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Mi unisco a voi con il mio dispiacere. Ciao Dan.  :-prg

Mi unisco a voi nell'esprimere il mio rammarico per la perdita di un pilota che, pur non avendolo mai visto correre, sapevo essere tra i migliori talenti messi in luce dalla IRL.
E soprattutto era un uomo con una famiglia da veder crescere.

Vorrei però che si evitasse di fare dietrologia spicciola sulle corse Usa, e specialmente sugli ovali, che non sono assolutamente meno sicuri della stragrande maggioranza delle piste europee.
Il termine "sicurezza" assume di per sé un significato relativo quando si crea una carambola di 15 vetture lanciate a 200 all'ora, di cui più di una prende il volo. E non si può proprio dire che questa sia la norma nelle gare per monoposto su ovali.
L'unico problema di queste macchine (ed è un problema intrinseco del telaio), è che quando si alzano appena da terra diventano istantaneamente degli aeroplani, per scelte progettuali volte a soddisfare specifiche richieste dell'IRL all'epoca della scissione con la Champ Car, e che in sostanza miravano a rendere più facili da guidare le vetture.

Questo non è voler puntare il dito contro nessuno, solo mi fa male leggere le stesse generalizzazioni che mi faceva male leggere all'epoca di Imola '94.

Ecco il comunicato di Lewis Hamilton in memoria di Dan Wheldon:

"This is an extremely sad day.

Dan was a racer I'd followed throughout my career, as I often followed in his footsteps as we climbed the motorsport ladder in the UK.

He was an extremely talented driver. As a British guy, who not only went over to the States but who twice won the Indy 500, he was an inspirational guy, and someone that every racing driver looked up to with respect and admiration.

This is a tragic loss at such a young age. My heart goes out to his family and friends during this extremely difficult time."

Quello che è successo è estremamente drammatico e mi dispiace moltissimo sia per lui sia per la sua famiglia,  :'(ma in un incidente che ha coinvolto 15 vetture è già molto che sia morto "solo" un pilota  :'(. Ripeto, è una tragedia sotto tutti i punti di vista, ma questi bolidi superano di netto le velocità di una Formula 1 e gli incidenti sono dietro l'angolo. Non voglio gufare sullo falsa riga di Mazzoni, ma penso che la Formula 1 sia lo sport motoristico più sicuro (sempre considerando il rischio connaturato al mestiere). Pensate a certi incidenti, come quello di Burti a Spa nel 2001 o di Kubica a Montreal nel 2007: in entrambi i casi i piloti sono usciti vivi, vegeti e nel pieno possesso delle loro capacità fisiche e mentali. Ok, ora Kubica non corre, ma la causa è di ben altra natura.
In ogni caso, Dan R.I.P.

Effettivamente, è già molto che gli altri siano vivi...

non penso sia demagogia affermare che da dopo imola 94 non mi ricordo morti in f1 mentre in usa se ne contano ancora, sarà un caso?, sfiga? congiunzioni astrali?

hanno sviluppato un alettone su richiesta dei vertici che tenga le vetture a terra, con l'effetto di aver fatto crescere la velocità e decollare le auto appena si alzano.
In F1 si è ridotta la velocità, si è intervenuto sulle gomme , con risultati pressapochistici, ma si è andati avanti nella sicurezza dei circuiti, che poi si sia oltrepassata la misura per motivi vari è verità, ma qualcosa è successo, gli incidenti in F1 hanno prodotto pochissimi danni.
Fin chè si cerca lo spettacolo, il botto, cosa per cui gli americani vanno a vedere le gare, fin chè girano in ovali con il muro a bordo pista... beh allora penso facilonisticamente che morti ce ne saranno sempre, o almeno paraplegici che volano sul muro, mi pare che quest'anno non sia stato l'unico incidente.
Poi se uno segue quella serie non si senta attaccato quando un italiota come me fà considerazioni banali ma che hanno riscontro nella realtà, gli incidenti gravi capitano in usa, se non intervengono vuol dire che piace così, ma non mi si parli di sicurezza, ad iniziare dagli incendi che ci sono in ogni incidente pesante, cosa che in F1 non mi ricordo da anni

l'ultimo grave incidente in formula 1 che ha coinvolto i piloti (escludendo quindi monza 2000 e melbourne 2001, nei quali sono morti due commissari di gara  :'( ) è stato quello di mika nel '95. di certo il golf è uno sport meno rischioso, ma incidenti come quello di domenica a las vegas nella categoria IRL o come quello di zanardi nel 2001,
http://www.youtube.com/watch?v=IDDeJyWnAcY
in formula 1 sono scongiurati. niente circuiti ovali e velocità leggermente inferiori.

