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io da sempre ho detto che il calzolaio e solo un calzolaio , e chi avvolte lo paragona a senna, non capisce niente di formula 1

Ma come, vorresti dire che Senna era meglio del kaiser sul bagnato? Allora non sai niente di questo sport!



















:-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah

beh beh calma, sull'acqua schumacher era un qualcosa di mostruoso.. per me forse l'unico paragonabile (ma non superiore) a senna

Beh la faccenda degli aiutini vietati è un grande classico della coppia Brawn-Schucchia.

Sono pronto a scommettere tutti i soldi che volete che anche il mondiale 2000, il primo dell'era rossa, sia andato così. Secondo più di una testimonianza, i rossi montavano già una specie di TC(vietato quell'anno) a giudicare dai borbottii che l'auto del tedesco emetteva alla prima di lesmo, mentre Hakkinen si dannava per domare i cavalli della Mp4-15...
Vabbè quell'anno ci fu pure la storia del berillio: se ci mettiamo ad elencare le nefandezze di quello là, non ci basta una vita. E come è stato accertato in altro topic di questo forum, nel 2012 il mondo finisce  :-ahah :-ahah :-ahah
"The Company was unfit and I said to them that if they match my commitment we will win. If they don't match that they won't be with the company."
RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.

Citazione di: Mika85 il 12 Dicembre 2011, 10:13:11
Beh la faccenda degli aiutini vietati è un grande classico della coppia Brawn-Schucchia.

Sono pronto a scommettere tutti i soldi che volete che anche il mondiale 2000, il primo dell'era rossa, sia andato così. Secondo più di una testimonianza, i rossi montavano già una specie di TC(vietato quell'anno) a giudicare dai borbottii che l'auto del tedesco emetteva alla prima di lesmo, mentre Hakkinen si dannava per domare i cavalli della Mp4-15...
Vabbè quell'anno ci fu pure la storia del berillio: se ci mettiamo ad elencare le nefandezze di quello là, non ci basta una vita. E come è stato accertato in altro topic di questo forum, nel 2012 il mondo finisce  :-ahah :-ahah :-ahah

Tornando alla B194, si trattava di una macchina estremamente difficile da guidare con tanto sovrasterzo (in uscita di curva scodava come una biscia).
Solo per fare un esempio: Adelaide '94, il duello finale Schumacher vs. Hill. Schummy usava poca ala per compensare l'inferiorità del V8 Ford rispetto al V10 Renault del rivale in fatto di velocità di punta. Anche attraverso vari tipi d'assetto la macchina (tra sovra e sottosterzo) era inguidabile a detta di Herbert, il tedesco sotto pressione spingeva molto al limite tirando come un dannato con una guida in punta di dita mentre il rivale inseguiva subito dietro, motivo per cui si verificarono due incidenti, quello in qualifica alla prima chicane e quello ormai celebre in gara al 36° giro. Jos Verstappen, JJ Lehto, Johnny Herbert...nessuno riuscì a condurre quell'auto come fece il tedesco. La riprova venne nelle due gare in cui Schumacher rimase fermo per squalifica (Monza e Estoril '94), dove la Benetton precipitò nelle retrovie.



"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Per non parlare delle specifiche Bridgestone 2001 anticipate per la sola Ferrari nelle ultime tre gare del 2000
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Citazione di: liongalahad il 12 Dicembre 2011, 04:21:50
beh beh calma, sull'acqua schumacher era un qualcosa di mostruoso.. per me forse l'unico paragonabile (ma non superiore) a senna
Io mi riferisco a chi lo definisce addirittura il Dio della pioggia. Allora Senna che era? Il Dio del Dio?

Siamo nell'estate del 1989 e il Nasone di Francia è in rotta totale con la McLaren, che ormai ha deciso di puntare su Senna. Allora Cesare Fiorio, da poco diesse del Cavallino, va da Prost e gli dice: vieni da noi, abbiamo già Mansell ma con Nigel io godo poco, l'aveva scelto il Drake prima di morire, dunque preferisco puntare su un manico di mio gradimento. Alain accetta, firma un triennale e in poche settimane è il padrone di Maranello. Ribalta il Leone inglese prendendolo sistematicamente per i fondelli: dopo un paio di GP, l'intera squadra, condizionata da Fiorio, si è convinta che Nigel sia un balordo e che il francese sia il vero leader.

