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Scusate l'assenza di aggiornamenti... torno ad aggiornarvi (gioco di parole eheh)


Indycar - Second Qualifying Day, Matos il più veloce
Il secondo giorno di qualifiche ad Indianapolis mette in palio altri 11 posti in griglia. Il più veloce, che si è garantito così il dodicesimo posto in griglia, è stato il rookie brasiliano Raphael Matos. Il pilota del team Luzco Dragon si è qualificato alla media di 359,497 kmh, e occuperà così l'ultimo posto disponibile in quarta fila. La sessione è stata molto combattuta, grazie anche a delle condizioni climatiche migliori rispetto al Pole Day, e si è chiusa all'ultimo istante con Scott Sharp che è riuscito a entrare nei primi 22, eliminando il venezuelano EJ Viso, dopo che a sua volta era stato eliminato due volte in precedenza. Per Sharp la qualificazione è molto importante, visto che il prossimo weekend sarà impegnato nella prova dell'American Le Mans Series nello Utah.

Buone le qualifiche di Paul Tracy, che ieri era stato a lungo tra i primi 11, che scatterà dalla tredicesima posizione, e di Vitor Meira, quattordicesimo dopo che il suo primo tentativo era stato annullato dalle verifiche tecniche. "Il team ha fatto un grande lavoro e il secondo tentativo di qualificazione è andato molto meglio del primo", ha detto Tracy, che ha guadagnato quattro posizioni con il suo secondo tentativo. "Avevamo raggiunto 223 mph in mattinata, ma qualcosa non era andato bene nel primo tentativo. Eravamo scivolati verso il basso della griglia, così abbiamo deciso di fare un altro tentativo". Deludono un po' i protagonisti più attesi di questa seconda giornata: Hideki Mutoh (Andretti Green Racing), Ed Carpenter (Vision Racing) e Dan Wheldon (Panther Racing) occuperanno solamente la sesta fila.

In mattinata si erano verificato due incidenti. Il più violento ha visto coinvolto il rookie inglese Mike Conway, che ha perso il controllo della vettura in curva 1 ed è andato a muro. Il pilota inglese è stato ricoverato al Methodist Hospital per accertamenti. Se ci fossero dei problemi, il pilota inglese potrebbe essere sostituito dal connazionale Darren Manning, che già corre un programma selezionato di gare con il Dreyer&Reinbold Racing alternandosi con Milka Duno (che corre qui ad Indianapolis). Poco dopo, e sostanzialmente nello stesso punto, è finito a muro Alex Tagliani, anche lui un esordiente ad Indy. "Onestamente, non so cosa sia successo", ha detto Tagliani. "Stavamo solo effettuando qualche giro di riscaldamento. Il giro precedente era stato un giro piuttosto lento, 320 kmh, quando sono entrato in curva 1 ed all'improvviso ho perso il posteriore. Non penso che la macchina sia troppo danneggiata. Vedremo se saremo in grado di mettere di nuovo tutto insieme e cercare di scendere in pista questo pomeriggio."

Oltre a essere stato il più veloce durante, Matos è l'unico rookie che si è riuscito a qualificare in questa prima settimana, visti anche i molti incidenti che hanno visto coinvolti gli esordienti, a causa anche delle condizioni problematiche di questi giorni. "Sono un po' sorpreso anche io", ha detto il brasiliano. "Poco prima del mio tentativo avevamo fatto alcune regolazioni che si sono rivelate interessanti. Sono estremamente felice per la squadra, hanno fatto un lavoro incredibile. Un lavoro iniziato in inverno. Siamo rimasti impressionati con la nostra velocità e speriamo di mantenerla anche per la gara."

Nel pomeriggio, e sempre in curva 1, ha sbattuto violentemente anche John Andretti, picchiando molto duro e rovinando la sua vettura. Nell' incidente è rimasto coinvolto anche Graham Rahal, che per evitare la vettura di Andretti è finito in testacoda. "Stavamo lavorando sul bilanciamento della macchina, su alcune modifiche", ha detto Andretti. "Avevo perso del tempo precedentemente. La macchina ballava troppo questa mattina, ma lo stavamo sistemando. Mi sentivo bene. La vettura ha sbattuto duramente, e ciò è frustrante. Il team dovrà lavorare su essa in vista della prossima settimana."

Chi non ha potuto partecipare alla seconda giornata di qualifiche è stato Robert Doornbos. Dopo che l'olandese aveva distrutto due vetture in due giorni, il suo team, il Newman/Haas/Lanigan Racing, ha lavorato tutto il giorno per sistemare le due vetture e rimetterle in sesto per la prossima settimana.

Adesso ci saranno tre giorni di riposo, prima che i motori si riaccendano giovedì in vista degli ultimi due giorni di qualifiche, sabato e domenica prossima.

Attuale griglia di partenza:

Pos  Driver             Team                 Speed

1.  Helio Castroneves  Penske               224.864mph

2.  Ryan Briscoe       Penske               224.083mph

3.  Dario Franchitti   Ganassi              224.010mph

4.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan  223.954mph

5.  Scott Dixon        Ganassi              223.867mph

6.  Tony Kanaan        Andretti Green       223.612mph

7.  Mario Moraes       KV                   223.331mph

8.  Marco Andretti     Andretti Green       223.114mph

9.  Will Power         Penske               223.028mph

10.  Danica Patrick     Andretti Green       222.882mph

11.  Alex Lloyd         Schmidt/Ganassi      222.622mph

12.  Raphael Matos      Luczo Dragon         223.429mph

13.  Paul Tracy         KV                   223.111mph

14.  Vitor Meira        Foyt                 223.054mph

15.  Justin Wilson      Coyne                222.903mph

16.  Hideki Mutoh       Andretti Green       222.805mph

17.  Ed Carpenter       Vision               222.780mph

18.  Dan Wheldon        Panther              222.777mph

19.  AJ Foyt IV         Foyt                 222.586mph

20.  Scott Sharp        Panther              222.162mph

21.  Sarah Fisher       Fisher               222.082mph

22.  Davey Hamilton     Dreyer & Reinbold    221.956mph



Indycar - Mercato in fermento: Roth Racing e D&R/Darren Manning

Nuove recenti in ottica mercato "500 Miglia". Marty Roth, lo scorso anno team manager e pilota allo stesso tempo, possiede ancora due telai Dallara. Uno dei due, il numero n°25, è stato avvistato nei giorni scorsi nel paddock di Indianapolis. Il cinquantenne canadese  è stato costretto per cause di forza maggiore (perdita della superlicenza Indycar Series avvenuta lo scorso inverno) a rinunciare a correre da pilota nel campionato 2009. Ora le difficoltà economico finanziarie e l'impossibilità di continuare a far vivere la sua scuderia, gli impongono anche di vendere entrambi i telai Dallara. Negli scorsi mesi si era parlato di un interessamento della famiglia di Nelson Philippe (ora in HVM per Indy), notizie accreditate nei giorni scorsi hanno contribuito a far nascere una nuova prospettiva molto valida. Roth è ad Indianapolis per tentare di vendere le sue vetture, si dice che il nuovo proprietario abbia già concluso l'affare ma che non prenderà parte al campionato non prima della gara di Indianapolis.

A voler cercare di dare un nome e cognome a quest'ipotetico nuovo team manager, si può pensare a Gil De Ferran. Il campione brasiliano, nato in Francia, avrebbe secondo le prime indiscrezioni già comperato la fornitura dei motori. Avvistato nel paddock anche il giapponese Takuma Sato. Di un prossimo approdo da parte di entrambi nella serie Indycar si era già parlato due mesi fa circa, l'uno nelle vesti di proprietario, l'altro in qualità di pilota.

"Sicuramente cononosco il tracciato, ma questa mia visita è il mio primo passo di avvicinamento alla Indycar Series" - parla il nipponico, più volte vicino al sedile della Toro Rosso quest'inverno - "Questo luogo è molto importante. Sto valutando  le possibilità che mi vengono offerte, forse ci sarà una possibilità di disputare questa gara in futuro. Per ora sono in veste di turista, di spettatore, ma anche di attento osservatore".

Sul fronte Dreyer&Reinbold Mike Conway, dopo l'incidente nel secondo giorno delle qualifiche che gli è  valso accertamenti immediati nel "medical center," potrebbe essere sostituito da Darren Manning, quest'anno già al servizio della scuderia nei primi due eventi stagionali in veste di compagno di scuderia dell'inglese ex-GP2.

" I posti disponibili per gareggiare con scuderie di centro classifica sono terminati ormai, quindi sto tentando di tenere viva la collaborazione con Dreyer&Reinbold dopo le due gare disputate con loro. Magari ci sarà un'opportunità per correrne delle altre durante il 2009  (il riferimento è al contratto part-time tra D&R e Milka Duno ndr), e quest'infortunio di Mike stamani è davvero disdicevole. Mi hanno chiamato ed allertato ora staremo a vedere ma non penso ci sarà bisogno del mio aiuto surplus. Spero che Mike si riprenda in fretta perchè è già sulla buona strada della guarigione. Lo vedremo presto tornare in pista la prossima settimana, io d'altro canto devo concentrarmi sui miei prossimi impegni in Grand-Am e, spero, qualche restante gara con questo team in Indycar. Il prossimo anno possiamo pensare ad un impiego a tempo pieno, chissà... " - il commento di Darren Manning alle voci che lo vogliono al volante della Dallara "Purex".



"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."


Indycar - Ufficiale Servia con Rahal Letterman

Il Rahal Letterman Racing ha confermato l'ingaggio del pilota spagnolo Oriol Servia per la 500 Miglia di Indianapolis. Il team, che ha vinto la gara nel 2004 con Buddy Rice, non è stato in grado di mettere insieme un programma completo per la stagione IndyCar Series, ma è sempre stato deciso a tornare almeno per Indianapolis, anche se non ha potuto partecipare al  primo fine settimana di qualifiche.

Bobby Rahal è fiducioso che grazie all'apporto di Servia saranno competitivi, nonostante la partenza ritardata. "Abbiamo lavorato sodo tutto l'anno al fine di mettere insieme il programma per la 500 Miglia di Indianapolis, e adesso siamo convinti di avere un pacchetto che ci consentirà di avere delle buone performance", ha detto Rahal. "L'esperienza della squadra, combinata col talento di un veterano come Oriol, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere competitivi per tutto l'evento."

Anche Servia ha iniziato questa stagione senza un volante, dopo aver perso il suo posto al KV Racing Technology, quando la squadra ha ridotto il suo parco vetture ad una sola auto. "A volte essere ostinato non è una cattiva cosa", ha detto lo spagnolo, che è stato il migliore in classifica tra i piloti provenienti dalla ChampCar. "Ho avuto una grande stagione lo scorso anno, mi sento al top. Anche se la stagione è iniziata senza un volante per me sapevo che se fossi stato abbastanza paziente sarebbe accaduto qualcosa di buono. Sono davvero entusiasta di questa occasione che mi è stata data di partecipare alla corsa più importante del mondo con una delle migliori squadre della storia di questa corsa. Ho corso molti anni contro il team Rahal Letterman e il fatto di farne parte adesso mi rende molto fiero."


Indycar - Indianapolis: si torna in pista, Moraes il più veloce
A conferma del suo ruolo di outsider nella prossima 500 Miglia di Indianapolis, il brasiliano Mario Moraes è stato il più veloce nella prima giornata di prove della seconda settimana sull'Indianapolis Motor Speedway. Il pilota del KV Racing Technology, che domenica 24 scatterà dalla settima posizione, ha ottenuto la media di 358,387 kmh. Alle sue spalle il duo Penske, con Ryan Briscoe che ha preceduto il poleman Helio Castroneves. Completano la top 5 altri due grandi favoriti per la corsa del Memorial Day, Scott Dixon e il leader del campionato Tony Kanaan.

Tra i piloti ancora non qualificati il più veloce è stato Oriol Servia del Rahal Letterman Racing, settimo assoluto alla media di 356,157 kmh. "Sappiamo tutti che non è l'ideale scendere in pista solo il giovedi e venerdì", ha detto Servia. "Abbiamo due giorni per prepararci per la qualifica e uno per la corsa." Nella top ten assoluta è entrato anche un altro pilota per il momento non qualificato, Townsend Bell alla guida della terza vettura iscritta dal KV Racing Technology.

