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k momenti indimenticabili, adoro questa rubrica!

questa gara la ricordo schumacher fece un grandissimo sorpasso ai danni di hakkinen.

Citazione di: ferrari27 il 08 Maggio 2008, 15:15:50
questa gara la ricordo schumacher fece un grandissimo sorpasso ai danni di hakkinen.

Si.......... un  bel sorpasso !, dopo qualche giro di battaglia serrata tra lui e Hakkinen, le battaglie che mi hanno divertito e entusiasmato, sono proprio quelle tra  Schummy e Mika !....poi  naturalmente  quelle di Ayrton e Prost!
Ma  bisogna anche sottolineare  che Mika aveva  problemi con i freni ! questo spiega quell'errore alla roggia.

#48
Citazione di: Kima Hamilton il 08 Maggio 2008, 08:38:19
k momenti indimenticabili, adoro questa rubrica!

? un grande piacere per me regalare questi momenti indimenticabili ! :-)

era uno dei primi gran premi da me visti per intero

Citazione di: Maurizio_Kart64 il 08 Maggio 2008, 21:41:53
Citazione di: Kima Hamilton il 08 Maggio 2008, 08:38:19
k momenti indimenticabili, adoro questa rubrica!

? un grade piacere per me regalare questi momenti indimenticabili ! :-)

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Il GP di Spa fu uno dei primi ricordi di Formula 1 vista "veramente" (e non solo perch? non sapevo cosa fare).. la partenza, ricordo che mio padre balz? in piedi...

10 anni fa... m?...

 io mi ricordo che quella partenza la vidi.... in bianco e nero!!! gi? la tv dove stavo in vacanza (era estate inoltrata) era un vecchio "cassone" anni settanta e c'erano anche problemi con l'antenna mi fece gustare una (doppia!!) partenza "old style" ahah :-) ...e che partenze!! mai successo prima nella storia due eventi di fila cosi'!!!
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

#52
Quel gran premio non lo vidi perch? ero in Inghilterra  :-?

Ricordo che entrai in un supermercato dove c'era un televisore che parlava della gara ma siccome ero di fretta, chiesi a un tizio che stava l? chi aveva vinto e quello mi fece un mezzo sorrisetto dicendomi:"Damon Hill".

Io lo guardai pensando "ma chi strac***o ? questo?" e poi gli chiesi:"E oltre a Damon Hill chi c'? sul podio?"

E quello "Alesi" e io me ne uscii pensando "S?, certo come no, e Senna ? ancora vivo".

Poi quando il giorno dopo seppi che era vero e cosa ancora pi? bella, che il Cursed era andato a sbattere addosso a Coulthard,  comprai qualcosa come quattordici giornali sportivi e rimasi tutto il giorno nella cuccetta del mio camper ad ululare davanti alle foto di lui mentre tornava ai box su tre ruote  :-evvi

"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Io mi ricordo che andai a Monza il Venerdi, per assistere alle prove e prequalifiche, ma all'ultimo minuto, venne gi? un'acquazzone !
Ero in postazione  alla  "Ascari " quando vidi arrivare Coulthard e and? in testacoda,  immaginatevi i vari fischi e bouuu, erano talmente assordanti che coprivano addirittura il rumore del motore Mercedes !
Ragazzi ero fradicio come na spugna , ma felicissimo di essere  l? ! Monza mi ha regalato momenti intensi, vere emozioni, specialmente la prima  volta che mi recai all'autodromo.... era il 16 agosto del 1991, una giornata di Test !
Ma in quella prima occasione non vidi  Senna, aveva provato il giorno prima ! allora decisi di andare a vedere in seguito le prove ufficiali !
Quando vidi per la prima volta quel casco giallo, fu veramente una forte emozione, ma anche una grande Pole del mio  Idolo Senna !

