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Vettel, i piloti non si fidano delle gomme da pioggia

20:45 – Sebastian Vettel ha svelato il perchè si è preferito partire con la Safety Car nella gare bagnate, com'è successo domenica a Silverstone e, in precedenza, a Montecarlo.

"Si critica la partenza dietro alla Safety Car, ma nessuno ha piena fiducia nelle gomme da bagnato estremo", ha detto il pilota della Ferrari.

"Allora si preferisce prendere un sacco di rischi per andare sugli intermedi, dove si creava molto aquaplaning in principio, semplicemente perché è il pneumatico più veloce. Penso che abbiamo quei piloti che dicono che le gomme da bagnato estremo sono fondamentalmente buone solo per seguire la Safety Car, poi si devono inserire subito le intermedie. Lewis Hamilton, che ha vinto la gara, ha calcolato comunque che è stato sbagliato iniziare dietro alla Safety Car".

"Personalmente credo che avremmo potuto iniziato sulla griglia di partenza, sarebbe stato difficile, ma è quello che facciamo", ha spiegato.

"Questo è l'automobilismo, diciamo che la SC è stata in pista troppo a lungo. Dove poi abbiamo messo subito gli Intermedi. Non c'era più acqua in pista rispetto al 2008, quando abbiamo iniziato senza la SC".

Fonte: GpUpdate.net


Dichiarazione pesantina che condivido in pieno. Se a Monaco, come già detto, potevo capire la decisione della FIA, a Silverstone viene confermato un eccesso di prudenza che a dirla tutta ferisce ulteriormente questo sport dove ormai i piloti non appaiono più, agli occhi dei telespettatori, come "guerrieri" pronti a tutto quando sono in pista.

Tra i 1000 problemi della F1 moderna penso che anche questo si meriti un thread apposito perché temo che la discussione si ripresenterà alla prima occasione utile, rischiando di rovinare uno di quei pochi spettacoli che ci restano delle vecchie corse: la pioggia.
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Grande Vettel...dichiarazione molto scottante  :-appl
"If you cut us, we bleed McLaren."

Non ho ben capito. Da un lato dice che non conoscono bene le gomme da bagnato estremo e dall'altro dice che si poteva benissimo correre. O forse proprio il fatto che non conoscano le gomme è un'ulteriore critica alla direzione gara? Cioè, sono così "cauti" che non conoscono proprio le full wet?

Si è un insieme di cose secondo la mia interpretazione. Nessuno ha molta fiducia sulle gomme full wet, direzione gara compresa. D'altro canto, se mai le si usano non possono conoscerne i limiti. Inoltre, penso lui faccia intendere che ci siano piloti molto "prudenti" che non vogliono prendersi altri rischi nelle gare bagnate. Paradossalmente, però, è anche più rischioso buttarsi sulle intermedie perché, come dice, pur di cercare la prestazione si corrono allora maggiori rischi.

Ci sono delle insensatezze in tutto ciò, è vero... Se la pioggia non è estrema (vedi Malesia quell'anno) sarebbe opportuno far correre i piloti sulle Full wet, così che ognuno si senta poi libero di passare alle intermedie senza esser forzato da opportunità e finestre createsi per la SC ecc. Chi vorrà rischiare rischierà. Vettel colpevolizza, secondo me, sia alcuni piloti che la direzione gara e sono d'accordo. La fiducia manca perché non girano con quelle gomme, al contrario di altre categorie.

Altra questione che faccio notare... Nelle serie minori non c'è tutta questa tutela e mania ossessiva della SC, come mai questa disparità di trattamento? Sarà forse perché la F1 è più seguita e bisogna mostrarsi più rispettosi per la sicurezza?
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Citazione di: Arkhans il 13 Luglio 2016, 09:39:05
Altra questione che faccio notare... Nelle serie minori non c'è tutta questa tutela e mania ossessiva della SC, come mai questa disparità di trattamento? Sarà forse perché la F1 è più seguita e bisogna mostrarsi più rispettosi per la sicurezza?
Decisamente sì.

Ma una volta come facevano? Si parla di sicurezza e nel 2016 non sono sicuri dell'efficacia delle gomme da bagnato?
Se nessuno ha fiducia nelle gomme full wet forse andrebbe fatto qualcosa per far si che questa fiducia sia trovata.
Credo sia il solito discorso dei costi. Sviluppare gli pneumatici costa e probabilmente le statistiche dicono che in percentuale gli pneumatici da pioggia vengono usati molto poco durante la stagione pertanto perchè andare a perdeci soldi e tempo? Al limite tutti in trenino dietro alla SC fintanto che le condizioni non migliorano.
To finish first, first you have to finish

#6
a me sta pantomima della sicurezza sta sulle pa**e che non avete idea. La F1 non deve essere sicura. Le auto da strada devono essere sicure, non le F1. Le F1 devono essere veloci prima di tutto. E una dose di pericolo deve rimanere (ovviamente nei limiti dell'umano).
La partenza con SC per due gocce di pioggia la trovo una cosa rivoltante...

Citazione di: liongalahad il 13 Luglio 2016, 14:26:11
a me sta pantomima della sicurezza sta sulle pa**e che non avete idea. La F1 non deve essere sicura. Le auto da strada devono essere sicure, non le F1. Le F1 devono essere veloci prima di tutto. E una dose di pericolo deve rimanere (ovviamente nei limiti dell'umano).
La partenza con SC per due gocce di pioggia la trovo una cosa rivoltante...

Concordo.