In pista, Prost duella con Senna e la lotta per il titolo è equilibrata. Ma Fiorio era un tipo particolare: molto ambizioso, troppo convinto di poter manipolare i destini delle persone a suo piacimento. Per questo in F1, nonostante i trionfi dei rally, è durato poco.

La faccio breve: a inizio estate del 1990, Fiorio va a Londra in gran segreto, incontra Senna e lo fa firmare per la Ferrari. La cosa dovrebbe restare segreta, ma in F1 i segreti sono come i lodi di Schifani e Alfano davanti alla Consulta: non tengono. Tempo pochi giorni e tutti sanno tutto.

Lo sa anche Prost, che odia Senna. Inoltre Alain è un uomo con sofisticate connessioni "politiche". Non è un Raikkonen, non si limita a guidare la macchina. Vinti tre Gp di fila (Messico, Francia, Inghilterra), il francese diventa leader del mondiale e chiede udienza a Torino. Viene ricevuto nientepopodimenochè da Cesare Romiti, all'epoca braccio destro di Gianni Agnelli. Prost dice a Romiti: scusi, non vincete un mondiale da oltre dieci anni, le pare possibile che mentre sono sul punto di farcela un certo Fiorio vada a trattare con il mio nemico mortale, cioè con Senna?

A Romiti girano vorticosamente le pa**e. Fiorio non gli era mai piaciuto, l'occasione è buona per metterlo in riga. Dalla FIAT parte una telefonata spaventosa e il diesse della Ferrari se la fa sotto. Costretto dalle circostanze, richiama Ayrton e annulla l'accordo.

Il resto è cronaca. Il mondiale del 1990 lo vince Senna, grazie anche alla perfida collisione di Suzuka. Prost e Fiorio sono ormai separati in casa, quasi non si parlano. La lite al via con Mansell in Portogallo ha esasperato il rapporto: il francese imputa al manager italiano la cattiva gestione del team. Con queste premesse, il 1991 non può essere che un disastro.

Mansell è andato, è arrivato Alesi. Ma la McLaren di Senna (che un giorno mi disse: i tuoi amici in Ferrari debbono essere matti, hanno uno come me sotto contratto e lo pregano di restare dov'è...) è superiore e a Maranello scoppia un casino al giorno. Fiorio viene cacciato a maggio, dopo un Gp di Montecarlo deludente. Io lo difendo, gli telefono a casa, gli dico che mi dispiace: ma ormai la sua avventura è finita.

Segue disastro. Alain ha capito che dal caos Rosso non caverà mai nulla. Comincia, day by day, a sparare a zero sul datore di lavoro. Sulla Ferrari. Dice e strilla che non c'è futuro, che il Reparto Corse è acefalo, che mancano i progetti, gli uomini, le idee, gli investimenti.

Io sono un cronista un po' ingenuo, appena trentenne. Mi incazzo e scrivo articoli durissimi contro il francese. Prost li legge e sulla prima pagina de "L'Equipe", prestigioso quotidiano sportivo francese, la Gazzetta d'oltr'Alpe, vengo addirittura indicato come nemico italiano numero uno dell'idolo dei parigini. Sarebbe un onore, invece è un equivoco.

Infatti. Infatti, una sera per caso all'Estoril, Gp del Portogallo, finisco a cena nel ristorante che ospita gli ingegneri e i meccanici del Cavallino. Sto con loro e questi mi dicono: guarda che non hai capito una mazza, Prost ha ragione da vendere, magari sbaglia i modi ma sta dicendo la verità, la Ferrari si sta avvitando in una spirale senza futuro.

Allibito, prendo nota. E scrivo tutto. Scrivo che mi sono sbagliato, che la gente che lavora nella Scuderia è solidale con il francese e che è forse il caso di ripensare la situazione, ascoltando ed accogliendo le proteste e le lamentele del campione francese.

