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Jacques Villeneuve è in una fase molto poliedrica della sua vita: fa l'opinionista dei Gp di F.1 per Sky F1 Hd, ma ha partecipato alla 500 Miglia di Indianapolis, tornando nel catino dopo 19 anni conquistando il 14esimo posto con la Dallara del team Schmidt, ed è protagonista nel primo mondiale di Rallycross con una Peugeot 208 T16. Parliamo con l'ex campione del mondo di Formula 1 del 1997 con la Williams nel paddock del Red Bull Ring. E, come sempre, non esita a esprimere con chiarezza cristallina quello che è il suo pensiero. In modo poco diplomatico e diretto per il quale si è fatto apprezzare nel Circus. Lo avevamo visto minorenne debuttare in un test sull'Alfa 33 di Autosprint, all'inizio di una carriera che non si è ancora chiusa. Le corse come ossigeno per vivere...

"Il rallycross è molto interessante: nella giornata si fanno tante sfide di quattro giri. Conta il tempo che si ottiene e non la posizione. Guidiamo macchine da 600 cavalli che sono molto toste e divertenti. Mi diverto e alla gente la formula piace".

Niente a che vedere con Indianapolis...
"La 500 Miglia di Indianapolis è la più importante gara nel mondo, per cui non si possono fare delle comparazioni con altre corse".

Come l'hai trovata rispetto all'edizione che avevi vinto?
"E' un po' diversa perché adesso è diventata una gara nella quale bisogna tenere il ritmo. C'è meno potenza, anche se le velocità sono sempre molto elevate".

All'inizio hai fatto un po' do fatica...
"Si, non lo nascondo. Nel primo giorno di prove libere ho dovuto abituare di nuovo il cervello a reagire a quelle velocità, ma già il giorno dopo le cose sono andate molto meglio. Una volta che ho cancellato la sensazione della velocità, tutto è diventato più normale. Mi è bastato dormirci sopra una notte per ritrovare i ricordi mentali di diciannove anni fa".

In questi giorni si parla molto dell'esigenza di cambiare la Formula 1: tu cosa faresti per ridare interesse ai Gp?
"La F.1 è molto viva in questa fase. Tutti ricordiamo quando Senna e Prost si contendevano il mondiale nei testa a testa: erano gli unici che stavano allo stesso livello. E tutti erano felici. L'importante è non creare qualcosa di falso, come può essere il DRS. Quando si arriva su una pista come quella di Spielberg dove non ci sono tutte le vie di fuga in asfalto, ma c'è ancora l'erba e un errore si paga, piace alla gente. Se vai ad Abu Dhabi dove puoi andare largo ovunque e non succede niente, lo spettacolo è noioso. Così non si possono più vedere degli eroi in pista...".

Il coraggio era una caratteristica che ha segnato delle carriere nei campioni del passato, ma oggi non sembra un elemento importante per vincere...
"Da spettatore di un Gp se vedessi un pilota fare una cosa che io nemmeno penserei, nel mio immaginario si trasformerebbe subito in un extraterrestre. E, invece, ora si ha la sensazione che chiunque possa guidare una monoposto di F.1: sembra un gioco da bambini, perché pare basti un po' di allenamento alla playstation per imparare ad andare forte. Questo è uno dei motivi che non fa sognare la gente".

Quali sono le cause che fanno crollare l'audience della F.1?
"Io penso che siano molte le persone che non riescono a stare concentrate sullo stesso argomento per più di cinque minuti...".

E allora bisognerebbe accorciare i Gp?
"Assolutamente no, non sarebbero più dei Gran Premi. E' una questione di educazione, di formazione. I giovani di oggi sono multitasking, sempre connessi: ogni cinque minuti fanno una cosa diversa. E' difficile pensare di vedere un'intera famiglia davanti alla televisore per due ore per guardare un Gran Premio. Ma questo vale anche per le partite di calcio: i giovani guardano il gol, il replay e poi si dedicano ad altro, per poi tornare qualche minuto più tardi. È un modo di comportarsi che non si potrà cambiare...".

