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Super intervista col Grillo Rampante "La mia verità sul 2011 Ferrari"

Alla fine l'ho trovato, non è stato facile ma l'ho trovato. E adesso che l'ho trovato posso finalmente pubblicare in esclusiva la prima intervista in assoluto a uno dei personaggi più misteriosi della Formula 1, il Grillo Rampante, la vocina interiore (ma spesso anche esterna) della Ferrari, quella che nei momenti "mediaticamente" più delicati interviene da Maranello a seconda dei casi per dire la sua, per chiarire, per ricordare, per mettere i puntini sulle i, per togliere sassolini dalle scarpe, per rispondere, per smorzare, per annacquare, per confondere le acque.
Non svelare le coordinate del suo nascondiglio è stata l'unica condizione posta dal Grillo, che infatti si è lasciato contattare solamente ad Abu Dhabi, in trasferta, ai piedi del Ferrari World, luogo dove, nonostante  il trauma dell'anno scorso, il grillo ama tornare per riflettere. Ed io la rispetterò.
Intanto, grazie per avermi concesso l'intervista. Non deve essere stato facile accettare di parlare dopo una stagione del genere.
"Il grillo è un esperto  del settore (ndr: come Maradona e Cassano, l'intervistato ha il vezzo di parlare di se stesso in terza persona, di tanto in tanto) e non ha problemi ad ammettere quando gli altri hanno fatto un lavoro migliore del nostro. Vanno più forte, hanno lavorato meglio ed è giusto che vincano. Non c'è problema, è solo sport. Del resto ho ancora ben vivo nella memoria il ricordo di anni in cui accadeva scientificamente il contrario, la Ferrari davanti gli altri a inseguire".
Ecco, appunto. Adesso che vive in prima persona le sensazioni chi sta dall'altra parte, di chi subisce il dominio, che effetto le fa?
"Eh, fa male. C'è una grande frustrazione a vedere il gruppo che lavora tantissimo, si illude di recuperare terreno e poi invece vede l'obbiettivo sempre più lontano, sempre più avanti. Non è stato facile stare uniti. Non è stato facile anche perché intorno succedevano parecchie brutte cose... "
Ok cominciamo. Leviamoci il primo sassolino...
"Ma no. Nessun sassolino. Dico solo che per tutto l'anno mi ha ferito una certa tendenza da parte di alcuni a travalicare i limiti della critica e cercare di ferire la sensibilità di chi lavora".

Ottimo tema, su Repubblica.it si è parlato spesso di questo. Pensa che la critica sia stata troppo dura con la Ferrari?
"Più che altro mi è dispiaciuto che molte delle nostre spiegazioni siano costantemente cadute nel vuoto. Se la stampa, ma anche la tv i siti e  i blog, diciamo, se la critica si fosse limitata a dirci che avevamo fatto la macchina inadeguata, non ci sarebbero stati problema. Purtroppo era innegabile. Però si è andati oltre. Le faccio un esempio. Forse quello che mi ha colpito di più: i pit stop. Abbiamo spiegato per tutto l'anno, dati alla mano, che i nostri pit stop non erano peggio degli altri. Anzi che in molti casi erano più veloci. E invece niente,  alla fine è passato il concetto che i nostri meccanici  - probabilmente i migliori del paddock – di colpo non erano più capaci di fare il loro lavoro. A tale proposito, mi piace soffermarmi anche su certe, chiamiamole così, ingenuità: recentemente un comunicato stampa della Mercedes ha mostrato come i tedeschi siano i più bravi a fare i pit stop. Dati alla mano. Il grillo è andato a vederli questi "dati alla mano" e si è accorto che c'erano un po' di anomalie"-
Tipo?
"Ne dico una sola: è stato conteggiato come "pit stop" record della gara di Silverstone, quello della McLaren a Button. E in effetti era stato il più veloce. Solamente che poi cinquanta metri dopo Button ha perso la gomma. Come dire: per risparmiare tempo non hanno avvitato i bulloni. Così sono capace anche io a fare i record. E già che ci siamo. Indovinate un po' chi ha fatto il miglior tempo al pit stop in quella gara, tolto il cambio delle tre gomme della McLaren?".
La Ferrari?
"Eh. La stessa cosa, lo stesso atteggiamento che ho notato, vale per la strategia. Ormai è passato il concetto che quando la sbagliamo (raramente) siamo dei cani e quando l'azzecchiamo è caso. Questo ostinarsi oltre l'evidenza mi ha ferito. Non le critiche. Quelle, anche le più feroci, ci possono stare. Siamo strutturati per accettarle o per respingerle, senza problemi".
Beh, conoscendo la puntigliosità del Grillo nei confronti dei media e delle tesi da loro avanzate, è andata bene se i sassolini sono finiti. Tutto qui?
"C'è un'altra cosa che non mi piace proprio, da un po' di tanto tempo a questa parte. Il continuo ricorso al "...quando c'era lui...". Il Grillo ama Ross Brawn ma, proprio perché lo ama e lo conosce, può affermare con certezza che davvero non vinceva da solo, Ross Brawn. E quanto ad errori ne faceva eccome anche lui. Del resto se guardo ai risultati degli ultimi anni... Ecco: sento dire "...quando c'era lui..." poi guardo la classifica e francamente c'è qualcosa che non mi torna. Alla Honda aveva un budget strepitoso condito da quattro gallerie del vento  e non ha combinato niente, poi ha vinto un mondiale, ma sappiamo tutti come... E poi la squadra ha cambiato nome, diventando Mercedes, quindi non esattamente un bruscolino nel mondo delle quattro ruote, e i suoi piloti sono andati sul podio due volte in due anni....
"L'altra cosa che mi fa impazzire, dopo "quando c'era lui" è: "Domenicali  è troppo buono". L'altro tormentone".