Particolare lavoro per il Dreyer&Reinbold Racing, che ha quattro vetture iscritte ma solo una già qualificata. Davey Hamilton, l'unico per il momento in griglia (col ventiduesimo è ultimo tempo attuale), ha speso la giornata prima testando la sua vettura per la gara e poi portando in pista la vettura del suo compagno di squadra, Mike Conway, incidentata domenica scorsa. Il pilota inglese era presente, ma l'autorizzazione a scendere in pista gli sarà rilasciata solo domani dopo un test nella mattinata. "Mi sento bene adesso", ha detto Conway. "Martedì ero ancora dolorante, ma ora mi sento pronto a tornare in macchina. Voglio solo ringraziare tutti gli uomini della sicurezza e il personale della IndyCar Series per avermi aiutato ed essersi presi cura di me. Sono ansioso di tornare in pista." Il team si è dovuto occupare anche della ricostruzione della vettura di John Andretti, anch'essa pesantemente danneggiata in un incidente domenica. "Siamo molto contenti che Mike stia bene, questo è ciò che conta", ha detto Dennis Reinbold, co-proprietario del team. "I ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro nel riparare sia la vettura di Mike che quella di John, e siamo pienamente concretati su quest'ultimo weekend. Siamo pronti alla qualificazione di John, Mike e Milka. Dobbiamo concentrarci su come metterli in griglia. Allo stesso tempo, Davey può lavorare sulla corsa, e questo è sicuramente una cosa molto positiva."

Domani è prevista l'ultima sessione di prove, prima del weekend che prevede gli ultimi due giorni di qualifica.

Tempi:

Pos  Driver             Team                     Time      Speed

1.  Mario Moraes       KV                       40.4061s  222.739mph

2.  Ryan Briscoe       Penske                   40.4666s  222.406mph

3.  Helio Castroneves  Penske                   40.4685s  222.395mph

4.  Scott Dixon        Ganassi                  40.4724s  222.374mph

5.  Tony Kanaan        Andretti Green           40.5607s  221.890mph

6.  Dario Franchitti   Ganassi                  40.6292s  221.516mph

7.  Oriol Servia       Rahal Letterman          40.6591s  221.353mph

8.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan      40.6667s  221.311mph

9.  Marco Andretti     Andretti Green           40.6868s  221.202mph

10.  Townsend Bell      KV                       40.7355s  220.938mph

11.  Vitor Meira        Foyt                     40.8256s  220.450mph

12.  Justin Wilson      Coyne                    40.8368s  220.389mph

13.  Raphael Matos      Luczo Dragon             40.8369s  220.389mph

14.  Hideki Mutoh       Andretti Green           40.8636s  220.245mph

15.  Dan Wheldon        Panther                  40.8642s  220.242mph

16.  EJ Viso            HVM                      40.8933s  220.085mph

17.  Will Power         Penske                   40.9571s  219.742mph

18.  Alex Lloyd         Schmidt/Ganassi          40.9741s  219.651mph

19.  Danica Patrick     Andretti Green           41.0178s  219.417mph

20.  Ed Carpenter       Vision                   41.0421s  219.287mph

21.  Alex Tagliani      Conquest                 41.0985s  218.986mph

22.  Davey Hamilton     Dreyer & Reinbold        41.1002s  218.977mph

23.  Sarah Fisher       Fisher                   41.1020s  218.967mph

24.  Ryan Hunter-Reay   Vision                   41.1157s  218.894mph

25.  John Andretti      Petty/Dreyer & Reinbold  41.1483s  218.721mph

26.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan      41.2035s  218.428mph

27.  Stanton Barrett    3G                       41.2659s  218.098mph

28.  Milka Duno         Dreyer & Reinbold        41.2965s  217.936mph

29.  Buddy Lazier       Hemelgarn                41.4734s  217.007mph

30.  Nelson Philippe    HVM                      43.7493s  205.718mph


Indycar - Thomas Scheckter al volante della Dale Coyne n°19

Il sudafricano Thomas Scheckter ha trovato l'accordo con un team per correre la 500 Miglia di Indianapolis. Tenterà infatti di qualificarsi con la vettura n°19 della scuderia Dale Coyne, la stessa utilizzata in questa stagione da Justin Wilson nella gara d'esordio a St.Petersburg quest'anno.

Nella giornata di domenica si era parlato di un accordo finalmente trovato con il team Beck/3G, l'altroieri le voci di mercato in tal senso avevano interessato il team Conquest (una vettura da affiancare a quella n°34 di Alex Tagliani).

Niente è ancora trapelato circa il nome dello sponsor, circa i colori della livrea. Non si sa se l'accordo varrà anche per disputare altre gare iridate nel corso della stagione Indycar Series 2009.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."


Indycar - Indianapolis, ultimo giorno di prove, Dixon al vertice

L'ultimo giorno di prove prima del secondo weekend di qualifiche vede prevalere il pilota di Chip Ganassi Scott Dixon, vincitore nel 2008 sia della Indy 500 che del campionato Indycar, alla velocità di 358,483 kmh. Le prove hanno confermato il trend generale di queste due settimane, ovvero che i grandi favoriti della corsa siano i piloti di Penske e Ganassi, che i team KV Racing Technology e Newman Haas Lanigan Racing si presntino come dei seri contendenti alla vittoria finale, specialmente con Mario Moraes (oggi secondo) e Graham Rahal (tredicesimo), e che l'unico pilota dell'Andretti Green Racing davvero competitivo sia Tony Kanaan (oggi nono).

Tra i piloti non qualificati, il più veloce è stato Townsend Bell, terzo assoluto alla guida della terza vettura del KV Racing Technology, alla media di 357,421 kmh. Nella top ten anche Oriol Servia (settimo) e Robert Doornbos e Alex Tagliani, pari merito al decimo posto. In pista è tornato anche Mike Conway, a muro domenica e dichiarato idonea a guidare in mattinata. Va registrato che i trentuno piloti in pista sono tutti racchiusi in nove decimi, ben ventitré in meno di sei decimi, a dimostrazione del grande equilibrio in pista in questa edizione della 500 Miglia.

La giornata ha presentato la novità della presenza in pista di Tomas Scheckter, alla guida della seconda vettura del Dale Coyne Racing. Il sudafricano ha fatto segnare il quindicesimo tempo assoluto (354,810 kmh). Scheckter sarà così in grado di lottare per la qualificazione per la sua ottava 500 miglia di Indianapolis. "Sono felice di essere qui e lottare per questo", ha detto Scheckter, che ritrova Bill Pappas,  tecnico con cui lavorò ai tempi in cui correva con il team di Chip Ganassi nel 2003, piazzandosi al quarto posto ad Indy. "Ho disputato una grande corsa ad Indy con Bill e mi piace quello che Dale ha fatto con il team e quello che Justin (Wilson) ha fatto in macchina", ha detto Scheckter. "Sono fiducioso che mi possano dare una buona macchina, e il fatto che già conosciamo non può essere che un vantaggio. Speriamo che si possa arrivare rapidamente fino ad una buona velocità e portarci il più avanti possibile col lavoro."

Domani terzo giorno di qualifiche, previste da mezzogiorno alle sei ora locale, con in palio i restanti 11 posti in palio. Poi domenica l'ultimo giorno di qualifiche, il Bump Day.

Tempi:





Pos  Driver            Team                     Time      Speed

1.  Scott Dixon       Ganassi                  40.3951s  222.799mph

2.  Mario Moraes      KV                       40.4440s  222.530mph

3.  Townsend Bell     KV                       40.5152s  222.139mph

4.  Helio Castroneves Penske                   40.5955s  221.699mph

5.  Ryan Briscoe      Penske                   40.6198s  221.567mph

6.  Dario Franchitti  Ganassi                  40.6887s  221.192mph

7.  Oriol Servia      Rahal Letterman          40.6982s  221.140mph

8.  Ed Carpenter      Vision                   40.7124s  221.063mph

9.  Tony Kanaan       Andretti Green           40.7380s  220.924mph

10.  Robert Doornbos   Newman/Haas/Lanigan      40.7601s  220.804mph

11.  Alex Tagliani     Conquest                 40.7601s  220.804mph

12.  Raphael Matos     Luczo Dragon             40.7644s  220.781mph

13.  Graham Rahal      Newman/Haas/Lanigan      40.7836s  220.677mph

14.  Hideki Mutoh      Andretti Green           40.7852s  220.668mph

15.  Tomas Scheckter   Coyne                    40.8134s  220.516mph

16.  Dan Wheldon       Panther                  40.8145s  220.510mph

17.  AJ Foyt IV        Foyt                     40.8387s  220.379mph

18.  Will Power        Penske                   40.8617s  220.255mph

19.  Sarah Fisher      Fisher                   40.8733s  220.193mph

20.  Danica Patrick    Andretti Green           40.9585s  219.735mph

21.  Davey Hamilton    Dreyer & Reinbold        40.9651s  219.699mph

22.  Marco Andretti    Andretti Green           40.9892s  219.570mph

23.  John Andretti     Petty/Dreyer & Reinbold  40.9927s  219.551mph

24.  EJ Viso           HVM                      40.9967s  219.530mph

25.  Ryan Hunter-Reay  Vision                   40.9991s  219.517mph

26.  Stanton Barrett   3G                       41.0024s  219.499mph

27.  Alex Lloyd        Schmidt/Ganassi          41.0330s  219.336mph

28.  Mike Conway       Dreyer & Reinbold        41.0520s  219.234mph

29.  Buddy Lazier      Hemelgarn                41.0602s  219.190mph

30.  Milka Duno        Dreyer & Reinbold        41.2151s  218.367mph

31.  Nelson Philippe   HVM                      41.2928s  217.956mph





Indycar - Piloti senza volante avvistati nel paddock, livree di Bell, Barrett e Duno


Takuma Sato e Darren Manning  non sono stati i soli ad essere avvistati nel paddock di Indianapolis in questi ultimi giorni.

Ad esempio Jacques Lazier sta trattando con "Gasoline Alley" per portare a termine un contratto di sponsorizzazione che possa permettergli di qualificarsi alla 500 Miglia - "Ci sono sicuramente un paio di sedili disponibili, speriamo che si possa arrivare ad una qualche collaborazione con una delle due scuderie" - ammette lo statunitense - "C'è ancora del tempo, non è impellente concludere un contratto, però la concorrenza è abbastanza alta. Sono comunque confidente di potercela fare. Magari già nel prossimo fine settimana".

Avvistati anche i sudamericani Bruno Junqueira e Roberto Moreno, poi Jimmy Kite ed il giapponese Roger Yasukawa. Il pilota ex-Newman-Haas , lo scorso anno alla Dale Coyne, è stato visto a colloquio nei box della AJ Foyt Racing. La possibilità è quella di allestire una terza vettura, ma lo  sforzo della piccola scuderia dalle ristrette finanze nel preparare la seconda vettura (per Aj Foyt IV) è stato già abbastanza lodevole. Non sembra che materialmente si possa andare oltre. E' restata aperta fino all'ultimo la pista Dale Coyne. Lo stesso interessato confermava prima che fosse annunciata la collaborazione con Thomas Scheckter - "In Dale è tutto pronto, non avrò probabilmente la vettura n°18 della Z-Line che ora ha Justin Wilson, tuttavia l'altra Dallara la tengono in serbo proprio per me. Cosa ci impedisce di annunciare la collaborazione? Non ho uno sponsor che mi segue...".

Tramontata anche l'ipotesi, azzardata e quasi irreale, che avrebbe voluto Bruno Junqueira in pista  addirittura con  una seconda vettura della Rahal-Letterman.

Un'altra conoscenza proprio della Rahal-Letterman (sostitui' Paul Dana dopo Homestead 2006) e Aj Foyt Racing (disputò con loro la 500 Miglia Indianapolis 2008) è Jeff Simmons. Anch'egli alla ricerca di un posto di rincalzo nelle ultime file.

Nessun annuncio ufficiale formale ancora sul fronte Rahal-Letterman per Oriol Servia. Tuttavia la vettura n°17 è stata inserita nella lista dei partecipanti ed è stata presentata ufficiosamente. In più il sito ufficiale web della scuderia da qualche giorno è in fase di allestimento. Inoltre proprio il nome dello spagnolo compare sulla livrea blu scuro della Dallara-Honda.

Resta inspiegabilmente a casa Buddy Rice, fino all'ultimo in lizza per il posto disponibile nel team di Bobby Rahal. Il pilota dell'Arizona, dopo aver incassato il no da parte della Dreyer&Reinbold quest'anno, sostituito per far spazio al debuttante Mike Conway, ha dovuto rinunciare anche al contratto già firmato con Rubicon Sports. Il team pensava di poter mettere insieme finanze adeguate per correre almeno la 500 Miglia, e proprio per l'occasione era stata proclamata la fusione con un team ex-Champ Car, la Pacific Coast Motorsports (lo scorso anno nella Indycar Series con Mario Dominguez). Tuttavia gli ipotetici, ed a questo punto "fantasma", sei milioni di dollari portati in dote dal vincitore della 500 Miglia del 2004, non sono serviti a nulla. La Rubicon poco prima di Long Beach ha deciso di "fondersi" a sua volta con Conquest Racing, anche questo un team in condizioni economiche per nulla invidiabili. "Non ho nessuno che mi supporti, resto qui a casa a Phoenix. Nessuno mi lascerebbe guidare gratis ed anche io non vorrei avere qualche soldo in tasca. Nonostante questo, si, mi "brucia" non esserci quest'anno".

