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AmanteMclaren
Quali sono stati i piloti sensazionali che hanno corso nei GP? Ognuno di noi, probabilmente, ha la sua risposta. Nel personalissimo elenco dei piloti sensazionali di Enzo Ferrari compare un certo Guy Moll, driver degli anni '30.
Anzi, a dire il vero, Ferrari riteneva Guy Moll il primo dei piloti sensazionali ad aver corso per lui.
Ferrari accostava Moll a Nuvolari ("per il medesimo spirito aggressivo, la disinvoltura di guida, la determinazione nell'affrontare il rischio") e, soprattutto, a Villeneuve (in un parallelo tra epoche diverse).
Gilles e Guy: i due piloti della storia capaci di arrivare alla fantascienza dell'automobilismo, per dirla con un'espressione dello stesso Ferrari.
Ferrari era rimasto colpito da un episodio accaduto alla corsa del Montenero quando Moll era impegnato nell'inseguimento di Varzi. Ferrari era intenzionato a smorzare quell'inseguimento, ad indicare prudenza a Moll. Ma proprio nell'istante in cui esibiva il segnale, Moll entrava in testacoda. Mentre piroettava su se stesso, l'algerino ebbe la lucidità non solo di controllare l'auto per rimetterla in carreggiata, ma pure di indicare a Ferrari che aveva capito il suo segnale.
Moll era un algerino, figlio di madre spagnola e padre francese, trasferitosi in Algeria.
Chi, per primo, intravide in Moll il talento per diventare un grande delle corse da GP, fu Lehoux.
Il primo assaggio del mondo delle corse, Moll lo ha nel 1930 quando a vent'anni partecipa ad una gara sport nell'ambito del GP di Orano, in Algeria.
Con la sua Lorraine-Dietrich si piazza al 4° posto della sua categoria.
Nel 1931 corre la sei ore di Tunisi. Moll si dimostra un pilota notevole: corre ad alto livello a Orano, nel 1932 e a Casablanca, sempre nel '32.
A questo punto, Lehoux ritiene che sia pronto al grande salto e lo fa debuttare in Europa.
Il Gp di Marsiglia del 1932 vede Moll, a bordo della sua Bugatti T51, cogliere il 3° posto dietro a gente come Sommer e Nuvolari.
La prima grande impresa dell'algerino arriva però al cittadino di Pau. La corsa va in scena a Febbraio. Si corre sulla neve, condizione del tutto inedita per un algerino alle prime armi in Europa.
Moll, però, coglie un ottimo secondo posto.
Degna di nota anche la prestazione di Moll a Monza nel '33.
La tragedia del GP di Monza del 1933 (le morti di Campari, Borzacchini e Czaykowski) mette in ombra i risultati, notevolissimi, di Moll in quella corsa.
A Monza, nel 1933, va in scena questa particolarissima formula: al mattino GP d'Italia sul circuito completo. Al pomeriggio, Gp di Monza in tre batterie con finale sul circuito corto.
Moll è secondo con un risultato di rilievo nella prima batteria, nella quale Moll conquista il miglior giro alla spaventosa media di 196, 34 Km/h (bisogna considerare che nessuno degli altri aveva superato la media di 186 Km/h).
Nel 1934 viene ingaggiato dalla Scuderia Ferrari. Il perché di questo ingaggio merita un piccolo approfondimento.
È solo il talento di Moll a valergli la chiamata di Ferrari o c'è altro? Forse, il fatto che Molla aveva acquistato un'alfa P3 per il '34. L'Alfa, però, aveva ceduto il suo materiale a Ferrari e, forse, per evitare che un privato corresse con una sua vettura, aveva imposto a Ferrari l'ingaggio di Moll.

La squadra Ferrari del '34 è un dream team: Varzi, Chiron, Trossi e Moll.
La stagione si apre per Moll con la vittoria di Monaco.
Il successo arriva grazie ad un errore di Chiron, idolo locale, che sbaglia mentre si trova in testa, all'ultimo giro.
Moll vince, con spudorata ferocia, profittando dell'errore di Chiron.
Poi, arriva Tripoli, l'appuntamento più "mondano".
A Tripoli, grazie all'abbinamento del GP con una lotteria, venne realizzato un circuito avanzatissimo da un punto di vista tecnologico. Davanti agli enormi box, era presente una monumentale tribuna coperta da 12000 spettatori. Un'altissima torre di segnalazione. Un semaforo per lo start, persine cellule fotoelettriche per il cronometraggio.
Il tracciato di Tripoli (Mellaha), che sorgeva vicino ad un lago salato, prevedeva tutte curve ad ampio raggio meno una.