In effetti, sembra un pezzo di pane, Domenicali
"Ma che c'entra!! Dire che è troppo buono è come lamentarsi che una cosa funziona troppo bene. Mi sembra che ci sia un velato masochismo dietro una frase del genere. Anche da parte dei giornalisti che preferiscono essere trattati male, come succedeva prima, piuttosto che bene, come succede ora. Questo però, almeno, lo condividiamo con gli inglesi: anche loro ce l'hanno con Whitmarsh perché è troppo buono. Invece quando c'era Ron Dennis..."
In effetti però i risultati, sia in un caso sia nell'altro, parlano chiaro...
"Adesso il Grillo si arrabbia davvero. Non credo che in McLaren abbiano sbagliato le macchine perché Whitmarsh invece di grugnire sorride. Altrimenti non si capisce come abbiano fatto poi a recuperare terreno sulle Red Bull, sempre col sorridente Whitmarsh..."
Con questo cosa vuole dire?
"Che occorre un maggiore sforzo di comprensione da parte di chi critica. Nella noia di certe giornate a Maranello, specie quando i ragazzi sono in trasferta, leggo molti blog e molti forum, oltre ovviamente ai giornali: l'acrimonia dei tifosi da forum è difficilmente sostenibile, con tutta la buona volontà che ci posso mettere. C'è una tendenza alla superficialità. Leggi i blog e vedi che sono tutti pronti a dire che i piloti e gli ingegneri stanno lì solo per i soldi, per le raccomandazioni, che sono tutti incapaci. Possibile mi chiedo? L'80-90 per cento di chi è qui in Ferrari oggi era qui anche cinque anni fa. Quando sugli stessi blog e sugli stessi forum venivano trattati come eroi. Tanto scemi non saranno, quindi. In questi cinque anni, la McLaren ha vinto 27 GP, la Ferrari 24, la Red Bull 26. Gruppi dirigenti che hanno ottenuto risultati simili. E invece oggi a leggere certi siti scopri che i geni sono tutti da una parte mentre in McLaren e Ferrari c'è solo un branco di deficienti... Suvvia: un po' di equilibrio..."
A proposito, è vero che il Grillo non ha affatto apprezzato la rubrica di Jarno Trulli, ospitata su queste colonne
"Non è che non l'ho gradita. E' solo che penso che sia molto difficile e delicato giudicare da dentro, senza una visione di insieme, senza il necessario distacco, l'operato dei colleghi. Tutto qui".

