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Milka Duno ritorna a calcare le scene della Indycar Series. Dopo i tentativi, andati quasi a buon fine con il team Newman-Haas tra Gennaio, Febbraio e Marzo (ha debuttato con una livrea personale nei tests privati di Sebring ed ha partecipato a quelli collettivi di Homestead), la venezuelano torna alla casa madre, la Dreyer&Reinbold, scuderia per la quale ha corso anche la scorsa stagione. Debutterà a partire dal prossimo appuntamento in Kansas con la vettura n°23 guidata nelle due precedenti gare da Darren Manning.

Sarà sponsorizzata dalla CITGO, PDVSA e Cantv. Da sottilineare il fatto che il secondo marchio, sponsor primario della HVM di Viso, è un sub-prodotto del primo.

"Siamo contenti di riaccogliere Milka con noi" - fa sapere Dennis Reinbold - "Lo scorso anno la collaborazione è stata fruttifera e vogliamo continuare a fare del nostro meglio, procedere per quella strada che momentaneamente non è stata più percorsa".

Dietro le dichiarazioni di Reinbold c'è però una soddisfazione ben celata di riavere con sè un supporto economico adeguato a garantire la pretesa di schierare più vetture in pista.

Milka sarà al via di ben nove gare delle restanti quindici in programma: Kansas, Indy 500, Texas, Kentucky, Mid Ohio, Watkins Glen, Sonoma, Chicago and Homestead Miami. L'onore di correre a Milwaukee, Richmond, Iowa, Toronto, and Edmonton toccherà invece a Darren Manning.

Si prospetta, come annunciato mesi fa, un possibile ritono di Roger Yasukawa in occasione del penultimo appuntamento a Motegi.





"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."


Indycar - Kansas - Libere 1: Ganassi, Penske e AGR in ottima forma

La Indycar torna a calcare la tipologia di circuiti che predilige , quella per la quale è nata, se si vuole considerare questo campionato, come giusto che sia,  la continuazione ideale dell' USAC e dell'IRL.

In Kansas si disputa la prima gara stagionale dell'ex campionato "per anelli" , contestualmente Scott Dixon  sembra risvegliarsi dal terpore invernale nel quale è stato avvolto anche nell'incipit della stagione iridata. Nelle libere del sabato mattina, le prime ufficiali, si innalza al primo posto con una media oraria di 211.980 miglia. Il neozelandese grazie al suo inizio stagionale zoppicante ( o' per colpa'  dello stesso se si vuole vedere il bicchiere "mezzo vuoto") , è stato fra i primi a scendere in pista. La regola infatti prevede che la prima mezz'ora sia dedicata ai piloti che in classifica generale non rientrano fra i primi dieci. Il campione 2008 ha poi agevolmente controllato le libere, scalzando nell'arco del tempo rimanente chiunque avesse tentato di spodestarlo dalla vetta.

Gran ritorno a pieno ritmo da parte di Helio Castroneves, secondo assoluto, al termine di una sessione tribolata che lo ha visto anche autore delle uniche bandiere gialle che hanno intervallato le prove. Risponde alle critiche piovutegli addosso anche Marco Andretti, che sugli ovali  torna a dimostrare il suo potenziale inespresso finora. Il giovane pilota della Andretti Green però è rimasto a lungo nelle retrovie prima di piazzare la zampata quasi allo scadere.

A completare la riscossa del team capitanato da Michael Andretti e Kim  Green al muretto sono Danica Patrick, quinta,  poi Tony Kanaan, ad un decimo di distacco da Dixon in sesta posizione e Mutoh in ottava. A completare i ranghi della Top Ten ci sono Ryan Briscoe quarto, a sei centesimi dal primo della classe, la Panther Delphi di Wheldon in settima piazza e Dario Franchitti in decima. Grande sorpresa e menzione speciale per Sarah Fisher, al suo debutto stagionale, nona assoluta. Sembra che la collaborazione con l'esperta scuderia Forsythe abbia arrecato qualità positive in termini di competitività.

Vitor Meira porta il piccolo team AJ Foyt Enterprises in undicesima posizione, alla media oraria di 210.734 miglia, dietro di lui il duo Newman Haas:  il rookie Doornbos è davanti a Graham Rahal.

