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Montezemolo lascia la Ferrari

Aspetterà la bandiera a scacchi, la conclusione della qualifica del GP d'Italia. Poi, si prenderà la scena. Luca di Montezemolo annuncerà l'uscita di scena dal ruolo di presidente della Ferrari, lo attende una posizione di rilevante importanza nella Alihad, acronimo che riassume la fusione tra le compagnie Alitalia e Etihad. Questo è quanto ha appreso Italiaracing a Monza. Altri ritengono che invece Montezemolo prenderà la parola per smentire le sue dimissioni, se così vogliamo chiamarle. Ma chi prenderà il suo posto? Impossibile dirlo anche se da Torino si parla di Andrea Agnelli o John Elkann.

http://www.italiaracing.net/notizia.asp?id=48086&cat=1


Non mettono Lapo a capo della scuderia?  :-ahah

Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma della prima non sono neanche sicuro. Albert Einstein

Ufficiale: rimane. Appena detto a voce a Monza.

Vista la Ferrari di adesso, direi che ogni cambiamento sia dovuto.

E cmq bisogna dare a Montezemolo ciò che è di Montezemolo, ovvero il merito di tanti grandi successi Ferrari.


Mah, un po' stile RB - Mercedes. Con un budget illimitato e sponsor di ogni tipo vincere è quasi obbligatorio.

Negli anni '70 e primi anni '90 la Ferrari era messa molto male dal punto di vista organizzativo. Il suo arrivo ha portato alla fine i successi di quegli anni e la riorganizzazione della squadra. I soldi contano poco perchè si può vincere anche spendendo molto meno degli altri se il team è organizzato bene.

Pure la McLaren ha goduto di budget faraonici (nel 2005 spese molto più della Renault non vincendo nessun mondiale). Anche Ron Dennis ha il merito di tanti successi, sempre sull'onda del "meglio un team organizzato che tanti soldi e spenderli male".

Io sono e sarò sempre convinto di una cosa: che NON è assolutamente vero che tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile. A volte, quando viene a mancare una colonna importante, la baracca crolla.

Sono stra d'accordo su tutto, anche e soprattutto sull'ultima frase. Però di certo i soldi alla fine portano il successo, perché prima o poi lo trovi chi ti sistema tutto dal punto di vista organizzativo. RB e Mercedes sono nate dal nulla e sono arrivate a dominare un intero mondiale (la RB addirittura 4 di fila). Lì c'è un team super organizzato, ok, ma senza il denaro non sarebbe nato sicuramente. Ora, non sto dicendo che soldi = vittoria in assoluto perché non è vero, c'è sempre bisogno di tempo, e molti investitori sono convinti di poter dominare il mondo con un annetto. Non è così ovviamente.

Luca Cordero di Montezemolo: "Ferrari ormai è americana". Lo sfogo del manager a un passo dalle dimissioni

La dimissioni ancora non ci sono, ma tutto suggerisce che arriveranno molto presto. Soprattutto dopo le parole con cui da Cernobbio Sergio Marchionne ha liquidato la questione: "Nessuno è indispensabile". Così per Luca Cordero di Montezemolo, da 23 anni alla guida della Ferrari, è già tempo di ricordi e riflessioni amare. "È finita un'epoca", avrebbe commentato ieri sfogandosi con persone a lui vicine, secondo quanto riporta stamattina il Corriere della Sera. "La verità è che ormai la Ferrari è americana".

Il timore di Montezemolo è che ora, con la quotazione a Wall Street della nuova Fca e la sua uscita da Maranello, la Ferrari possa "diventare come la Lamborghini". D'altronde la Ferrari è "il marchio più conosciuto al mondo", l'oggetto dei desideri per eccellenza. Al punto che Montezemolo non si sorprenderebbe affatto se fosse proprio Marchionne, in futuro, a diventarne presidente.

Con una punta di nostalgia, Montezemolo avrebbe ricordato ai suoi di quando l'avvocato Agnelli comprò la Ferrari per tenerla in Italia ed evitare proprio che finisse nelle mani degli americani della Ford. Premure antiche, di cui oggi non resta più nulla. Quanto alle parole di Marchionne, Montezemolo si sarebbe limitato a descriverle con un aggettivo: "ingenerose". Come ingenerosa è stata la sua estromissione dal consiglio di amministrazione della nuova società, una decisione che al manager non è mai andata giù.

http://www.huffingtonpost.it/2014/09/08/luca-cordero-di-montezemo-ferrari_n_5782184.html?1410159793&utm_hp_ref=italy

Se Montezemolo dovesse lasciare la Ferrari lo troveremmo senz'altro da qualche altra parte... E' come il prezzemolo...

Era da un pezzo che non si vedevano cambiamenti così grandi all'interno del circus, questi turbo hanno proprio iniziato una nuova era sotto ogni aspetto.
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Citazione di: alle il 08 Settembre 2014, 15:00:09
Se Montezemolo dovesse lasciare la Ferrari lo troveremmo senz'altro da qualche altra parte... E' come il prezzemolo...

Se lascia la Ferrari si butta in politica per guardarsi i propri affari.

Montezemolo non ha tutti i torti,  mi riferisco alla Ferrari americana, se la FIAT già parla americano aspettiamoci brutte sorprese da maglioncino MArchionne. E tale proposito appoggio le parole di Della VaLLE in risposta a Marchionne.
Se le Ferrari diventa americana perdiamo il primo marchio al mondo, ed io non esulterei.
Fare prima di dire.