Capitolo Massa. Felipe ha deluso.
"Non lo posso negare".
Cosa gli è successo?
"Credo che il problema vada trovato negli aspetti psicologici e motivazionali. Logico ma superficiale sarebbe stato dire: ha subito un grave incidente e da quel giorno non ha più vinto una gara. Ma non è così. Io ho parlato spesso con gli ingegneri di Felipe. Quando chiedi a loro se ha perso la velocità, loro ti dicono di no. Dal punto di vista della telemetria è tutto come quando andava veloce. Non frena prima, non da gas dopo... "
E però i numeri sono impietosi.
"Secondo me è un problema di spirito. In certe situazioni in termini di spirito, ha l'aria di trovarsi in difficoltà. Felipe aveva sempre avuto compagni di squadra "importanti", ma nessuno come Alonso. Con Micheal era il fratellino minore che cresceva bene. Tra i due c'era un rapporto diverso. Così come era diverso il rapporto con Raikkonen: a Maranello, il punto di riferimento era sempre Felipe. Invece con Alonso le cose sono cambiate. Fernando è arrivato e si è inserito in un modo mostruoso. Ha sorpreso tutti".
Anche Massa. Non è il caso di arrendersi all'evidenza e cercare di portare a Maranello, Button. Lei ha esternato moltissimo contro l'ipotesi di arrivo dell'inglese in Ferrari...
"Su Button ci terrei a chiarire di non aver mai detto che è un paracarro, a differenza di qualcun altro che si è dovuto rimangiare il giudizio. Anzi, mi è sempre piaciuto. (Quando il grillo era giovane si era invaghito di un'addetta stampa inglese ed era anche il primo anno di Button che esordì in F1, impressionando. E quindi si era illuso che potesse lavorare nella Scuderia portando con sé la suddetta suddita della Regina come interprete, poi invece non se ne fece niente). Il punto è che la F1 non è il calcio. Il futuro va programmato. Nel 2012 diamo ancora fiducia a Massa. Poi vediamo".

A proposito. Chiudiamo l'intervista con un paio di auspici. Cosa si augura per il futuro.
"Così a bruciapelo la prima risposta che mi viene è: spero che torni Kimi Raikkonen. Un personaggio bellissimo. Vorrei proprio rivederlo in una pista di F1. E poi un altro desiderio, un po' più retorico. Posso?".
Basta che non cita Shakespeare come l'ultima volta che ha voluto fare il retorico.
"Io penso che la F1 sia alla vigilia di una rivoluzione. Di un enorme cambiamento. C'è del fermento sottotraccia, un'attività che credo da gennaio darà i suoi frutti. Ecco quello che vorrei è che questo cambiamento porti con sé più partecipazione da parte della gente e dei media, che sarebbe una rivoluzione culturale per questo sport. Perché il Grillo, in fondo, è sempre stato un rivoluzionario".


http://mensurati.blogautore.repubblica.it/2011/11/28/super-intervista-col-grillo-rampante-la-mia-verita-sul-2011-ferrari/?ref=HRERO-1

Articolo di Mensurati di Repubblica da leggere due volte almeno per capire certi mugugni dentro alla Ferrari.
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Dal 2006:

Mclaren   27 vittorie= 1 mondiale piloti
Red Bull  26 vittorie= 2 mondiali piloti-2 costruttori
Ferrari    24 vittorie= 1 mondiale piloti-2 costruttori

Non l'avrei mai detto :-dbb
Dati che ti lasciano non poco l'amaro in bocca...

contano anche quelli vinti in tribunale , quindi è normale

Citazione di: riccardo il 29 Novembre 2011, 01:39:30
contano anche quelli vinti in tribunale , quindi è normale
Tutto quello che vuoi...resta il fatto che vincendo più di tutti abbiamo raccolto MENO (o COME se vuoi togliere il 2007) degli altri. Obbiettivamente è deludente.

Beh, è evidente che per quanto riguarda i risultati sulla carta siamo parecchio deludenti. Poi che quelli effettivi siano diversi, ci lascia ancora di più l'amaro in bocca.

