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#15
GP. Italia ? Monza? 08/09/1991




Un'immagine storica, nella sua tristezza, apre la nostra rassegna sul gp d'italia: pur non risparmiando di fare scintille con la footwork, Alboreto fallisce la qualificazione nella ?sua? monza, il resto ? ?colore?, verso i colori ferrari
La monza-dei-festeggiamenti fa corona  al cinque volte iridato Fangio, che si mette al volante della splendida alfa romeo che gli regal?, nel 1951, il suo primo titolo F,1;  ma festeggia anche il gp numero 200 di Piquet, mentre sulle tribune qualcuno ha idee molto precise su come la ferrari tornerebbe a fare sognare, poi donne, donne di sogno, Serena Grandi firma autografi ai Box, mentre Carol Alt mette in agitazione i meccanici Ferrari.Monza elegge gi? in prova la sua ?stella?: ? Michael Schumacher, deb di lusso in Belgio due settimane prima, e ora approdato alla Benetton, con la quale si qualifica 7., addirittura davanti al compagno Piquet;  Patrese ritira il trofeo Paletti indetto dalla Saima per il migliore pilota tricolore in griglia, Lehto medita sulla sua Dallara in crisi.Senna, controlla centimetro a centimetro la Mclaren che gli ha dato la Pole Position e con la quale, domani, tenter? di chiudere il discorso iridato.In casa ferrari, invece,  tutto ? pronto per la gara,  ma resta  una tristezza. per quella Pole neanche avvicinata.Monza a luce verde, anzi, Bianco-Rosso, ? Senna che scatta e va in testa, alla sua destra, Mansell fa fumare le gomme masi incolonnna secondo,mentre in quarta fila un'incerto Scumacher, anche lui a ruote fumanti, fa capire con quale ritmo-irreverenziale affronti il suo primo vero gp; attacca anche Alesi, che al secondo giro ?vola? alla chicane prima del curvone si fermer? per lavori ai Box econtinuer?, attardatissimo, fino alla rituale rottura del motore.
Ma la sabbia ?saluta? anche tanti altri, Boutsen si ritira con il volante in mano, e Berger fa un dritto da antologia;Martini si gira, fa ..fuoco e fiamme ma non riparte, e Brundle si insabbia a ruote  inchiodate, non ? finita,Moreno sulla Jordan ex-Gachot, ex-Schumacher, esce di  strada e smette gi? al secondo giro..,Piquet inventa  un miracolo ...sul cordolo della prima chicane, ma almeno evita di insabbiarsi; sabbie, ma non... mobili, anche per Capelli, che torner? in pista per poi concludere ottavo. un'acrobazia, ma di altro tipo la compie anche Patrese, la sua Willlams per un attimo in prima posizione dopo averla strappata a Senna; ma ben presto un cambio bizzoso imporr? a Rick un testacoda alla variante Ascari, per poi fermarlo del tutto.
Ombre e... ombre in casa Ferrar!. Prost conquista il gradino pi? basso del podio, al termine di una gara che non l'ha mai visto superare altre monoposto; Alesi si ferma, dopo una gara comunque d'attacco, con il motore fuori uso. e Lombardi, ai box, sembra chiedersi !. ma quando arriveremo  primi ?.
Magia di Monza, il grande attaccante Senna si tramuta nel grande difensore, sfumata la minaccia Patrese, il Brasiliano della Mclaren si trova in scia un Mansell dalla grinta rinnovata, forte di una Willlams che scalpita e pretende la prima posizione; Ayrton fa tutto quel che pu?, si attacca ai freni ed entra a ruote fumanti in variante, chiude ogni spiraglio, sfrutta ogni millimetro di pista, poi deve lasciare strada.
Mansell, gigantesco, se ne va, anche il pubblico che ha occhi (e soprattutto striscioni) solo per Senna e Patrese, deve applaudirlo;pugno alto, mondiale riaperto., Nigel sfreccia davanti ai Box ed esulta per la quarta vittoria stagionale, quella che lo rilancia nella corsa all'iride. la gara di Mansell ? stata grandiosa e solo pochi tifosi hanno occhi per Berger che, quarto, rientra camminando ai box tenendosi ben stretto il... casco.
Monza ?vuole? Mansell. ed ecco allora il i solito spettacolo Monzese, con decine, centinaia di ragazzi che non esitano a mettere in pericolo gambe e jeans scavalcando reti e filo spinato, l'appuntamento ? sotto il podio, dove una marea festante si raccoglie in un tripudio di stampo calcistico per il Re Mansell, per il vicer? Senna e anche per Prost, defilato e deludente ma pur sempre terzo, il mondiale non si tinge di Rosso, ma l'entusiasmo ? grande lo stesso...

