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Todt sotto attacco per le sponsorizzazioni di alcolici in Formula 1

13 novembre 2014 – Jean Todt e la FIA sono sotto attacco per le numerose sponsorizzazioni di alcolici in Formula 1 da parte della Eurocare. E l'UE sta pensando a vietarle.

Martini, Johnnie Walker, Smirnoff, tremate. La European Alcohol Policy Alliance (Eurocare), secondo il Daily Telegraph, avrebbe scritto una lettera a Jean Todt, presidente della FIA, per via delle sponsorizzazioni delle industrie di bevande alcoliche nel Mondiale di Formula 1, chiedendo un incontro e un'"azione rapida" del francese.

Todt con la Federazione, attraverso la campagna "FIA for Road Safety", si è messo nella posizione di promotore numero 1 nella lotta per una maggiore sicurezza stradale, con un occhio anche a un possibile lavoro per l'ONU. Ma l'associazione della F1 con le marche di alcolici si pone in una posizione opposta. Associazione che, in questo 2014, ha avuto una buona esposizione mediatica ed un aumento della presenza sullo schieramento, con le tre aziende inizialmente citate che sono le maggiori protagoniste: la Martini è tornata in Formula 1 all'inizio dell'anno a fianco della Williams, diventandone sponsor principale (il team quest'anno si è chiamato Williams Martini Racing), la Johnnie Walker è diventata "fornitore ufficiale di whisky" del Mondiale e, per 15 milioni di euro all'anno, ha apposto il suo marchio sulle McLaren, mentre la Force India, di proprietà di Vijay Mallya, magnate delle bevande alcoliche in India (la Kingfisher è una birra celebre nel paese indiano), ha stretto un accordo nel corso dell'anno con la Smirnoff, azienda produttrice di vodka. L'Unione Europea, che attualmente starebbe pensando di velocizzare l'attuazione del divieto delle pubblicità delle bevande alcoliche negli sport, darebbe così un colpo importante agli incassi di quei team che sono legati in qualche modo al settore degli alcolici.

Mariann Skar, segretario generale della Eurocare, ha scritto, riportata dal Daily Telegraph: "Quando si considera la continua e distruttiva presenza degli alcolici associati alla guida, i messaggi contrastanti presentati dalle sponsorizzazioni in Formula 1 sembrano davvero inappropriati, considerato il pubblico raggiunto di 500 milioni di persone." La Eurocare, che ha inoltre affermato che la F1 starebbe già violando diverse normative comunitarie, visto che starebbe cercando di persuadere la Commissione Europea a non bannare le pubblicità di alcolici nello sport, nella sua lettera continua: "Permettere le sponsorizzazioni di alcolici in Formula 1 contraddice diverse linee guida del marketing degli alcolici. Va contro la direttiva UE che afferma che il marketing per il consumo di alcolici non dovrebbe essere legato alla guida. Inoltre, l'associazione tra alcol e guida non sembra far parte della categoria "di promozione di messaggi di consumo responsabile", che fa parte della missione supportata dalle stesse industrie." A questo proposito, 57 enti di sanità pubblica di 25 paesi europei diversi hanno aggiunto: "Siamo molto preoccupati per le manovre di marketing visibili in Formula 1 e quindi richiediamo un cambiamento urgente."

La FIA non ha ancora risposto per commentare la lettera, ricevuta anche da Bernie Ecclestone (il cui "Think before you drive" è ormai visibile ovunque nelle piste del Mondiale di Formula 1) e da vari funzionari dell'OMS (l'Organizzazione Mondiale della Sanità), oltre ai vari commissari europei. La Eurocare avrebbe inoltre invitato David Ward, vecchio rivale di Todt per la presidenza della FIA, a intervenire a una conferenza sull'argomento.

Il possibile divieto sulle sponsorizzazioni da parte delle industrie di alcolici seguirebbe quello, avvenuto qualche anno fa, con le sponsorizzazioni delle industrie del tabacco, e verrebbe vista come un brutto colpo per quei team che, grazie ai fondi guadagnati da queste forme di marketing, riescono a continuare a partecipare al Mondiale. Non proprio la cosa migliore che potrebbe succedere in questo momento di crisi nella quale nessuna azienda importante ha voluto investire nel mondo dorato (e in crisi) della Formula 1.


Fonte: formulapassion.it


Ma allora è diseducativa anche la F1 in sé...

mio dio... il proibizionismo... tutto questo politically correct mi da letteralmente la nausea. Fra un po' metteranno il limite di velocita' sui rettilinei, perche' la velocita' e' diseducativa e incita la gente a casa ad andare a 300 all'ora in strada. Quindi autovelox ovunque lungo la pista e chi va oltre i 130, stop and go :-nono

Citazione di: liongalahad il 13 Novembre 2014, 18:13:51
mio dio... il proibizionismo... tutto questo politically correct mi da letteralmente la nausea. Fra un po' metteranno il limite di velocita' sui rettilinei, perche' la velocita' e' diseducativa e incita la gente a casa ad andare a 300 all'ora in strada. Quindi autovelox ovunque lungo la pista e chi va oltre i 130, stop and go :-nono

:-appl :-appl
Forza Mclaren

Infatti, secondo questo ragionamento non dovrebbero esistere sport motoristici.

Citazione di: GoLewisGo il 13 Novembre 2014, 18:54:59
Infatti, secondo questo ragionamento non dovrebbero esistere sport motoristici.

Nemmeno la boxe o il wrestling perché incitano a far a botte, le arti marziali perché incitano al combattimento, i tornei di briscola perché incitano all'eresia e le gare di biliardo perché incitano a spaccar le bilie :-nono
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Per non parlare del poker! E il calcio, che è diseducativo sul serio.

Citazione di: liongalahad il 13 Novembre 2014, 18:13:51
mio dio... il proibizionismo... tutto questo politically correct mi da letteralmente la nausea. Fra un po' metteranno il limite di velocita' sui rettilinei, perche' la velocita' e' diseducativa e incita la gente a casa ad andare a 300 all'ora in strada. Quindi autovelox ovunque lungo la pista e chi va oltre i 130, stop and go :-nono

110 sul bagnato e semafori per vedere più ripartenze e sorpassi

Peccato solo che le industrie del tabacco e dell'alcol portino fior di quattrini nelle casse della F1 (e 30 anni fa erano praticamente il motore economico delle corse).
Ad oggi, a parer mio, sono le poche solide e disponibili a grandi investimenti. Basta vedere i nomi che da 30 anni sono in F1 e quali invece sono spariti.

Infatti, le scuderie ci campano con gli sponsor, ma ai puritani non interessa nulla se finisce questo business.


Cioè, è incredibile... in TV ti spappolano i neuroni con il gioco d'azzardo on line (ti facilitano l'autodistruzione), poi anche lì ci sono pubblicità di alcolici e altre min***ate varie e questi qua rompono le pa**e per 4 sponsor si e no visibili in Formula 1.