Ci sono state molte critiche alle power unit: le condividi?
"Questi non sono motori di Formula 1. Sia chiaro non tolgono niente allo show perché quando Hamilton e Rosberg si sono dati battaglia, lo spettacolo è stato divertentissimo. La power unit, però, deve essere estrema: i primi turbo avevano potenze da 1200 cavalli. E si vedeva che il pilota faceva fatica a governarli, mentre oggi si hanno motori con più potenza sulla strada: è evidente che c'è qualcosa che non va...".

A Spielberg si aspettavano dei problemi con il graining delle gomme che poi non si visto più di tanto...
"Le squadre hanno imparato a usare le gomme Pirelli e hanno fatto tesoro delle esperienze dello scorso anno. Quella austriaca era una pista speciale con lunghi rettilinei che non creavano difficoltà agli pneumatici, salvo che nelle ultime due curve. Per ovviare al graining ci sono due modi: avere tanto rispetto delle coperture per non generarlo, oppure si può farlo sparire con una guida aggressiva che determina un consumo del battistrada. Non ho guidato le Pirelli per cui non ti posso dire quale sia il metodo più efficace. Conta moltissimo anche il tipo di messa a punto che si è deciso di deliberare...".

Il graininig si è visto soprattutto sulle gomme posteriori...
"E' vero, ed è più difficile farlo sparire, perché non si può usare di più il volante per forzare le gomme come si fa con quelle anteriori. Ci sono piloti che non hanno accusato il graining e altri che lo patiscono...".

Raikkonen sembra uno di questi...
"Kimi non conosce la dolcezza nella guida. Per lui il gas o è tutto aperto o niente. Quest'anno ha già fatto una serie di testacoda come se fosse un pilota di Formula 3".

Il finlandese non si adatta alla F14 T e fa fatica rispetto ad Alonso...
"Raikkonen non ha più niente da fare in F.1, se ne può anche tornare a casa. È un pilota con molta esperienza, non ha bisogno che ci sia qualcuno che ad ogni gara gli offre delle scuse come se fosse un giovane alle prime armi. Ti servono due o tre gare per cambiare il modo di guidare e se non riesci ad adattarti, vuol dire che c'è un problema. Non si può andare avanti così quando sei un campione del mondo. Non hai diritto alle scuse...".

Un discorso simile si può fare anche per Sebastian Vettel?
"E' un quattro volte campione del mondo che ha meritato i titoli conquistati, ma adesso dalla Red Bull Racing viene trattato come toccava a Mark Webber. Sembra che abbiano deciso di puntare solo su Daniel Ricciardo. Adesso vogliono "ammazzare" Sebastian perché il tedesco non è in grado di dare altra immagine alla Red Bull. Perché a vincere sarebbe Vettel e non la squadra. Ecco perché a mio parere non sono troppo gentili con lui...".

Vuoi dire che sarà costretto a cambiare aria alla fine dell'anno?
"Certo, non può stare una stagione di più. Adesso anche Helmut Marko ha iniziato a criticarlo. Quando perdi il controllo della squadra e la politica comincia ad avere un peso sempre maggiore, sei finito".

La Red Bull Racing lo ha già mollato?
"Sì, loro cercano sempre la novità. Hanno Ricciardo che funziona e si dedicano a lui. È il nuovo che avanza. Lì Vettel è finito: deve cambiare squadra...".