Foto Gallery  Monza 1991





#16
GP. Portogallo ?Estoril? 22/09/1991



Aria di gara decisiva,    Portogallo, sotto un cielo basso e scuro, il -deb? per Estoril ? Barbazza  memorizza le curve del circuito, non gli baster? per prequalificare la sua Ags; in Ferrari c'? consiglio  ?di Guera ? sulla monoposto di Alesi e Prosts ;  prove atipiche, in Portogallo, mentre la folla stringe d'assedio il circuito, controllata a vista dalla polizia a cavallo, Berger sembra "perdersi? nella scelta di molle, ma sar? lui e non Senna a portare in prima fila la McLaren; a fianco della Pole Position di Patrese, piccola resurrezione in casa Minardi, con Martini qualificato.
Al semaforo verde, Riccardo scatta benissimo dalla Pole e prende qualche metro su Berger, missile Mansell non perde tempo e cerca un varco all'interno e non ce la fa, ma non si d? per vint, alla staccata per la curva a destra dopo i Box, la Willlams numero 5 ? all'esterno e senza tanti complimenti vi entra terza, dopo aver chiuso duramente la traiettoria alla McLaren del campione del mondo.
Missile Mansell ? al comando gi? al 18. giro, quando Patrese gli lascia la testa della gara proprio davanti ai Box., sembra una marcia innarestabile, tale ? la superiorita mostrata dalla Willlams-Renault al Box McLaren.
In pista c'? qualcuno che se la vede ancora pi? brutta, ? Mark Blundell che al 12. giro tira una staccata "lunga? alla Dallara di Lehto, e deve fare numeri da circo per tenere in strada la sua Brabham alla quale cede di schianto la sospensione posteriore destra, per il team inglese, ? il quinto episodio simile nel '91.
Cos? si prepara un mondiale perso, si inizia dalla folla Portoghese che si stringe attorno alla pista e si prosegue, in senso orario, con la Lotus di Herbert che va a fuoco davanti ai Box, come si diceva, Missile Mansell l? davanti, mentre dietro a lui e a Patrese, le McLaren di Berger e Senna, nulla potendo contro le due Willlams davvero imprendibili, precedono le Ferrari di Alesi e Prost, quest'ultima fuori gara al 39. giro con il 12 cilindri esploso in una nuvola di fumo azzurrognolo.
Il ?cuore? della gara - e del mondiale che sembrava riaperto, al Box Willlams, dove il capolista Mansell si ferma per un innuocuo cambio gomme e vi si ?pianta?, dopo avere perduto la ruota posteriore destra, proprio mentre in pista transitano le due McLaren.
Cronaca di un mondiale perduto, il cambio gomme gi? completato su tutte le ruote, eccetto la posteriore destra, poi anche il meccanico su questa ruota alza le braccia, cos? che il direttore sportivo Peter Windsor alza il cartello ?brakes on? ?macchina frenata?, Mansell quindi inserisce la prima e parte, meno di due metri e la Willlams perde la ruota in mezzo alla corsia dei Box; i meccanici accorrono verso la vettura che blocca la corsia, imponendo alla Leyton di Gugelmin e ad altre due monoposto, un vero e proprio slalom,. l'operazione viene completata e Mansell riparte, seguir? una squalifica.
Consumato il dramma di Mansell, il gp propone solo spiccioli, alesi precede la Minardi di Martini, concluderanno terzo e quarto, con la visiera del romagnolo inondata dall'olio perduto dal motore Ferrari; si ferma Modena per cedimento del 10 cilindri Honda sulla Tyrrell, che spinge personalmente all'indietro in una zona sicura, mentre Capelli perde per colpa di una sosta ai Box un quinto posto che a dieci giri dal termine era ormai a prova di bomba.
Spiccioli che non disturbano la gioia di Patrese, alla seconda vittoria dell'anno, mentre Senna sul secondo gradino del podio tira un sospirone di sollievo, se proprio doveva  vincere una Willlams, almeno ha vinto quella giusta.