Penso che dal '94 i passi in avanti in termini di sicurezza siano stati fatti: sono stati presi accorgimenti che effettivamente hanno evitato parecchie disgrazie. Per il resto la F1 è uno sport pericoloso: correre a 340 all'ora è pericoloso, non credo ci siano dubbi in merito. Lo è adesso e lo sarà sempre. Gli accorgimenti vanno presi ma devono essere sensati e non figli di una sorta d'isteria di massa nei confronti della sicurezza. Ci sarà sempre una variabile non calcolata dove qualcuno si farà male, è così nella vita, è così in questo sport.
To finish first, first you have to finish

Bisogna dire che si provano poco le full wett.
Durante i test invernali quanti giorni ha piovuto ?
Fare prima di dire.


Citazione di: zipavelo il 13 Luglio 2016, 15:09:15
Bisogna dire che si provano poco le full wett.
Durante i test invernali quanti giorni ha piovuto ?
Uno o due giorni ma alla fine i team non scendono in pista perché hanno paura che i piloti vadano a sbattere oppure durante il fine settimana se capita un venerdì piovoso nessuno scende in pista perché tanto sabato o domenica ci sarà il sole.  È colpa dei team se non girano con le full wet.

Citazione di: turbo_lawrence il 13 Luglio 2016, 14:52:50
Citazione di: liongalahad il 13 Luglio 2016, 14:26:11
a me sta pantomima della sicurezza sta sulle pa**e che non avete idea. La F1 non deve essere sicura. Le auto da strada devono essere sicure, non le F1. Le F1 devono essere veloci prima di tutto. E una dose di pericolo deve rimanere (ovviamente nei limiti dell'umano).
La partenza con SC per due gocce di pioggia la trovo una cosa rivoltante...

Concordo.

Penso che dal '94 i passi in avanti in termini di sicurezza siano stati fatti: sono stati presi accorgimenti che effettivamente hanno evitato parecchie disgrazie. Per il resto la F1 è uno sport pericoloso: correre a 340 all'ora è pericoloso, non credo ci siano dubbi in merito. Lo è adesso e lo sarà sempre. Gli accorgimenti vanno presi ma devono essere sensati e non figli di una sorta d'isteria di massa nei confronti della sicurezza. Ci sarà sempre una variabile non calcolata dove qualcuno si farà male, è così nella vita, è così in questo sport.
Il problema è che sono piloti costruiti a tavolino, sono in F1 perché hanno iniziato il karting a 3 anni e a forza di fare pratica hanno fatto strada. Pure Ericsson sta andando più forte di Nasr perché a forza di correre in F1 ha imparato qualcosa. A Silverstone ho visto piloti che nel 90 non avrebbero fatto meglio di Brundle/Hill Junior e piloti che si sarebbero giocati il mondiale con Senna, Prost e Mansell.

#11
Citazione di: Paul il 13 Luglio 2016, 16:11:39
Citazione di: turbo_lawrence il 13 Luglio 2016, 14:52:50
Citazione di: liongalahad il 13 Luglio 2016, 14:26:11
a me sta pantomima della sicurezza sta sulle pa**e che non avete idea. La F1 non deve essere sicura. Le auto da strada devono essere sicure, non le F1. Le F1 devono essere veloci prima di tutto. E una dose di pericolo deve rimanere (ovviamente nei limiti dell'umano).
La partenza con SC per due gocce di pioggia la trovo una cosa rivoltante...

Concordo.

Penso che dal '94 i passi in avanti in termini di sicurezza siano stati fatti: sono stati presi accorgimenti che effettivamente hanno evitato parecchie disgrazie. Per il resto la F1 è uno sport pericoloso: correre a 340 all'ora è pericoloso, non credo ci siano dubbi in merito. Lo è adesso e lo sarà sempre. Gli accorgimenti vanno presi ma devono essere sensati e non figli di una sorta d'isteria di massa nei confronti della sicurezza. Ci sarà sempre una variabile non calcolata dove qualcuno si farà male, è così nella vita, è così in questo sport.
Il problema è che sono piloti costruiti a tavolino, sono in F1 perché hanno iniziato il karting a 3 anni e a forza di fare pratica hanno fatto strada. Pure Ericsson sta andando più forte di Nasr perché a forza di correre in F1 ha imparato qualcosa. A Silverstone ho visto piloti che nel 90 non avrebbero fatto meglio di Brundle/Hill Junior e piloti che si sarebbero giocati il mondiale con Senna, Prost e Mansell.

Cito le parole del mitico, leggendario (e un po' folle) David Purley 

«Non c'è niente da fare, le piste pericolose danno alle corse un extra meraviglioso. È come in guerra. Ci sono limiti oltre i quali sei morto. Non devi sbagliare mai, se lo fai paghi. Mi sembra onesto, no? Le corse dovrebbero essere sempre e solo questo. Chi è preoccupato per la propria sicurezza deve andare a pescare, non a correre. Rettilinei infiniti, curvoni strappacuore, muretti ai lati e paddock in un campo di vacche aperto a tutti, come a Chimay: questa è o dovrebbe essere la vita di un pilota. Il resto, quello che sta facendo la F1 è politica e commercialismo allo stato puro. Puah!»

«Sapete cosa penso per il futuro? Credo fermamente che se permetteremo alla F1 e alle corse in genere di diventare sicure come gare di modellini, la gente si stuferà e comincerà a lamentarsi dalla noia. Cristo, siamo pagati per correre. Pagati, capito? Vedrai, presto vedremo solo gare per macchinine quasi telecomandate, così nessuno si farà male. No, io non penso che nessuno di noi sia autolesionista né che il pubblico voglia vedere un pilota conciarsi male, ma rimuovere completamente la possibilità che questo accada e il pugno allo stomaco che le corse danno non esisterà più. Non sarà più uno sport estremo, il nostro»