Collaudatori e tester McLaren

Pedro De La Rosa (SPA) - McLaren-Mercedes MP4-21 - Barcellona e Valencia 2006

Nota di commento: La nuova livrea metallizzata, con un'evidente cromatura, viene presentata tra febbraio e marzo dopo la firma dell'accordo con Johnnie Walker e preparerà la strada all'arrivo della Vodafone. Da notare gli alettoni rossi, ancora privi dello sponsor Emirates Airlines. L'ultima immagine, rarissima, è uno "scatto rubato" della prima sessione pubblicitaria Vodafone del dicembre 2006. Il logo del gigante delle telecomunicazioni compare sulle fiancate della MP4-21 al posto del noto whisky scozzese. Per quanto riguarda la stagione di De La Rosa, lo spagnolo prenderà il posto del giubilato Montoya dopo il siluramento post-Indianapolis. Il secondo posto nel Gran Premio d'Ungheria sotto la pioggia variabile di Budapest resterà il suo miglior risultato stagionale e di carriera. De La Rosa fu in ballottaggio con Hamilton per il secondo volante per la stagione 2007. Alla fine sarà confermato terzo pilota e collaudatore.

Pedro De La Rosa (SPA) - McLaren-Mercedes MP4-22 - Barcellona, Valencia, Jerez de la Frontera e Silverstone 2007

Nota di commento: Confermato nel ruolo di terzo pilota e collaudatore ufficiale, De La Rosa affianca Alonso e Hamilton nello sviluppo della formidabile MP4-22 nella lotta per il titolo mondiale. La vicenda della spy-story, le accuse degli scambi di email tra i due spagnoli in merito agli assetti della rossa metteranno in discussione il ruolo controverso di De La Rosa in seno alla squadra. In un anno certamente delicato, De La Rosa percorre migliaia di chilometri di test tra Spagna, Francia e Inghilterra, confermandosi al top come prestazioni.

Pedro De La Rosa (SPA) - McLaren-Mercedes MP4-23 - Barcellona, Valencia, Jerez de la Frontera e Silverstone 2008

Nota di commento: Superata la vicenda della spy-story 2007 e ottenuta la fiducia della squadra, lo spagnolo viene confermato per altre due stagioni e prende parte al primo shakedown della nuova MP4-23, monoposto sotto osservazione della FIA dopo le note vicende politiche-sportive dell'anno precedente. De La Rosa seguirà lo sviluppo aerodinamico della vettura che riuscirà ad aggiudicarsi il campionato del mondo piloti con Lewis Hamilton ma non la coppa costruttori. Il 2008 rappresenta l'ultimo anno in cui i test e le prove private sono relativamente libere; presto andranno incontro a importanti restrizioni nel nome dell'abbattimento dei costi, peraltro mai raggiunto.

Pedro De La Rosa (SPA) - McLaren-Mercedes MP4-23K - Jerez de la Frontera 2008

Nota di commento: Gli ultimi test della stagione 2008 furono dedicati allo studio delle nuove soluzioni aerodinamiche in vista delle restrizioni regolamentari che verranno applicate a partire dal 2009. Oggetto di studio e di lunghe prove fu l'ala anteriore, più larga e meno complessa, oltre a un musetto molto simile a quello che verrà impiegato sulla nuova MP4-24. La monoposto, rinominata MP4-23K, girò in Andalusia con modifiche sostanziose tali da limitare il carico aerodinamico sia all'anteriore che nella zona delle fiancate; venne provata da De La Rosa e Paffett.

Pedro De La Rosa (SPA) - McLaren-Mercedes MP4-24 - Jerez de la Frontera 2009

Nota di commento: La gestazione della nuova MP4-24 fu estremamente complessa. Problemi di aerodinamica segnarono negativamente le prime fasi di collaudo, con l'impiego della vecchia ala posteriore della MP4-23. Fortunatamente molti grandi problemi vennero risolti prima del via in Australia, ma le prestazioni generali nella prima parte di stagione furono molto deludenti. De La Rosa, al suo ultimo anno come collaudatore e terzo pilota McLaren, lasciò la squadra a fine anno e si accasò alla Sauber accanto a Kobayashi.

Pedro De La Rosa (SPA) - McLaren-Mercedes MP4-26 - Stagione 2011

Nota di commento: Per la stagione 2011, De La rosa tornerà in McLaren nel medesimo ruolo ma le limitazioni dei test ne impediranno l'impiego in pista. Si occuperà principalmente del lavoro al simulatore in fabbrica. L'infortunio di Perez a Monaco darà la possibilità allo spagnolo di essere ceduto "in prestito" in Sauber nella singola gara del Gran Premio del Canada 2011. A fine anno lascerà nuovamente la McLaren per assumere il ruolo di collaudatore Pirelli e, successivamente, un inglorioso ritorno in gara con il Team HRT insieme a Karthikeyan. Nel biennio 2013-14, lo spagnolo è stato terzo pilota ufficiale in Ferrari e collaudatore. Otto anni di militanza in McLaren hanno fatto di Pedro De La Rosa il collaudatore più longevo della Casa di Woking.

Kimi Raikkonen (FIN) - McLaren-Mercedes MP4-16 - Barcellona e Valencia 2001

Nota di commento: Le prime prove private del neo-acquisto McLaren si svolsero nel gennaio-febbraio 2001 tra Barcellona e Valencia. Qui Raikkonen ebbe la possibilità di provare la monoposto di Hakkinen, suo connazionale nonché predecessore, prima dell'imminente arrivo della nuova MP4-17. I test furono finalizzati a "scoprire" vettura e squadra, per affinare le procedure e i nuovi metodi di lavoro, essendo Kimi ancora relativamente inesperto.