Gli altri attesi: Ryan Hunter-Reay ha problemi e non va oltre l'ultima posizione, Milka Duno è diciottesima, EJ Viso ventesimo. In ritardo anche Justin Wilson e Raphael Matos.

Pos    Vett    Pilota    Team    Tempo    Gap    Dal primo    Velocità
1.    9    Scott Dixon    Chip Ganassi Racing    25.814          211.980
2.    3    Helio Castroneves    Team Penske    25.872    0.058    0.058    211.502
3.    26    Marco Andretti    Andretti Green Racing    25.873    0.001    0.059    211.497
4.    6    Ryan Briscoe    Team Penske    25.874    0.001    0.060    211.484
5.    7    Danica Patrick    Andretti Green Racing    25.883    0.009    0.069    211.415
6.    11    Tony Kanaan    Andretti Green Racing    25.920    0.037    0.106    211.110
7.    4    Dan Wheldon    Panther Racing    25.935    0.015    0.121    210.990
8.    27    Hideki Mutoh    Andretti Green Racing    25.957    0.022    0.143    210.807
9.    67    Sarah Fisher    Sarah Fisher Racing    25.965    0.008    0.151    210.748
10.    10    Dario Franchitti    Chip Ganassi Racing    25.965    0.000    0.151    210.743
11.    14    Vitor Meira    AJ Foyt Enterprises    25.966    0.001    0.152    210.734
12.    06    Robert Doornbos*    Newman/Haas/Lanigan Racing    26.034    0.068    0.220    210.187
13.    02    Graham Rahal    Newman/Haas/Lanigan Racing    26.040    0.006    0.226    210.142
14.    20    Ed Carpenter    Vision Racing    26.065    0.025    0.251    209.938
15.    5    Mario Moraes    KV Racing Technology    26.072    0.007    0.258    209.877
16.    2    Raphael Matos*    Luczo Dragon Racing    26.117    0.045    0.303    209.522
17.    24    Mike Conway*    Dreyer & Reinbold Racing    26.166    0.049    0.352    209.127
18.    23    Milka Duno    Dreyer & Reinbold Racing    26.240    0.074    0.426    208.536
19.    18    Justin Wilson    Dale Coyne Racing    26.246    0.006    0.432    208.489
20.    13    EJ Viso    HVM Racing    26.296    0.050    0.482    208.092
21.    98    Stanton Barrett*    CURB/Agajanian/Team 3G    26.422    0.126    0.608    207.096
22.    21    Ryan Hunter-Reay    Vision Racing    26.559    0.137    0.745    206.030



Indycar - Kansas - Qualifiche - Prima pole su un ovale per Rahal

Graham Rahal ha conquistato la prima pole position in carriera su di ovale, e partirà dalla prima posizione nella terza gara della stagione Indycar, sul Kansas Speedway. "Avevamo già dimostrato di poter competere sui circuiti stradali, ed ora abbiamo dimostrato che abbiamo anche la velocità per competere sugli ovali", ha detto Rahal. "Questo risultato dimostra come questi ragazzi abbiano lavorato duro durante tutto l'inverno. E' un risultato incredibile per noi". Il ventenne pilota americano, che ha conquistato la seconda pole position stagionale (e in carriera), aveva preceduto inizialmente Dario Franchitti e Helio Castroneves, ma entrambi i piloti sono stati retrocessi in ultima fila in quanto i due piloti hanno oltrepassato la linea bianca inferiore che delimita la pista durante i loro giri di qualifica. Per Castroneves si tratta della seconda qualifica consecutiva su di un ovale che gli viene cancellata, visto che la stessa penalità gli fu inflitta nell'ultima prova dell'anno scorso, sul Chicagoland Speedway. Con Franchitti e Castroneves, il Newman/Haas/Lanigan Racing occuperà la prima fila nella gara di domani, con il rookie Robert Doornbos che affiancherà il compagno di squadra Rahal. Alle loro spalle, buon terzo tempo per Danica Patrick, che precede il campione in carica Scott Dixon. Molto buona la prova del giovane Mario Moraes, sesto, così come quelle delle altre due ragazze in pista: Sarah Fisher e Milka Duno partiranno affiancate in sesta fila. Continuano i problemi per Ryan Hunter-Reay, che ha realizzato l'ultimo tempo dopo essere stato in difficoltà per tutto il weekend.

