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Mossa a sorpresa: il pilota GP3 19enne russo guiderà per la squadra di Faenza


Daniil Kvyat gets Toro Rosso drive for 2014


Kvyat will partner Jean-Eric Vergne, who remains at the team for a third season. The 19-year-old Russian driver is currently second in the GP3 category with two races remaining.He also appeared at most of this year's European Formula Three races, winning once at Zadnvoort. He tested for Toro Rosso at Silverstone earlier this year."We are pleased to continue our policy of bringing on drivers from the Red Bull Junior Programme," said team principal Franz Tost."He impressed our team with a strong performance and very informative technical feedback at the young driver test in Silverstone. This suggests that the basic qualities from which he can progress are all in place. Daniil can be sure that we will use all our experience of training youngsters to give him the best possible start to his Formula One career."

Kvyat said his promotion to the team was "a dream come true"."I want to thank Red Bull and Toro Rosso for giving me this priceless opportunity," he said. "Ever since I began karting, I wanted to get to Formula 1 and now that wish will become reality next season.""I had a brief taste of working with the Toro Rosso team, when I drove for them at the Silverstone test and I enjoyed the experience very much. The fact I am based in Italy and speak Italian will, I am sure, help me to become part of the team very quickly."

Kvyat will be the second Russian driver to race in F1 following Vitaly Petrov. Russia will hold its first round of the world championship next year. Sauber are also considering promoting Russian driver Sergey Sirotkin to their team for next year.
Formula Renault 3.5 driver Antonio Felix da Costa had previously been tipped to take Ricciardo's place at the team.





http://www.f1fanatic.co.uk/2013/10/21/daniil-kvyat-gets-toro-rosso-drive-for-2014/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE


#2
Di questo passo la Formula 1 sarà popolata da russi...

Nessuno si faccia illusioni per il ritorno di un pilota italiano perché non c'è alcuna speranza. I russi saranno anche bravini per carità ma sono appoggiati da grossi sponsor. La Russia è un paese che nel giro di 20 anni dopo la fine dell'URSS si è rilanciato bene riconvertendo tutto il sistema economico. Hanno soldi da spendere (o buttare via in certi casi) e si vede. In Italia è un disastro; tralasciando tutto il discorso delle categorie minori per allevare giovani, il Presidente dell'ACI (persona che disprezzo, e non ho problemi a dirlo perché non ha ancora capito un emerito c.... di come vanno le cose) deve rendersi conto che in tempi di crisi un italiano se non ha le spalle protette da una grande azienda non potrà mai entrare nel circus. Ma io dico, ci vuole così tanto a fare uno, dico, un accordo tra un pilota, una grande azienda e l'ACI per scommettere almeno su un giovane da lanciare su una squadra di medio livello? Possibile che non si riesca a trovare una mega-ditta italiana disposta a sponsorizzare una bella promessa? O un gruppo associato di aziende? Apprezzo molto Davide Valsecchi, che giudico un pilota bravo e di talento, ma dispiace dirlo, per lui le speranze sono ridotte al lumicino. E la situazione al momento è tragica.

Scusate le parole a fiume, ma credo che ora come ora Ascari manterrà il suo posto di ultimo italiano iridato per molti decenni a venire.

Detto ciò, onestamente non conosco molto di questo Kvyat, ma se farà bene in Toro Rosso ci faranno un doppio affare.


"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Secondo me Iceman ha fatto la fotografia della situazione.
Condivido anche il discorso su Valsecchi, secondo me Davide ha pochissime speranze, meno di quante ne hanno avute piloti come Pantano e Bruni.
Fare prima di dire.


Che i soldi siano fondamentali è certo. Ma pensate anche alla MotoGP. Di piloti italiani neanche l'ombra (forti intendo, e su moto competitive). La colpa non è tutta degli altri, ma anche nostra. I piloti giovani della McLaren non stanno rubando o comprando il posto. Sono lì perché meritano. Non ci sono più tanti piloti come una volta perché forse non si crede sufficientemente negli sport motoristici. Non può essere casuale ad esempio che nelle moto vincano solo spagnoli.