Esce l'articolo e scoppia l'inferno. Dall'Estoril si andava a Jerez, per il Gp di Spagna. Irritatissimo, l'allora presidente della Ferrari, il signor Fusaro, manda un ispettore aziendale ai box. Ingegneri e meccanici vengono interrogati, uno a uno. La Ferrari pretende di sapere chi ha parlato con me, che nel frattempo vengo "espulso" dal motorhome del Cavallino. Cioè, per un Gp non potrò accedere alla struttura della Scuderia, non potrò intervistare piloti o ingegneri, niente. Ospite non gradito.

La cosa è di una tale gravità che chiedo, in sala stampa, la solidarietà dei colleghi italiani dell'epoca. Ovviamente, se ne fregano tutti. Venti giorni dopo, la Ferrari del presidente Fusaro licenzia Prost in tronco. E Prost, dopo un anno di riposo comunque pagato, tornerà a vincere il mondiale con la Williams.

Passano altri venti giorni e la FIAT licenzia Fusaro, mandando Montezemolo a fare il presidente a Maranello. Io Luca non lo conosco, mai visto dal vivo. Lui mi fa cercare, mi invita a pranzo, mi si siede davanti e mi dice: adesso lei parla per un'ora e mi racconta tutto di questa squadra, perchè io al mio arrivo da neo presidente ho trovato un deserto.

Io parlo e chiudo dicendo: avvocato, se va bene un mondiale non lo vinciamo prima di cinque anni. Lui sorride (eravamo nel 1991, mese di dicemebre) e risponde: vedrà che ce la facciamo in quattro.

Di anni ce ne sono voluti nove, fino a Suzuka 2000, fino all'avvio dell'era Schumi.

http://club.quotidiano.net/turrini/se_kimi_facesse_come_prost
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Turrini si conferma il solito cazzaro che se la canta e se la suona.
Dove finisce la realtà tappa i buchi con la fantasia, tanto sono assolutamente stracerto che conosce la metà della metà delle persone e neanche un decimo dei fatti che rivela come il classico profeta del giorno dopo.

A' Turrì, ma vaf******o, và!
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RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.

Tra poco scopriremo che Ayrton è sempre stato un pilota Ferrari.
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Ma che andasse letteralmente a cag***... i suoi articoli balzano da nazione a nazione in tre decimi di secondo e fanno scoppiare inferni. Il parrucchino lo chiama in privato e si fa raccontare da lui tutto su Prost ecc... Ma che siamo al grande fratello?

potrebbe pure essere vero quel che dice, non vedo perché no. D'altro canto se dicesse caz**te verrebbe smentito in qualche modo, essendo i personaggi in questione quasi tutti vivi e vegeti

Citazione di: liongalahad il 18 Dicembre 2011, 03:45:55
potrebbe pure essere vero quel che dice, non vedo perché no. D'altro canto se dicesse caz**te verrebbe smentito in qualche modo, essendo i personaggi in questione quasi tutti vivi e vegeti

Appunto, a parte che Turrini non è solo un bloggaro come troppi pensano. Scrive per moltissimi giornali, specialmente sulla Formula 1 ma non solo... Anche di cronaca, per cui tanto cazzaro non è. Che sia invidia?  :-hlp

La scena di Montezemolo che va da Turrini e si fa dire la storia della Ferrari mi sembra una scena da cinepanettone di Natale. Spero non sia vera per la storia della Ferrari.

Sarebbe come se Ron Dennis negli anni '80 fosse andato da Mr. Bean a farsi raccontare la storia della McLaren.
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Citazione di: Mika84 il 18 Dicembre 2011, 10:58:33
La scena di Montezemolo che va da Turrini e si fa dire la storia della Ferrari mi sembra una scena da cinepanettone di Natale. Spero non sia vera per la storia della Ferrari.

Sarebbe come se Ron Dennis negli anni '80 fosse andato da Mr. Bean a farsi raccontare la storia della McLaren.

Mr Bean è un ingegnere ed un comico, non un giornalista. Turrini dice che Montezemolo non ebbe risposte da nessuno all'epoca, per cui interpellò uno dei pochi che sapeva come andavano le cose. Non è l'unico.
Se non fosse vero verrebbe smentito come qualche volta accade quando qualche sito scrive articoli alla c.d.c. spacciandoli per oro colato, invece erano bluff.