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jimclark
Oggi nel 2001 ci salutava, in quel ba****do lausitzring, Michele Alboreto.
Uomo educato e gentile, ricorda un'era che in Italia sopravvive con Zanardi, Pirro, Dindo Capello e pochi altri.
Ciao Michele, ulteriore pietra miliare sulla via di quel sogno collettivo che chiamiamo velocità, sole che buca la nebbia, vita che vince.

"The Company was unfit and I said to them that if they match my commitment we will win. If they don't match that they won't be with the company."
RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.

AmanteMclaren
Mi unisco nel saluto.

Ciao Michele....

Vorrei riportarvi un piccolo aneddoto, col benestare di chi lo ha scritto e vissuto...

C'era una volta a Monza....

... Il vialetto che portava al cancello d'accesso alla pista. Il vialetto c'è ancora (anche se sembra l'ingresso di Alcatraz), quello che manca è il cancello.
Il custode del cancello era un tipo dal fare burbero, ti guardava e sembrava sempre arrabbiato. Come il cancello, lui è rimasto lì per anni ed anni, un'istituzione, poi insieme al cancello ed alle torri che facevano da cornice (brutte ma che erano un pezzo di storia) è stato spazzato via: forse ora anche lui è in volo sull'astronave dove si svolge la premiazione ...

Come dicevo il custode era rude e burbero, ma noi lo chiamavamo "San Pietro" perchè era quello che ti apriva il cancello del Paradiso, quando decidevamo di fare una sgroppata in pista con la nostra macchina di tutti i giorni. Fermavamo l'auto lì di fianco, rigorosamente col motore acceso, e andavamo in Direzione a consegnare la patente e firmare il modulo di scarico di responsabilità, in cui c'impegnavamo a pagare il carro attrezzi e tutti i danni provocati al circuito in caso d'incidente.
Ah già, si lasciava il motore acceso perchè all'epoca quasi tutte le auto avevano i cilindri in ghisa e pistoni e teste in lega. Due coefficienti di dilatazione termica differenti: non è un caso che il maggior numero di grippaggi in autostrada avvenissero un paio di chilometri dopo gli Autogrill. E sì, in quegli anni si poteva ancora grippare.
Dunque, dicevo di San Pietro. Se alla centoventesima volta che lo incontravi ti rivolgeva la parola, voleva dire che non ti considerava più un intruso, uno che andava lì per provare qualcosa di diverso tanto per far qualcosa di diverso, ma capiva che un po' di passione c'era. Allora scoprivi una persona totalmente diversa: uno strano eremita/poeta che viveva tutta la sua vita alle porte del Paradiso, aprendo la porta ai piloti e traendo passione dalla loro passione.
"Tutti eroi, quelli che vanno lì dentro son tutti eroi! Senti, senti il Luigi (Colzani). Tira sempre come una bestia, qualsiasi cosa abbia sotto il sedere dà sempre il massimo. L'ho visto con la GTA, con la RS, perfino con la 128 e il prossimo anno si dà alle sport. Pensa con l'Alfone (la 2600 Sprint) stava dietro alle GTA: qualche volta prendeva il Curvone in pieno; qualche volta lo riportavo indietro col carrattrezzi." E storceva i baffi in quella che per lui era una risata.
"Senti questo!" ed io drizzo le orecchie: sta passando una F. Monza, una "spetecchina".
"Senti ora come cambia, senti come scala per entrare alla Junior!" e io ascolto.
"Questo si fa, questo arriva lontano!" Poi si gira, entra in pista e chiude il cancello. Già perchè con lui si parlava sempre lì a cavallo della soglia: lui dentro e tu fuori.
Faccio passare un po' di tempo fumando una sigaretta. Si apre il cancello ed esce la piccola monoposto. Vuole girare a sinistra dove ci sono i vecchi box, quelli lastricati con i cubetti di porfido presi dalle due Curvette quando vennero sostituite dalla Parabolica. Vorrebbe, ma io sono lì in mezzo e lui si ferma: ha il casco in grembo, i capelli mossi e lunghi, gli occhi vispi e sinceri.

"Scusa" e lui sorride.
"Come ti chiami?"
"Michele".
"Michele e poi?"
"Alboreto, Michele Alboreto. Perchè?"
"San Pietro dice che diventerai qualcuno."
Lui sorride, io mi faccio da parte e lui riparte accompagnato da quel rumorino del bicilindrico.

Cominciava così la mia conoscenza con una delle persone più corrette abbia mai trovato: nel mondo delle corse e non.
Meritava di più, ma gli italiani non sono mai troppo generosi con gli italiani. Si accorgono di loro solo quando muoiono.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

"The Company was unfit and I said to them that if they match my commitment we will win. If they don't match that they won't be with the company."
RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.