GP Lussemburgo   ?N?rburgring?  27/09/1998

Eppure era iniziata nel migliore dei modi, per la Ferrari, due rosse in prima fila non si vedevano da pi? di tre anni, da Spa '95; ma prima di raccontare come ? andata !, vale la pena di ricordare una cosa!, cos? semplice e banale da venire spesso dimenticata.
La F300 di Maranello ha corso per quasi tutta la stagione in condizioni di inferiorit?, anche se infinitamente pi? veloce e affidabile della concorrenza "normale" - Williams, Benetton, per non parlare dei team cosiddetti minori.
La creatura di Rory Byrne  (con la consulenza tecnica di Ross Brawn),subisce la Mclaren, almeno quando questa non ha intoppi tecnici, una eccezione per tutte Magny-Cours, ma ce ne sono poche altre per Adrian Newey, che l'ha voluta cos?, anche se in teoria il progetto porta ancora la firma di Neil Oatley, la mp4/13 ? una delle, sue monoposto pi? riuscite, assieme alla March-Leyton House dell'88, alla Williams Fw14 del '91, uno dei progetti che ricorder? pi? volentieri, anche per dirla con lo stesso Adrian.
Un distacco pi? radicale dai soliti canoni di quanto non fosse la Ferrari '98", da molto tempo, ormai, il mondiale lo vince chi ha la macchina migliore !, certo,tre anni fa Schumacher domin? la stagione con una monoposto ottima come la Benetton b195. che con la stessa vettura, il suo compagno Johnny Herbert vinse gli unici due gp della sua carriera.
Un argomento che scotta dopo il N?rburgring, vengono in mente le parole di David Coulthard alla presentazione della McLaren  mp4/13: "non capisco la Ferrari! puntano tutto su un pilota !, in pratica dimezzano le proprie chances per il mondiale", oddio, alla resa dei conti non ? che anche Ron Dennis possa fare diversamente; e se fosse per Coulthard, terzo all'arrivo e staccato di mezzo minuto dal duo Hakkinen-Schummy,  il mondiale avrebbe un'altra faccia.
Nel campionato dei gregari, ? a Irvine che tocca il macigno pi? grosso, per la clamorosa ingenuit? con la quale apre la strada a Mika, e forse ancora di pi? per il ritmo indiavolato delle prime battute di gara, quando avrebbe dovuto fare da tappo e contenere le Mclaren, in modo che il suo caposquadra accumulasse il maggiore distacco possibile.
Come vadano in realt? le cose, la Ferrari lo capisce dal warm-up, le McLaren hanno perso ancora la bussola in qualifica, ma con pi? benzina e gli assetti rivisti sono imbattibili, l'idea dei Rossi ? stare davanti dopo il primo giro di pit-stop, poi si vedr?!, non funziona !, al28. giro l'argentea  McLaren rientra in pista, ancora al comando, la corsa ? gi? decisa, il mondiale forse.
Schumacher  si lamenta per le gomme (un classico delle sue gare-no) e non vuole ritardare la sosta ai box, il suo vantaggio massimo, arrivato a otto secondi, si vanifica in pochi giri, contro la macchina migliore serviva un superuomo !, ma anche nella patria di nietzsche questo non sempre succede.
I piani Ferrari sono chiari, al via Irvine deve proteggere  Schumacher che scatta non bene dalla seconda Pole Position  stagionale, Eddie schizza davanti a tutti, poi cede per un ordine di scuderia , il comando a Schumacher, solo che poi ceder? anche la seconda e la terza posizione, finendo a fare la locomotiva di un trenino, che comprende  la Williams di Fretzen e le due Benetton di Fisichella e Wurz.
Sono sette finora le vittorie 98? di Mika hakkinen ,che proprio qui, un' anno prima,aveva ottenuto la sua prima Pole in carriera, stavolta per? in gara i Mercedes hanno retto sino in fondo al traguardo.
Festeggia anche Coulthard terzo, fa buon viso a cattivo gioco Schumacher, spruzzando Mika di champagne e salutando il pubblico con  pollice levato in alto, il distacco dal Leader, sono solo di quattro punti, ma sono punti pesanti











