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Ricciardo: "Gareggiare per la Ferrari un sogno? No, solo un cliché"

Daniel Ricciardo è stata sicuramente la rivelazione di questa prima parte di stagione. Il venticinquenne australiano, arrivato alla Red Bull all'inizio del 2014 per sostituire il connazionale Mark Webber, non solo ha dimostrato di saper reggere il passo con il blasonato compagno di squadra Sebastian Vettel, ma lo ha spesso battuto riuscendo anche ad aggiudicarsi l'unico successo non targato Mercedes nei primi dieci Gran Premi disputati.



Al momento Ricciardo occupa con merito il terzo posto nella classifica iridata e sta sicuramente vivendo il suo periodo migliore dal punto di vista agonistico da quando corre in F1. "Speravo di fare un'annata così. Sapevo che se avessi fatto tutto nel modo corretto, sarebbe stato possibile. Raggiungere le Mercedes? Penso che quest'anno sarà difficile raggiungerli, hanno progettato una macchina fantastica e stanno dimostrando di essere i più forti" – ha dichiarato il pilota di origini italiane in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa Adnkronos - "Penso di poter lottare ad armi pari con Vettel in pista. Credo di aver iniziato l'anno molto bene, quindi il mio obiettivo è solo quello di continuare a fare quello che sto facendo. A questo livello di competizione è davvero difficile andare d'accordo con qualcuno, soprattutto quando si è in lotta per lo stesso obiettivo, ma il rapporto con Sebastian è buono e in ogni caso riusciamo a passare un sacco di tempo a ridere e scherzare".

Un Ricciardo determinato e combattivo che, però, al contrario di tanti altri suoi colleghi non ha come sogno nel cassetto quello di salire un giorno sulla Rossa di Maranello: "Gareggiare per la Ferrari è ancora il sogno di qualsiasi pilota? A essere onesto credo che questo sia solo un cliché. Certo alcuni piloti hanno questo sogno, ma penso che sia legato al fatto che i loro genitori amavano la Ferrari per la sua grande storia e il patrimonio culturale". Lo stesso discorso vale anche per l'attuale F1, criticata in virtù di regolamenti sempre più restrittivi non solo dai fans, ma anche da alcuni addetti ai lavori: "Non tutti possono amare la F1. Se c'è qualcuno che pensa che sia noiosa è comprensibile. Io penso invece che sia uno sport davvero bello ed eccitante e mi piace vedere l'entusiasmo dei tifosi ai Gran Premi".


Come tutti i piloti di F1 della nuova generazione anche Ricciardo conferma di ispirarsi ad uno dei più grandi del recente passato, un campione celebrato poco tempo fa in occasione del ventennale della sua scomparsa a Imola: "Il mio idolo in F1 è sempre stato Ayrton Senna e da appassionato di motori mi piaceva molto Dale Earnhardt, sette volte campione Nascar e Chad Reed, il pilota australiano di Motocross". A questo Daniel aggiunge anche il sentimento di grande commozione provato nel momento in cui è venuto a conoscenza del dramma di Michael Schumacher sulle nevi francesi lo scorso inverno: "Quando ho appreso la notizia, come tutti, sono stato triste e scioccato. Continuo a pregare per lui perché ne possa uscire al meglio".


E da appassionato di sport in generale, il portacolori della Red Bull ha confermato di aver seguito anche se non con molto interesse i mondiali di calcio recentemente disputati in Brasile, rivelando poi di avere recentemente provato lui stesso a scendere in campo sul rettangolo verde:  "Non ho seguito molto i mondiali. Ho seguito l'Italia e l'Australia e quando sono state eliminate, purtroppo al primo turno, ho perso interesse. Ho giocato una partita di calcio a Silverstone. Abbiamo tirato dei calci di rigore e poi ho dovuto destreggiarmi tra una palla da tennis e il mio feed. Ho fatto bene. Ho fatto 21..!"


Infine, parlando delle proprie origini italiane, Daniel ha spiegato quale lato della sua personalità viene toccato particolarmente quando si rapporta con il nostro paese:  "Il mio dna italiano esce fuori sicuramente nel mangiare. Adoro il cibo italiano. Quando posso mangiare e allenarmi duramente mi piace il mio cibo. Vacanze? Amo nuotare e rilassarmi. Mi piacerebbe trascorrere le ferie in Italia, mio padre era siciliano e quella potrebbe essere una bella destinazione così come un giorno vorrei andare in Sardegna. Amo l'Italia e in particolare il suo cibo".