Griglia di partenza:

Pos Driver Team Speed

1. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan 211.311

2. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan 210.665

3. Danica Patrick Andretti Green 210.470

4. Scott Dixon Ganassi 210.368

5. Marco Andretti Andretti Green 210.220

6. Mario Moraes KV 210.197

7. Ryan Briscoe Penske 210.098

8. Tony Kanaan Andretti Green 210.082

9. Dan Wheldon Panther 209.144

10. Ed Carpenter Vision 208.956

11. Sarah Fisher Fisher 208.543

12. Milka Duno Dreyer & Reinbold 208.537

13. Hideki Mutoh Andretti Green 208.506

14. Vitor Meira Foyt 208.461

15. Raphael Matos Luczo Dragon 208.382

16. Mike Conway Dreyer & Reinbold 208.145

17. Justin Wilson Coyne 207.971

18. EJ Viso HVM 206.779

19. Stanton Barrett 3G 205.820

20. Ryan Hunter-Reay Vision 205.673

21. Dario Franchitti Ganassi

22. Helio Castroneves Penske

"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Bellissimo lavoro Marco,solo penso sarebbe meglio non usassi il rosso,non si legge bene sul grigio chiaro,non per motivi di tifo

Citazione di: riccardo il 26 Aprile 2009, 12:39:23
Bellissimo lavoro Marco,solo penso sarebbe meglio non usassi il rosso,non si legge bene sul grigio chiaro,non per motivi di tifo
a non per motivi di tifo? :-ahah :-ahah :-ahah come no  :-ahah xD
Grande Danica  :-appl :-appl

Allora userò il verde! (evidenzio con il "rosso" il titolo o quando non lo inserisco la frase più significativa per introdurre il lettore all'articolo)...


Nelson Philippe intanto va a Indy con la n.31 HVM... scriverò ed inserirò l'articolo
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

grazie Marco, solo questione cromatica

Danica Patrick per Indy (e forse per il resto della stagione) avrò una nuova livrea. Non più sponsorizzata dalla Motorola, ma dalla Boost Mobile. Lo schema è lo stesso, hanno soltanto tolto il celeste e rimpiazzato con l'arancio. Anche la tuta è diversa (quasi tutta arancione). I più maligni dicono che sia il primo passo per vederla in Nascar dal prossimo anno visto che Boost sponsorizza alcune auto ed anche Motorola da adesso potrà farlo (per quest'ultima voce sono indiscrezioni, perlomeno non sicurissime).

Bryan Herta ha deciso di non far correre il suo team quest'anno ad Indy (avrebbe avuto il supporto della Vision e la vettura n°22).

Nelson Philippe è il secondo pilota della HVM n°31.

A presto gli articoli....
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Indycar - Kansas - Qualifiche - Prima pole su un ovale per Rahal
Graham Rahal ha conquistato la prima pole position in carriera su di ovale, e partirà dalla prima posizione nella terza gara della stagione Indycar, sul Kansas Speedway. "Avevamo già dimostrato di poter competere sui circuiti stradali, ed ora abbiamo dimostrato che abbiamo anche la velocità per competere sugli ovali", ha detto Rahal. "Questo risultato dimostra come questi ragazzi abbiano lavorato duro durante tutto l'inverno. E' un risultato incredibile per noi". Il ventenne pilota americano, che ha conquistato la seconda pole position stagionale (e in carriera), aveva preceduto inizialmente Dario Franchitti e Helio Castroneves, ma entrambi i piloti sono stati retrocessi in ultima fila in quanto i due piloti hanno oltrepassato la linea bianca inferiore che delimita la pista durante i loro giri di qualifica. Per Castroneves si tratta della seconda qualifica consecutiva su di un ovale che gli viene cancellata, visto che la stessa penalità gli fu inflitta nell'ultima prova dell'anno scorso, sul Chicagoland Speedway. Con Franchitti e Castroneves, il Newman/Haas/Lanigan Racing occuperà la prima fila nella gara di domani, con il rookie Robert Doornbos che affiancherà il compagno di squadra Rahal. Alle loro spalle, buon terzo tempo per Danica Patrick, che precede il campione in carica Scott Dixon. Molto buona la prova del giovane Mario Moraes, sesto, così come quelle delle altre due ragazze in pista: Sarah Fisher e Milka Duno partiranno affiancate in sesta fila. Continuano i problemi per Ryan Hunter-Reay, che ha realizzato l'ultimo tempo dopo essere stato in difficoltà per tutto il weekend.

