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@bbc5live
Jules Bianchi former teammate @sambirdracing tells @StephenNolan he will race 'in his honour' http://bbc.in/1IaInVj 


Stanno cercando tutti di fare finta di nulla dal primo momento che è successo. Abbastanza ignobile, come già detto, che l'inchiesta fia sia stata condotta da chi aveva responsabilità sulla gara, charlie whiting in primis.
Tutti a dire che non si poteva evitare, quando si doveva con chiare e precise procedure su quando le gru debbano entrare in pista e inoltre se quali mezzi, perchè è insensato essere circondati da barriere di pneumatici e fare entrare in pista un carro armato.
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Sono morti 2 piloti di moto a Laguna Seca oggi anche.
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Mai nella mia vita avrei pensato di vedere, in maniera cosciente, le immagini di un funerale di un pilota di Formula 1.
Tanto meno quelle di un giovanissimo (della mia stessa età poi) che seguo dalle formule minori.

L'ultimo addio a Bianchi.

Veramente commosso.


W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Felipe e Pastor erano i più scossi. Provabilmente essendo sudamericani sono molto emotivi. è comprensibile

Ancora non ce la faccio ad accettare la cosa. Non credevo fosse possibile essere travolti dalla tristezza in questo modo, per giorni per giunta, a causa della morte di un pilota...
One Team, One Dream; McLaren Forever
Se trovi qualcosa che ti piace non permettere mai a nessuno di dirti che è sbagliato.

Sono scosso anche io..ma credo prevalga quantomeno la consapevolezza che è meglio andar via che essere condannati a una non vita.

"The Company was unfit and I said to them that if they match my commitment we will win. If they don't match that they won't be with the company."
RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.

è difficile da accettare. Dopo l'incidente di Kubica in Canada si pensava che la F1 avesse raggiunto il top come sicurezza, invece è bastata una serie di sfortunati eventi e dopo 21 anni siamo di nuovo qua, a piangere la scomparsa di un pilota dopo un incidente in pista. Di sicuro si farà qualcosa sulle vetture, forse abitacoli chiusi, visto che l'unico punto debole delle monoposto sembra essere il cockpit (anche nel caso di Massa a Budapest, o l'incidente di Henry Surtees). Non so cosa cambierà, ma qualcosa di sicuro riceverà una svolta

La morte fa parte della vita. Ero indeciso se aggiungere "purtroppo", ma la realtà è questa. Non ha senso pensare di "non morire".
Jules però, a 26 anni,  la vita non aveva ancora potuto viverla appieno, ed è questo forse che ci rende così difficile voltare pagina.
La F.1, le corse, saranno sempre pericolose. Saranno sempre MORTALI. Forse non domenica, forse non fra 10-15 anni, ma moriranno ancora piloti, per le ragioni più disparate.
E quando succederà ad un talento ancora inespresso, ci farà male, perché noi che amiamo le corse avremmo voluto sapere, vedere, e magari esultare un giorno per una vittoria di Jules. Chissà.

Oggi è già molto più difficile morire in pista di quanto lo fosse cinquant'anni fa.
Ed è inutile attaccarsi ai facili rancori per esorcizzare il dolore.
Jules sapeva quello che faceva, sapeva quello che rischiava, e sapeva cosa vuol dire una doppia gialla. L'hanno ignorata tutti? Forse. Di certo però tutti, tranne uno, sono passati da lì senza problemi.
Rispettiamo la sua memoria e non cerchiamo altri colpevoli che non esistono.

Ma se nessuno rispettava la doppia gialla, perché la direzione gara non ha dato degli avvertimenti o delle penalità durante quei giri? Perché si è sempre fatto così, la gialla non si è mai rispettata e nessuno ha mai detto nulla, direzione gara inclusa. O si fanno i regolamenti come si deve e poi si fanno rispettare, oppure ci si ritrova in queste situazioni

Citazione di: pietro27 il 23 Luglio 2015, 21:20:33
Ma se nessuno rispettava la doppia gialla, perché la direzione gara non ha dato degli avvertimenti o delle penalità durante quei giri? Perché si è sempre fatto così, la gialla non si è mai rispettata e nessuno ha mai detto nulla, direzione gara inclusa. O si fanno i regolamenti come si deve e poi si fanno rispettare, oppure ci si ritrova in queste situazioni

Pietro, perdonami ma c'è una bella differenza tra una bandiera gialla semplice e una doppia gialla.
Ora, io non ho i dati per dire se gli altri 17 piloti che sono transitati da lì dopo l'uscita di Sutil l'hanno ignorata tutti. Ho scritto "forse". Ma ripeto, anche se l'hanno ignorata, quanto meno non sono usciti di pista. Nemmeno Chilton che guidava lo stesso ferro da stiro di Jules. Quindi forse, un pochino hanno rallentato, se non altro quel tanto che basta.
Se non ci fosse stata la gru, Jules avrebbe probabilmente infilato il varco che c'è nel muretto in quella zona, e che serve appunto per far entrare in pista i mezzi di soccorso, falciando 3-4 poveri cristi.
Sta tranquillo che dopo un numero del genere la FIA non sarebbe stata zitta, ma Jules ha pagato già anche troppo per quell'uscita, almeno secondo me.