Scusate ma io sportivamente parlando tifo per LCDM. Sarà tutto quello che sarà ma è pur sempre un signore se confrontato a Marchionne, uno che pensa solo ai piani economici e che da anni non sta dando soldi alla ferrari perché bisogna vendere le 500 negli USA. Marchionne porterebbe la Ferrari fuori dalla F1 perché fa un discorso puramente economico da costruttore.
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

A me questa cosa sta dando ai nervi.
Concordo con 84. Personalmente penso che uno come Marchionne rappresenti più o meno il male assoluto: roba che Schumacher gli fa un baffo. Ha, con abilità tale da ricordare il peggior Frank Underwood di House of Cards, letteralmente buttato nel cesso due tra le più fulgide icone dell'automobilismo italico. Ha smembrato Lancia e l'ha ridotta ad un marchio che produce panda ricarrozzate per le signore trendy. Ha ridotto Alfa più o meno alla stessa maniera, salvo capire in extremis che magari qualche soldo di là lo poteva fare.. ora fanno la 4c ma prima viene la giulietta e la 159. Soprattutto, però, viene lo scempio di Arese. Là dove l'auto italiana è nata, per sua volontà ora c'è questo:





Dopodichè ha venduto tutta la tecnologia Powertrain agli Americani a costo zero, simulando l'acquisto di Chrysler. In realtà sono loro che si sono comprati Fiat.
Però ha fatto profitto. Ormai producono macchine di me**a qui. Il meglio se l'è portato in America..dopotutto lo chiamavano "l'americano" quando ancora non aveva istituzionalizzato il maglioncino. Mille volte meglio i tedeschi, che a Sant'Agata bolognese hanno portato lustro, lavoro e prosperità al tricolore. Altro che put****te.
Poi ha chiuso Termini Imerese, ha dimezzato Melfi e ha imposto regolamenti da lager a Pomigliano giocando sulla vita della gente che, parola mia che di lavoro faccio il giuslavorista, nella prima stesura della sua proposta non avrebbe neanche avuto il tempo di pisciare. Però ha fatto profitto.
Ha mandato gambe all'aria Irisbus  e ad Iveco forse non toccherà miglior sorte. Però ha fatto profitto. In tutto questo approfittando, abusando di ogni tipo di ammortizzatore sociale pagato dal contribuente italiano, tenendo in scacco la politica con le platee di lavoratori che lui ha preso a calci in c*lo. E alla fine critica il sistema che gli ha concesso di fare tutto quello che ha fatto.

Della Fiat dell'Avvocato non è rimasto niente. Delle Croma, delle Thema non è rimasto niente. E fra poco neanche della Punto resterà niente, visto che, a suo avviso, non vale la pena investire nel segmento. Ford, Renault, Peugeot, Citroen, Mercedes e VW infatti sono tutte guidate da deficienti, vero?

Io quello lo odio, lo odio proprio. Lo odio perchè ha contribuito in maniera determinante a svuotare questo Paese. Gliel'hanno fatto fare, lui l'ha fatto e ora si propone come principe dell'italianità nel mondo. Che cose brutte.. menomale che Della Valle 4 paroline in faccia gliel'ha dette (sebbene preordinato a rafforzarsi nella lotta di potere in RCS Corriere della Sera).

Quando impareremo che il profitto finanziario non è economia reale? Che fare soldi in borsa può voler dire distruggere storia, lavoro, famiglie e persone?

Diego Della Valle contro Sergio Marchionne. "Non accettiamo lezioni dopo 10 anni di annunci e promesse a vuoto"

"Sono dieci anni che Marchionne fa annunci e promesse a vuoto agli italiani e ai suoi dipendenti facendo invece sempre e solo i fatti suoi e dei suoi compari. Di persone come Marchionne, gli italiani che vivono una crisi tremenda, ne fanno volentieri a meno. Speriamo che lo capisca anche lui e non salga piu in cattedra per dare insegnamenti non richiesti". Diego della Valle arriva in soccorso dell'amico e socio (in Ntv) Luca Cordero di Montezemolo. E lo fa attaccando l'amministratore delegato della Fiat che ieri, dal forum di Cernobbio, aveva criticato l'operato di Montezemolo come presidente della Ferrari per i mancati successi nel Mondiale di Formula Uno.

Della Valle affida a un comunicato la sua replica sibillina: "Marchionne che vuole dare lezioni a noi italiani su cosa e come dobbiamo fare per sottolineare il nostro 'orgoglio italiano' è una cosa vergognosa ed offensiva". E ancora: "Noi italiani non dobbiamo permettere a questi 'furbetti cosmopoliti' di prenderci in giro in questo modo, sicuri di farla sempre franca". Diego Della Valle ha quindi invitato Marchionne "a pagare le tasse in Italia dove le pagano i lavoratori Fiat".

"L'Italia è piena di imprenditori seri, grandi e piccoli, che amano i loro prodotti e che sono veramente orgogliosi di essere italiani e lo dimostrano tutti i giorni con i fatti. Occupiamoci di loro che se lo meritano veramente", conclude il patron di Tod's.

Proprio in queste ore Sergio Marchionne, a Maranello per partecipare al Cda della Philip Morris, potrebbe aver incontrato il presidente della Ferrari, anche lui oggi nello stabilimento della casa automobilistica italiana. La notizia non è stata confermata ma l'incontro tra i due è molto atteso. Ieri , infatti, Marchionne, commentando le voci circolate sul possibile addio di Montezemolo, aveva detto: "Al momento non è in agenda ma nessuno è indispensabile. Per la Ferrari dobbiamo valutare i risultati sportivi e sono sei anni che non vinciamo".

http://www.huffingtonpost.it/2014/09/08/diego-della-valle-sergio-marchionne_n_5784940.html?1410193545&utm_hp_ref=italy

"The Company was unfit and I said to them that if they match my commitment we will win. If they don't match that they won't be with the company."
RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.