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Citazione di: Pablo il 01 Agosto 2014, 10:47:51
Citazione di: GoLewisGo il 30 Luglio 2014, 19:21:36
Più che altro non capisco l'ostinazione a cambiare tecnici quando hanno già gente di primo livello. I farei un po' lavorare quella gente.
Secondo me c'é qualcosa che non va nelle strutture (e non parlo solo della galleria) e soprattutto nelle metodologie di lavoro. Nello sviluppo durante l'anno sono più bravi e più veloci gli altri team, e questo dovrebbe far riflettere Ferrari ed anche McLaren.
Molto probabile, però per la McLaren il problema è anche l'esodo che c'è stato negli anni precedenti...

F1 news: Marmorini lascia la Ferrari e va in Renault?

Luca Marmorini, ufficialmente fuori dalla Ferrari da pochissimi giorni sebbene già da un po’ di più in ferie forzate, pare abbia già trovato un nuovo datore di lavoro all’interno del fantastico mondo della Formula 1. Il tecnico toscano potrebbe approdare in Renault. So a cosa stanno pensando alcuni dei nostri lettori. Ma come? Questo viene considerato un bollito dalla scuderia di Maranello e finisce dritto dritto nelle mani della concorrenza? Succederà mica qualcosa di già visto con un certo Aldo Costa? L’ex direttore tecnico parmense, silurato in Italia per gli scarsi risultati delle sue monoposto, si gode ora gioie e champagne grazie al buon lavoro svolto per la Mercedes.

Nulla è ancora ufficiale

Secondo alcune indiscrezioni riportate in primis dal Corriere della Sera, Luca Marmorini sta trattando con Renault per dare il suo contributo alla rinascita dell’altro motorista deluso, oltre alla già citata Ferrari, dall’esperienza delle nuove power unit V6 turbo da 1,6 litri di cilindrata. L’esperto tecnico che vanta numerosi estimatori all’interno del Circus, potrebbe portare con sé anche alcuni uomini di fiducia che hanno collaborato con lui negli anni in Rosso. Su questo nuovo staff operativo si baserebbero i piani di rinascita dei francesi che, dopo aver perso tra i loro clienti anche la Lotus, ora stanno facendo di tutto per accontentare la Red Bull.

Nissan alla finestra

Sul conto di Marmorini, però, c’è dell’altro. Gli incontri ravvicinati con Renault, in verità, secondo Autosprint non sarebbero altro che preliminari ad una collaborazione con un altro marchio del gruppo, precisamente la Nissan che sta per esordire nel campionato Endurance con un prototipo che correrà nella LMP1 spinto da un propulsore ibrido di nuova concezione.

http://www.derapate.it/articolo/f1-news-marmorini-lascia-la-ferrari-e-va-in-renault/58829/

Ferrari, Marmorini:"Dietro il mio licenziamento ci sono Allison, Fry e Tombasiz"

Ferrari, tutta la verità di Marmorini

Formula1 15 agosto 2014
Buon Ferragosto a tutti.

Sono diventato amico di Luca Marmorini quando ancora lavorava alla Toyota.

Nell'estate del 2006 vincemmo insieme il premio 'Fair Play': con noi c'erano Edwin Moses e Stefka Kostadinova (se non sapete chi sono costoro, peggio per voi).

L'ingegner Marmorini, capo dell'area motori Ferrari, ha lasciato l'azienda di Maranello a fine luglio. La cosa si era saputa in precedenza e ne avevo anticipato qui la notizia, a inizio estate.

Marmorini finora non ha mai espresso la sua opinione su quanto accaduto nel cuore della Rossa.

Lo fa adesso per la prima volta.

Per questo ameno luogo detto Clog.

Gliene sono grato.

'Per cominciare lasciami dire che non parlo per la mia persona. Io con la Ferrari ho chiuso e sai come, quindi non c'entro più niente. Nemmeno mi spinge l'amore per la polemica inutile: purtroppo a Maranello c'è gente che si diverte ad addossare responsabilità a chi dovrebbe tacere, insomma scrivi che apro bocca in risposta, anche, ad una serie di provocazioni...'

'In breve. E' stata fatta passare l'idea che tutti i guai della F 14 T sono colpa della power unit. Come se in una azienda con la storia della Ferrari avessimo disimparato a fare i motori! Voglio dire, accetto qualunque accusa, ma non venitemi a dire che a Maranello ci sta gente che non conosce il mestiere, il turbo, gli ibridi, eccetera...'