Foto Gallery Portogallo 1991









#17
GP. Spagna ?Barcellona?   29/09/1991




Matrimonio bagnato, matrimonio fortunato, se ? vero, allora l'autodromo di Cataluna ha un bel futuro; il giovedi, infatti, i piloti fanno la prima conoscenza di un circuito invaso dagli smottamenti per la pioggia, il fango sulla blu Ligier di Comas parla chiaro; in attesa delle qualificazioni ognuno impegna il tempo libero, i mezzi antincendio della cea, arrivati da bologna, fanno parata sul circuito, mentre i piloti misti ai fotografi si sfidano a calcio, uno solo si far? male, ovviamente Mansell, che prover? con una caviglia gonfia come un melone, e non potr? rubare la Pole a un Berger che fa fuoco e fiamme.
Il fatto chiave delle qualificazioni spagnole ? l'olio perduto dal motore di Senna a un quarto d'ora dalla fine del turno valido del sabato, quando si riprende, la curva ? tanto cosparsa di filler da impedire a tutti di transitarvi in pieno.
Barcellona dei debutti, Tarquini si qualifica 22. all'esordio con Fondmetal; Zanardi si gratta la testa dopo i primi giri con la Jordan, ma poi sar? in decima fila, ennesima non qualifica, invece, per Van de Poele, che infatti ha tempo da vendere per giocare con il figlio seduto sull'alettone della sua Lambo; ma tutto l'interesse dei ?media? ? per il Team del Cavallino, dove piero Ferrari si presta a una conferenza stampa, dove fa poca luce sui grandi interrogativi legati al futuro.
Dopo due giorni di sole, il warm-up della domenica mattina presenta Blundell e Alboreto in lotta sotto pioggia battente!il via della gara avviene sull'asfalto bagnato, con Senna che lascia vialibera al compagno Berger e si limitaa controllare l'irruenza di Mansell, alle sue spalle; ma nel gruppo, poco pi? indietro, gi? alla prima curva c'? ?elettricit?? fra la Leyton House di Capelli e la Dallara di Pirro, che un paio di curve pi? tardi entreranno in collisione.
Si preannuncia una gara difficile, come del resto molti avevano capito prima del semaforo verde, basta guardare Prost, incerto fino all'ultimo istante, se osare o meno la partenza con le slick che poi sceglier?,   Modena, che fa gli... scongiuri contro il maltempo.
In pista ? subito show! grande show!, come previsto, Mansell non ha alcun problema ad attaccare Senna, che supera con una staccata da brivido, nella frenata per il curvone dopo i Box, ma per Ayrton le noie non sono finite, si ?perde? infatti in un testacoda alla curva che immette sul rettifilo dei Box, la sua McLaren si gira ma non sbatte n? si spegne; lui ce la fa a proseguire e alla prima ?frenatona?proietia tutti i sassi in avanti!. Non ? la giornata di Senna, quindi della McLaren, quindi della Honda, riflettori per Schumacher su un fondo che pi? insidioso non si pu?, il ragazzino terribile della Benetton va come sull'asciutto, chiedete a Senna e a Mansell..
L'acqua non cade pi?, basta guardare con quale espressione Ron Dennis segue il clamoroso sorpasso di Alesi su Senna, a una quindicina di giri dalla fine, Jean ? in piena rimonta, ? quinto e da alcuni giri si avvicina al Brasiliano, che raggiunge alla staccata dopo i Box; lo affianca all'interno e lo supera senza dargli possibilit? di resistere; anche al Box Ferrari seguono la scena sul monitor.
I grandi duelli non sono finiti, ultimo giro, la verde Jordan di Zanardi e la Minardi di Morbidelli si toccano, Alex si ferma, mentre il pilota Pesarese ce la fa a ritornare in pista ma solo per... combinarne un'altra ancora pi? clamorosa, cosa combina Morbidelli!!, rientrando in gara va a toccare l' altra Minardi, quella di Martini, che raggiunge il traguardo con il retrotreno distrutto.
Senna solo 5., il vincitore Mansell sul podio si appoggia per stanchezza alla spalla di Prost, secondo dopo avere ricevuto misteriosi (ma non per lui) segnali dal Box a tre tornate dalla fine.
Per Mansell il mondiale ? ancora aperto, la folla invade pacificamente la pista Catalana, controllata a vista dai poliziotti, che per tutto il fine settimana hanno svolto un accuratissimo servizio di sicurezza e di controllo, gara finita, mondiale ancora da decidere, il pensiero va gi? a suzuka...

Foto Gallery  Spagna  1991





#18
GP. Giappone   ?Suzuka?  20/10/1991



Suzuka al calor bianco, i tifosi giapponesi di Mansell entrano nel ruolo dipingendosi dei colori della bandiera britannica, in attesa
dello scontro forse decisivo di Nigel contro Senna; il resto ? colore locale.
In pista si fa gi?  sul serio, Tarquini demolisce la sua Fondmetal in prova, mentre al Box Leyton House il neo-disoccupato Capelli
si mette al servizio di Gugelmin in pista, sulla Leyton ex-Ivan, c'? Karl Wendlinger, che gi? ai primi passi mostra una certa tendenza
al fuori pista.
Per la Honda, ? tempo fare sul serio, stanca delle figuracce fatte troppe volte in passato sul circuito di casa, mette le ali ai suoi 12 cillndri, Berger non chiede di meglio, scende in pista e sa che ai Box i televisori appesi al soffitto lo stanno mostrando a tutti da Modena ad Alesi con relativi meccanici ferrari; dagli uomini McLare a Senna insieme a Ron Dennis, quella dell'austriaco ? una prestazione eccezionale, la Pole Position matura nella sessione del sabato, su un circuito ormai perfettamente gommato, che permette a tutti di migliorare notevolmente rispetto al venerd?.
Onore a Senna, neo-tri-campione del mondo. ma onore anche a Mansell un mansell gra nde, grandissimo, che fino all'ultimo centimetro ha messo le ali ai piedi delle sue speran?ze iridate, anche quando queste erano ormai ridotte al  lumicino.
Il Titolo '91, quasi a portata di mano nei giorni felici delle vittorie a ripetizione di meta estate, ? ora un puntino irraggiungibile davanti agli occhi di Mansell sconfitto, che cammina nel mare d'erba di Suzuka e non riesce a trattenersi dal seguire i passaggi di ?quel Senna? che ce l'ha fatta ancora una volta;. prende corpo l'amarezza di non avere coronato una stagione eccezionale, che ha ulteriormente fortificato l'immagine di Nigel grande combattente, non pi? inaffidabile, ma non ancora campione.
Suzuka - finito il mondiale, resta in pista l'altro gp, doppio ritiro per un duo di giovanissimi, Schumacher e Zanardi.
Vittoria ? ma poi vedremo ?come? - per Berger, fuori gara al primo giro, Lehto e Wendllnger, insieme a loro, si fermano anche Pirro e de Cesaris non vedr? il traguardo anche Nakajima, che non festeggia la sua ultima apparizione in F.1 davanti al suo pubblico.
Sulle tribune, il vento giapponese fa sventolare le bandiere, una pi? di tutte, quella con i colori brasiliani per un pilota di San Paolo, che a Suzuka ha conquistato la certezza matematica di tutti e tre i suoi titoli.
Suzuka, ultimo atto. dopo avere divorato il gp, a pochi metri dal traguardo Senna cede ai rimorsi e regala la vittoria, la prima da quando ? in McLaren, al fido scudiero Berger, un momento come questo vale un piccolo sacrificio, ed eccolo, Senna nel giro d'onore a mani staccate dal volante, una a tenere la bandiera brasiliana, l'altra a salutare la marea di pubblico che anche quest'anno, come gia nel 1988 e nel '90, lo saluta campione del mondo.
Le sorprese non sono finite, rientrato ai Box, Ayrton trova il suo super rivale Mansell, gi? in borghese e rimasto sul circuito solo per applaudire il vincitore, di una sfida iridata davvero eccezionale.
Alesi ritirato dopo un giro, Prost quarto senza infamia e senza lode, con una vettura da lui giudicata ?un camion?; alla ferrari si chiudono le casse in vista della par?tenza per l'australia, mentre ancora i monitor sul circuito irradiano le immagini di Senna campione, per Ayrton ? un trionfo che dura tutto un pomeriggio, sul podio mentre stringe il segno della vittoria rincorsa per tutto un anno; a fianco di Berger e della vedova di Soichiro Honda, fondatore di un impero che negli ultimi cinque anni ha sempre centrato l'en-plein iridato piloti-costruttori; di fronte alle tribune ancora stracolme di pubblico, quando gi? le ombre della sera sono scese sul circuito e il campione del mondo ancora non ha avuto il tempo per togliersi la tuta.