GP  Giappone  ?Suzuka ?  1/10/1998

Quattordici punti di distacco in classifica, se non altro, Schumacher non deve rimpiangere i dieci punti sfumati a ?Spa?, quando era ormai sicuro vincitore, ma alla fine calcolando i dieci punti sfumati in Belgio, rimangono quattro nel finale, a favore di Hakkinen, non si pu? certo dire che Schummy abbia perso il mondiale, solo per quel episodio.
La sua squadra, ancora una volta, ? seconda. con 133 punti nella classifica costruttori, un record se si pensa che solo l'anno prima, su 17 gp e non 16, si era fermata a 102, per capire la fisionomia del campionato, basta pensare che la terza squadra classificata, la Williams, ha quasi cento lunghezze di distacco dalla rossa.
I granpremi della stagione hanno avuto quattro vincitori, ma se si esclude l'exploit di Hill, bravissimo ma anche aiutato dalle circostanze, a Spa, rimangono solo i due piloti Mclaren e Schummy, Coulthard un gp l'ha vinto, Irvine no !,a Suzuka qualcuno storce il naso vedendolo contento sul podio, ? secondo, ma non ha mai neppure provato a impensierire Hakkinen, come dire che se anche Schumacher avesse vinto la gara, non sarebbe cambiato niente per il mondiale.
Eddie non ha portato via punti al suo caposquadra, anzi, gliene ha ceduto uno in Austria, facendosi passare con la patetica scusa di un problema ai freni !, ma non ne ha nemmeno rubati tanti ad Hakkinen, due in Francia, pi? un sorpasso a Monza, quando Mika ormai andava a rallentatore.
La Ferrari ha fondato la squadra su un uomo, la Mclaren su un ingegnere, Adrian Newey  ? costato meno e ha pagato di pi?, ma considerando anche l'appoggio della Mercedes, il team di Ron Dennis ? di gran lunga il pi? potente e quello con il maggiore budget a disposizione.
Tutti parlano, a ragione, della riscossa e dalla progressiva ascesa Ferrari. di anno in anno.
Ma pochi ricordano un gp al N?rburgring, con Hakkinen e Blundell in lotta con le forti in fondo al gruppo, e di allora sono passati tre anni, non trenta, per tracciare un bilancio del mondiale bisogna ricordare anche queste cose.
Con il '98 finisce, per ora , la guerre delle gomme!, ? durata poco, ? costata moltissimo, ? stata in molti casi il fattore decisivo, con le Goodyear in palla dall'inizio dell'anno, forse Schumacher ce l'avrebbe fatta, ma pensarci adesso ? inutile, meglio guardare all'anno che viene.
Aveva detto: ?con la Frizione non siamo ancora a posto?, come volevasi dimostrare, la versione ufficiale ? che nel giro di ricognizione, le temperature della Ferrari di Schumacher  fossero troppo alte, abbia tirato per mandare pi? aria nei radiatori.
Hakkinen che non ? fesso, lo ha seguito a rilento,tirandosi dietro il gruppo, con il risultato che al momento del via, la Rossa era forse ferma da troppo tempo in griglia, al momento dello spegnimento dei semafori, la sua Rossa ? rimasta impiantata sulla griglia, obbligandolo nella ripartenza, a partire in fondo al gruppo per regolamento.
Una grande rimonta, una grande gara, fino al punto che una gomma forata,mette fine al suo inseguimento Mondiale, parcheggia la monoposto al lato della pista, mentre Hakkinen ? il nuovo campione del Mondo !.