Il mercato, però, non sembra offrire grandi opportunità: Mercedes e Ferrari sembrano avere le porte chiuse e la prospettiva di andare alla McLaren non deve essere troppo allettante, visti i risultati di Woking...
"Chi ha detto che la porta della Ferrari è chiusa? Io credo che anche Fernando sia stufo di lavorare per niente. E si vede che non ha più la gioia di guidare che aveva fino a due anni fa. Portava la squadra sulle sue spalle, mentre l'anno scorso ha mollato. Non ha più la forza per trascinare il team da solo. Sta aspettando la Rossa: a Spielberg che è una pista tutta di motore non è andata male, anche se sulla carta era un tracciato poco adatto alla F14 T. Si vede che comincia a funzionare il lavoro di James Allison. Alla Lotus l'inglese riusciva a fare delle macchine interessanti senza avere un pilota che fosse in grado di indicare uno sviluppo. Solo adesso si comincia a vedere il frutto del suo lavoro e potrebbe rimotivare il pilota. Credo che l'anno prossimo vedremo una Ferrari in ripresa: se Fernando avrà la pazienza di aspettare ne trarrà i frutti, altrimenti...".

Non ha molte alternative: almeno che non si conceda un anno sabbatico, magari partecipando alla 24 Ore di Le Mans con un altro Costruttore...
"Non si può dire che non ci sono delle alternative. Chi immaginava che Raikkonen sarebbe tornato in F.1. Chi poteva pensare che sarebbe rientrato alla Ferrari? Nessuno, eppure è a Maranello. Le possibilità ci sono sempre. Vedremo...".

Insomma, Jacques ha aperto il mercato...

Fonte: omnicorse.it
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

In molte risposte ha ragione da vendere, per il resto beh, dovrebbe ricordarsi di lui quando correva con la BARaHONDA
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Forse su Vettel ha un po' esagerato, però in generale ha ragione, ormai è il pilota b della RB, e in caso di rinascita McLaren sarebbe un colpaccio per entrambi il suo arrivo. Su alonso anche, stessa cosa che dissi l'anno scorso. Però ora si vedono i miglioramenti, e sono certo che un titolo almeno lo conquisteranno prima del suo ritiro.

Soprattutto hanno colpito anche a me le critiche di quel furbacchione di Helmut Marko...ovvio che questa macchina e questo motore non si adatta al suo stile di guida in fase di entrata in curva..dovrebbe essere bravo lui a cambiare il proprio stile..
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Sono d'accordo su tante cose.
Sulla gestione del graining che spiegherebbe anche la capacità gestionale di Lewis con le Pirelli nonostante il suo stile di guida ad esempio..

Su Vettel Villeneuve ha espresso il pensiero che mi ronza in testa da qualche settimana. In RB sono stanchi dell'immagine pesante del loro campione: troppo richiamo e troppi soldi di contratto pesano, hanno scoperto un giovane talentuoso che potrebbe continuare a far vincere la scuderia, macchina permettendo. Non stona e stupisce la decisione di far cambiar aria al tedesco ma allontanare un 4 volte campione del mondo è sempre difficile, così lo si invoglia ad andarsene con una serie di espedienti come strategie, telai aggiornati in ritardo, clima rigidi nei box ecc.

Raikkonen sembra davvero non abbia più nulla da dire purtroppo.
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Io sono invece zero d'accodo con il petulante JV. Vettel trattato come Webber, ergo sfavorito? Red Bull che punta tutto su Ricciardo per motivi di immagine? su dai non scherziamo. La verita' e' una e semplice, Ricciardo sta facendo cio' che ha fatto Hamilton con Alonso nel 2007: a sorpresa, lo sta battendo. Red Bull, soprattutto quest'anno, non ha alcun interesse a favorire un pilota invece che un altro, questa solfa del "favorire" e' una leggenda che c'e' sempre stata e sempre ci sara' in F1 e, a parte casi eclatanti e alla luce del sole come Schumacher in Ferrari (in cui pero' la differenza fra piloti sarebbe stata enorme anche senza favoritismi), e' sempre stata una cosa nella testa di giornalisti e tifosi.
Altrimenti Senna veniva favorito su Prost, Prost su Hill, Hill favorito su Villeneuve (sono sicuro che JV lo pensa..), Hamilton su Alonso, Button su Barrichello, Vettel su Webber, e in F1 la lotta fra compagni non e' mai reale ma "pilotata" dalle squadre. E allora spegnamo tutto e guardiamoci il curling..