L'ultima vittoria



Addio Michele
"Non è realistico pensare di vincere sempre ma io spero sempre che questo non sia il week-end in cui perdo"

Citazione di: Elio11 il 25 Aprile 2009, 20:56:14
Ciao Michele....

Vorrei riportarvi un piccolo aneddoto, col benestare di chi lo ha scritto e vissuto...

C'era una volta a Monza....

... Il vialetto che portava al cancello d'accesso alla pista. Il vialetto c'è ancora (anche se sembra l'ingresso di Alcatraz), quello che manca è il cancello.
Il custode del cancello era un tipo dal fare burbero, ti guardava e sembrava sempre arrabbiato. Come il cancello, lui è rimasto lì per anni ed anni, un'istituzione, poi insieme al cancello ed alle torri che facevano da cornice (brutte ma che erano un pezzo di storia) è stato spazzato via: forse ora anche lui è in volo sull'astronave dove si svolge la premiazione ...

Come dicevo il custode era rude e burbero, ma noi lo chiamavamo "San Pietro" perchè era quello che ti apriva il cancello del Paradiso, quando decidevamo di fare una sgroppata in pista con la nostra macchina di tutti i giorni. Fermavamo l'auto lì di fianco, rigorosamente col motore acceso, e andavamo in Direzione a consegnare la patente e firmare il modulo di scarico di responsabilità, in cui c'impegnavamo a pagare il carro attrezzi e tutti i danni provocati al circuito in caso d'incidente.
Ah già, si lasciava il motore acceso perchè all'epoca quasi tutte le auto avevano i cilindri in ghisa e pistoni e teste in lega. Due coefficienti di dilatazione termica differenti: non è un caso che il maggior numero di grippaggi in autostrada avvenissero un paio di chilometri dopo gli Autogrill. E sì, in quegli anni si poteva ancora grippare.
Dunque, dicevo di San Pietro. Se alla centoventesima volta che lo incontravi ti rivolgeva la parola, voleva dire che non ti considerava più un intruso, uno che andava lì per provare qualcosa di diverso tanto per far qualcosa di diverso, ma capiva che un po' di passione c'era. Allora scoprivi una persona totalmente diversa: uno strano eremita/poeta che viveva tutta la sua vita alle porte del Paradiso, aprendo la porta ai piloti e traendo passione dalla loro passione.
"Tutti eroi, quelli che vanno lì dentro son tutti eroi! Senti, senti il Luigi (Colzani). Tira sempre come una bestia, qualsiasi cosa abbia sotto il sedere dà sempre il massimo. L'ho visto con la GTA, con la RS, perfino con la 128 e il prossimo anno si dà alle sport. Pensa con l'Alfone (la 2600 Sprint) stava dietro alle GTA: qualche volta prendeva il Curvone in pieno; qualche volta lo riportavo indietro col carrattrezzi." E storceva i baffi in quella che per lui era una risata.
"Senti questo!" ed io drizzo le orecchie: sta passando una F. Monza, una "spetecchina".
"Senti ora come cambia, senti come scala per entrare alla Junior!" e io ascolto.
"Questo si fa, questo arriva lontano!" Poi si gira, entra in pista e chiude il cancello. Già perchè con lui si parlava sempre lì a cavallo della soglia: lui dentro e tu fuori.
Faccio passare un po' di tempo fumando una sigaretta. Si apre il cancello ed esce la piccola monoposto. Vuole girare a sinistra dove ci sono i vecchi box, quelli lastricati con i cubetti di porfido presi dalle due Curvette quando vennero sostituite dalla Parabolica. Vorrebbe, ma io sono lì in mezzo e lui si ferma: ha il casco in grembo, i capelli mossi e lunghi, gli occhi vispi e sinceri.

"Scusa" e lui sorride.
"Come ti chiami?"
"Michele".
"Michele e poi?"
"Alboreto, Michele Alboreto. Perchè?"
"San Pietro dice che diventerai qualcuno."
Lui sorride, io mi faccio da parte e lui riparte accompagnato da quel rumorino del bicilindrico.

Cominciava così la mia conoscenza con una delle persone più corrette abbia mai trovato: nel mondo delle corse e non.
Meritava di più, ma gli italiani non sono mai troppo generosi con gli italiani. Si accorgono di loro solo quando muoiono.


FAN-TA-STI-CO...

Ricordiamoci anche le prove per Auto Oggi che nn erano mai banali e sempre molto interessanti. anche da giornalista-tester sapeva distinguersi!