Presentata la livrea della Dallara-Honda KV Racing n°8 di Townsend Bell sponsorizzata dalla "Herbalife". I colori sono il bianco, predominante, ed il verde chiaro.


Sopra le nuove livree di Stanton Barrett (3G n° 98) e Milka Duno (Dreyer&Reinbold n°23).

Una curiosità aggiuntiva. La nuova livrea della Panther n°4 di Dan Wheldon sarà colorata allo stesso modo anche in tre delle prossime gare del campionato.
Cambiamenti repentini anche per Stanton Barrett, che ha recentemente perso lo sponsor che colorava la livrea della sua Dallara n°98 con il bianco ed il celeste, e per Milka Duno che presenta una vettura rosso-blu quasi interamente privata del bianco.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Bruno Junqueira si accasa nel team Conquest

Conquest Racing con due vetture in occasione della gara dell'Indiana. Schiererà infatti la vettura n°36 affidandola  al poleman dell'edizione 2002 della 500 Miglia di Indianapolis, Bruno Junqueira.
"Siamo veramente orgogliosi di schierare Bruno con noi" - le prime parole sull'argomento di Eric Bachelart - "Lui è un vincente nato, ha dimostrato nella sua lunga  carriera in America di avere la mentalità giusta, e sono pienamente convinto del suo ingaggio, nonostante il poco tempo a disposizione per mettersi in luce con l'intera sua nuova squadra. Il lato positivo, ripeto, è l'apporto della sua essenziale esperienza al pari di quella di Alex (Tagliani ndr)".
Bruno Junqueira, di nazionalità brasiliana, ha fatto il suo debutto nella Indycar Series lo scorso anno disputando quindici gare con il team Dale Coyne, lo stesso con cui è stato a lungo molto vicino dall'accordarsi anche per questa stagione. Nell'anno della pole ad Indianapolis la media velocistica  sorprendente che fece segnare, nonostante non si tratti del record ufficiale, fu di 231.342 miglia orarie. Quest'anno la pole di Castroneves ha raggiunto "solo" le 224.864 miglia orarie di media. Il brasiliano tenterà per la sesta volta in carriera di qualificarsi in gara in occasione della 500 Miglia della gara dell'Indiana.

"Dire di essere "soddisfatto" dell'accordo raggiunto, sarebbe manifestare la mia felicità in tono minore. Correrò con lo sponsor 'Big Red' " - spiega - "Le trattative erano state intavolate già da qualche tempo con Conquest, tuttavia soltanto negli ultimi giorni le relazioni sono diventate più intense. Sono contento di poter dare loro il mio apporto. La 500 Miglia è una gara veramente importante per me, non solo in generale per la storia dell'automobilismo o per ciò che, conseguentemente, rappresenta nella carriera di un pilota: in particolare in questa fase della mia personale vita agonistica mi ritrovo in un punto di non ritorno e questa gara è per me un bivio. La crisi economica ha portato molte squadre ad abbandonare le competizioni, altre sono sul baratro del precipizio. Ed è cosi' che per noi piloti è dura: c'è una domanda di gran lunga maggiore rispetto all'offerta dei sedili disponibili".

Junqueira  è stato in totale per cinquantadue tornate in testa alla corsa, con il migliore piazzamento finale ottenuto in virtù di una quinta posizione. Centodue partenze tra Champ Car ed Indycar Series, otto vittorie e quarantasette "Top Five", questo il biglietto da visita dell'ex pilota Chip Ganassi e Newman-Haas.




Indycar - Indianapolis: terzo giorno di qualifiche, griglia piena

Il terzo giorno di qualifiche è stato tormentato dalla pioggia, che ha ritardato l'inizio di un paio di ore. Alla fine, il sole comunque è tornato a splendere e i piloti hanno potuto dare l'assalto agli ultimi 11 posti disponibili. Il più veloce è stato l'olandese Robert Doornbos, che scatterà così dalla ventitreesima posizione. Il pilota del Newman Haas Lanigan Racing, che aveva perso il primo weekend di qualifiche a causa di due incidenti in due giorni tra venerdì e sabato, ha fatto segnare la velocità di 356,702 kmh. Molto bene anche Townsend Bell (che era stato il più veloce nelle prove della mattinata) e Oriol Servia.

La giornata è stata divisa in due tranche di qualifiche, una subito dopo l'asciugamento della pista ed una nell'ultima mezz'ora. Nessun incidente, nonostante le condizioni climatiche non perfette, si è verificato. Nel finale anche Stanton Barrett ha tentato l'assalto alla qualifiche, fallendolo, dopo tre giri buoni, per una piccola incertezza nelle ultime due curve.

Qualche difficoltà ha incontrato il Dreyer&Reinbold Racing, che per ora è però riuscito a mettere in griglia le sue tre vetture. Sia John Andretti che Milka Duno hanno utilizzato due tentativi per qualificarsi, visto entrambi avevano dovuto abortire i loro primi tentativi a causa di due piccoli errori di guida. La notizia positiva per il team è che la quarta vettura, qualificata da Davey Hamilton nel primo weekend, è tranquillamente in griglia visto che tutti i qualificati di oggi sono stati più lenti (viste anche le non perfette condizioni della pista) rispetto alla velocità fatta segnare da Hamilton.

Domani il Bump Day, l'ultima possibilità per i piloti non qualificati di rientrare in griglia. Stanton Barrett, Buddy Lazier e Bruno Junqueira avranno la possibilità di dare l'assalto alla griglia di partenza, ed gli altri piloti di difendersi e migliorare le proprie prestazioni.

Attuale griglia di partenza:

Pos  Driver             Team                     Speed

1.  Helio Castroneves  Penske                   224.864mph

2.  Ryan Briscoe       Penske                   224.083mph

3.  Dario Franchitti   Ganassi                  224.010mph

4.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan      223.954mph

5.  Scott Dixon        Ganassi                  223.867mph

6.  Tony Kanaan        Andretti Green           223.612mph

7.  Mario Moraes       KV                       223.331mph

8.  Marco Andretti     Andretti Green           223.114mph

9.  Will Power         Penske                   223.028mph

10.  Danica Patrick     Andretti Green           222.882mph

11.  Alex Lloyd         Schmidt/Ganassi          222.622mph

12.  Raphael Matos      Luczo Dragon             223.429mph

13.  Paul Tracy         KV                       223.111mph

14.  Vitor Meira        Foyt                     223.054mph

15.  Justin Wilson      Coyne                    222.903mph

16.  Hideki Mutoh       Andretti Green           222.805mph

17.  Ed Carpenter       Vision                   222.780mph

18.  Dan Wheldon        Panther                  222.777mph

19.  AJ Foyt IV         Foyt                     222.586mph

20.  Scott Sharp        Panther                  222.162mph

21.  Sarah Fisher       Fisher                   222.082mph

22.  Davey Hamilton     Dreyer & Reinbold        221.956mph

23.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan      221.692mph

24.  Townsend Bell      KV                       221.195mph

25.  Oriol Servia       Rahal Letterman          220.984mph

26.  Alex Tagliani      Conquest                 220.543mph

27.  Tomas Scheckter    Coyne                    220.212mph

28.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold        220.124mph

29.  EJ Viso            HVM                      219.971mph

30.  Ryan Hunter-Reay   Vision                   219.502mph

31.  John Andretti      Dreyer & Reinbold/Petty  219.442mph

32.  Milka Duno         Dreyer & Reinbold        218.040mph

33.  Nelson Philippe    HVM                      218.032mph
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Indianapolis: le emozioni del Bump Day


Il Bump Day chiude come da programma e da tradizione le due settimane di prove e qualifiche all'Indianapolis Motor Speedway. Le migliori condizioni atmosferiche hanno permesso ai piloti di ottenere delle velocità migliori rispetto ad ieri, e molti piloti hanno così deciso di eliminare i propri tentativi del giorno precedente, per effettuarne dei nuovi e mettersi in griglia in modo più sicuro. Alla fine, dei piloti esclusi ieri, uno è riuscito a qualificarsi oggi: il brasiliano Bruno Junqueira è riuscito, nonostante fosse all'esordio quest'anno, a ottenere una media buona per entrare tra i 33, 355,774 kmh. Il pilota più veloce è stato invece Tomas Scheckter, che partirà ventiseiesimo, alla media di 356,387 kmh.

Come sempre, gli ultimi minuti del Bump Day sono stati drammatici. John Andretti per due volte era sceso in pista e aveva ottenuto delle velocità non abbastanza buone per entrare tra i 33. Al terzo e ultimo tentativo, il nipote di Mario riesce finalmente a trovare il bandolo della matassa ed a qualificarsi, in trentesima posizione. A quel punto, entrando in griglia, Andretti eliminava addirittura Ryan Hunter-Reay, per tutto il mese in difficoltà con le prestazioni e ritrovatosi addirittura "on the bubble". A due minuti dalla fine Hunter-Reay entra in pista per i fatidici 4 giri, mentre Alex Tagliani è "on the bubble" ma non avrà il tempo di replicare. Così Hunter-Reay ha tutto nelle sue mani, la lotta è sul filo dei centesimi, ed alla fine il pilota americano del Vision Racing riesce a qualificarsi per appena 0.070 kmh. Il tradizionale colpo di pistola delle sei del pomeriggio cala invece il sipario sulle speranze di qualifica di Tagliani (che era ventiseiesimo ad inizio giornata, una posizione che si poteva ritenere abbastanza tranquilla), in un certo senso beffato anche dall'accordo in extremis tra il suo team e Junqueira.

Gli altri due esclusi sono Buddy Lazier (vincitore nel 1996) e il rookie Stanton Barrett. Entrambi nel finale hanno cercato l'assalto alla qualificazione, ma entrambi hanno rinunciato dopo appena un giro quando hanno visto che la loro velocità era un paio di kmh troppo bassa e quindi chiaramente non all'altezza di entrare in griglia. Ce l'hanno fatta invece altri due piloti a rischio: Milka Duno è stata tra i primi a scendere in pista, ottenendo subito una buona velocità che le ha garantito la qualifica, così come il francese Nelson Philippe, che sarà al via della sua prima Indy 500 in carriera, potendo continuare così a portare avanti il suo progetto "verde".

Adesso inizia la settimana di avvicinamento alla 93a Indianapolis 500. Mercoledì il Community Day, giovedì le prove della Indy Lights, venerdì il Carb Day, sabato la parata nel downtown della città, e infine domenica i 200 giri della più grande corsa del mondo.

Griglia di partenza della 93a edizione della 500 Miglia di Indianapolis:

Pos  Driver             Team                     Speed

1.  Helio Castroneves  Penske                   224.864mph

2.  Ryan Briscoe       Penske                   224.083mph

3.  Dario Franchitti   Ganassi                  224.010mph

4.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan      223.954mph

5.  Scott Dixon        Ganassi                  223.867mph

6.  Tony Kanaan        Andretti Green           223.612mph

7.  Mario Moraes       KV                       223.331mph

8.  Marco Andretti     Andretti Green           223.114mph

9.  Will Power         Penske                   223.028mph

10.  Danica Patrick     Andretti Green           222.882mph

11.  Alex Lloyd         Schmidt/Ganassi          222.622mph

12.  Raphael Matos      Luczo Dragon             223.429mph

13.  Paul Tracy         KV                       223.111mph

14.  Vitor Meira        Foyt                     223.054mph

15.  Justin Wilson      Coyne                    222.903mph

16.  Hideki Mutoh       Andretti Green           222.805mph

17.  Ed Carpenter       Vision                   222.780mph

18.  Dan Wheldon        Panther                  222.777mph

19.  AJ Foyt IV         Foyt                     222.586mph

20.  Scott Sharp        Panther                  222.162mph

21.  Sarah Fisher       Fisher                   222.082mph

22.  Davey Hamilton     Dreyer & Reinbold        221.956mph

23.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan      221.692mph

24.  Townsend Bell      KV                       221.195mph

25.  Oriol Servia       Rahal Letterman          220.984mph

26.  Tomas Scheckter    Coyne                    221.496mph

27.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold        221.417mph

28.  John Andretti      Dreyer & Reinbold/Petty  221.316mph

29.  EJ Viso            HVM                      221.164mph

30.  Bruno Junqueira    Conquest                 221.115mph

31.  Milka Duno         Dreyer & Reinbold        221.106mph

32.  Nelson Philippe    HVM                      220.754mph

33.  Ryan Hunter-Reay   Vision                   220.597mph
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Indianapolis: Tagliani sostituisce Junqueira


Il Conquest Racing ha deciso di sostituire il brasiliano Bruno Junqueira con il titolare Alex Tagliani. "Abbiamo avuto la possibilità di lavorare con due eccellenti piloti", ha detto Eric Bachelart, proprietario del team. "Purtroppo, non abbiamo avuto la stessa sorte per entrambi, nonostante un ottimo lavoro da parte di tutti all'interno del team. Bruno ha dimostrato ancora una volta come sia un pilota di talento ed è veramente da apprezzare il lavoro che ha fatto per noi nonostante il poco tempo a disposizione. Dobbiamo ringraziarlo per il suo eccellente lavoro. Alex è stato vittima delle circostanze, non di una mancanza di velocità o di una colpa propria. E' la magia di Indy, può essere buona o cattiva. Noi abbiamo lavorato con Alex per un lungo tempo e abbiamo costruito il nostro programma di marketing commerciale attorno a lui. Egli è il nostro primo pilota sin dall'inizio della stagione e abbiamo ritenuto che è nel miglior interesse del team e dei nostri partner affidare a lui la nostra macchina per la gara, così come di costruire il nostro futuro insieme."