                                                http://www.youtube.com/watch?v=ZDimkumQdok&feature=related



#56
Mika Hakkinen   World Champion 1998

Storie e aneddoti ....poco conosciuti

Un pomeriggio di luglio, la Mercedes ha invitato la stampa, a una dimostrazione con i piloti McLaren, sulla pista di prova della fabbrica, si pu? provare l'emozione del curvone sopraelevato! con le coup? della stella, e anche con il pullman, ci andiamo tutti, e quando a 100 all'ora il mondo ruota di 90 gradi ridiamo come matti.
Quando il torpedone si ferma c'? solo una faccia preoccupata !, Mika Hakkinen scende dal pullman, guarda le gomme e scuote la testa: "no, no, non si pu? fare con un mezzo cos?. ? pericoloso", il pilota campione del mondo di f.1, una fama giustamente guadagnata di aggressivit? e coraggio, l'uomo che ha visto la morte in faccia,  si spaventa su un pulman? "senti, un conto ? la pista, dove sai i rischi che prendi, un conto ? fare queste cose.
Mika Hakkinen. lui alla pista, alle corse, ha dato tutto, applicandosi con una seriet? maniacale, modificando persino il proprio carattere "com'ero da bambino? una peste, l'incubo dei miei genitori".
Quando si trasfer? in Inghilterra per correre con Dick Bennet, l'adolescente Mika ? un ragazzo chiuso e taciturno. "vestito in modo trasandato, con i capelli lunghi e poco puliti", come ricorda Erkki Mustakari, uno dei primi giornalisti finlandesi a seguirne la carriera, esce poco, parla pochissimo, e quasi sempre di corse, si allena anche poco fisicamente. quando va a correre.
In F.1 con la Lotus, i meccanici del team, i pi? tremendi del circus !, gli mettono del piombo nelle scarpe da ginnastica per fargli capire che deve darsi da fare, lui la prende abbastanza bene: "mi avevano chiamato  racconta Andy Tilley, uno dei suoi primi ingegneri di pista, perch? avevo la fama di saper lavorare con i piloti "difficili" e lui era considerato tale, io mi sono sempre trovato bene, certo che non aveva una gran predisposizione ai rapporti umani".
Per Martin Brundle, che ci ha corso assieme in mclaren nel'94, non ne aveva per niente: "con lui la comunicazione era zero", ma Brundle ? anche, per motivi suoi, un fan di Schumacher e quindi un anti-Hakkinen.
La verit? ? che Mika ? un tipo timido. anche con le donne, "i suoi rapporti con le ragazze, ricorda Andy ,mi sembravano sempre molto superficiali".
Quando ha ormai trent'anni, Mika si trova a girare uno spot per la Mercedes con una modella da infarto. "alla fine delle riprese c'era una cena ufficiale in albergo, lei tardava e dissero a me di andarla a prendere, busso alla porta della sua camera e lei viene ad aprire con indosso solo l'asciugamano,". e com'? andata? "niente, ho fatto il bravo", Erja, che lo ha sposato in primavera, sar? contenta!, con lui ha diviso i momenti pi? difficili e ottenuto persino l'approvazione di Ron Dennis, che con mogli   fidanzate sta sempre molto attento.
Erja ? la "parte sociale" di Mika, che ha sempre bisogno di qualcuno intorno per ricordargli gli impegni di tutti i giorni.
Nei primi tempi alla Mclaren il suo manager, Didier Coton, si occupava anche di fargli la valigia, come quasi tutti i piloti, Mika si fa viziare volentieri, ma ? sempre educato e tranquillo, a volte sembra persino distaccato ricorda Johhny Herbert: "eravamo assieme in Lotus nel'92, un pomeriggio a Silverstone stavamo tornando in albergo, lui a un certo punto fa: 'l'anno prossimo avremo le sospensioni attive, per me dev'essere come guidare con le gomme sgonfie, fammi un po' capire com'?'!, scende dalla macchina e sgonfia i copertoni, poi parte come un pazzo, dopo un po'si ferma, e con l'aria pi? tranquilla del mondo commenta: ?non ci ho capito niente!, per? adesso abbiamo le gomme distrutte".
Alla Mclaren, negli anni bui, lo battezzarono "casco vuoto". e oggi? "oggi ? diverso - dice il ds del team Ramirez. "magari cambia idea dieci volte in un giorno, ma come pilota ? fortissimo". si ? visto !.

                                                                 
                                               

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1998 ANNO SPETTACOLARE!!!!!!!!!!!!!!

Vero, la Mclaren era spettacolare quell'anno. Adrian Newey e Mika Hakkinen, binomio perfetto anche se la Ferrari riusc?, ovviamente con Schumi, a sfiorarlo quel titolo che sembrava cosi lontano.