Voglio dirti che capisco la frustrazione che provi, il rancore verso chi "...avrebbe potuto ma non ha fatto...".
Ho provato purtroppo questi sentimenti in passato, e per lutti che nulla avevano a che fare con le corse.
Ma ho imparato che sono sentimenti mal disposti e ti spiego perché: il compito della FIA, dei suoi legislatori e di chi mette in pratica le regole, non è quello di impedire che i piloti muoiano. Così come i dottori non hanno il compito di impedire che le persone muoiano. Hanno il compito di curarne la "salute" (agonistica in un caso, fisica nell'altro) finché sono in vita.
Il compito di Whiting è garantire che la competizione si svolga in modo equo e senza rischi inutili, che è il modo migliore di celebrare la passione per le corse, dei piloti, degli addetti, dei fan. Mandare in pista la SC a ogni piè sospinto non è equo, e a mio parere già oggi se ne fa un uso spropositato alla reale necessità, siamo ormai al livello della Indycar di fine anni '80-primi '90. Ed è pericoloso, come dimostrato da Liuzzi al 'Ring 2007. Se Jules avesse centrato la SC invece della gru ora cosa diremmo? Che Charlie Whiting è un criminale perché manda in pista un'auto da GT in mezzo alle F.1?
Invece c'era una gru, appositamente segnalata da una doppia gialla che ha un significato preciso. E che tutti i piloti conoscono.

Questo naturalmente è il mio parere, basato sulle esperienze che ho maturato fin qui, e che comunque non mi toglie l'amarezza della perdita di Jules.


Citazione di: peter_ray il 24 Luglio 2015, 01:52:40
Citazione di: pietro27 il 23 Luglio 2015, 21:20:33
Ma se nessuno rispettava la doppia gialla, perché la direzione gara non ha dato degli avvertimenti o delle penalità durante quei giri? Perché si è sempre fatto così, la gialla non si è mai rispettata e nessuno ha mai detto nulla, direzione gara inclusa. O si fanno i regolamenti come si deve e poi si fanno rispettare, oppure ci si ritrova in queste situazioni

Pietro, perdonami ma c'è una bella differenza tra una bandiera gialla semplice e una doppia gialla.
Ora, io non ho i dati per dire se gli altri 17 piloti che sono transitati da lì dopo l'uscita di Sutil l'hanno ignorata tutti. Ho scritto "forse". Ma ripeto, anche se l'hanno ignorata, quanto meno non sono usciti di pista. Nemmeno Chilton che guidava lo stesso ferro da stiro di Jules. Quindi forse, un pochino hanno rallentato, se non altro quel tanto che basta.
Se non ci fosse stata la gru, Jules avrebbe probabilmente infilato il varco che c'è nel muretto in quella zona, e che serve appunto per far entrare in pista i mezzi di soccorso, falciando 3-4 poveri cristi.
Sta tranquillo che dopo un numero del genere la FIA non sarebbe stata zitta, ma Jules ha pagato già anche troppo per quell'uscita, almeno secondo me.

Voglio dirti che capisco la frustrazione che provi, il rancore verso chi "...avrebbe potuto ma non ha fatto...".
Ho provato purtroppo questi sentimenti in passato, e per lutti che nulla avevano a che fare con le corse.
Ma ho imparato che sono sentimenti mal disposti e ti spiego perché: il compito della FIA, dei suoi legislatori e di chi mette in pratica le regole, non è quello di impedire che i piloti muoiano. Così come i dottori non hanno il compito di impedire che le persone muoiano. Hanno il compito di curarne la "salute" (agonistica in un caso, fisica nell'altro) finché sono in vita.
Il compito di Whiting è garantire che la competizione si svolga in modo equo e senza rischi inutili, che è il modo migliore di celebrare la passione per le corse, dei piloti, degli addetti, dei fan. Mandare in pista la SC a ogni piè sospinto non è equo, e a mio parere già oggi se ne fa un uso spropositato alla reale necessità, siamo ormai al livello della Indycar di fine anni '80-primi '90. Ed è pericoloso, come dimostrato da Liuzzi al 'Ring 2007. Se Jules avesse centrato la SC invece della gru ora cosa diremmo? Che Charlie Whiting è un criminale perché manda in pista un'auto da GT in mezzo alle F.1?
Invece c'era una gru, appositamente segnalata da una doppia gialla che ha un significato preciso. E che tutti i piloti conoscono.