Fonte: http://www.f1passion.it/2014/07/f1-ricciardo-gareggiare-per-la-ferrari-un-sogno-solo-un-cliche/

Secondo me ha pienamente ragione. I team rimangono e i piloti vanno e vengono e nella loro carriera si vogliono distinguere per la velocità è vincere il più possibile indifferentemente dalla monoposto che guidano.
Poi secondo me è una frecciatina a Vettel che ha sempre sognato la Ferrari  :-rst


Ecco che ora per il ferrarista MEDIO sarà solo un pilotino che non vale nulla :-ahah :-ahah

Tra parentesi, è quello che ho sempre pensato (riguardo la Ferrari, non Ricciardo! :-) ), non esiste una squadra superiore alle altre, e forse forse (perchè la ritengo la più importante a livello tecnico per l'impronta lasciata) solo la Lotus (ehm la VERA Lotus) può essere ritenuta superiore alle altre come Storia (parere assolutamente personale)
NOI FACCIAMO LA STORIA, VOI LA RACCONTATE SOLTANTO (Ron Dennis ai giornalisti 1989)

Citazione di: Illmor87 il 23 Luglio 2014, 16:24:19

Ecco che ora per il ferrarista MEDIO sarà solo un pilotino che non vale nulla :-ahah :-ahah

Tra parentesi, è quello che ho sempre pensato (riguardo la Ferrari, non Ricciardo! :-) ), non esiste una squadra superiore alle altre, e forse forse (perchè la ritengo la più importante a livello tecnico per l'impronta lasciata) solo la Lotus (ehm la VERA Lotus) può essere ritenuta superiore alle altre come Storia (parere assolutamente personale)

O le squadre sono tutte uguali o non lo sono.
Io propendo per la seconda ipotesi. Simpatizzo per la Marussia ma... Ferrari è un'altra cosa.

Che la Lotus sia superiore alle altre come Storia, beh, è un tuo personale parere che, ovviamente non condivido. POi, si parla di Storia in senso molto generico. Storia dell'automobile? Storia della Formula 1? Storia delle corse?
Infine, ricordo le parole di Ricciardo in un'intervista sulla linea di partenza di un GP d'Australia che, nel momento in cui il giornalista lo associava al fatto che ffosse un po' italiano, lui diceva che il suo sogno sarebbe stato quello di correre con la Ferrari... vabbè so ragazzi... le idee si cambiano spesso. E adesso, pilota RB che senso avrebbe per lui enfatizzare l'eventuale predilezione per un'altra squadra?

Ricciardo è un gran pilota. all Toro Rosso hanno un buon naso... :-appl

Citazione di: Sam71 il 24 Luglio 2014, 14:42:33
Citazione di: Illmor87 il 23 Luglio 2014, 16:24:19

Ecco che ora per il ferrarista MEDIO sarà solo un pilotino che non vale nulla :-ahah :-ahah

Tra parentesi, è quello che ho sempre pensato (riguardo la Ferrari, non Ricciardo! :-) ), non esiste una squadra superiore alle altre, e forse forse (perchè la ritengo la più importante a livello tecnico per l'impronta lasciata) solo la Lotus (ehm la VERA Lotus) può essere ritenuta superiore alle altre come Storia (parere assolutamente personale)

O le squadre sono tutte uguali o non lo sono.
Io propendo per la seconda ipotesi. Simpatizzo per la Marussia ma... Ferrari è un'altra cosa.

Che la Lotus sia superiore alle altre come Storia, beh, è un tuo personale parere che, ovviamente non condivido. POi, si parla di Storia in senso molto generico. Storia dell'automobile? Storia della Formula 1? Storia delle corse?
Infine, ricordo le parole di Ricciardo in un'intervista sulla linea di partenza di un GP d'Australia che, nel momento in cui il giornalista lo associava al fatto che ffosse un po' italiano, lui diceva che il suo sogno sarebbe stato quello di correre con la Ferrari... vabbè so ragazzi... le idee si cambiano spesso. E adesso, pilota RB che senso avrebbe per lui enfatizzare l'eventuale predilezione per un'altra squadra?

Spiego meglio :-)

Innanzitutto ho sottolineato col maiuscolo apposta il tipico ferrarista "tifoso" (??) perchè ferrari=italiana, quello che se si vince va bene, se si perde gli altri rubbbano, non volevo certo indicare i ferraristi tifosi VERAMENTE col cuore (come te per esempio!) e NON per questione unicamente di nazionalità come appunto il ferrarista medio, del tipo che se la ferrari fosse chessò cinese e si chiamasse "fellali" questi non la tiferebbero mica!