AmanteMclaren
Nel 1993 la McLaren si trova per la prima volta dal 1988 senza il partner Honda. La motorizzazione Honda è stata uno degli elementi che hanno contribuito al dominio della McLaren tra il 1988 ed il 1991. Già nel 1992 la McLaren, ancora motorizzata Honda non aveva colto risultati esaltanti. I padroni della stagione erano stati la Williams e Mansell. Nel 1993 la McLaren montava i propulsori della Ford ma non proprio il top della gamma. Infatti, il team ufficiale Ford per il '93 era la Benetton. La McLaren però aveva ancora un asso nella manica: Ayrton Senna. A dire il vero, fino all'ultimo non fu chiaro se la McLaren avrebbe potuto disporre delle prestazioni sportive di Ayrton anche nel '93. A Senna, già allora, importava solo una cosa: andare alla Williams e dal momento che ciò era impossibile nel '93, ambiva ad arrivarci nel '94. Il '93 Ayrton era disponibile a spenderlo anche negli States.. come la prova della Penske, sul tracciato di Phoenix dimostra. Senna spese tutte le sue carte e strappò una soluzione contrattuale molto conveniente per lui a Ron Dennis. Accanto a Senna la McLaren schierò Michael Andretti. Andretti fu una delle grandi delusioni di quella stagione. La McLaren lo appiedò prima della fine della stagione non tanto per i suoi pessimi risultati con il volante, quanto per il suo ridicolo atteggiamento. Michael Andretti infatti, avrebbe avuto la possibiltà di ascoltare Senna e di imparare da lui ma non lo fece. Con aria di supponenza, continuò ad abitare negli USA facendo spola con l'aereo. Pensare che Ron Dennis arrivò ad offrirgli una casa in Francia per consentirgli di stare più vicino al team... ma lui, rifiutò quella soluzione. In aggiunta, c'era Hakkinen, il collaudatore che invece aveva l'atteggiamento giusto ed un ottimo talento e la McLaren gli diede la possibilità di correre da titolare le ultime gare della stagione '93. Al debutto Hakkinen riuscì pure a battere Senna in qualifica!
Per la McLaren la stagione '93 fu comunque di ottimo livello. Nonostante il mezzo non proprio competitivo, la McLaren con Senna si tolse parecchie soddisfazioni. Intanto Ayrton colse un successo leggendario a Donington sotto la pioggia e a Monaco, la gara di maggior prestigio. Oltre a ciò, Ayrton vinse in Brasile, a Suzuka ed Adelaide. Nell'ultima gara del mondiale ad Adelaide, un emozionato Senna, consapevole che la sua avventura in McLaren era giunta al termine, porta la McLaren in cima alla storia, se così si può dire. Infatti la McLaren supera la Ferrari per numero di gare vinte. Prima del via della partenza, Senna nell'abitacolo chiama Ramirez. Jo pensa che Ayrton voglia una stretta alle cinture, ed invece Senna dice a Ramirez "è strano farlo l'ultima volta con una McLaren". Jo replica "se è strano per te figurati per noi" ed allora, Ayrton prende il braccio di Jo e gli comunica la sua emozione, dopodichè va a vincere.

Per il 1994 la McLaren sceglie la fornitura Peugeot. Per un attimo nel '93, era apparso possibile un matrimonio della McLaren con la Lamborghini, tanto che Senna girò con una McLaren dotata del propulsore Lambo. Non se ne fece però nulla. La McLaren infatti doveva soppesare due esigenze diverse: la competitività del motore e l'aspetto finanziario. La Peugeot era disponibile a pagare per metà lo sviluppo dell'auto cosa che la Lamborghini non avrebbe fatto. Per questo Ron firmò con i francesi in attesa di firmare un matrimonio storico con la Mercedes.