'Io non mi chiamo fuori da niente. Però, vediamo di ristabilire la verità. Insieme ai miei collaboratori ho confezionato una power unit con certe dimensioni, cioè più piccola della versione Mercedes e anche della versione Renault, perchè questo ci è stato chiesto dal responsabile del progetto della vettura, il signor Tombazis...'

'Ci dissero: vogliamo una PU molto compatta, con radiatori piccoli, perchè compenseremo la minore potenza con soluzioni aerodinamiche che ci garantiranno un vantaggio sulle monoposto spinte dal Mercedes e sulle monoposto spinte dal Renault. E' andata esattamente così: solo che, quando ci siamo confrontati con la concorrenza, i cavalli in meno ovviamente c'erano, ma la compensazione da aerodinamica non esisteva assolutamente!'

'E' andata così e mi sarebbe piaciuto spiegarlo a Marco Mattiacci, quando è stato messo al posto di Domenicali. Ma con Mattiacci in tre mesi ho scambiato quattro parole, ci siamo visti due volte, la prima per i saluti, la seconda quando lui mi ha sottoposto la lettera che sanciva il mio addio alla azienda'.

''Guarda, io non voglio accusare nessuno. Davvero. Segnalo però che la Ferrari ha preso una strada che prevede di affidare il reparto corse a persone inesperte, le quali persone inesperte si avvalgono di consiglieri che finora nulla hanno dimostrato e che però godono di una fiducia incondizionata'.

'Chi sono i consiglieri di cui sopra? Pat Fry e James Allison'.

'La Ferrari rischia di danneggiare anche lo zoccolo duro sul quale in passato ha costruito tanti successi. Non parlo per me, io ormai sono out. Ma mi dispiace per i tecnici che conosco e che sono ancora lì, ottime persone che si stanno demoralizzando'.

'Nei miei confronti è stata usata tanta superficialità nell'esprimere giudizi negativi. Ma io rimango sereno, la mia sorte è stata decisa a tavolino ma quando penso a chi era quel tavolino neanche mi dispiace, se non per la Ferrari in quanto tale. Binotto il mio successore? Gli voglio bene, gli auguro solo di non mettere gli interessi di carriera davanti a tutto'.

'Il mio futuro? Non è vero che ho già firmato per la Renault. Anzi, nel presente a me una Formula Uno nella quale un motorista in pratica non può lavorare sulla sua creatura, causa regolamenti che impongono il congelamento, piace pochissimo. Però sono sincero, le corse da Gran Premio hanno un loro fascino, magari tra un mese io cambio idea e ai box ci torno...'

Fonte: Blog di Leo Turrini.
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

La Ferrari oggi mi sembra in tutto e per tutto quella del decennio '84-'93, ovvero il periodo fra il loro ultimo titolo costruttori e l'inizio della gestione Todt.
Una specie di tavolo da gioco dove ogni tecnico/manager cerca di sopravanzare gli altri parandosi allo stesso tempo le chiappe.
Come allora, noto il ripetersi di alcuni pattern:
- non c'è continuità nel progetto tecnico se non per un paio di stagioni
- c'è (relativa) continuità nei piloti che non sono mai messi in discussione, e questo si ritorce inevitabilmente sul clima in squadra
- il responsabile è individuato sempre e solo nel team manager che dopo un po' viene silurato dando la stura ad una serie di epurazioni
- alle epurazioni segue l'ingaggio del "mago" di turno che cambia il progetto tecnico e il cerchio si riapre.

Questo trend è stato spezzato nel momento in cui Montezemolo (e gliene va dato atto) ha:
- messo al comando un uomo di sport di comprovata esperienza sia gestionale che diretta (Todt era un ex-navigatore prima ancora che manager dei progetti Peugeot)
- ha acquistato in blocco nel giro di due anni il gruppo che aveva iniziato un ciclo vincente (Schumacher/Brawn/Toet/Byrne).
- dato piena fiducia al gruppo di cui sopra anche in mancanza di risultati effettivi (che poi, perdere il mondiale per tre anni all'ultima gara non è proprio da far schifo se vieni da terzi e quarti posti nel costruttori).

Tra parentesi, la ricetta di cui sopra è molto molto simile a quanto ha fatto la Red Bull quando è entrata in F1 come costruttore:
- ingaggiare Newey
- dargli carta bianca
- acquisire il miglior motore in circolazione (Renault)
- scovare un pilota di talento assoluto (e dio solo sa quanti piloti sono stati bruciati dal Red Bull Driver Search prima di trovare un Vettel che peraltro era...della Bmw).

Insomma, personalmente vedo la Ferrari messa male ancora a lungo.