Questo naturalmente è il mio parere, basato sulle esperienze che ho maturato fin qui, e che comunque non mi toglie l'amarezza della perdita di Jules.

100% d'accordo con te

Il fatto che Jules abbia sbandato non era dovuto solamente alla velocità, ma anche al fatto che in quel tratto della pista c'era un "rigagnolo" d'acqua che attraversava il tracciato, poco visibile dai piloti. Infatti in quella zona pure il buon Magnussen sbandò, ma visto che la McLaren è più facile da controllare di una Marussia, recuperò l'auto e non uscì di pista. Ma quello che è successo a Jules poteva capitare a chiunque, quel tratto della pista era pericoloso a 210km/h e lo era anche a 180km/h, e dubito che per una doppia gialla abbiano tutti rallentato di più di 30km/h nel momento più combattuto della gara.


Ma allora mi viene un dubbio, visto che non è la prima volta che i piloti ignorano la doppia gialla (e questo fatto è abbastanza noto nel paddock) perché i commissari l'hanno fatto notare solo ora?

E poi è ovvio che i piloti sono consci e responsabili dei pericolpericoli della pista, però a volte le circostanze sono più complicate, e non c'è solo un colpevole

Morte Bianchi: la famiglia avvia azione legale contro F.1, FIA e Marussia

La famiglia di Jules Bianchi ha reso noto di aver avviato un'azione legale contro la F.1, la FIA e il team Marussia per stabilire a verità su chi sbaglio al GP di Suzuka 2014, gara in cui Jules Bianchi ebbe l'incidente che gli costò la vita.

A più di un anno e mezzo dal terrificante incidente occorso a Jules Bianchi sul tracciato di Suzuka, la famiglia dell'ex pilota francese ha deciso di intraprendere un'azione legale nei confronti della F.1, la FIA e il team Marussia per stabilire di chi furono le responsabilità che portarono all'incidente e alla morte il figlio.

Bianchi è deceduto il 17 luglio 2015 in seguito alle ferite riportate alla testa nell'incidente di Suzuka 2014, dove finì contro una gru posizionata a bordo pista per rimuovere la Sauber di Adrian Sutil fermatasi pochi istanti prima.

Anche se un rapporto ufficiale della Federazione Internazionale dell'Automobile ha scagionato la F.1 da ogni capo d'accusa riguardo quanto accadde nel Gran premio del Giappone 2014, la famiglia di Jules Bianchi è fermamente convinta che siano stati fatti errori enormi.

Dopo mesi di discussioni, la famiglia del francese ha deciso di intraprendere un'azione legale nel Regno Unito contro contro la sezione commerciale della F.1, il proprio organo governativo e il team Marussia.

Philippe Bianchi, padre del deceduto Jules, ha affermato: "Cerchiamo giustizia per Jules, e vogliamo stabilire la verità sulle decisioni che hanno portato alla morte di nostro figlio al Gran Premio del Giappone del 2014. Come famigia abbiamo tante domande che sono rimaste attualmente senza risposta e pensiamo che la morte di Jules avrebbe potuto essere evitata se non fossero stati fatti certi errori".

L'azione legale dei Bianchi è stata avviata dallo studio legale Stewarts Law, che ha mandato una lettera d'avviso alla FIA, al team Marussia e al Gruppo Formula 1. Questa lettera spiega perché la famiglia Bianchi crede che si siano responsabili e riguardo l'incidente dell'ex pilota del Circus iridato.

Julian Chamberlayne, partner dello studio legale Stewarts Law, ha dichiarato: "La morte di Jules era evitabile. La F.1 ha fatto molto per migliorare la sicurezza della categoria, ma non è riuscita a identificare quali errori sono stati fatti a Suzuka 2014, con questi che hanno poi portato Jules alla morte".

"Le conclusioni della FIA riguardo l'incidente di Jules hanno spiazzato la famiglia del francese e hanno procurato ai suoi membri notevole dolore. Questi sono determinati a portare avanti un processo legale che dovrebbe richiedere alle persone interessante di fornire risposte e assumersi responsabilità di eventuali errori commessi quel giorno".

"Questo sarà importante per conferire agli attuali e futuri piloti la necessaria fiducia riguardo la posizione predominante della sicurezza nella categoria in cui corrono o correranno. Se questo fosse accaduto a Suzuka, molto probabilmente Jules Bianchi sarebbe ancora vivo e sarebbe intento a competere nello sport che amava".

Nel frattempo, la famiglia Bianchi sarà presente questo fine settimana al sesto appuntamento del Mondiale di F.1, che andrà in scena sulle strade cittadine di Monte-Carlo.


Fonte: it.motorsport.com