Il Lambo aveva impressionato sia Senna che la McLaren in generale in quel test e facilmente si capì che sviluppandolo e lavorandoci con l'esperienza di un top team come la McLaren si poteva tirar fuori un motore piuttosto performante. L'offerta della Peugeot però era più interessante economicamente: non solo quei motori non andavano pagati, ma i francesi si impegnavano a tirar fuori metà dei soldi per lo sviluppo dell'auto. Oltretutto non era neppure sicuro che il motore non sarebbe stato competitivo dal momento che la Peugeot non era la prima arrivata negli sport motoristici. Anzi, c'erano buoni motivi per ben sperare. Ma la stagione '94 ben presto si rivelò una stagione di grandi difficoltà per il team. Oltre ad una vettura non proprio ben riuscita, il Peugeot si rivelò un serio problema. I motoristi francesi, spesso rifiutavano di prendere in considerazioni tutti i problemi che la McLaren gli riportava (surriscaldamento, eccessivo consumo di olio, vibrazioni...).
Nel '95 alla fine la McLaren si sposò con la Mercedes.
La prima stagione della McLaren Mercedes fu terribile. La coppia di piloti presentata ad inizio stagione era formata da Hakkinen e Mansell. Mansell fu ingaggiato a causa della pressione del main sponsor ma Dennis non era convinto. Come spesso accade, Ron aveva visto giusto. Mansell era poco interessato a far crescere la vettura, lui voleva solo una vettura competitiva parcheggiata in garage. La McLaren venne incontro alle sue esigenze, adattando un telaio al suo bizzarro modo di stare in auto. Mansell guidava stando molto vicino al (piccolo) volante con le braccia piegate. Questo imponeva una vettura con un abitacolo largo. Il problema di Mansell, un pò come quello di Michael Andretti non era la scarsa competitività ma l'assurdo modo di atteggiarsi nel team e così, quando si ritirò semplicemente lamentando che la macchina fosse inguidabile la McLaren lo lasciò a piedi. Se Mansell era una zavorra per il team, Hakkinen lo stava tenendo in piedi. Ma ad Adelaide, Mika rischiò la morte. Un terribile incidente dovuto ad un problema ad una gomma, lo portò alle soglie del coma. Piquet ebbe a dire "Tu puoi sbattere le braccia il petto o altro, tu fai la riabilitazione e torni come prima, ma se tu sbatti la testa e perdi conoscenza tu non torni più come prima. Torni che sei un pilota dimezzato, perchè l'altra metà di te muore nell'abitacolo". Hakkinen ebbe modo, invece, di tornare da quell'incidente con grande forza e seppe anche dimostrare di essere ancora in grado di vincere.
La McLaren presentò nel '96 una vettura ancora non all'altezza. Era una vettura solida ma non competitiva. La stagione terminò senza vittorie, unica nota positiva, il secondo posto nella pazza gara di Monaco dove in fondo arrivarono solo in tre con Panis vincitore.
Dopo 49 gare senza vittorie, la McLaren si presenta a Melbourne per l'inizio della stagione '97.
La McLaren per la prima volta da molti anni non è più bianco-rossa ma colorata in argento a causa del cambio del main sponsor: dalla Marlboro alla West.
Per la McLaren il digiuno si spezza grazie alla vittoria di David Coulthard.
Il successo nella gara iniziale dipese anche dal ritiro nelle prime fasi di Villeneuve che aveva la pole. La McLaren nella prima parte della stagione però deluse ancora. Poi nella seconda parte la macchina si dimostrò più competitiva ma fragile. In diverse occasioni Hakkinen fu lasciato a piedi mentre era in testa. Arrivò comunque un successo a Monza con Coulthard ed una doppietta all'ultima corsa della stagione, quella dello speronamento tentato di Schumacher a Villeneuve, a Jerez. La gara di Jerez venne vinta da Hakkinen con Coulthard secondo.
Il salto di competitività della McLaren nella seconda parte della stagione faceva ben sperare per il '98, ma soprattutto, era l'ingaggio di Adrian Newey geniale progettista proveniente dalla Williams a far pensare che la McLaren potesse essere finalmente competitiva per il mondiale nel '98.