http://video.aol.com/video-detail/ayrton-senna-vs-nigel-mansell-japan-1991-on-board-by-lex/1441044818

Foto  Gallery  Giappone  1991








#19
GP. Australia  ?Adelaide? 03/11/1991



Fa caldo, caldissimo, durante le prove, lo sa bene un inquieto Alesi che si fa raffreddare dal getto dei ventilatori, fa caldo anche in pista, Wendllnger fa numeri da circo sui cordoli, mentre Lehto va... oltre, fino a conciare  la sua Dallara.
Le grandi novit? sono di altro tipo, mentre Morbidelli sale sulla Ferrari lasciata libera da Prost, ma in verit? ? lui a essere stato lasciato libero dalla Ferrar!, Zanardi si impegna come pu? e come lui il compagno De Cesaris, ad alimentare la moria di musetti Jordan, un graditissimo ritorno in Australia risale in macchina, la Larrousse lasciata libera dall'infortunato Bernard, Gachot nuovamente uomo libero e fuori dal circuito.
In Australia, sua nuova patria professionale, si rivede ai Box Niki Lauda. eccolo, durante le prove, parlare fitto fitto con Ivan Capelli, disoccupato di lusso, forse sa gi? che ? il caso di dargli consigli su come approdare in Ferrari.
Il giorno della corsa, Adelaide si sveglia sotto il ?Diluvio Universale,. c'? il tempo per i meccanici di portare montagne di gomme rain sulla linea del via, e quasi subito il gran premio di chiusura stagionale scatta lassciando al solo, solito Senna una buona visibllita, rincorrerlo annegati in una nuvola d'acqua non ? facile, i risultati si vedono presto e quasi per tutti, anche per Berger che comunque, nonostante una escursione, verra classificato terzo.
Berger ha parecchi colleghi di sventura, Nakajima conclude contro al muretto la sua ultima avventura in F1, mentre Mansell vive la fase ?calda? del suo inseguimento a Senna, dovendo fra l'altro, evitare i rottami disseminati sul rettilineo dei Box.
L? davanti, primo e quindi unico a godere di una visibilit? accettabile, Ayrton capisce che cos? non si pu? andare avanti, sfila davanti ai Box con il pugno alto, a significare che la corsa deve essere  immediatamente interrotta; ci riuscir?, ma non prima di avere lasciato ad Alboreto anche il ?brivido", di dovere superare in pista una vettura dell'organizzazione.
Gara interrotta, in attesa di una schiarita che permetta di riprendere le ostilit?, ma dopo lunga attesa non andr? cos?, non si riprende, infatti. al Box McLaren, Senna fa chiaramente capire a Ron Dennis che lui in pista proprio non ci vuole tornare.
Sul percorso l'attivit? ? in fermento, il carro attrezzi recupera la Willlams di Mansell; rientra al box la Ferrari incidentata di Alesi; si misurano i danni procurati dalla Leyton House di Gugelmin, che ha addirittura sbattuto all'interno della corsia dei Box, ferendo un paio di persone.
Fra lo scroscio della pioggia irrefrenabile, il lampeggiare delle luci dei mezzi di soccorso, viene esposto a ripetizione il cartello dei dieci minuti al via.
Come una liberazione, appare la bandiera rossa, che significa gara conclusa, Senna pu? alzare al   cielo la coppa della sua settima vittoria stagionale; i punti sono dimezzati, ma a chi importa !!.
Tanta pioggia, tanti incidenti, nessun ferito, con la bandiera rossa di Adelaide si chiude il campionato
mondiale 1991; ha vinto Senna, ha conquistato un titolo, il terzo della sua ancora giovane carriera, dopo
avere battuto tante avversit?; da Mansell a una McLaren prima imbattibile poi deludente,  ha stretto tante mani a ogni Pole Position, a ogni successo in gara.

