conti, è tutto da rivedere, ma nessuno si preoccupa che la F.1 non attira più e ha regole talmente strane che la gente non capisce. Gli americani, secondo me, devono mettere mano al portafogli e cercare di sistemare il prodotto. Hanno poi bisogno di tenere Bernie (Ecclestone, ndr): nel giorno in cui non c'è più lui 3-4 team escono. È una piattaforma in cui solo uno guadagna e gli altri perdono. Non va bene. Adesso ci sono solo tre team, una volta ce n'erano 12-13. È normale che Vettel finisca quinto dall'ultima fila, come che Hamilton parta in fondo e chiuda terzo".
VERSTAPPEN E HAMILTON — Ultimo capitolo sui piloti: "Verstappen è un fenomeno, è un talento, è come vedere Alonso all'inizio. È inutile insistere sui vecchi, ci vogliono dei ragazzi come Verstappen. Rosberg mi piace ultimamente, sembra che abbia messo la testa a posto. Hamilton è un po' dj, un po' rapper, ma ha grande talento: se vuoi vincere però devi concentrarti solo una cosa. Se fossi in lui, mi occuperei un po' meno di musica e più di F.1", ha chiuso il manager.


fonte: gazzetta.it