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Negli ultimi mesi abbiamo parlato più e più volte della Formula 1 che sarà. La partita ovviamente non si gioca in pista ma nelle stanze dei bottoni, dove i potenti del circus si riuniscono per capire come poter modificare i regolamenti al fine di ricreare uno spettacolo idoneo a richiamare sponsor e pubblico tenendo bene, però, sotto controllo i costi. Un'equazione la cui soluzione è tutt'altro che facile e che potrebbe spiegare quantomeno la ragione per cui, in ottica 2017, se ne sentono di tutti i colori.

Su una cosa, però, i team principal sembrano concordare: le continue rivoluzioni non fanno bene alla F1, sia dal punto di vista dello spettacolo prodotto, sia sul piano dei costi. "Forse dovremmo semplicemente pensare di smetterla di alterare le regole – ha spiegato l'ingegnere della Williams Rob Smedley – pensando che con delle nuove norme sia possibile risolvere tutto. Ogni volta che facciamo delle rivoluzioni tecniche, troviamo persone con maggiori risorse o che smettono di investire sull'attuale generazione di vetture lavorando su quelle future, conquistando un grande vantaggio sugli altri. Davvero, bisognerebbe seriamente pensare di non cambiare sempre ogni cosa, anche perché l'attuale livello di competizione è buono!".


A fare eco al capo dell'ingegneria del team di Grove ci ha pensato anche il direttore tecnico della Lotus Nick Chester: "La gente dimentica che le gare sono abbastanza belle. Le macchine stanno migliorando e lo vediamo con i tempi sul giro più veloci di circa due secondi rispetto all'anno scorso! È davvero necessario un altro grande cambiamento? Finirebbe per dilatare nuovamente il margine tra i primi e gli ultimi e, in più, creerebbe un ulteriore incremento dei costi".


E Paddy Lowe? il boss della Mercedes, concorda con i colleghi: "Non è assolutamente vero che c'è la necessità di cambiare radicalmente le vetture per renderle più veloci, anche perché le prestazioni crescono con il normale sviluppo. Un'area interessante da modificare, invece, è quella del Regolamento sportivo giacché ci sono tante cose che possiamo migliorare senza spendere un sacco di soldi. Per esempio, si può discutere sull'utilizzo delle gomme o su altre idee, ma resto dell'avviso che questo sport non sia in cattiva forma".

A non essere in buona forma, invece, sono alcune power unit. Specie per Renault e Honda, infatti, diverse sono le unità propulsive andate in fumo, con alcuni piloti (su tutti Ricciardo) ormai sull'orlo della penalizzazione per aver sforato il quantitativo massimo di componenti già nei primi quattro Gran Premi della stagione. La soluzione – o meglio un possibile palliativo – potrebbe essere il tanto chiacchierato quinto motore. "Non so se la proposta passerà – ha spiegato Jonathan Neale della McLaren – ci sono visioni contrastanti. Ovviamente noi trarremmo beneficio da una situazione del genere e credo che anche per i motorizzati Renault sia lo stesso".

Anche in questo caso la risposta della Mercedes non si è fatta attendere, sempre per bocca di Paddy Lowe: "Il motivo per cui potremmo essere d'accordo con l'introduzione del quinto motore è legata al fatto che così sarebbe possibile aumentare il chilometraggio nel corso delle libere del venerdì. Ma vedremo cosa accadrà nello Strategy Group". Contrario invece, anche per ragioni legati ai costi, i team motorizzati dalla casa di Stoccarda: "Il campionato sarebbe compromesso. E questo è il motivo – ha tuonato Rob Smedley – per cui ci sono dei regolamenti da rispettare".

http://www.formulapassion.it/2015/05/f1-team-principal-coro-ad-altre-rivoluzioni-dubbi-sul-5-motore/





Smedley in una frase ha riassunto gli ultimi 8 anni di F1.
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Sono d'accordo, però dai, è facile dirlo ora che senza fare il minimo sforzo la Williams è la terza forza del mondiale. Comunque sì, un'altra cosa che odio sono i cambiamenti a mondiale in corso, davvero patetici. Questo sport ogni anno riesce a superarsi in quanto ad incoerenza.