Foto Gallery  Australia  1991









Senna, Patrese, Piquet, Mansell, The Pig, Suzuki???, ???, Brundle, Blundell, ???, ???, Berger, Larini, Lehto, Pirro?, Zanardi
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

vediamo un p?..


senna patrese piquet mansell
schumacher suzuki bernard brundle
blundell decesaris gachot grouillard
larini lehto pirro zanardi
alboreto alesi barbazza berger
boutsen caffi capelli chaves
gugelmin hakkinen herbert hattori
comas johansson bailey (sopra) ? (sotto) nakajima
martini modena morbidelli moreno
prost tarquini van de pole wendlinger
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

ue'....forte....fortissimo  Elio11!! :-appl :-appl :-appl :-appl

Che sei nu computer !! :-ahah :-ahah :-ahah

#24
Le Memorie di Maurizio_Kart64


                    Campionato del Mondo  1998



  Mika Hakkinen     

     World Champion  1998







#25
GP. Australia ?Melbourne?   03/03/1998

Si fa presto a dire scarichi quelli della Ferrari, ancora prima che iniziasse il campionato, erano gi? diventati un tormentone di primavera; Rory Byrne progetta la F.300 in modo che i terminali soffino direttamente sui triangoli della sospensione posteriore, gli viene garantito che non ci saranno problemi di surriscaldamento, in realt? le cose vanno diversamente.
Dai primi test, a Jerez, si capisce che in quella configurazione la vettura non pu? girare a lungo, ogni volta che Schumacher rientra ai box la rossa ? rossa davvero, una bella tinta incandescente al retrotreno, per rimediare si torna all'antico; cio? alla vecchia soluzione degli scarichi piazzati sotto il diffusore.in Australia le Ferrari si presentano cos?, non ? il massimo della vita, ma almeno non vanno a fuoco.
Gli uomini in rosso non sono gli unici ad avere guai, la Prost e la Stewart arrivano a Melbourne e vanno regolarmente in verifica, ma fino all'ultimo momento avevano avuto problemi di crash-test; la Prost prima monoposto della squadra battezzata con le iniziali di alain, ? quella messa peggio. loic Bigois, il suo progettista, ? partito da un assioma tutto suo; l'unica cosa sicura, con i regolamenti di quest'anno, perch? il passo dovr? essere il pi? corto possibile, bellissima quando ? ferma, nello splendore della sua livrea blu metallico, la AP.01 diventa uno spettacolo pietoso non appena ? in pista.
Mentre si inizia a capire che uno dei vantaggi della McLaren ? proprio nell'interasse, pi? lungo che sulle altre F1, ma non si tratta soltanto di questo, basta recarsi a bordo pista e dare un'occhiata durante le prove per capire che la mp4/13 ? proprio un'altra dimensione rispett? a tutte le concorrenti Ferrari compresa, non ? solamente questione di velocit?,( gi? il venerd?, nelle prove libere, Schumacher illude con il miglior tempo, ma poi) ? il comportamento della monoposto che fa sembrare un catorcio qualsiasi altra vettura.
Hakkinen e Coulthard viaggiano come sui binari, riprendono la traiettoria con assoluta naturalezza dopo le  rarissime sbandate, viaggiano sui cordoli come se fossero fatti di velluto, .in giro si sente dire da tutti compreso anche Mario Illien, il motorista Svizzero della Mercedes, ? riuscito a dare vita al suo vecchio sogno del recupero d'energia, recuperando quella  che  si dissipa, per esempio, in frenata. c'? del vero: ma per il momento si tratta solo di esperimenti, i sospetti si accentrano poi su un pulsante verde posizionato sul volante, nelle riprese in camera-car si vedono i piloti azionarlo in uscita di curva, in McLaren e in Mercedes si cuciono la bocca e fanno solo sapere che si tratta di piccoli accorgimenti, non di grandi segreti,  mentre gli avversari si affannano e si disperano.
La prima Pole Position e la prima vittoria nella storia della Bridgestone, era dal 1991 ? GP del Canada, con Piquet e la Benetton gommata Pirelli, che non si interrompeva il monopolio Goodyear, anche questo d? da pensare a chi, Ferrari in testa, ? rimasto fedele agli americani nonostante le tentazioni.
L'illusione di Schumacher dura poco, ? partito programmando una sola sosta ai Box, contro le due dei piloti McLaren, e per qualche giro si convince che il suo ritmo non ? poi tanto diverso da quello degli avversari,tenuto conto delle strategie.
Ma al quinto giro il motore Ferrari  rende l'anima,  in gara rimane Irvine, che per? non riesce a raggiungere la Williams di Fretzen.
La gara ? un monologo McLaren, per la Ferrari ? gi? ora di fare le valigie, con l'unica consolazione , del quarto posto di Irvine, ? un po' poco, visto lo spiegamento di forze dello squadrone Rosso.
Per la McLaren, il week-end  si conclude in parata , una grandissima doppietta  per il storico Team di Ron Dennis, e siamo solo all'inizio di un campionato, che rischia di essere tutto un monologo McLaren.