Ho postato questo video per ricordare Michele Alboreto, scomparso da 15 anni.
Oltre che un bravo pilota, era un appassionato di motori, uno di quelle che fuori dalla pista si sentiva spaesato, infatti corse fino alla morte.

Questa è un intervista fatta nel dopo gp di Monza del 1988, gp che noi tifosi ricorderemo in modo particolare.
Qualcuno tra i giovani sa dimmi perchè?
e cosa successe un mese prima di questa gara?

Fare prima di dire.


Citazione di: zipavelo il 25 Aprile 2016, 14:28:48


Ho postato questo video per ricordare Michele Alboreto, scomparso da 15 anni.
Oltre che un bravo pilota, era un appassionato di motori, uno di quelle che fuori dalla pista si sentiva spaesato, infatti corse fino alla morte.

Questa è un intervista fatta nel dopo gp di Monza del 1988, gp che noi tifosi ricorderemo in modo particolare.
Qualcuno tra i giovani sa dimmi perchè?
e cosa successe un mese prima di questa gara?
Io ci provo,nell'88 in pratica Senna aveva in tasca la gara ma fece un incidente con il doppiato Schlesser nella variante della roggia,la sfortuna volette che la macchina si piantò sull'alto cordolo e quindi Ayrton non potette ripartire e in più i piloti facevano quella variante al massimo nonostante la lentezza dei commissari nel levare la McLaren Honda
Io ci ho provato  :-)
"If you cut us, we bleed McLaren."

Bravo Vinz.
Prova a rispondere alla seconda domanda, aiutati anche con Google se vuoi.
Diciamo che se ne è parlato molto nel forum perchè è una storia che riguarda la McLaren e la nostra rivale di sempre, la Ferrari.
Fare prima di dire.


Citazione di: zipavelo il 25 Aprile 2016, 15:16:16
Bravo Vinz.
Prova a rispondere alla seconda domanda, aiutati anche con Google se vuoi.
Diciamo che se ne è parlato molto nel forum perchè è una storia che riguarda la McLaren e la nostra rivale di sempre, la Ferrari.
Non riesco a trovare nulla,illuminami  :-supp
"If you cut us, we bleed McLaren."

Citazione di: vinz1926 il 25 Aprile 2016, 16:05:29
Citazione di: zipavelo il 25 Aprile 2016, 15:16:16
Bravo Vinz.
Prova a rispondere alla seconda domanda, aiutati anche con Google se vuoi.
Diciamo che se ne è parlato molto nel forum perchè è una storia che riguarda la McLaren e la nostra rivale di sempre, la Ferrari.
Non riesco a trovare nulla,illuminami  :-supp

Un mese prima (poco meno di un mese) morì il Drake.

Guardi Vinz che io la boccio eh!  :P
To finish first, first you have to finish

Citazione di: turbo_lawrence il 25 Aprile 2016, 18:57:18
Citazione di: vinz1926 il 25 Aprile 2016, 16:05:29
Citazione di: zipavelo il 25 Aprile 2016, 15:16:16
Bravo Vinz.
Prova a rispondere alla seconda domanda, aiutati anche con Google se vuoi.
Diciamo che se ne è parlato molto nel forum perchè è una storia che riguarda la McLaren e la nostra rivale di sempre, la Ferrari.
Non riesco a trovare nulla,illuminami  :-supp

Un mese prima (poco meno di un mese) morì il Drake.

Guardi Vinz che io la boccio eh!  :P
Volevo scriverlo,ma quel "una storia che riguarda la McLaren e la nostra rivale di sempre,la Ferrari" mi ha spiazzato  :'( :-ahah
"If you cut us, we bleed McLaren."

Non potevo aiutarti di più, perchè stavi molto vicino alla soluzione  :-)
Avevi scritto giusto, infatti Ayrton si ritirò per un incidente, in precedenza si era ritirato anche Prost  per problemi al motore Honda.
In sostanza,  "grazie" a quell'incomprensione la Ferrari fece un doppietta nel gp d'Italia, e quel gp fu l'unico che la McLaren non vinse in quel 1988, quindi vinse 15 gare su 16.
Enzo Ferrari era morto circa un mese prima, e sembra una coincidenza il fatto che proprio una Ferrari interruppe l'en plein della McLaren nel gp d'Italia.
Un'altra curiosità In quell'anno Berger interruppe anche la striscia di pole position sempre della McLaren che conquistò 15 pole su 16 a esclusione del gp di Silverstone.
Chiamale se vuoi... coincidenze.
Fare prima di dire.