Le regole di Indianapolis permettono infatti la sostituzione del pilota sulla vettura qualificata, con l'handicap della retrocessione all'ultimo posto della griglia. Tagliani partirà così trentatreesimo. La più celebre sostituzione è quella del 1992, quando Scott Goodyear rimpiazzò il compagno di squadra Mike Groff per poi rimontare dal trentatreesimo e ultimo posto fino al secondo posto finale, battuto in volata da Al Unser jr nell'arrivo più ravvicinato della storia di Indianapolis.

"Voglio ringraziare la squadra e gli sponsor per avermi dato l'opportunità di avere a disposizione la loro auto oggi", ha detto Junqueira. "Sono stato in grado di andare veloce fin dall'inizio, nonostante non abbia potuto provare molto, e questo è stato molto gratificante per me. Mi è piaciuto molto lavorare con Conquest Racing, che mi ha dato una buona macchina e, spero di poter lavorare con loro ancora in futuro. E' un peccato che Alex sia stato eliminato. Sapevo che lui è il primo pilota e che se qualcosa fosse andato storto probabilmente gli avrei dovuto cedere il posto."

"Voglio prima di tutto dire grazie a Bruno per la sua comprensione e la squadra per aver preso questa decisione", ha detto invece Tagliani. "Abbiamo costruito il nostro rapporto da lungo tempo, e sono contento di poter disputare la mia prima Indy 500 con loro. Ovviamente, sarebbe stato molto più bello se avessimo avuto entrambe le vetture in griglia. Probabilmente se dovessimo rifare le cose le faremmo in modo diverso, ma ora tutto questo è nel passato. Alla fine sono veramente felice di realizzare il mio sogno di correre la Indy 500. La squadra ha lavorato sodo tutto il mese e merita di essere qui."

Griglia di partenza della 93a edizione della 500 Miglia di Indianapolis:

Pos  Driver             Team                     Speed

1.  Helio Castroneves  Penske                   224.864mph

2.  Ryan Briscoe       Penske                   224.083mph

3.  Dario Franchitti   Ganassi                  224.010mph

4.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan      223.954mph

5.  Scott Dixon        Ganassi                  223.867mph

6.  Tony Kanaan        Andretti Green           223.612mph

7.  Mario Moraes       KV                       223.331mph

8.  Marco Andretti     Andretti Green           223.114mph

9.  Will Power         Penske                   223.028mph

10.  Danica Patrick     Andretti Green           222.882mph

11.  Alex Lloyd         Schmidt/Ganassi          222.622mph

12.  Raphael Matos      Luczo Dragon             223.429mph

13.  Paul Tracy         KV                       223.111mph

14.  Vitor Meira        Foyt                     223.054mph

15.  Justin Wilson      Coyne                    222.903mph

16.  Hideki Mutoh       Andretti Green           222.805mph

17.  Ed Carpenter       Vision                   222.780mph

18.  Dan Wheldon        Panther                  222.777mph

19.  AJ Foyt IV         Foyt                     222.586mph

20.  Scott Sharp        Panther                  222.162mph

21.  Sarah Fisher       Fisher                   222.082mph

22.  Davey Hamilton     Dreyer & Reinbold        221.956mph

23.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan      221.692mph

24.  Townsend Bell      KV                       221.195mph

25.  Oriol Servia       Rahal Letterman          220.984mph

26.  Tomas Scheckter    Coyne                    221.496mph

27.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold        221.417mph

28.  John Andretti      Dreyer & Reinbold/Petty  221.316mph

29.  EJ Viso            HVM                      221.164mph

30.  Milka Duno         Dreyer & Reinbold        221.106mph

31.  Nelson Philippe    HVM                      220.754mph

32.  Ryan Hunter-Reay   Vision                   220.597mph

33.  Alex Tagliani      Conquest                 221.115mph
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

KV Racing Technology ha annunciato di aver trovato l'accordo con Paul Tracy per permettere al pilota canadese di gareggiare nei due appuntamenti iridati estivi in programma  a Toronto  e ad Edmonton. Sarà dunque schierata  una seconda vettura da parte della scuderia di Jimmy Vasser proprio per il quarantenne che partirà in tredicesima posizione nella prossima 500 Miglia di Indianapolis.

Cosi' si esprime il co-titolare del team Kevin Kalkhoven, entusiasta alla notizia dell'avvenuta ufficializzazione - "Paul ha molto da offrire al campionato Indycar, uno dei piloti dalla nomea più importante sia per esperienza che per capacità di guida al limite. Lo ha dimostrato ancora una volta qui ad Indianapolis non smentendo la sua fama".

Tracy ha disputato proprio ad Edmonton, l'estate scorsa, la sua ultima corsa sanzionata ufficialmente. Sedicesimo in griglia, quarto alla fine dopo la bandiera a scacchi al volante di una Dallara preparata grazie ad una collaborazione fra  Vision Racing e Derrick Walker Racing.

"Voglio ringraziare Kevin e Jimmy per la grande opportunità concessami,  quella di gareggiare nella mia patria. Mi ritengo fortunato, posso essere al mia davanti ai miei fans connazionali assecondato da un team competitivo come KV Racing" - le parole di Tracy.



Indycar - Per la Conquest n°36 nuova livrea

Il telaio Dallara della Conquest n°36, affidato nelle qualifiche a Bruno Junqueira ed in gara ad Alex Tagliani, avrà una nuova livrea. Differente però da quella con cui  lo stesso canadese ha provato, con la n°34, a qualificarsi, senza esiti positivi, alla 500 Miglia di Indianapolis. Nuovi sponsors sono infatti la "All Sport" (bibita energetica) e la "Big Red" che accompagneranno le consuete "Edmonton Rexall" e "Northlands" già presenti da alcune settimane. L'accoppiata cromatica è un celeste-nero che sostituisce l'accoppiata "bianco-nero-oro" , immutata la "presenza" della maschera del faraone Tutankhamon davanti all'abitacolo del pilota sul muso, anche se di dimensioni ridotte.

Passiamo ad esemplificare i cambiamenti:

- Livrea Conquest n°34 di Alex Tagliani nelle libere , in qualifica e nel giorno del "Bump Day":tagliani-2

- Livrea Conquest n° 36 di Bruno Junqueira nel giorno del Bump Day:

junqueira

- Livrea Conquest n°36 di Alex Tagliani in gara:

tagliani1



Dal momento che anche Thomas Scheckter parteciperà alla 500 Miglia di Indianapolis, avendo preso parte alle qualifiche 3 ed al Bump Day con Dale Coyne n°19, vi informiamo, non avendolo fatto finora, sulla livrea del sudafricano che potete visualizzare qui sotto:

scheckter
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."



Indycar - Indianapolis: la tripletta di Castroneves


Helio Castroneves vince la novantatreesima 500 Miglia di Indianapolis, diventando il sesto pilota a riuscirci per la terza volta e portandosi ad una sola vittoria dal record di vittorie di AJ Foyt, Al Unser sr e Rick Mears. Il brasiliano, partito dal pole, ha disputato una corsa accorta e intelligente, tranquilla nella prima parte per poi scatenarsi nella seconda. Come si fa ad Indianapolis.

La prima notizia della giornata è che il pericolo pioggia, temuto nei giorni precedenti, è scongiurato. Al via si spengono subito le ambizioni di vittoria di Marco Andretti e Mario Moraes. I due si agganciano all'uscita della prima curva e finiscono a muro. "Un bambino certe cose non le sa e lui non le saprà mai," ha detto Andretti. "Si pensa che tutti sappiano chi si ha accanto. Lui non aveva nessuno al suo fianco. Ero davvero preoccupato prima della partenza. E 'così deludente." "Tutto quello che so è che mi ha colpito", ha detto invece Moraes. "Io stavo seguendo la mia linea, ero davanti e lui mi ha colpito. Non so come e dove ancora." Dopo la ripartenza Franchitti prende la leadership e allunga.

La seconda bandiera gialla arriva al giro 21, quando Ryan Hunter-Reay finisce a muro all'uscita della curva 4, finendo all'interno dei box. In regime di bandiera gialla tutti i piloti rientrano ai box; al rientro Franchitti è ancora leader davanti a Briscoe, Castroneves, Dixon e Rahal. Il più giovane pilota in griglia continua a disputare una buona prova finchè non finisce a muro al giro 56, sostanzialmente nello stesso punto ed alla stessa maniera dello scorso anno. Al rientro ai box, Justin Wilson compie un testacoda nella pit lane. Al restart Briscoe si ritrova in testa (per la prima volta in carriera) davanti a Dixon, Franchitti, Kanaan e Castroneves. Ma la leadership dura poco, in quanto Briscoe è subito costretto a tornare ai box per un problema di grip coi pneumatici, precipitando ad un giro dai leader, mentre in quarta posizione risale il rookie Raphael Matos.

La quarta bandiera gialla arriva al giro 83 a causa dell'incidente di Davey Hamilton in curva 4. Tutti i primi ne approfittano per rifornire, senza che le posizioni di vertice cambino. Il colpo di scena arriva però al giro 98. Tony Kanaan, terzo, perde inspiegabilmente il controllo della vettura sul rettilineo opposto ai box e finisce pesantemente a muro, tornando in pista per poi picchiare violentemente contro le barriere della curva 3. Il brasiliano per fortuna esce senza alcun problema dalla sua vettura. "Non so che cosa sia andato storto, qualcosa si deve essere rotto a metà del rettilineo," ha detto Kanaan. "Ho preso subito una bella botta, e poi mi sono preparato per il secondo. L'equipe medica ha fatto un buon lavoro perché mi ha aiutato immediatamente, e sono grato per la sicurezza della macchina perché ho impattato a oltre 300 kmh e sto qui a parlare." Tra l'altro, non essendo riuscito a guidare la corsa nemmeno per un giro, Kanaan interrompe la striscia di 7 gare in cui ha percorso in testa almeno un giro. Nel mentre si ritira Oriol Servia, che stava facendo un'ottima gara, risalendo in decima posizione dopo che era partito venticinquesimo. Al via dopo la nuova serie di pit stop, Dixon mantiene la leadership davanti a Franchitti, Power, Matos e Castroneves.

La quinta caution è provocata da Nelson Philippe, che tocca il muro al giro 132 all'uscita della curva 4. Al pit, Franchitti e Matos perdono tempo a causa, rispettivamente, di un problema col bocchettone e con il fissaggio di una ruota. La top 5 è così adesso Dixon, Castroneves, Power, Tracy e Wheldon. Al restart Castroneves scavalca Dixon e guadagna la testa della corsa, seguito pochi giri dopo dal compagno di squadra Will Power. Al giro 161 Wilson finisce a muro in curva 1. I pit stop rivoluzionano di nuovo la top 5: Castroneves, Briscoe, Wheldon, Patrick e Bell. Al restart Briscoe prende la leadership, mentre si fanno i calcoli se i piloti hanno abbastanza carburante per arrivare in fondo. L'unico che è abbastanza sicuro è Matos, che si è fermato per ultimo.

Ma il brasiliano è protagonista di un violento incidente insieme al connazionale Vitor Meira. Il pilota di Foyt, che in precedenza era riuscito a continuare la corsa nonostante un una perdita di carburante durante un pit stop, è stato portato al Methodist Hospital  con dolori alla schiena. Briscoe è l'unico dei leader costretto a rientrare ai box per rifornire in quanto il suo ultimo pit stop era stato più corto degli altri. Castroneves torna così in testa pressato da Wheldon e Patrick. Dopo la lunga interruzione per riparare le barriere, il brasiliano riesce ad allungare sugli avversari e a costruire rapidamente un vantaggio di un secondo e mezzo. Il pilota di Penske completa così i 17 giri che rimangono alla fine e va a conquistare la sua terza vittoria ad Indianapolis, un mese dopo l'assoluzione dalle accuse di evasione fiscale. Per Roger Penske, dopo la quindicesima pole position, arriva pure la quindicesima vittoria ad Indy.