#26
GP. Brasile  ? Interlagos ?    29/03/1998

Neanche fosse un bimbo di un anno, scivola sul podio e tutti a interrogarsi angosciati, oddio, si ? fatto male al ginocchio, no, si era gi? infortunato giocando a pallone, l'integrit? fisica di Michael Schumacher ?, almeno da tre anni, uno dei crucci preferiti di stampa e tv, ma lo scivolone di Interlagos ? l'unica vera nota storta del fine settimana ferrarista. almeno, di quello di Michael.
Eddie  Irvine non va oltre l'ottavo posto finale, nonostante una buona partenza. in questa fase di campionato, la Ferrari deve contare pi? sul pilota che sul mezzo meccanico.
Gli ingegneri della rossa, sperano nelle future gomme della Goodyear, previste per l'Argentina, le hanno gi? provate trovando un sostanziale vantaggio nei battistrada anteriori allargati.
Ma intanto Ross Brawn boccia, o meglio rimanda, gli scarichi alti gi? collaudati al Mugello, per il momento non danno sufficiente affidamento; debutta ufficialmente in gara, invece, il motore 047 con distribuzione dotata di bilancieri a dito, sempre Ross Brawn si mette nei pasticci con la squadra  e con un noto quotidiano sportivo, per averlo raccontato in anteprima ad Autosprint, questo per far capire al lettore quale sia il clima che regna adesso in f.1,i casi, anche se si gioca la terza piazza in qualifica Frentzen lo sopravanza nelle ultime battute.
In gara Schumacher, ribadisce di essere l'anello di congiunzione fra le McLaren e il resto del mondo, non si fa doppiare, ed ? gi? qualcosa!; si fa invece aiutare da Irvine che gli d? strada, poi insidia Frentzen e lo passa grazie al pit-stop, ha la meglio su Fisichella, lotta con Wurz superandolo dopo il via e tenendoselo dietro al traguardo.
Un mezzo trionfo, sempre relativamente parlando, condito da un momento di evidente sconforto, un gesto fatto con le mani come a dire "ecco, lo ,"sapevo", quando il motore si spegne ai box per colpa di un sensore che ? andato in tilt, per fortuna rimetterlo in moto ? facile, tutto ok, quindi; ma non abbastanza per impensierire il duo siderale, l? davanti, che digerita la delusione del terzo pedale (o secondo freno), ha solo una preoccupazione al mondo, chi vince stavolta?.
Hakkinen e Coulthard si mettono d'accordo con Dennis, sulla famosa regola della prima curva, Mika parte dalla Pole ed ? primo alla staccata, ma alla fine, facendo i conti, si scopre che Schummy  in gara ha girato pi? veloce di David, quanto ci vorr? perch? la prestazione sul singolo giro si tramuti in qualcosa di pi? utile alla classifica?.
Brawn ? convinto che basteranno quindici giorni, quelli che mancano al gp di Buenos Aires, Schummy ? pi? prudente aspetta Imola, per? Hakkinen ci crede poco, comunque terzo pedale disinserito, per volere pi? della Ferrari che dalla Fia , stesso risultato come al 1 gp stagionale, una bella doppietta McLaren che zittisce in parte il popolo rosso, ma le polemiche rimangono  per quel  pulsante verde.
Schumacher uno e due, il ?due? ? Ralf  Schumacher, che in gara  va subito in testacoda, tutto da solo; l'uno, anzi...?L'unno?, ? Michael, pi? che mai deciso a prendersi i primi punti stagionali.
Gi? al primo giro passa di forza Wurz, che lo aveva sopravanzato al via, il pilota Benetton ha in programma, un solo rifornimento, il ferrarista due, proprio come Fretzen ,anche lui ?gommato? Goodyear ; fra i due non c'? sorpasso in pista, bens? ai Box, poi  Heinz-Harald-Fretzen riprova a farsi sotto a Michael, inchida le ruote, ma non serve, finir? quinto.
Felicit? ? un lavoro ben svolto, per Mika Hakkinen, gi? in fuga nel mondiale, si trattava di vincere il secondo successo stagionale, non sembra  averlo provato pi? di tanto, il pollice alzato davanti alle telecamere la dice lunga sulle sue ambizioni di mondiale.
Ma anche per Schumacher c'? la soddisfazione di un podio, era quello cui la Ferrari puntava alla vigiglia della gara; il gesto di Michael. che va a stringere la mano ai meccanici, ? anche la gratitudine per averlo ?salvato? ai box, quando si ? spento il motore nel pit-stop.