Sul tracciato della Mellaha, va in scena il duello Varzi - Moll. L'algerino, a dire il vero, era stato "invitato" con una segnalazione dal box a lasciar perdere l'inseguimento a Varzi, ma aveva deciso di non seguire quell'indicazione. Passando davanti al box abbassava la testa e continuava a tirare. Finirà secondo dopo un duello tiratissimo con Varzi. La vera contesa, per certi versi, iniziò fuori dalla pista.
Moll accusa Varzi di scorrettezza, la stampa francese e quella italiana entrano nella polemica, ovviamente ciascuna a sostegno del suo "paladino".
I francesi con Moll (suo padre era francese), gli italiani, ovviamente, con Varzi.
Dalla Francia, punzecchiano Ferrari e i suoi team order. Dall'Italia, le riviste specializzate ricordano che Moll certi risultati li deve alla squadra.
Moll paga questa polemica: non corre né la Targa Florio, né a Casablanca.
Intanto, però, Moll è chiamato ai collaudi della P3 versione aerodinamica, progettata per l'Avus, ed è all'Avus che Moll mette in scena un'altra delle sue imprese.
Nel 1934 le case tedesche (Mercedes e Auto Union) stavano lavorando per debuttare nei GP. Per l'Avus, però, nessuna delle due era ancora pronta a schierare una vettura rispettosa della Formula Internazionale (la quale poneva un limite al peso massimo).
Gli organizzatori della corsa dell'Avus, per consentire alle case tedesche di essere presenti, decisero di levare la formula internazionale. Mercedes, dopo le prove, decise di rinviare il suo debutto. Auto Union, invece, schierò le sue auto (guidate da Stuck, Leiningen e Momberger) nella gara. La Scuderia, invece, metteva in pista l'Alfa P3 speciale, che Moll aveva collaudato. La prima guida della Ferrari era Varzi e a lui spettava la scelta tra l'Alfa normale e quella specificamente studiata per l'AVUS.

Varzi prova la versione aerodinamica e ne resta impressionato in negativo. La vettura, infatti, presenta delle strane vibrazioni che Varzi trova fastidiose. Moll, invece, si trova a suo agio con quell'auto. Le vibrazioni non lo spaventano. La vettura speciale, quindi, sarà condotta nel GP dall'algerino. Sotto la pioggia, Moll vince. Varzi è secondo.

Un'altra epica impresa di Moll, nel 1934, fu la gara del GP di Francia, a Monthlery.
La gara che si svolgeva sul particolarissimo e lungo circuito (12,5 km) era considerato l'appuntamento di maggior prestigio. Si trattava di una corsa dal valore enorme, considerata un pò come un campionato in gara unica.
è in questa corsa che fanno il loro debutto le nuove auto di Mercedes e Auto Union.
Fa il suo rientro nelle corse da GP anche il grande Caracciola: con grandi problemi ad una gamba, ma ancora velocissimo in auto. Il team Mercedes, oltra a Caracciola, è composto da Fagioli e von Brauchitsch
La presenza di simili avversari rende la vittoria di Chiron in questo GP di Francia, del 1934, estremamente importante.
Per questo, la gara merita un approfondimento. Anzitutto, un breve cenno alla conformazione del tracciato. Il circuito di Linas-Montlhèry è particolare: esso è formato da un anello per la velocità, con un'estensione sulle strade circostanti. Si tratta, cioè di un ovale esteso.

La corsa vede le prodigiose vetture tedesche stroncate da problemi di affidabilità. è il giorno del capolavoro di Chiron. Ma anche Moll non è da meno. L'Algerino è convocato per il Gp solo come riserva e infatti rimane al box a guardare i colleghi sfrecciare sul tracciato francese. O meglio, rimane a fare lo spettatore finchè Trossi non rientra al box con l'auto in panne, priva della prima e terza marcia. Moll chiede di poter subentrare a Trossi. Viene accontentato e con una rimonta incredibile si colloca terzo nell'ordine di arrivo finale. Dopo i successi di Monaco e dell'AVUS e la grande prova di Tripoli, questa è forse la conferma definitiva della grandezza di Moll. La stampa francese parla di ordini di rallentare partiti dal box Ferrari all'indirizzo di Moll. Secondo i francesi, senza questi ordini Moll poteva arrivare secondo. Forse è un'esagerazione, però la corsa di Moll è stata incredibile.

Sul velocissimo tracciato di Reims (dove vince Chiron), Moll ottiene un ottimo secondo posto. I tedeschi erano assenti, impegnati a lavorare sull'affidabilità delle proprie monoposto.


La Coppa Ciano del '34 è un'altra corsa che mette in luce la bravura di Moll. Spedito, dal sorteggio, in ultima fila, l'algerino rimonta fuorisamente. In un frangente è addirittura davanti a Varzi, ma poi buca e ritorna dietro all'italiano. Moll però si butta all'ineguimento di Varzi e, mentre Ferrari gli espone l'ordine di rallentare, va in scena l'episodio di fantascienza dell'automobilismo di cui vi abbiamo raccontato prima. Guy, mentre va in testa coda, indica a Ferrari che ha capito. Moll, quindi, chiude secondo quella gara dietro a Varzi.

La vita del pilota sensazionale Moll si spezza durante la coppa Acerbo del 1934 che si svolge sul tracciato di Pescara.


mauriturbo
Ecco il disegno del circuito dell'AVUS...roba da capelli dritti!

http://www.formula1webstory.com/circuito_avus.html

mauriturbo
http://it.wikipedia.org/wiki/AVUS

Altro esempio per capire che razza di piloti correvano in quel'epoca.

Ho parecchie lacune su quel periodo e apprfitterò del post per rivisitare le gesta di uomini che avevano uno spirito di vita oramai perso nelle competizioni moderne.

Bella iniziativa Amante!

Il banking dell'Avus  :-)


"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

McNIK
Citazione di: Elio11 il 16 Ottobre 2009, 10:01:45
Bella iniziativa Amante!

Il banking dell'Avus  :-)





Il servizio è interessantissimo, le foto sono qualcosa di strabiliante ,complimenti a te e  ad AMANTE........;)

AmanteMclaren
Dai sono contento che la cosa sia piaciuta. D'altra parte, penso che queste siano state tra le pagine più gloriose dell'automobilismo ed è un peccato dimenticarle.