Condoglianze ad amici e famiglia...altro non posso dire.  :-prg

Citazione di: riccardo il 18 Ottobre 2011, 20:54:41
non penso sia demagogia affermare che da dopo imola 94 non mi ricordo morti in f1 mentre in usa se ne contano ancora, sarà un caso?, sfiga? congiunzioni astrali?

hanno sviluppato un alettone su richiesta dei vertici che tenga le vetture a terra, con l'effetto di aver fatto crescere la velocità e decollare le auto appena si alzano.
In F1 si è ridotta la velocità, si è intervenuto sulle gomme , con risultati pressapochistici, ma si è andati avanti nella sicurezza dei circuiti, che poi si sia oltrepassata la misura per motivi vari è verità, ma qualcosa è successo, gli incidenti in F1 hanno prodotto pochissimi danni.
Fin chè si cerca lo spettacolo, il botto, cosa per cui gli americani vanno a vedere le gare, fin chè girano in ovali con il muro a bordo pista... beh allora penso facilonisticamente che morti ce ne saranno sempre, o almeno paraplegici che volano sul muro, mi pare che quest'anno non sia stato l'unico incidente.
Poi se uno segue quella serie non si senta attaccato quando un italiota come me fà considerazioni banali ma che hanno riscontro nella realtà, gli incidenti gravi capitano in usa, se non intervengono vuol dire che piace così, ma non mi si parli di sicurezza, ad iniziare dagli incendi che ci sono in ogni incidente pesante, cosa che in F1 non mi ricordo da anni
Infatti credo che agli spettatori piacciano proprio gli incidenti.

Citazione di: riccardo il 18 Ottobre 2011, 20:54:41
non penso sia demagogia affermare che da dopo imola 94 non mi ricordo morti in f1 mentre in usa se ne contano ancora, sarà un caso?, sfiga? congiunzioni astrali?

Beh, un momento: Henry Surtees è morto un paio d'anni fa in F.2 (una serie ufficialmente sancita dalla FIA, che pertanto non dovrebbe certo avere inferiori standard di sicurezza).
Marco Campos morì nel '95 a Magny Cours in F.3000 decollando e uccidendosi ricadendo su un muretto.
Quindi non parlerei a priori di una maggiore sicurezza delle gare europee rispetto a quelle Usa, soprattutto se teniamo conto del numero di vetture in pista contemporaneamente per la distanza di gara (le corse su ovale sono mediamente molto più lunghe di quelle su stradale).

Citazione
hanno sviluppato un alettone su richiesta dei vertici che tenga le vetture a terra, con l'effetto di aver fatto crescere la velocità e decollare le auto appena si alzano.
In F1 si è ridotta la velocità, si è intervenuto sulle gomme , con risultati pressapochistici, ma si è andati avanti nella sicurezza dei circuiti, che poi si sia oltrepassata la misura per motivi vari è verità, ma qualcosa è successo, gli incidenti in F1 hanno prodotto pochissimi danni.

Fin chè si cerca lo spettacolo, il botto, cosa per cui gli americani vanno a vedere le gare, fin chè girano in ovali con il muro a bordo pista... beh allora penso facilonisticamente che morti ce ne saranno sempre, o almeno paraplegici che volano sul muro, mi pare che quest'anno non sia stato l'unico incidente.
Poi se uno segue quella serie non si senta attaccato quando un italiota come me fà considerazioni banali ma che hanno riscontro nella realtà, gli incidenti gravi capitano in usa, se non intervengono vuol dire che piace così, ma non mi si parli di sicurezza, ad iniziare dagli incendi che ci sono in ogni incidente pesante, cosa che in F1 non mi ricordo da anni

Sinceramente, io non credo assolutamente che eventi come quelli di Imola siano stati frutto di macchine meno sicure di quelle di oggi. Pochi mesi prima, dopo il volo di Fittipaldi a Monza, ci si spellava le mani applaudendo alle F1 moderne che erano così tanto più sicure di qualche anno prima.
Mika si salvò per miracolo nel '95.
Il collare Hans era obbligatorio in Usa quasi due anni prima che in F1 ne venisse anche solo avviata la sperimentazione.
Per cui non mi meraviglia che nelle competizioni FIA si sia continuato a morire, come in Usa.
E' uno sport dove se va storta, può andare così. L'unica differenza con cinquant'anni fa, è che oggi deve andare DAVVERO storta perché ci scappi il morto.
E viste le attuali regole della F1, fatte dopo che i "fans" hanno per anni richiesto i sorpassi a ogni costo, io non mi sento di accusare proprio nessuno per la ricerca dello show a tutti i costi.