Dietro, ottimo quarto posto di Townsend Bell, partito ventiquattresimo ed autore di una grande gara, solida e veloce. Power termina quinto, dopo aver perso secondi preziosi durante l'ultimo pit stop  a causa di un problema alla ruota posteriore destra. I due piloti di Ganassi, Dixon e Franchitti, terminano sesto e settimo, dopo aver dominato la prima parte della gara ma essere totalmente scomparsi dalla lotta al vertice anche a causa di qualche problema al pit. Completano la top ten Ed Carpenter, Paul Tracy (ottima la sua gara, arrivando ad occupare anche la quarta posizione) e Hideki Mutoh.

Classifica finale:

Pos  Driver             Team                      Time

1.  Helio Castroneves  Penske                    200 laps

2.  Dan Wheldon        Panther                  + 1.9819s

3.  Danica Patrick     Andretti Green           + 2.3350s

4.  Townsend Bell      KV                       + 2.7043s

5.  Will Power         Penske                   + 3.6216s

6.  Scott Dixon        Ganassi                  + 4.2988s

7.  Dario Franchitti   Ganassi                  + 4.9159s

8.  Ed Carpenter       Vision                   + 5.5096s

9.  Paul Tracy         KV                       + 6.5180s

10.  Hideki Mutoh       Andretti Green           + 7.3312s

11.  Alex Tagliani      Conquest                 +10.5351s

12.  Tomas Scheckter    Coyne                    +10.9874s

13.  Alex Lloyd         Schmidt/Ganassi          +11.1944s

14.  Scott Sharp        Panther                  +11.4259s

15.  Ryan Briscoe       Penske                   +12.6695s

16.  AJ Foyt IV         Foyt                     +15.4867s

17.  Sarah Fisher       Fisher                   +15.9774s

18.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold        +16.3488s

19.  John Andretti      Dreyer & Reinbold/Petty  +18.0868s

20.  Milka Duno         Dreyer & Reinbold        +   1 lap

21.  Vitor Meira        Foyt                     + 27 laps

22.  Raphael Matos      Luczo Dragon             + 27 laps

23.  Justin Wilson      Coyne                    + 40 laps

24.  EJ Viso            HVM                      + 61 laps

25.  Nelson Philippe    HVM                      + 70 laps

26.  Oriol Servia       Rahal Letterman          +102 laps

27.  Tony Kanaan        Andretti Green           +103 laps

28.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan      +115 laps

29.  Davey Hamilton     Dreyer & Reinbold        +121 laps

30.  Marco Andretti     Andretti Green           +144 laps

31.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan      +145 laps

32.  Ryan Hunter-Reay   Vision                   +181 laps

33.  Mario Moraes       KV                       +200 laps
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Per Vitor Meira stagione finita, dentro Paul Tracy in Foyt Racing

A Milwaukee il pilota della Dallara n°14 della ABC/AJ Foyt  Racing sarà Paul Tracy. Il canadese sostituisce Vitor Meira, gravemente infortunato dopo l'incidente che lo ha visto protagonista nella 500 Miglia, dinamica in cui è stato coinvolto anche il suo amico Raphael Matos.

Lo stesso Tracy ha vinto "Il Miglio" di Milwaukee ben quattro volte in carriera - "Sono davvero entusiasta di poter correre, è vero, ma penso alle condizioni  davvero tristi che hanno reso possibile tutto ciò. So che sarà un impiego a tempo determinato, non mi faccio illusioni" - fa sapere l'autore del nono posto nella 93esima edizione della 500 Miglia - "Ho iniziato la mia carriera nel lontano 1991, uno dei miei avversari era una leggenda vivente, A.J. Foyt. Ora lui è il mio datore di lavoro. E' stato uno degli idoli di qualunque pilota di qualsivoglia generazione che è venuta dopo di lui. Non l'ho mai detto a nessuno prima d'ora ma l'ho sempre preso a modello, anche comportamentale. Una delle qualità che ho sempre ammirato in lui è l'onestà intellettuale".

"Paul Tracy è il pilota che fa al nostro caso. Come lo è stato Vitor" - le dichiarazioni di Foyt- " Pensiamo di essere in grado di concedere a Paul la miglior vettura  nei nostri limiti di possibilità. Possiamo mettere in cascina un bel risultato domenica prossima, è una gara importante per noi perchè il nostro sponsor, la ABC Supply, è l'emittente che trasmetterà la gara, ed in più  Milwaukee è il loro tracciato di casa visto che hanno sede nel Wisconsin proprio in questa città".



Dopo ben tre gare (Long Beach, Kansas e Indy) corse con la livrea blu-argento della "Air Force", torna la livrea della "Marines", ma rivisitata rispetto a quella mostrata sia nei tests pre-stagionali che nel primo appuntamento iridato del 2009 in Florida a St.Petersburg.

Il pilota sarà ovviamente Raphael Matos, che non ha accusato problemi fisici particolari , al di là di una leggera emicrania ed un intorpidimento muscolare degli arti inferiori passeggero, dopo l'incidente che lo ha visto coinvolto assieme a Meira.

Tracy ha corso ben quattordici volte qui tra il 1993 ed il 2006. Nove volte in testa per un totale di 723 tornate, quattro vittorie complessive (una con Newman-Haas nel 1995, due con Team Green nel 1999 e 2002; una con Forsythe nel 2005). Due pole position con Penske nel 1996-1997, due Top-Five  e due Top-Ten.

"La squadra è in forma quest'anno, è a livelli più alti rispetto a quelli degli anni precedenti. Ho parlato a lungo con Larry Foyt e mi ha enunciato le qualità della loro metodologia di lavoro. D' altronde quel che mi aspetto che un team faccia, lavorare tutti assieme, con solerzia e passione. Posso fare la differenza a Milwaukee, ho esperienza su questo tracciato. Non vedo l'ora di scendere in pista. Avrò due ore di libere il 30 Maggio prima delle quattro canoniche tornate di qualifica. Non devo dimostrare nulla a nessuno, sono un vecchio "orso" come AJ che cerca soltanto la velocità. Se poi le condizioni saranno adatte a quel fine a cui tutti starete pensando, allora si, penserò anche a vincere la gara".

Un aggiornamento sulle condizioni di Meira. Due vertebre fratturate a seguito dell'incidente avvenuto al 174esimo giro in "Curva 1″. Le prime rassicurazioni positive sono venute proprio dal pilota della Luzco Dragon Racing, molto legato alla famiglia del suo connazionale, che è stato uno dei primi a visitarlo all'ospedale dove l'ex-pilota Rahal-Letterman e Panther-Delphi è stato prontamente ricoverato. Tuttavia  sembra che per Vitor Meira tornare a correre  entro il 2009  sia una chimera.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar- A Milwaukee assente Conquest, presente Thomas Scheckter

Nella prossima gara del campionato Indycar Series, quinto appuntamento stagionale, che si correrà nel Wisconsin nello storico ovale di Milwaukee da un miglio, saranno presenti ventuno partecipanti.

Da annoverare innanzitutto la presenza del team Beck/3G con Stanton  Barrett, la cui  permanenza nel campionato era stata messa in discussione dai risultati non confortanti del debuttante pilota, compresa una mancata qualifica nella 500 Miglia di Indianapolis. La scuderia, con tutta probabilità, si presenterà al via con la livrea rivisitata, la stessa già vista in occasione della sua partecipazione alle prove libere ed alle qualifiche della gara dell'Indiana. Abbandonata dunque la colorazione bianco-celeste, a causa della perdita dello sponsor.

Un'altra notizia importante viene dal fronte "Conquest". Il team, cosi' come in Kansas, non sarà presente in griglia di partenza a causa dei persistenti problemi di finanziamento. L'apporto economico della "Northlands" e della "Rexall Edmonton", infatti, non garantiscono un pieno supporto alla causa della scuderia di Eric Bachelart, che cosi' si vede costretta ad interpretare, controvoglia, la parte di squadra  "part-time" nel 2009. Non vedremo al via, dunque, nè Junqueira nè Tagliani: i piloti infatti non sono riusciti in tempo ad accordarsi con altri.

Un posto invece lo hanno trovato altri due protagonisti delle corse d'oltreoceano. Dell'accordo Paul Tracy-AJ Foyt Racing vi abbiamo dato preventiva notizia. Il canadese sostituirà l'infortunato Meira, anche se non è dato sapere quali sono le  restanti clausole dell'accordo: Tracy potrebbe restare al volante del team anche per il resto della stagione del quattro-volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, eccezion fatta per le gare  di Edmonton e Toronto, ove correrà con KV Racing.

In casa Dreyer&Reinbold novità importanti. Dopo che la vettura n°23 era stata affidata nelle prime due gare stagionali a Darren Manning, in Kansas e ad Indianapolis ha corso Milka Duno, come secondo accordo. Era infatti preventivato che la venezuelana non prendesse parte alla gara di Milwaukee. Quanto, all'opposto, non era stato messo in conto, era che la presenza di Darren Manning  potesse essere messa in discussione. Al via con la Dallara n°23, notizia di pochi minuti fa ufficializzata sulla pagina "Twitter" del team, ci sarà il sudafricano Thomas Scheckter. Proprio questi , all'ultimo momento, il giorno prima del Bump Day, si era assicurato il sedile della Dale Coyne n°19 grazie ad una sponsorizzazione munifica, la "Mona-Vie", mettendosi poi in mostra durante le qualifiche ed in gara con una prestazione consistente.

Una notizia tanto scoraggiante  quanto inaspettata per l'ex-alfiere del Foyt Racing, se si conta che il britannico aveva anche rischiato di sostituire Mike Conway a Indianapolis dopo che questi si era reso protagonista di un incidente nel Rookie Orientation Program.

Per la cronaca lo scorso anno a Milwaukee erano presenti ben ventisette vetture, un record se si pensi alla natura del tracciato, corto e stretto. I piloti che non saranno presenti al via rispetto l'edizione dello scorso anno sono ben tredici :  Will Power, Vitor Meira, Enrique Bernoldi, Bruno Junqueira, Oriol Servia, Darren Manning, AJ Foyt IV, Buddy Rice, Townsend Bell, Jaime Camara-Nieto, John Andretti, Mario Dominguez e Marty Roth. C'è da dire che molti di loro hanno preso parte quest'anno ad almeno una gara.

Will Power, nonostante l'accordo di inizio stagione che prevedeva una mera sostituzione di Helio Castroneves, ha corso con la terza Penske n°12 a Long Beach e ad Indianapolis, ma si aspetta (parole di Roger Penske) di vederlo in azione anche altrove visti gli ottimi risultati messi in cascina. Townsend Bell, quarto assoluto nella 500 Miglia di Indianapolis non ha trovato nessun team disposto a concedergli il voltante, stessa situazione è stata vissuta da Oriol Servia , il quale, assieme a John Andretti ed al già citato pilota della Herbalife-KV Racing, ha fatto un' apparizione estemporanea ad Indy 2009.



Indycar - Conquest riduce drasticamente il suo impegno, novità in casa "Foyt Racing"

Il team di Eric Bachelart, quest'anno al via nel campionato Indycar Series 2009 con il solo Alex Tagliani, potrebbe correre d'ora in poi fino a fine stagione, solamente gli appuntamenti che si disputeranno su tracciati misti stradali e cittadini. Dunque, solamente il cittadino di Toronto (10-12 Luglio), l'aeroportuale di Edmonton (25-27 Luglio) per i quali è sostenuto da sponsors locali fin dall'inizio della stagione, ed in aggiunta gli stradali permanenti di Watkins Glen (3-5 Luglio), quello di Lexington, Mid-Ohio (7-9 Agosto), ed di Infineon Raceway, Sears Point, Sonoma (21-23 Agosto).

Un'altra notizia riguarda il team AJ Foyt Racing. Sembra che Paul Tracy possa correre più di una gara, quelle in cui  il team reputa di essere abbastanza competitivo, per dunque sfruttare l'esperienza e la velocità del veterano. Per i restanti appuntamenti sembra che AJ Foyt IV, nipote del proprietario della scuderia, abbia il posto assicurato. L'ex- alfiere del team Vision ha disputato proprio con il team ABC Supply/Foyt Racing la 93esima edizione della 500 Miglia corsasi domenica scorsa. I dettagli dell'accordo restano comunque ancora dal contenuto vago, a dispetto del fatto che  queste speculazioni raccolte nel paddock di Milwaukee sembrano essere comunque molto vicine alla realtà.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Milwaukee - Libere 1 - Rahal si destreggia, problemi per Scheckter, Tracy e Wheldon

Nelle prime libere di Milwaukee il pilota NHL Graham Rahal  è risultato il più veloce. Il figlio di Bobby Rahal ha battagliato per la prima posizione con il campione IRL 2003 e Indycar 2008 Scott Dixon, alternandosi in testa con il neozelandese per tutta la durata delle prove disputatesi nella mattina. La Dallara n°02 , inoltre, a causa di un problema meccanico, non ha potuto prendere parte ai minuti finali dell' ultima  fase delle prove. Il pilota Ganassi, invece, ha affrontato i suoi inconvenienti nella prima mezz'ora quando, rimasto a corto di carburante in pista in uno dei suoi giri veloci, ha causato l'uscita di una bandiera gialla.