Gary Paffett (GBR) - McLaren-Mercedes MP4-17 - Valencia 2002

Nota di commento: Vincitore del McLaren Autosport BRDC Award edizione 1999, il giovane britannico ha la possibilità di effettuare il primo test in Formula 1 tre anni più tardi. Pupillo della Mercedes, Paffett correrà nel Campionato tedesco DTM e resterà nell'orbita McLaren per un decennio. La sua lunga collaborazione con la Casa di Woking, infatti, durerà fino al termine della stagione 2014. Qui lo vediamo impegnato nei test di Valencia di fine 2002.

Gary Paffett (GBR) - McLaren-Mercedes MP4-20B - Barcellona e Jerez de la Frontera 2005

Nota di commento: Nuova sessione di prove private per il collaudo del nuovo propulsore Mercedes FO108S (V8 da 2.4 litri). Paffett rilevò il volante di De La Rosa e girò in pista in Spagna (da notare le fiancate della vettura, riportano ancora il nome dello spagnolo). Nel complesso, per il britannico furono buone prove e ulteriore esperienza su una macchina di F1. Il 21 dicembre 2005, un comunicato ufficiale annunciò l'ingaggio di Gary Paffett per la stagione 2006 nel ruolo di collaudatore ufficiale a tempo pieno.

Gary Paffett (GBR) - McLaren-Mercedes MP4-20B "papaya orange" - Jerez de la Frontera e Valencia 2006

Nota di commento: Medesima monoposto già menzionata, ma diversa nella livrea arancione con lo storico papaya McLaren. La MP4-20B venne affidata a Paffett per svolgere ulteriori prove di affidabilità sul nuovo propulsore nei test in Andalusia in affiancamento alla nuova MP4-21 condotta da De La Rosa e, poco più avanti, dai piloti titolari Raikkonen e Montoya. Questa vettura, lo ricordiamo, era stata provata brevemente anche dal pilota spagnolo. Come detto, dal 2006 Paffett entrò a far parte dello schieramento McLaren come collaudatore e quarto pilota.

Gary Paffett (GBR) - McLaren-Mercedes MP4-21 - Barcellona, Jerez de la Frontera e Monza 2006

Nota di commento: A metà stagione, l'uscita di scena di Montoya e la promozione a titolare di De La Rosa danno la possibilità a Paffett di diventare terzo pilota ufficiale della squadra in via provvisoria. Durante l'anno, il britannico svolge sessioni di test in Spagna e nelle prove private a Monza antecedenti il Gran Premio d'Italia. Si tratta del suo primo anno completo in McLaren dopo le brevi esperienze di test precedenti, anche grazie al sostegno diretto della Mercedes.

E il buon Mika che ha testato la 21 non lo metti? 

E il buon Mika che ha testato la 21 non lo metti? 

Ci arriviamo, ci arriviamo! In ordine cronologico adesso ci sono tre test molto interessanti...

Bellissimo lavoro, Ice.
Per ora non ho commentato solo per non "sporcare" il topic..

Applausi. 

Mika Hakkinen (FIN) - McLaren-Mercedes MP4-21 - Barcellona 2006

Nota di commento: Cinque anni dopo l'annuncio dell'uscita di scena per concedersi un "anno sabbatico" lontano dalle corse, il 30 novembre 2006 Mika Hakkinen torna a guidare una monoposto di Formula 1. E' la prima volta dopo il Gran Premio del Giappone 2001; proprio quel 14 ottobre 2001, Suzuka fu teatro dell'ultima gara del due volte Campione del Mondo. Tra il 2004 e il 2006, voci di un possibile ritorno in Formula 1 del "finlandese volante" riempirono le pagine dei giornali e delle riviste del settore; il suo nome, infatti, venne più volte accostato a BAR-Honda e Williams-BMW, ma il tutto si risolse in un nulla di fatto. Il "fuoco" si era riacceso improvvisamente a Interlagos: "Era da un po' che ci pensavo. Poi mi è venuta voglia di riprovarci. Non vedo l'ora: sono molto eccitato all'idea di ritrovarmi dentro una macchina, pronto a partire, con i meccanici attorno. Sarà un gran giorno. Mi impegnerò al massimo. Non corro per fare il record, ma voglio spingere. È solo un test, ma l'ho preso con grande serietà. Mi piacerebbe fornire dati utili alla McLaren". Il test viene focalizzato sulla raccolta dati in materia di aerodinamica, motore e pneumatici. Le dichiarazioni post-prove sono marcate da un ritrovato entusiasmo: E' stata una giornata eccellente, molto emozionante. Ho percorso 79 giri e sono molti a Barcellona. La pista è piuttosto impegnativa, con molte curve e le forze G sono piuttosto elevate. Sono molto felice di aver percorso tutti questi giri senza problemi. L'obiettivo della giornata di oggi non era di impressionare nessuno, oggi ho usato solo un treno di gomme, perciò è stato molto difficile. Abbiamo solo voluto trovare un buon feeling e comprendere la Formula 1 e il modo in cui è cambiata dal 2001. Sorprendentemente non sono cambiate molte cose a parte l'elettronica che è molta di più adesso. L'elettronica aiuta in curva ma se non ci sei abituato (come me) ti fa sprecare concentrazione e questo ti costa più di un secondo al giro senza neanche accorgertene. Mi piacerebbe molto guidare la vettura in un altro test, la mia comprensione dei punti di staccata, di accelerazione e dell'assetto della vettura continua a migliorare. In un prossimo test sarei più forte e più veloce e avrei più comprensione della vettura. Ma dovremo discutere e vedere cosa accadrà". In quell'occasione, la McLaren aveva escluso l'ipotesi che Hakkinen potesse diventare tester a tempo pieno, ribadendo la singolarità di quell'esperienza del tutto particolare.