Fare prima di dire.


beh penso che se restiamo solo agli annuari tanto cari a mazzoni non parliamo di vera F1, senza le sentenze legali al posto nostro c'era la rossa e noi avevamo 2 piloti e un costruttori.
Poi se non vogliamo tenerne conto ok, ma un forum di appassionati veri questo discorso lo prende in considerazione , non solo le statistiche.
Come non ricordare il mondiale dell'elaiam con Hill o la vittoria dai box

Citazione di: riccardo il 29 Novembre 2011, 18:43:49
beh penso che se restiamo solo agli annuari tanto cari a mazzoni non parliamo di vera F1, senza le sentenze legali al posto nostro c'era la rossa e noi avevamo 2 piloti e un costruttori.
Poi se non vogliamo tenerne conto ok, ma un forum di appassionati veri questo discorso lo prende in considerazione , non solo le statistiche.
Come non ricordare il mondiale dell'elaiam con Hill o la vittoria dai box
Ovvio, mica mi dimentico. Quello che mi rode è che la McLaren passa alla storia anche come quella che aveva torto in tutto quello schifo, quindi i mondiali di quella squallida scuderia sarebbero pure legittimi. Però, d'altro canto, mi sento sicuro sul fatto che i veri appassionati, quelli che la F1 la conoscono bene, sapranno che razza di ladrate sono state fatte.

Le "ladrate" sono opinionabili (notare nel calcio quanti casini ci sono ancora a distanza di anni  :-nono), i numeri NO.
Sul discorso 2007 comunque non voglio riaprire il mega OT...ho la mia opinione.

io non contesto i numeri, tantomeno l'opinabilità di questi, ma le statistiche fatte sui numeri che hanno spiegazioni diverse dai meri valori in pista.
Inopinabile che il 2007 vedeva la McLaren più prestazionale della rossa. Il 2008 ci vide vincere con una macchina inferiore
Il 76 lo vincemmo grazie al ritiro di Lauda per motivi....di ripicca ecc...

Sarà la mia avversione per i numeri che non sono veritieri, come ad esempio il record di vettel , certo è un record statisticamente, ma ricordare che è stato fatto su un calendario più lungo sminuirebbe il record

Non scrivo per spirito di polemica , semplicemente una discussione nella quale mi fanno sorridere queste statistiche come i paragoni fra i mondiali di fangio con 5 gp e quelli di oggi con 19 gare

Come dice Riccardo un 2007 "normale" avrebbe portato un paio di titoli in più a noi e meno alla Ferrari.

In ogni caso il fatto che abbiamo vinto più di tutti (in termini di gare negli ultimi 5 anni) è la dimostrazione che manteniamo un ottimo livello di prestazioni. Se continuiamo così sicuramente arriveranno anche i mondiali.

Citazione di: riccardo il 29 Novembre 2011, 20:01:16
io non contesto i numeri, tantomeno l'opinabilità di questi, ma le statistiche fatte sui numeri che hanno spiegazioni diverse dai meri valori in pista.
Inopinabile che il 2007 vedeva la McLaren più prestazionale della rossa. Il 2008 ci vide vincere con una macchina inferiore
Il 76 lo vincemmo grazie al ritiro di Lauda per motivi....di ripicca ecc...

Sarà la mia avversione per i numeri che non sono veritieri, come ad esempio il record di vettel , certo è un record statisticamente, ma ricordare che è stato fatto su un calendario più lungo sminuirebbe il record

Non scrivo per spirito di polemica , semplicemente una discussione nella quale mi fanno sorridere queste statistiche come i paragoni fra i mondiali di fangio con 5 gp e quelli di oggi con 19 gare
Purtroppo è così infatti. Io ormai non polemizzo più, come hai anche detto tu, ma il bruciore che ho dentro per quell'anno non svanirà mai e poi mai. Se dovessi fare un figlio, la prima cosa che gli racconterei sarebbe la bufola story.

Citazione di: B1uRay il 29 Novembre 2011, 19:31:51
Le "ladrate" sono opinionabili (notare nel calcio quanti casini ci sono ancora a distanza di anni  :-nono), i numeri NO.
Sul discorso 2007 comunque non voglio riaprire il mega OT...ho la mia opinione.

Avrebbe potuto essere un mio post.
Grazie per avermi evitato la fatica. ;)

Citazione di: Mika84 il 28 Novembre 2011, 23:37:10
"Più che altro mi è dispiaciuto che molte delle nostre spiegazioni siano costantemente cadute nel vuoto.
Tipo la favola della galleria del vento tarata male, sconfessata da più parti?