Terzo è il sorprendente Hideki Mutoh della Andretti-Green, entrambe le Penske seguono a ruota in quarta ed sesta posizione. Il vincitore di Milwaukee dello scorso anno, Ryan Briscoe (peraltro sua prima vittoria assoluta in Indycar Series) precede il tre-volte trionfatore della 500 Miglia di Indianapolis Helio Castroneves. A frapporsi in mezzo al duo c'è di fatti EJ Viso, pilota della Dallara n°13 HVM, in ripresa dopo le ultime deludenti prestazioni.

Dario Franchitti, altro nome atteso rientra nella Top Ten, dietro la KV Racing di Mario Moraes e la Andretti-Green di Tony Kanaan,  questi miracolosamente in pista dopo l'incidente di Indianapolis che gli è costato la lesione di due costole.  La classe di Justin Wilson contribuisce a far salire le prestazioni della Dale Coyne su questa tipologia di tracciato: anche lui è tra i primi dieci, proprio davanti a Mike Conway della Dreyer.

La sessione è stata prolungata di alcuni minuti aggiuntivi, a causa di un incidente di Stanton Barrett con la sua Beck/3G andata a muro all'uscita della curva due, in occasione della prima mezz'ora di prove surplus concessa di norma ai debuttanti. Nessuna complicazione fisica per il pilota.

La prestazione di Dan Wheldon è stato frenata da alcuni problemi allo sterzo subito appena prima di completare un giro veloce: è stato per cause di forza maggiore capace solamente di disputare, assieme al resto dei piloti, gli ultimi dieci minuti delle prime libere. Anche Thomas Scheckter si è trovato in difficoltà con la sua Dreyer&Reinbold per colpa di un' avaria alla pompa dell'alimentazione nel giro di lancio. Nessun tempo fatto segnare da parte del sudafricano.

Da evidenziare anche la prova di Paul Tracy, probabilmente il suo primo e non ultimo evento Indycar 2009 assieme alla scuderia AJ Foyt Racing. Solamente una diciassettesima posizione come tempo assoluto, ma d'altra parte anche un lavoro meticoloso sul set-up in vista delle qualifiche incombenti.



Indycar - Milwaukee - Libere 2 - Briscoe sugli scudi, Barrett si ritira


Nelle libere 2  il più veloce di tutti è risultato Ryan Briscoe, vincitore lo scorso anno dell'edizione della gara. Il pilota ha preceduto di poco il giovane arrembante Graham Rahal, primo nella mattina, di soli centocinquantadue centesimi di secondo, con Tony Kanaan a completare il podio virtuale.

Tutti e tre  facevano parte dello stesso gruppo di piloti, il primo, che sono scesi in pista per primi. Scott Dixon si è dimostrato il migliore tra quelli del secondo, quarta posizione assoluta per lui, di fronte al suo compagno di scuderia Dario Franchitti.

Mario Moraes ha continuato la buona scia di risultati notevoli ottenuti da KV Racing. Helio Castroneves si è dovuto fermare alla "sola" ottava posizione dietro Danica Patrick.

I debuttanti: Rafa Matos è entrato nella Top Ten con il nono crono migliore, appena dietro in classifica ci sono RObert Doornbos della Newman-Haas e Mike Conway della Dreyer&Reinbold. Paul Tracy compie il passo del gambero ed arretra in diciottesima piazza, mentre la Panther-Delphi di Dan Wheldon è risultata la più lenta , circa due secondi di distacco dalla vetta.

Infine nota negativa per Stanton Barrett. E' giunta una spiacevole notizia a fine giornata: dopo aver nelle prime libere danneggiato in maniera irreparabile la sua vettura,  il pilota si è ritirato dalla corsa. Non ci sarà dunque il team 3G a difendere i suoi "colori" in pista.

Classifica: http://www.eracemotorblog.it/2009/05/30/indycar-milwaukee-libere-2-briscoe-sugli-scudi-barrett-si-ritira.html

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Indycar - Milwaukee - Qualifiche - Briscoe in pole a Milwaukee


Sarà l'australiano Ryan Briscoe a partire dalla pole domani nella ABC Supply/A.J. Foyt 225 a Milwaukee, quinto appuntamento della stagione Indycar. Il pilota di Penske, vincitore a Milwaukee nel 2008, ha ottenuto la media sui 4 giri di 270,945 kmh. In prima fila insieme a lui partirà Graham Rahal, alla terza partenza in prima fila in questa stagione dopo le due pole a St.Petersburg e Kansas, che era stato più veloce dell'australiano nei primi tre giri. Seconda fila per Tony Kanaan, che corre nonostante il dolore dovuto all'incidente ad Indianapolis, e Scott Dixon. Il vincitore di Indy Helio Castroneves partirà invece ultimo a causa di un incidente. Non saranno al via della gara il Team 3G e il suo pilota, il rookie Stanton Barett. Dopo la mancata qualifica ad Indianapolis, questa volta l'ex pilota NASCAR è andato a muro nelle libere, danneggiando la scatola del cambio. "Stiamo rimettere mani al portafoglio", ha detto il co-proprietario del team Greg Beck. "Purtroppo, la vettura è stata danneggiata abbastanza da non poter essere riparata qui. Stiamo lavorando per arrivare pronti per la prossima settimana per la corsa in Texas e per il resto della stagione.E' dura non poter correre qui. Eravamo veramente impazienti di farlo, ma adesso la nostra attenzione si sposta sulla Bombardier Learjet 550k del prossimo 6 giugno."

Griglia di partenza:
http://www.eracemotorblog.it/2009/05/30/indycar-briscoe-in-pole-a-milwaukee.html
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Indycar - Seconda vittoria stagionale per Dixon

Scott Dixon è il primo pilota che vince due gare nella stagione 2009 della Indycar Series, trionfando nella ABC Supply Co/AJ Foyt 225 corsa a Milwaukee. Il pilota neozelandese del Target Chip Ganassi Racing ottiene la diciottesima vittoria in carriera, beffando il dominatore della corsa, Ryan Briscoe, partito dalla pole e leader quasi incontrastato fino ad una ventina di giri dalla fine.



Al via della corsa a prendere la leadership è Tony Kanaan, che corre menomato dopo il gran botto di Indianapolis. Il pilota di Andretti riesce a restare in testa per i primi 25 giri, poi piano piano le sue prestazioni calano, e il brasiliano comincia a scivolare in classifica. Comincia così la cavalcata di Briscoe, che risulterà grosso modo ininterrotta fino ad una ventina di giri dalla fine. Fatica invece il suo compagno di squadra e recente vincitore di Indianapolis Helio Castroneves, partito dal fondo della griglia per l'incidente nelle libere, che presto si ritroverà a dover lottare coi primi per non farsi doppiare.



Il primo, e unico, incidente della giornata è di Mike Conway che finisce a muro all'uscita della curva 4 al giro 55. Tutti i piloti ne approfittano per il primo pit stop. Dai box esce per primo Dario Franchitti, che beneficia di un grande lavoro del suo pit per portarsi in testa e rimanerci per qualche giro prima di essere superato dal solito Briscoe. Da dietro continua la rimonta di Danica Patrick e del suo compagno di squadra Marco Andretti, che dopo una qualifica non buona in gara guadagnano costantemente posizioni. Castroneves invece non riesce a resistere ed alla fine viene doppiato. Problemi per EJ Viso, che si rende protagonista di numerose visite al box per noie meccaniche.



Al giro 132, appena dopo la seconda fase di soste al pit, si ritira Kanaan, che rompe il motore e rientra ai box in una nuvola di fumo. Briscoe continua la sua cavalcata in testa, anche dopo la seconda caution della giornata, causata da qualche detrito in pista. Tutti i piloti vanno al pit, tranne Castroneves che così si sdoppia. Al restart Briscoe sempre poter riallungare tranquillamente, e ricomincia i doppiaggi, tra i quali nuovamente quello del compagno di squadra Castroneves. Al giro 200 però, durante il doppiaggio di Tomas Scheckter, Briscoe ha una esitazione e Dixon ne approfitta superandolo. Una volta avanti, Dixon è in grado di andare via e lasciare Briscoe a battagliare con il suo compagno di squadra Dario Franchitti.



Il risultato finale porta Dixon in testa al campionato per la prima volta quest'anno, dopo un inizio di stagione tormentato a causa degli incidenti a St.Petersburg e Long Beach. Completano la top5 Graham Rahal, autore di una gara molto solida e quarto al traguardo, mentre quinta termina la Patrick, migliore dell'Andretti Green Racing.



Classifica finale:

Pos  Driver             Team                  Gaps

1.  Scott Dixon        Ganassi               225 laps

2.  Ryan Briscoe       Penske               + 2.1257s

3.  Dario Franchitti   Ganassi              + 2.2644s

4.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan  + 2.6744s

5.  Danica Patrick     Andretti Green       + 5.9824s

6.  Raphael Matos      Luczo Dragon         +15.8877s

7.  Marco Andretti     Andretti Green       +17.9448s

8.  Hideki Mutoh       Andretti Green       +   1 lap

9.  Mario Moraes       KV                   +   1 lap

10.  Dan Wheldon        Panther              +   1 lap

11.  Helio Castroneves  Penske               +  3 laps

12.  Ryan Hunter-Reay   Vision               +  3 laps

13.  Tomas Scheckter    Dreyer & Reinbold    +  3 laps

14.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan  +  5 laps

15.  Justin Wilson      Coyne                +  6 laps

16.  Ed Carpenter       Vision               +  6 laps

17.  Paul Tracy         Foyt                 +  6 laps


Indycar - Sarà AJ Foyt IV a sostituire Meira in Texas


Sarà AJ Foyt IV a sostituire Vitor Meira sulla Dallara n.14 dell'A.J. Foyt Racing in Texas. "Sono eccitato per avere l'opportunità di correre un'altra corsa"- ha detto Foyt, che ha gareggiato per il team  del nonno ad Indianapolis (partendo in 19esima posizione e terminando 16esimo). "Mi piace molto la pista, e non solo perché è in Texas. Si adatta al mio stile, è veloce e si corre molto vicini. Speriamo di ottenere il risultato che stiamo cercando. La pista è abbastanza facile da percorrere da soli, in prova o in qualifica, ma diventa molto più difficile in gara. La corsa è molto ravvicinata, ed è difficile raggiungere e mantenere una velocità idonea. Però mi piace correre in Texas." Foyt è il secondo pilota a sostituire Meira. A Milwaukee, Paul Tracy ha terminato la gara in diciassettesima piazza. "Anthony ha sempre corso bene qui," ha detto A.J. Foyt. "Non ha ottenuto i risultati che meritava, ma la maggior parte delle volte è stato a causa di eventi che non poteva controllare, pneumatici afflosciati o problemi al pit stop. Lui ama questa pista, il che è positivo. Inoltre, abbiamo già lavorato con lui, sappiamo  cosa gli piace e lui sa cosa vuole da queste vetture."


Indycar - Oltre ad Aj Foyt IV altre sorprese in Texas : Jaques Lazier e Thomas Scheckter

E' notizia recente che Aj Foyt IV sostituirà Paul Tracy sulla vettura n°14 del team Aj Foyt Racing. Tuttavia la new entry pubblicata presente alcune novità rilevanti.

La più importante riguarda il team 3G/Beck che sostituisce il pilota Stanton Barrett, presumibilmente arrivato al capolinea della sua avventura in Indycar Series nelle vesti di pilota. Al volante torna nientemeno che Jacques Lazier, fratello del più celebre Buddy Lazier. Jaques, classe 1971, originario del Colorado, sarà al volante della CURB/Agajanian/3G con una livrea presubilmente differente da quella intravista ad Indianapolis ed a Milwaukee nelle libere 1.