Alla prima gara della stagione '98, la McLaren superò tutte le più rosee aspettative, vincendo con un vantaggio abissale la prima corsa e mettendo a segno una doppietta. Hakkinen, a causa di un'incomprensione, rientrò inutilmente (dal momento che per lui non era pronto alcun pit) in corsia box e perse la posizione in favore di Coulthard, ma lo scozzese gli ridiede la posizione e Hakkinen colse il suo secondo successo in F1. Dopo la gara iniziarono le polemiche per l'inversione di posizioni (guardacaso con Mosley in prima fila per una sanzione) e in aggiunta altre polemiche per un dispositivo denominato terzo pedale del freno che la McLaren montava. Il dispositivo era perfettamente lecito dal momento che la FIA lo aveva approvato ma ora una nuova decisione della FIA, che sposò le tesi della Ferrari, lo rese illecito. La decisione, come sempre in questi casi, non è retroattiva e vale solo per il futuro. Il successo in Australia era perfettamente valido ma da lì in poi non sarebbe stato più possibile impiegare il terzo pedale. Perciò la McLaren ne fece a meno in Brasile, ma ciò nonostante, dominò e siglò una splendida doppietta. In Argentina, invece, vinse Schumacher. Poi, per la McLaren arrivò il successo ad Imola con Coulthard. Con Hakkinen invece la McLaren vinse due gare consecutive: Monaco e Barcellona.
Successivamente Schumacher ha infilato un tris di vittorie: Montreal, Magny Cours e Silverstone. Il successo inglese arrivò anche grazie ad un pasticcio dei commissari che tardarono troppo a comunicare un penalty a Schumacher. Così il tedesco sfruttò gli ultimi tre giri della corsa e rientrò solo all'ultimo come gli consentiva il regolamento. Così facendo tagliò il traguardo passando dalla corsia dei box e vinse. Menomale che la McLaren correva in casa!
In Austria e ad Hockenheim torna a vincere Hakkinen ma in Ungheria va in scena il capolavoro di Schumacher e della Ferrari che vincono con una strategia a tre soste. La successiva gara a SPA fu di quelle che sollevarono un vespaio di polemiche. La partenza e la gara si svolsero sotto un diluvio universale e videro una ecatombe di auto altrettanto universale. Alla ripartenza, Hakkinen è eliminato da una serie di contatti al via mentre Schumacher prende il largo. La pioggia sul tracciato è molto intensa e le vetture sollevano scie come motoscafi. Durante una fase di doppiaggio, Schumacher e Coulthard collidono ed il tedesco è costretto al ritiro. Naturalmente si scatena la caccia al colpevole. Coulthard, forse, non ha tenuto la condotta giusta essendo un doppiato, ma tra i due probabilmente ci sono state delle incomprensioni dovute alla totale assenza di visibilità. Ciò che è significativo di questo incidente è che Schumacher e Coulthard alla gara successiva si sono spiegati e stretti la mano al motorhome Williams. Un implicito modo per riconoscere che quanto avvenuto era frutto più che altro delle avverse condizioni atmosferiche. In particolare, fu riconosciuto da Schumacher a Coulthard la non intenzionalità. A Monza, dopo la stretta di mano Schumacher-Coulthard, è il tedesco della Ferrari a vincere.
Al Nurburgring va però in scena il capolavoro di Hakkinen.
La penultima prova del mondiale 1998 va in scena al Nurburgring. Il sabato la Ferrari riesce a prendersi l'intera prima fila e i favoriti per il titolo sembrano ora la Rossa e Michael Schumacher.
La McLaren nelle prove sembra essersi completamente persa ma gli uomini del team anglotedesco non si perdono d'animo e lavorano duro nella notte per presentare una macchina forte quanto la rossa per la gara. Nel warm up Hakkinen e la McLaren mp4/13 dimostrano di essere a loro agio sul passo gara. In gara, però, Hakkinen si troverà ad affrontare una difficoltà non da poco ossia quella di partire dalla seconda fila. Irvine e Schumacher scattano bene e conservano la posizione. Il piano ferrari consiste nella fuga di Schumacher mentre Irvine dovrebbe bloccare Hakkinen. Ma il piano dei rossi non riesce: Hakkinen passa Irvine e si lancia all'ineguimento di Schumacher. La gara si gioca al pit stop: Hakkinen riesce a sopravanzare Schumacher. Il finlandese vince la gara: ora il suo vantaggio in classifica sul tedesco è di 4 punti.
Dopo il successo in Germania, Hakkinen si presenta a Suzuka con 4 punti di vantaggio. Al via della corsa a Schumacher si spegne il motore ed è costretto a partire in fondo. Schumacher recupera delle posizioni ma alla fine è costretto al ritiro. Così Hakkinen può guidare negli ultimi giri cantando dentro il casco: è campione del mondo. Alla McLaren va anche il campionato costruttori.

Articolo DiAmante