Dopodicchè con l'espressione "squadra superiore alle altre" intendevo dire sul piano di partenza, senza che spuntino qui e lì dei vantaggi ora di diritti di veti ora di potere politico ec..
Per inciso, io non sopporto l'idea che ferrari o altre squadre partino davanti alle altre perchè con più storia alle spalle, con più peso vincente et similia, per me il concetto è che tutti devono partire alla pari, ma è chiaro che poi il tifoso porta acqua al proprio mulino, però deve finire lì
E' una cosa che vorrei fosse estesa a tutti gli sport ma è un mio sogno utopistico :-)
E' idiosincrasia pura alla classica espressione :" ma lei non sa chi sono io" che la forma riverente e di atteggiamento supino rivolto alle squadre più in alto fa liberamente supporre, in tutti gli sport
Per inciso, io non condivido affatto espressioni tipo "la Ferrari è la F1" ma nemmeno mi sogno di ritenere la mia McLaren davanti alle altre rossi compresi, anzi odio questi discorsi a prescindere; si parte alla pari punto e basta!
Con la Lotus intendevo ovviamente la F1 per via delle tantissime innovazioni che hanno cambiato volto alla stessa: senza la Lotus 72 non avremmo la forma attuale e i concetti di oggi per fare un esempio

Ma ripeto, è una mia umilissima opinione
NOI FACCIAMO LA STORIA, VOI LA RACCONTATE SOLTANTO (Ron Dennis ai giornalisti 1989)

Ti ringrazio per la spiegazione.
Per gran parte di quanto hai discusso, mi trovi d'accordo.
Sono del parere che ci sia poco di sport in questa formula 1. Sport inteso come massima accezione nobile del termine. In una qualsiasi gara sportiva, si parte tutti sullo stesso piano. Tutti hanno le medesime possibilità. Tutti sono soggetti alle stesse regole.
Questa è utopia, come dici tu; perchè comunque ci sono team che hanno risorse diverse e, soprattutto spartiscono dividendi, introiti, diritti diversi.
E' necessario? Purtroppo si, altrimenti il giocattolo non funziona. Ma la domanda fondamentale è: "E' giusto"?
Rientrando in tema del primo post di Paul, è evidente che Ricciardo ha dato una risposta soprattutto coerente con la propria situazione. La Ferrari è un sogno? Lui dice di no... dice che è un cliché. Per me è un sogno... ma è evidente che è pure un cliché. Un grandissimo Cliché.
La Ferrari ha un enorme seguito. E' stata dal tempo mitizzata. una fabbrichetta da 4 soldi che è divenuta leggendaria (che piaccia o no è così e lo scrivo senza nessun vanto o ironia).
Illmor, ti lancio una provocazione: se Bernie facesse vincere la Ferrari un paio d'anni di fila non credi che si eviterebbero regolamenti assurdi e si recupererebbero spettatori? p.s. ancora grazie per il post di chiarimento.

Citazione di: Sam71 il 24 Luglio 2014, 15:23:47
Questa è utopia, come dici tu; perchè comunque ci sono team che hanno risorse diverse e, soprattutto spartiscono dividendi, introiti, diritti diversi.
E' necessario? Purtroppo si, altrimenti il giocattolo non funziona.
Mi inserisco per "contestare" solo questo piccolo punto. Che ci siano squadre/società/team/atleti che hanno un peso più rilevante di altri è palese. Parlare con/del Real Madrid e del Sassuolo non può essere uguale, ma questo dovrebbe rimanere comunque FUORI dal "campo"...se il Sassuolo vince la Champions è giusto che prenda X milioni che spettano a chi la vince, e non perché lo squadrone di turno "partecipa" allora automaticamente si prende una fetta "bonus" in quanto ha "onorato" della sua presenza. Meritocrazia sportiva. Punto.

Gli sponsor esistono apposta...hai nome? Sei la Ferrari? La McLaren? Bene...significa che più persone pagheranno (di più) per avere il loro nome stampato sulla tua vernice e potrai investirli per migliorarti più degli altri "normali". Altri "benefici" legati alla propria presunta o effettiva "aura leggendaria" non dovresti averne. Non vedo cosa ci sia di sbagliato e così assolutamente impraticabile... :-)