Surtees è morto per un evento particolarmente sfortunato, non per un semplice impatto... e campos è morto 16 anni fa, così come è di 16 anni fa l'incidente di mika.. non direi che si tratti di eventi molto recenti...

basta vedere l'incidente di Kubica in canada per rendersi conto di quanto siano sicure le F1 di oggi, la scocca è studiata per sopportare impatti a diverse decine di G e si è arrivati ad un punto in cui, salvo oggetti volanti (tipo la gomma di surtees o la molla di massa), le vetture sono virtualmente indistruttibili... mi sembra ben altra cosa rispetto alle indy in cui ad ogni impatto si scatenano incendi e le auto vanno letteralmente in mille pezzi..



Non entro troppo nel merito della pericolosità delle vetture o delle piste. Mi limito ad accettare che la cultura dello sport automobilistico Americano è diverso dal nostro. E non è solo Show.
Detto questo credo sia giusto comunque differenziare i casi. Kubica non ci rimise la pelle non perchè la BMW fosse più sicura della Dallara di Wheldon, ma semplicemente perchè non urtò con la testa come invece avvenuto per Wheldon. Questa è una possibilità che in F1 difficilmente potrà capitare, ma quello che puoi prevedere lo eviti, quello che non è mai successo come lo metti in preventivo?

Citazione di: liongalahad il 19 Ottobre 2011, 09:38:25
Surtees è morto per un evento particolarmente sfortunato, non per un semplice impatto...
Beh, ma nemmeno Wheldon è morto per un semplice impatto, le circostanze di quell'incidente sono state più uniche che rare (15 vetture che carambolano e diverse che prendono il volo).

Citazione
e campos è morto 16 anni fa, così come è di 16 anni fa l'incidente di mika.. non direi che si tratti di eventi molto recenti...

Beh, ma nello stesso periodo in gare Indycar è morto solo Paul Dana. Non vedo molta differenza.

Citazionebasta vedere l'incidente di Kubica in canada per rendersi conto di quanto siano sicure le F1 di oggi, la scocca è studiata per sopportare impatti a diverse decine di G e si è arrivati ad un punto in cui, salvo oggetti volanti (tipo la gomma di surtees o la molla di massa), le vetture sono virtualmente indistruttibili...
Se la molla di Massa fosse arrivata 5 cm più in basso Felipe sarebbe morto. Non ci vedo nulla a che fare con la sicurezza di vetture o piste.
Kubica e IMHO è stato semplicemente molto, ma molto più fortunato di Wheldon. O se preferite, Dan è stato molto più sfortunato.

Citazionemi sembra ben altra cosa rispetto alle indy in cui ad ogni impatto si scatenano incendi e le auto vanno letteralmente in mille pezzi..


Questa mi sembra esattamente il tipo di generalizzazione che sentivo dopo Imola '94 e che temevo...
A Spa '98 quante scocche erano pronte per il cassonetto? Se un solo pilota fosse decollato, solo dio sa che fine avrebbe potuto fare.
Di Abu Dhabi 2010 e del rischio corso da Schumacher è già stato detto.





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però il fuoco quantomeno devi ammettere che non si vede mai o quasi in F1 (renault a parte coi suoi scarichi octopus)... l'altro giorno a LV non so quante auto erano invase dalle fiamme

Citazione di: liongalahad il 19 Ottobre 2011, 12:16:12
però il fuoco quantomeno devi ammettere che non si vede mai o quasi in F1 (renault a parte coi suoi scarichi octopus)... l'altro giorno a LV non so quante auto erano invase dalle fiamme
Se fracassi una contro l'altra in quel modo 15 scocche piene di carburante, vedrai che le fiamme saltano fuori anche in F1.
Dobbiamo tenere presente che, per la sua dinamica, l'incidente di domenica scorsa è estremamente particolare e (per fortuna) raro anche nella Indycar.

Per questo non vorrei che si facesse di tutta un'erba un fascio, tutto qui.
Per dire: alcuni media italiani stanno cavalcando la storia che Wheldon è morto per aver accettato una scommessa, ma a morire avrebbe potuto benissimo essere Will Power che in quella gara si giocava il titolo con Franchitti.