#27
GP. Argentina   ?Buenos Aires?    12/04/1998


Viene proprio da chiederselo, dopo una gara cosi, conta pi? l'uomo o la macchina? ? l'eterno interrogativo  uovo e gallina, ma stavolta risvolti pi? complicati, ed ? lo stesso problema che si pone Ron Dennis, nel pomeriggio di domenica, avviandosi verso l'uscita dell'autodromo; ha pagato Adrian Newey un ottavo di quello che la Ferrari ha pagato Schumacher, e ne ? stato ricompensato con una monoposto, che va come il vento.
Quando si ? trattato di combinare assieme una scelta di gomme difficile, condizioni meteo mutevoli, strategie e soprattutto combattivit? dei piloti, ha perduto la prima gara della stagione.
David Coulthard, l"uomo pi? veloce in gara, secondo lo stesso Schummy, nel dopocorsa cerca di spiegare che si, la manovra di Michael era al limite del regolare, ma pi? di l? che di qua.
Normalmente non ci si appoggia agli altri piloti, per completare una curva; che stando davanti avrebbe avuto lui il diritto di traiettoria, e via dicendo, con il tono che ha lui quando qualcosa non va, sempre calmo e controllato, ma con la tensione che affiora, fatto st? che il confronto, anzi lo scontro diretto con Schummy lo ha perso lui, con il sospetto che abbia solo cercato di chiudere la curva, dopo un errore in scalata, per sbarrare la strada all'avversario.
Hakkinen,  sembra uno spettro quando sale in sala stampa, Schumacher, gi? in testa, aveva perso almeno cinque secondi finendo nella ghiaia e lui, da solo, ne accumula altri sette di distacco nel corso dello stesso giro, d? la colpa alla pista che si stava bagnando, di fatto, per?, era partito bene dalla seconda fila, passando Schumacher,  ma poi ? stato infilato di nuovo in variante nel corso del primo passaggio.
La questione delle gomme, che evidenzia quello che sar? uno dei leit-motiv della stagione, l'estrema esasperazione di mescole e costruzioni, ha portato a pneumatici super-competitivi, ma solo in certe condizioni, basta una variazione di pochi gradi nella temperatura e il rendimento va in tilt.
Insomma, neanche la Super-McLaren ? esente da guai, con Hakkinen secondo e Coulthard sesto, il Team si mantiene largamente al comando, anche nella classifica Costruttori, ma in quella piloti Michael sorpassa David; ? gi? un segnale di quello che sar? il crescendo della Rossa  nelle gare a venire.
Sull'aereo che riporta la squadra in Italia, il capo dei servizi di bordo saluta i passeggeri e ringrazia "in modo particolare la Ferrari, per la splendida vittoria, i volti dei passeggeri con il cavallino sulla giacca, sono ancora provati dalla fatica del week-end, soprattutto dalla mega-festa della notte prima, ma vi si legge anche una soddisfazione nuova.
Bum! come un birillo colpito dalla boccia, la McLaren di Coulthard salta di lato, siamo al quinto giro e Schummy, dopo essersi sbarazzato di Hakkinen, ha la meglio anche sullo scosseze, con una manovra tanto ?scorretta? che far? discutere nel dopo gara.
Subito dopo, Michael accusa un problema di sterzo, un  braccetto si ? leggermente piegato, ma non c'? tempo di controllarlo al pit-stop se si vuole vincere la gara.
Panis fa il possibile, per avvicinare la Prost  alla zona punti, poi si rompe il motore; dicevamo di Herbert, lui e Alesi mostrano che con tre gomme non si va da nessuna parte, ma con un solo candelabro ( le appendici alari montate sulle pance,che tanto orrende sono) s? arriva tranquilli al traguardo in zona punti,quinto per l'esattezza, davanti a Coulthard,che nel finale la spunta su Fisichella dopo una bella battaglia.
Il duo Ferrarista  stappa lo champagne, coinvolgendo anche Jean Tod, festeggiano cos? la prima vittoria stagionale di Michael Schumacher e il terzo gradino del podio con Eddie Irvine.













#28
GP. San Marino ?Imola ?  26/04/1998


Non c'? soltanto il Gran Premio a tenere banco nei giorni di fine aprile, si parla anche e soprattutto del prossimo futuro Ferrari, ed ? Luca di Montezemolo a dare la prima scossa annunciando, alla vigilia della gara, la riconferma "a vita" di Jean Todt. "; a vita nel senso che finch? si occuper? di automobilismo lo far? con loro, spiega il presidente, "Se poi, dopo, Todt vorr? andare a fare la ballerina, sono affari suoi". La battuta stempera le tante polemiche del pre-Imola, le voci di rimpasti ed epurazioni a Maranello, dovute soprattutto a un inizio di stagione pi? difficile del previsto.
In realt? si ? gi? praticamente perfezionata l'operazione che prolungher? fino al 2002, il contratto di Michael Schumacher.;  ma spuntano anche i retroscena, e il pi? ghiotto ? quello della proposta McLaren-Mercedes  fatta a Schummy a inizio anno, per mollare la Ferrari allo scadere del primo contratto, o addirittura con un anno di anticipo (e cio? a fine '98).
Ron Dennis ammette, che quello di avere in squadra Michael era un obiettivo prioritario, ma lo fa soprattutto per dimostrare la "vitalit?"del marchio.
Sar? lo stesso pilota a raccontare la sua versione dei fatti; lui e Jurgen Hubbert, gran capo Mercedes, si conoscono da tempo e si sentono spesso; ma almeno a dar retta a Schummy, la gigantesca proposta di ingaggio proveniente da Stoccarda, improvvisamente si volatilizza,e soprattutto non arrivano le garanzie per il futuro, che il campione tedesco voleva.
Si va  avanti cosi allora, pensando tutto a come recuperare svantaggio nel mondiale, per Schummy ? ancora soprattutto questione di pneumatici, se le McLaren sono irraggiungibili.
Anche con la  versione allargate  all'anteriore, che riduce  il sottosterzo, persistono problemi di prestazione, e in alcuni casi anche di usura.
Ma sull'altro fronte, i team Bridgestone, non McLaren, non stanno poi molto meglio, gi? si delinea la politica dei giapponesi, che puntano tutto sul team di Ron Dennis.
A Imola c'? confusione e incertezza sui tipi di mescola e costruzione, portati per il Gran Premio, in gara fa piuttosto caldo, e al traguardo Coulthard ? l'unico dei piloti Bridgestone in zona punti, lo seguono Schumacher, Irvine, Villeneuve, Frentzen, Alesi e poi, ancora Ralf Schumacher davanti finalmente  alla Minardi gommata"gialla" di Esteban Tuero.
In corsa, Schummy segna ancora una volta il giro pi? veloce, qualcosa sta cambiando, ma ci vorr? ancora tempo.
Il via del Gp, nelle prime file, ? abbastanza tranquillo, ma dietro Irvine si intravede gi? Villeneuve che lo brucia sullo scatto; lo stop di Wurz crea qualche problema, ma il ?cinema? vero ? quello di Magnussen e Barrichello, che si urtano fra loro, Rubens ci rimette l'alettone, Jackie Stewart  un litro di bile.
Il duo McLaren  sembra fuori dai giochi per tutti, ma ad Hakkinen il Gp n? 100 non porter? fortuna, brillano i colori di Schumacher lanciato all'inseguimento, brilla molto meno Fretzen, quinto dopo una gara incolore.
Cinque secondi e rotti di vantaggio su Schumacher, il sorriso di Coulthard all'arrivo ? quello di chi l'ha scampata bella; David  dir? poi che stava solo controllando la gara, ma al suo Box c'era stato  un allarme per le temperature troppo alte lette in telemetria.
Al Box Ferrari scattano come molle, per il rifornimento di Irvine, ? anche grazie a loro che Eddie mantiene il terzo posto, controllando Villeneuve al traguardo.
Per la Ferrari un altro doppio arrivo a podio, ma con il primo successo stagionale, Coulthard si riporta al secondo posto in classifica mondiale , mentre Hakkinen appiedato da una trasmissione al 17 giro, quando trasitava in quinta posizione, deve fare i conti con il suo primo ritiro stagionale, e mantiene salda la prima posizione in classifica mondiale.