Citazione di: liongalahad il 24 Giugno 2014, 02:39:58
Altrimenti Senna veniva favorito su Prost, Prost su Hill, Hill favorito su Villeneuve (sono sicuro che JV lo pensa..), Hamilton su Alonso, Button su Barrichello, Vettel su Webber, e in F1 la lotta fra compagni non e' mai reale ma "pilotata" dalle squadre. E allora spegnamo tutto e guardiamoci il curling..

E io direi anche qui su quo e qua, la gabbianella sul gatto e Cip su Ciop, sospetti sempre avuti. Il curling è uno sport bellissimo, non c'è neanche la Safety Car.
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Proprio per l'anno che sta vivendo la RB penso sia il caso di approfittarne per cambiar un pilota troppo costoso. Ricciardo è stato una sorpresa, certo, non c'era un complotto in atto contro Vettel e non è che a lui diano pezzi di serie B però magari spingono sul contorno e sul'atmosfera per allontanarlo, perché no scusa? Il telaio mal funzionante sono sicuro che non sia stato fatto apposta, che diamine, ma magari il ritardo a sostituirlo di un paio di settimane, oppure una strategia più azzardata con lui in gara.. Cose del genere. Non vedo cosa ci sarebbe di male o di tanto strano, se fossi Horner io lo farei. Il prossimo anno avrei lo stesso un pilota in grado di vincere se sfornassi un'altra vettura sopra la media e lo pagherei decisamente meno.
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Il fatto e' che, soprattutto con uno come Vettel, ci sono troppi interessi (di sponsor, mediatici eccetera) perche' si possa davvero credere che la redbull voglia in qualche modo sfavorirlo rispetto a un mister nessuno come Daniel Ricciardo. Alla Red Bull non conviene lasciar andare un 4 volte campione del mondo, anche se viene rimpiazzato con un pilota suo pari o addirittura superiore a lui (aspettiamo fine stagione per tirare le somme). Capirei ancora ancora se stessero lottando per il titolo, ma cosi'... comunque e' opinione mia quindi, in quanto tale, discutibilissima.. ;)

Però se ci pensi Vettel basa la sua fama solo ed esclusivamente su quei 4 mondiali vinti, secondo me non è ancora un personaggio stile alonso, o stile Valentino Rossi, che smuove orde di gente solo a pronunciare il suo nome, quindi è ancora sostituibile. Ormai in RB sanno che Ricciardo vincerebbe a mani basse il mondiale se avesse una vettura competitiva, perciò possono benissimo sacrificare il tedesco. Poi, se a lui va bene essere trattato più o meno alla pari con Daniel rimane, altrimenti si getta nel vuoto e passa alla McLaren. Il coltello dalla parte del manico ce l'ha la RB.

Beh il titolo non rispecchia il contenuto dell'articolo. Critica duramente il solo Kimi, ma per Vettel e Alonso il senso è un altro..
Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma della prima non sono neanche sicuro. Albert Einstein

In effetti pensavo di leggere dell'altro ed invece solo il MIO KImi viene criticato.

Chi parla qui è uno che è dentro la Formula 1 con entrambi i piedi e che se spara caz**te, viene cazziato. Ok, sono le opinioni di uno che è stato messo alla porta della F1, però probabilmente si basa su qualcosa di concreto.

La storia di Vettel sinceramente mi è nuova, però non dobbiamo dimenticarci che la Red Bull vive di immagine (Vettel, Loeb, Pastrana ecc...) e a mio dire Ricciardo rispecchia di più l'essenza Red Bull (che ad ogni venerdì sera ne verso a fiumi nei cocktail, mannaggia a loro :-grr :-grr :-grr :-grr).

Ricciardo a me piace molto, anche nei modi di fare e di esprimersi (Vettel è già volato in alto nella sbruffoneria, ben diverso dal Vettel pre campione).

Su Kimi, bè, mi duole il cuore ammettere che ne sta prendendo parecchie e probabilmente questa F1 non fa più per lui.

Su Alonso? Io lo vedo già fuori.