Il pilota ha debuttato in Indy Lights nel 1997 disputando un campionato part-time. Nel 1998 è al debutto in IRL quando tenta, non riuscendoci, a qualficarsi per la 500 Miglia. Nel 1999 al fine di disputare tutte le tappe dela campionato crea un team privato,. Questi però si scoglie ben però doipo che Jaques non riesce a qualificarsi per la gara di Phoenix e per la 500 Miglia di Indianapolis. Si trasferisce a stagione in corso nel team Truscelli Team Racing dove debutta in Texas. A fine annata i suoi migliori risultati saranno tre settimi posti assoluti. Nel 200o sempre con la stessa scuderia riesce a qualficarsi per la gara dell'Indiana. Il binomio però si rompe a fine stagione quando la scuderia abbandona le competizioni lasciando Lazier senza un volante per la stagione 2001. Proprio quell'anno Jaques si ricicla in quattro squadre differenti , tra cui TeamXtreme, Sam Schimidt, Menard. E' chiamato proprio da quest'ultimo team per sostituire Greg Ray e conquista la gara di Chicago. E' con Menard anche nelle prime quattro gare del 2002 prima di essere sostituito da Boesel. Vi ritorna nel 2003 e nuovamente è lasciato a piedi dopo la 500 Miglia. Corre nella stessa annata anche con il team Foyt Racing ma non riesce a finalizzare l'accordo per ulteriori gare rispetto alle quattro inizialmente previste. Nel 2004 non corre nessun appuntamento prima di  Indianapolis dove sostituisce Robby Gordon, costretto a partecipare ad un concomitante evento Nascar. Sempre nel 2004 corre otto gare con Patrick Racing. Nel 2005 è al via solo ad Indianapolis con Playa del Racing fino a quando Ganassi licenza Manning ed offre il volante proprio a Lazier. Assente nel 2006 torna in occasione della 500 Miglia del 2007 sempre con Playa del Racing. Proprio nell'edizione del 2007 riesce a guidare il gruppo per la prima volta in carriera ad Indianapolis, anche se solo per due tornate (in virtù fra l'altro dell'entrata ai box concomitante di gran parte dei piloti).

Un'altra novità è dettata dalla presenza teorica del team Conquest al via con la vettura n°34. Il pilota in teoria dovrebbe essere Alex Tagliani ma vi sono forti dubbi sulla presunta partecipazione del team di Bachelart all'edizione stagionale di Forth Worth.

Tornano Milka Duno sulla Dreyer&Reinbold n°23 e Sarah Fisher, n°67, con il suo team privato sponsorizzato dalla Dollar General.

Raphael Matos correrà nuovamente con la livrea argentata della Air Force, lo stesso dicasi per Danica Patrick con quella nero-arancio Boost Mobile e Marco Andretti con quella rosso-nera della Venom Energy Drink. Cambiamento in vista per Dario Franchitti, a Milwaukee con una livrea verde chiaro, ed ora con una livrea blu-celeste-bianca della Energizer. E' il quarto cambio di livrea su sei gare stagionali per la Dallara n°10 dell'italo-scozzese quest'anno (ha disputato con la canonica bianco-rossa Target solamente due gare).

Infine notizia recente, Thomas Scheckter sarà al via con la Dreyer&Reinbold, stavolta sulla vettura n°43. Con questo telaio John Andretti ha corso la 500 Miglia di Indianapolis di quest'anno. La livrea recherà i colori dello sponsor personale del sudafricano, Mona-Vie, il celeste ed il nero.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Alex Tagliani a cavallo per Forth Worth

Conquest Racing, dopo l'assenza nel "Milwaukee Mile", torna protagonista nella stagione 2009. L'entry list rilasciata qualche giorno fa aveva dato spazio ed adito a voci che avrebbero voluto il team di Eric Bachelart al via della gara del Texas Motor Speedway. Ora arriva l'ufficializzazione della partecipazione ed anche il nome del pilota, il canadese Alex Tagliani, quest'anno portabandiera dei colori del team. Eufemisticamente soltanto però si può parlare di "colori", visto che per mancanza cronica di sponsorizzazioni, la livrea è stata soggetta più volte a cambiamenti cromatici imposti dall'uno o l'altro partner commerciale contingente  che ha apportato la collaborazione per il decorso di un solo week-end di gara.

Alex Tagliani, dopo aver mancato la qualificazione ad Indianapolis, vi ha partecipato grazie alla prestazione positiva del suo compagno di squadra, in lizza anch'egli per un posto fra i primi trentatrè con un altro telaio. Risultato il miglior debuttante nell'edizione di quest'anno, torna a calcare le scene della Bombardier Learjet 550K.

"La gara nel Motor Speedway è sempre un evento fantastico a cui si vorrebbe partecipare. Siamo contenti di avercela fatta quest'anno a presenziare l'appuntamento" - le parole di Eric Bachelart - "Abbiamo potuto completare fino in fondo la gara ad Indy, avvalorata da una prestazione costante e regolare. Quello sarà il punto di partenza da cui ricominciare. Texas è il nostro secondo ovale stagionale. Continueremo l'avventura con Northlands, TDS, Lifelock e King Tut come partners".

Tagliani curiosamente, è stato già protagonista nel Texas Motor Speeday. A Forth Worth  l'edizione 2001 della Firestone Firehawk 600, fu annullata dopo che si disputarono le prime prove. In programma il 29  Aprile  era una gara valida per il campionato CART, in totale 250 giri previsti sull'ovale da un miglio e mezzo  per un totale di quasi 600 Km complessivi di gara. Ventiquattro gradi di pendenza per entrambe le curve . Se volessimo prendere come metro di paragone Indianapolis o Michigan si può parlare ivi rispettivamente di  9° gradi di banking e di circa 17-18° per il secondo.

Qui la IRL correva dal 1997, però le vetture della IRL erano nel 2001 meno potenti di quelle della CART . In definitiva la IRL era più lenta nelle velocità di percorrenza in questo circuito, con  motori aspirati e telai che le consentivano di restare attaccate a terra più agevolmente. Anche la Cart decise di iniziare a correre qui. Lo fece per la prima volta nel 2000 quando la gara fu organizzata e fu poi messa nel calendario 2001 (prima a Maggio poi ad Aprile). La Cart non provava un ovale cosi' difficile per la pendenza da quando aveva abbandonato Atlanta nel 1983, ed erano passati quasi vent'anni.

I tre giorni di prove e qualifiche furono caratterizzati da  tre pericolosi  incidentisenza conseguenze per i piloti coinvolti, ed inoltre da giramenti di testa, perdita di equilibrio da parte di alcuni piloti dopo essere scesi dall'abitacolo.

La sera dopo le qualifiche del 28 Aprile, in occasione di un meeting fra piloti,  ben ventuno su venticinque tra i piloti qualificati accusarono quasi tutti assieme,  in maniera acuta, sintomi  di disorientamento, vertigini, mal di testa e otite, offuscamento della vista (mancanza della capacità della vista "periferica", quella che permette di riconoscere ed identificare in maniera approssimativa le forme senza metterle a fuoco con la percezione visiva corretta) e forti limitazioni riguardo ai tempi di  reattività. La corsa ovviamente non si disputò e fu rinviata a data da destinarsi, poi fu cancellata.

"Mi ricordo la prima volta qui in Texas. Erano i tempi della CART, e fu una gara rocambolesca che fu annullata per l'eccessiva  "forza G" a cui venivano sottoposti i piloti"- le parole di Tagliani - "Mi piace pensare di esservi ritornato anche se il circuito di allora non esiste più".






Indycar - Texas - Libere 1 - Wheldon e Panther sorprendono tutti

Dan Wheldon è il pilota che svetta in prima posizione dopo le prime prove libere, dalla durata di circa tre quarti d'ora, dell'edizione 2009 del Texas Motor Speedway. Il britannico della Panther-Delphi ha percorso il suo miglior giro alla media  di 215.783 miglia orarie, subito dietro Danica Patrick, distaccata di circa un decimo di secondo, a 214.884. Nella prima sessione di prove della "Bombardier Learjet 550K" Penske e Ganassi seguono distaccate di poco: Briscoe è terzo, Castroneves sesto, in mezzo al duo biancorosso Marlboro, troviamo l'accoppiata Ganassi con Franchitti davanti al compagno di scuderia neozelandese.

Wheldon punta a diventare il quarto pilota della Panther a trionfare  in questa  difficile gara che si disputa su un'ovale di quasi un miglio e mezzo, la cui caratteristica peculiare  è l'elevato banking delle curve - "Sta diventando sempre più difficile vincere una gara in questa serie. Ci siamo districati egregiamente oggi, ma potrebbe non bastare. Un tempo una prestazione cosi' positiva era sintomo di un grande distacco in termini di decimi in vista della gara dal resto della truppa. Oggi le potenzialità della gran parte delle squadre sono cresciute e tutti sono molto vicini fra loro. Non si riesce più a "leggere" la gara fin dalle prime prove. Un tempo mi sarei sentito al sicuro dopo questo "tempone"..." - le dichiarazioni a caldo di Wheldon.

Danica, invece, si accontenta di guardare al lavoro fatto giorno per giorno, senza preoccuparsi del futuro anche se imminente, la gara di sabato notte. La driver della Andretti Green Racing, galvanizzata dagli ultimi splendidi risultati, è quinta assoluta in classifica  generale. Commenta cosi' la giornata di oggi - "La settimana è iniziata come meglio non si poteva credere. La vettura sembrava veloce e agevole da guidare in mezzo al traffico. Abbiamo messo su il set-up del 2008 della macchina di Marco (lo scorso anno protagonista di un incidente con Ryan Hunter-Reay al penultimo giro mentre entrambi lottavano per la seconda e terza posizione ndr).

Dopo le libere anche Briscoe sembra confortato dalla consapevolezza di avere un buon passo gara - "Abbiamo compiuto molti giri per simulare il comportamento della vettura in gara. Nel complesso la scuderia è sembrata consistente con entrambi i piloti. Siamo in forma, ma non smagliante, ci resta da colmare il piccolo gap che ci distanzia dalla vetta.

Graham Rahal è settimo, Doornbos tredicesimo per quanto riguarda la Newman Haas. Tony Kanaan si piazza in ottava posizione davanti al resto dell'Andretti Green, Andretti decimo, Mutoh undicesimo. Il brasiliano è distanziato di più di un secondo dalla Dallara n°7 di Danica - "Stanotte siamo stati protagonisti in negativo" - dice uno sconsolato Kanaan - "La 7-Eleven ha portato in pista lo stesso set-up di Indianapolis, però siamo andati incontro ad alcuni imprevisti e per ora è il buio. Certo, abbiamo una idea vaga della causa del problema, però ci sarà da lavorare in maniera ardua per riuscire a risalire la china".

Sorprende Milka Duno che entra nella Top Ten. Anche Foyt IV non sfigura con Foyt Racing.

Ultimo EJ Viso in ventitreesima posizione. Non compie nessun giro la 3G di Jaques Lazier.

Lo scorso anno la gara ha regalato emozioni e ha vissuto di alcuni highlights: il duello tra la AGR di Kanaan e la Penske di Castroneves, affiancati ininterrottamente per una trentina di tornate; l'incidente rocambolesco a due giri dal termine fra due piloti in lizza per il secondo posto, Marco Andretti e Ryan Hunter-Reay, allora in Rahal-Letterman. Allo stato delle cose di oggi solamente Castroneves può aspirare ad una vittoria. L'edizione 2008, rientra nel corposo e ricco palmares di trofei vinti dal futuro campione Scott Dixon.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Dreyer-Scheckter: accordo per altre nove gare

Thomas Scheckter, come vi abbiamo annunciato in precedenza,  sarà nuovamente al via nel corso della stagione Indycar Series 2009 con il team Dreyer, questa volta in Texas. Dopo aver sostituito Milka Duno sulla vettura n°23 a Milwaukee, per Forth Worth la scuderia, confortata dai buoni risultati ottenuti dal sudafricano nelle due gare disputate quest'anno (Indianapolis con Dale Coyne), gli ha messo a disposizione la Dallara n°43, utilizzata nella 500 Miglia da John Andretti. La novità più importante dell'accordo tra Dreyer&Reinbold e Mona-Vie, però, prevede anche la partecipazione di Scheckter ad ulteriori otto gare , nove volendo comprendere nel computo totale anche la "Bombardier Learjet 550K".

"Siamo davvero soddisfatti di avere Thomas e MonaVie come partners. Schiereremo dunque una vettura in più, la n°43 si va ad aggiungere alla n°23 e n°24, e questa per noi è una scommessa" - le parole del team manager del team Reinbold.

Watkins Glen International, Mid-Ohio Sports- Lexington e la gara di Sears Point a Sonoma non sono però comprese nel contratto.



Indycar - Franchitti in pole in Texas

Sarà lo scozzese Dario Franchitti a partire dalla pole position nella Bombardier Learjet 550k in programma questa sera al Texas Motor Speedway, a fort Worth, Texas. Il pilota del Target Chip Ganassi Racing ha ottenuto la media sui 4 giri di 345,151 kmh. "Con un campionato così ravvicinato, ogni punto è fondamentale", ha detto Franchiti. "Il team mi ha messo a disposizione una grande auto ed è il mio lavoro in qualifica non è stato così difficile. Se la macchina è abbastanza veloce, te la vedrai bene. Sarà una gara dura, lunga e impegnativa. Penso che sarà una bella lotta per tutta la notte; sarà piuttosto interessante." Accanto a lui partirà Ryan Briscoe. "Non siamo stati abbastanza veloci nel corso dei quattro giri, ma tutto sommato è stata una buona prestazione", ha detto Briscoe. "Sarà una lunga corsa e credo che avremo una buona macchina per l'intera gara, che è la cosa più importante." I team Ganassi e Penske hanno monopolizzato anche la seconda fila, col vincitore 2008 Scott Dixon che precede il vincitore di Indy Helio Castroneves. Terza fila per Danica Patrick e Mario Moraes, che conferma così il suo ottimo stato di forma, essendo partito sempre tra i primi sette nelle gare su ovale di questo 2009. Oltre ad AJ Foyt IV in sostituzione di Meira e Tomas Scheckter che correrà un programma di 9 gare con il team Dreyer&Reinbold Racing, per la gara del Texas c'è una ulteriore novità: alla guida della Dallara del team 3G non ci sarà Stanton Barrett, bensì Jacques Lazier. "Il nostro obiettivo è molto semplice: vogliamo solo fare del nostro meglio sabato notte e metterci in evidenza per creare un certo interesse per attrarre alcuni sponsor con cui abbiamo lavorato per andare in Iowa, alla prossima corsa", ha detto Lazier. "Per quanto riguarda la macchina, mi sono trovato abbastanza bene, anche se avevo perso le prove del venerdì. Il team 3G è un buon team, abbiamo fatto un buon lavoro e penso che avremo una buona macchina per la corsa."