     






GP. Spagna  ? Barcellona ?  10/05/1998

Cronache di tecnica spicciola, a Barcellona, la Ferrari fa debuttare in gara gli scarichi alti, ? una soluzione che in pista viene gi? provata da un paio di mesi, ? stata escogitata per rimediare ai problemi di surriscaldamento al retrotreno della versione originale, o alle variazioni di carico e comportamento della prima modifica, non ? questo che pu? portare la Rossa al vertice in un mondiale, cos? condizionato dalle gomme; per? aiuta.
Al Box si crea un posto di lavoro in pi?, ? quello di "Muzio", il meccanico che dovrebbe reggere durante il rifornimento uno speciale schermo protettivo, per evitare che la benzina sgoccioli sui terminali arroventati, pi? tardi si vedr? che il rischio ? molto minore delle paure.
Il vero timore degli uomini di maranello, invece, ? di vedersi sopravanzati da concorrenti meno blasonate, ma gommate Bridgestone, come la Benetton, i cui piloti mostrano, almeno a Barcellona, di poter reggere il passo con la seconda delle F300, quella di Irvine.
Eddie risolve la cosa a modo suo, finendo nella ghiaia assieme a Fisichella che lo stava superando., "bastava che tenesse la linea, si giustifica il Ferrarista e mi avrebbe fregato sicuro; invece ha voluto spostarsi".
Giancarlo non la pensa cos?, e sicuramente lascia interdetti la decisione dei commissari, di multarlo per la bellezza di 7500 dollari, ma quello che sorprende di pi?, in retrospettiva, ? proprio il destino della Benetton. A Barcellona siamo in piena era Richards, e la squadra ha iniziato il suo momento migliore, che durer? fino a tutto giugno, poi il tracollo, ovvero un punto nelle ultime sette gare, come pu? accadere tutto questo? Ancora una volta, la dimostrazione di come lo sviluppo mirato su nuovi tipi di pneumatici, possa rivelarsi una manna per una squadra, (la McLaren, nella fattispecie) e una maledizione per un'altra.
Dopo Barcellona, comunque, Fisichella ha un solo punto in classifica, contro ben nove del compagno di squadra; a fine anno il distacco sar? di una sola lunghezza (17 contro 16) a favore di Wurz, spulciando tra le curiosit?, il gp Spagna 98, ? anche quello che ripropone la non qualifica di un pilota, che manca l'obiettivo del 107 per cento, il malcapitato, neanche a dirlo, ? Ricardo Rosset, Brasiliano di fede ebraica, gi? in F.l nel '96 con l'Arrows, fantasma l'anno dopo con la Lola, e ormai candidato, in Tyrrell, a ruolo di fanalino di coda del Circus (chi si ricorda la stagione di vice campione della f.3000, nel '95, come compagno di squadra di Sospiri alla Supernova?). storie da retrovie.
In testa, domenica pomeriggio, si fanno i conti, scoprendo che la McLaren ha trenta punti in pi? della Ferrari, seconda, un distacco  enorme in cinque gare; un distacco che per? ? destinato a ridursi progressivamente nel giro di pochi mesi
Vedere le McLaren, che distanziano Michael Schumacher al via, non  fa pi? notizia, ma non altretanto si pu? dire della Stewart di Barrichello, che si tiene dietro la Williams del campione del mondo Villeneuve., cose che capitano nella guerra delle gomme.
Altra guerra, molto personale, quella fra Irvine e Fisichella, che si buttano fuori a vicenda, i Ferraristi se ne vanno delusi, mentre Hakkinen dimostra che per andare forte, non serve tutta la pista.
Dicevamo della Stewart, primi punti 98, con Barrichello, che all'arrivo batte Villeneuve di un soffio, ancora qualche secondo ed ecco  Johnny Herbert, irrimediabilmente fuori dal risultato utile.
Mika hakkinen ha gi? alzato la coppa del successo stagionale numero 3, con il solito contorno di Pole-Position, giro pi? veloce, dominio in gara negli intertempi.
Panis si dispera, dopo il quarto posto nel warm-up, sperava in qualcosa di pi? del solito ritiro; per Schumacher , Coulthard ? irraggiungibile, a pi? di mezzo minuto di distacco, ma da dietro preme la Benetton di Wurz; in tutti i casi, il Kaiser della Ferrari riesce a rimediare anche una penalit?, inflittagli per eccesso di velocit? nella corsia Box, e al traguardo ha ragione dell'Austriaco grazie al tempo guadagnato fra entrata, uscita e rifornimento.
La doccia di Champagne sul podio ? acqua benedetta per gli uomini McLaren, che sulla linea del traguardo si sbracciano una volta di pi?, per salutare la vittoria di Mika Hakkinen.