Griglia di partenza:

Pos  Driver             Team                 Speed
1.  Dario Franchitti   Ganassi              214.513mph
2.  Ryan Briscoe       Penske               214.413mph
3.  Scott Dixon        Ganassi              214.296mph
4.  Helio Castroneves  Penske               214.228mph
5.  Danica Patrick     Andretti Green       213.929mph
6.  Mario Moraes       KV                   213.717mph
7.  Dan Wheldon        Panther              213.596mph
8.  Marco Andretti     Andretti Green       213.540mph
9.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan  213.479mph
10.  Ed Carpenter       Vision               213.435mph
11.  Hideki Mutoh       Andretti Green       213.327mph
12.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan  213.178mph
13.  Alex Tagliani      Conquest             213.173mph
14.  Sarah Fisher       Fisher               212.554mph
15.  Raphael Matos      Luczo Dragon         212.137mph
16.  Tony Kanaan        Andretti Green       212.108mph
17.  Justin Wilson      Coyne                212.021mph
18.  Tomas Scheckter    Dreyer & Reinbold    211.741mph
19.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold    211.686mph
20.  Milka Duno         Dreyer & Reinbold    211.601mph
21.  EJ Viso            HVM                  211.553mph
22.  AJ Foyt IV         Foyt                 211.454mph
23.  Ryan Hunter-Reay   Vision               210.532mph
24.  Jaques Lazier      3G                   209.329mph


Indycar - Castroneves trionfa in Texas


Dopo Indianapolis, Helio Castroneves conquista la sua terza vittoria personale anche nella Bombardier Learjet 550k disputata sabato notte al Texas Motor Speedway di Fort Worth, Texas. Il brasiliano ha preceduto di 0.3904 di secondo il compagno di squadra Ryan Briscoe, mentre terzo ha terminato Scott Dixon. Con questa vittoria Castroneves sale al quarto posto in classifica, a 13 punti dal leader Briscoe.

"E' stato un giorno incredibile per il Team Penske," ha detto Castroneves. "Va dato tutto il credito possibile a Ryan Briscoe e la sua crew. Loro spingono noi e così tutto il team viene spinto verso l'alto. Terminare primo e secondo in Texas non è facile, e quindi vanno fatti i complimenti a tutti. All'inizio della gara, siamo andati al risparmio di carburante, ma abbiamo anche cercato di capire quello che la macchina poteva fare e poteva permettermi di fare. Col passare del tempo abbiamo capito cosa fare, e poi con un grande pit stop i ragazzi mi hanno messo davanti a tutti. Gli ultimi 50 giri sono stati a pieno gas. Sono stati 50 giri molto duri, ma alla fine ce l'abbiamo fatta." Briscoe invece per la seconda gara consecutiva è rimasto in testa per il massimo numero di giri (160 su 228 in Texas) ma si è dovuto accontentare del secondo posto. "Abbiamo fatto del nostro meglio, ma non ne avevamo abbastanza per battere Helio nelle fasi finali," ha detto Briscoe. "Gli ultimi 20 giri sono stati alcuni tra i più frustranti che abbia mai guidato: condurre l'intera gara e avere l'auto più veloce, ma non potere passare Helio. Almeno siamo arrivati al secondo posto. La cosa importante è che siamo sempre in corsa per la vittoria."

La gara è partita subito con un incidente che al secondo giro ha coinvolto Graham Rahal e EJ Viso, che si sono agganciati all'uscita della curva 2 ed hanno coinvolto anche Milka Duno. Alla ripartenza Briscoe ha scavalcato il poleman Franchitti e ha iniziato la sua cavalcata in testa alla corsa. Al giro 90, dopo la prima sequenza di pit stop, Briscoe aveva addirittura accumulato un vantaggio di più di 6 secondi sul secondo (Dixon), mentre al giro 150 erano diventati più di 10 (con Marco Andretti al secondo posto) quando è uscita la seconda bandiera gialla della giornata.

Rimasto Briscoe in testa dopo il restart, il momento fondamentale della corsa arriva al giro 172, quando AJ Foyt IV finisce a muro in curva 2. Con tutti i piloti al pit, i meccanici di Castroneves compiono un grande lavoro e mettono il loro pilota davanti a tutti. Alla ripartenza Briscoe cerca di riportarsi davanti senza riuscirci, Castroneves mantiene qualche decimo di vantaggio negli ultimi 50 giri e va ad ottenere la sua sedicesima vittoria in carriera. Completano la top 5 Andretti, quarto, e Dario Franchitti, quinto dopo essere partito dalla pole position. Danica Patrick termina sesta davanti a Dan Wheldon, mentre settimo finisce Tony Kanaan, partito sedicesimo. Completano la top ten Ed Carpenter, al terzo arrivo tra i primi dieci in questa stagione e che ha condotto il suo primo giro in testa dell'anno, e Mario Moraes, che continua il suo convincente inizio di stagione. Prossima gara fra due settimane in Iowa.

Classifica finale:



1.  Helio Castroneves  Penske               1h55m16.1670s
2.  Ryan Briscoe       Penske                  +  0.3904s
3.  Scott Dixon        Ganassi                 +  2.2461s
4.  Marco Andretti     Andretti Green          +  4.3745s
5.  Dario Franchitti   Ganassi                 +  4.7695s
6.  Danica Patrick     Andretti Green          +  5.2980s
7.  Dan Wheldon        Panther                 +  7.6203s
8.  Tony Kanaan        Andretti Green          +  8.5009s
9.  Ed Carpenter       Vision                  + 18.7088s
10.  Mario Moraes       KV                      +    1 lap
11.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan     +    1 lap
12.  Raphael Matos      Luczo Dragon            +   2 laps
13.  Tomas Scheckter    Dreyer & Reinbold       +   2 laps
14.  Alex Tagliani      Conquest                +   3 laps
15.  Justin Wilson      Coyne                   +   3 laps
16.  Ryan Hunter-Reay   Vision                  +   3 laps
17.  Sarah Fisher       Fisher                  +   6 laps
18.  Jaques Lazier      3G                      +  18 laps
19.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold       +  43 laps



Ritiri:

     AJ Foyt IV         Foyt                 170 laps
     Hideki Mutoh       Andretti Green       153 laps
     Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan  1 lap
     Milka Duno         Dreyer & Reinbold    1 lap
     EJ Viso            HVM                  1 lap
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Richard Antinucci sulla 3G n°98 per Watkins Glen

Il team 3G ha annunciato oggi di aver ingaggiato Richard Antinucci, nipote di Eddie Cheever jr, per la gara di Watkins Glen che si disputerà il 5 Luglio dopo gli 'eventi di Iowa e Richmond.  Il ventottenne ex-pilota del campionato propedeutico della Indycar sarà alla guida della Dallara n°98, recentemente guidata da Jaques Lazier a Fort Worth. Nel campionato 2008 Indy Lights per il pilota in questione sono giunte due vittorie, di cui una proprio nello stradale del Glen, le stesse che hanno contribuito a fargli guadagnare la seconda posizione assoluta in classifica generale dietro al vincitore della serie, Raphael Matos.

"Sono davvero ansioso di debuttare in Indycar Series. E' l'obiettivo dichiarato di qualsiasi pilota che intraprenda la carriera professionistica nella serie Indy Lights. Tutti vi aspirano, ed in pochi hanno l'oppurtunità di venire considerati. Voglio ringraziare fin da ora il team 3G per l'occasione concessami, anche ai miei tifosi rivolgo un affettuoso saluto per il supporto  dimostrato. Mi ha aiutato psicologicamente in questi anni di attività agonistica" - le parole incredule del prossimo "rookie" della stagione 2009.

"Siamo sicuri di poter e voler puntare su un giovane e talentuoso ragazzo come Richard. Ha dimostrato la sua consistenza nei risultati  concreti che sono sempre arrivati e che hanno premiato la sua solerzia e costanza nel lavoro. Sarà con noi a Watkins Glen, dove lo scorso anno ha vinto" - le dichiarazioni di Greg Beck, il co-proprietario del team assieme a Steve Sundler, il quale aggiunge - " L'accordo con Antinucci può non essere parziale e valido per una gara soltanto. Stiamo valutando le possibilità di adocchiare un pilota valido che ci possa garantire la giusta sponsorizzazione per sopravvivere anche per il 2010. Crediamo fermamente che avere in squadra un pilota di nazionalità statunitense e con un curriculum come quello di Richard, possa solo far del bene alla nostra causa. E' giovane, veloce, vincente. Ha un ottima fama, è in possesso di una buona retorica, il che serve non solo a perorare la propria causa con i giornalisti, ma anche con i meccanici è un punto a suo favore che di certo non guasta  perchè gli permette di poter interagire. In più è a conoscenza dell'esatto funzionamento dei meccanismi di marketing. Sono le qualità che ricerchiamo, corrispondono esattamente al nostro target".

A questo punto c'è da chiedersi se Stanton Barrett o al limite Jaques Lazier siano ancora in corsa per i prossimi due appuntamenti, che si disputeranno su circuiti dalla tipologia cosiddetta "ovale".



Indycar - Alex Lloyd lascia Target Chip Ganassi Racing

Questo è quanto si legge in un breve comunicato apparso sul sito ufficiale "Twitter" del pilota britannico, campione Indy Lights (Indy Pro Series) 2007.

In un paio di note, il pilota spiega che l'addio  al team Ganassi è  stato dettato  dalla voglia di tornare al più presto a calcare le scene da protagonista. Occasione che da parte della scuderia è stata concessa solamente nella 500 Miglia di Indianapolis del 2008 ed in quella del 2009, peraltro attraverso una collaborazione con Rahal-Letterman prima e con Sam Schmidt Motorsports quest'anno. Alex Lloyd non dimentica di ringraziare "CGR" (Chip Ganassi Racing) per l'opportunità concessagli di fare il grande salto nella serie, per averlo fatto crescere attraverso l'esperienza da terzo pilota tester e per gli sforzi economici compiuti per assicurargli il volante almeno in vista dei due appuntamenti stagionali più importanti di questi ultimi due anni di competizione.


Indycar - Tracy con KV a Watkins Glen

Paul Tracy, parole del diretto interessato, è molto vicino dal concludere un accordo con il team KV Racing per disputare l'edizione 2009 di Watkins Glen. Con la stessa scuderia il canadese ha già partecipato alla 500 Miglia di Indianapolis di quest'anno, e sarà al via a Toronto e ad Edmonton.

"Jimmy (Vasser, il co-proprietario della KV Racing ] ha detto di volermi in forma in vista del doppio appuntamento del Canada che correrò in estate. In più l'accordo con Honda prevedeva una collaborazione dalla durata di  tre gare, quindi è anche conveniente dal punto di vista economico sfruttare questa possibilità che il contratto mi permette. In origine KV Racing mi forni' l'appoggio per correre esclusivamente proprio le gare che di disputeranno nella mia patria. Al 95% sarò in griglia di partenza a Watkins Glen, ora come ora non posso rassicurare nessuno con certezze assolute. Quel che vi posso far sapere è che proprio l'altra sera sono stato a cena con Jimmy. Mi ha detto che Mario (Moraes) ha effettuato dei tests dall'esito molto positivo al Glen in settimana. A sua detta la vettura è molto veloce. Se questo accordo verrà finalizzato, ed io ne sarò ovviamente felice, è curioso notare che si tratterà della mia prima corsa in assoluto in un circuito cosi' famoso come Watkins Glen. A quarant'anni suonati..."

Tracy non ha rivelato il nome dello sponsor che lo supporterà per la gara, anche se la "GEICO Insurance", suo sponsor personale in questi ultimi mesi, si è mostrata ben intenzionata a supportare il pilota.

"So I have decided to leave Ganassi Racing. I need to explore my options and get into a race car and to do that I need to be a free agent".

"CGR have worked hard to find funding and I appreciate their efforts, I need to get back behind the wheel and this gives me my best chance.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."