Griglia di partenza:

Pos  Driver             Team                 Speed
1.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan  211.311
2.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan  210.665
3.  Danica Patrick     Andretti Green       210.470
4.  Scott Dixon        Ganassi              210.368
5.  Marco Andretti     Andretti Green       210.220
6.  Mario Moraes       KV                   210.197
7.  Ryan Briscoe       Penske               210.098
8.  Tony Kanaan        Andretti Green       210.082
9.  Dan Wheldon        Panther              209.144
10.  Ed Carpenter       Vision               208.956
11.  Sarah Fisher       Fisher               208.543
12.  Milka Duno         Dreyer & Reinbold    208.537
13.  Hideki Mutoh       Andretti Green       208.506
14.  Vitor Meira        Foyt                 208.461
15.  Raphael Matos      Luczo Dragon         208.382
16.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold    208.145
17.  Justin Wilson      Coyne                207.971
18.  Stanton Barrett    3G                   205.820
19.  Ryan Hunter-Reay   Vision               205.673
20.  Dario Franchitti   Ganassi             
21.  Helio Castroneves  Penske
22.  EJ Viso            HVM




Scott Dixon raddrizza un inizio di stagione difficile e vince la prima prova su ovale della stagione Indycar. Il pilota neozelandese, dopo le prime due gare in cui era stato coinvolto in due incidenti, ha vinto la Road Runner Turbo Indy 300 disputata sul Kansas Speedway. La gara è stata caratterizzata dalle condizioni climatiche difficili, con la pioggia che ha minacciato di cadere per tutto il giorno (pericolo per altro scampato) e soprattutto un vento molto forte che ha dato filo da torcere ai piloti (specialmente quelli della Indy Lights, la cui gara è stata caratterizzata da tanti incidenti ed è stata vinta dal venezuelano Saavedra). Al secondo posto ha concluso Helio Castroneves, autore di una grande rimonta dopo essere partito dall'ultima fila dopo la squalifica rimediata nelle qualifiche. Completa il podio Tony Kanaan, che passa in testa al campionato.

La gara inizia con i due piloti Newman/Haas/Lanigan Racing in prima fila. Al via Rahal mantiene la leadership e conduce in testa i primi giri prima di cedere il passo a Dixon all'ottavo giro. Al giro 14 prima bandiera gialla: Meira rallenta e viene toccato da Castroneves. Il pilota di Foyt finisce a muro, Castroneves danneggia l'ala anteriore. Rientrano tutti al pit, il rookie Robert Doornbos esce in testa ma viene retrocesso in fondo al gruppo per aver toccato una delle gomme del compagno di squadra in uscita dal pit. Da questo momento l'olandese esce completamente dalla corsa.

Al restart Dixon allunga davanti a Rahal e Kanaan, mentre da dietro continua la rimonta di Castroneves e Franchitti. Il neozelandese accumula fino a tre secondi di vantaggio al momento del secondo pit stop, che effettua per ultimo nonostante sia rimasto sempre davanti. Al giro 95 seconda caution della gara, quando Raphael Matos finisce a muro. Tutti i primi rientrano ai box per il terzo posto, e all'uscita dal pit Ryan Briscoe ha preso la leadership della corsa, davanti a Kanaan, Dixon, Castroneves e Franchitti. Al restart tocca così all'australiano dettare il ritmo ed allungare.

Il momento decisivo della corsa arriva al giro 152: Dario Franchitti finisce a muro dopo che, rientrando ai box alle spalle di Rahal, blocca le ruote in frenata perdendo il controllo della vettura. Nello stesso momento Briscoe stava rientrando ai box. Il pilota di Penske è costretto a tornare in pista senza poter effettuare la propria sosta per non incorrere in una penalità, e si dovrà fermare il giro seguente insieme a tutti gli altri. Ad uscire per primo è Dixon, davanti a Castroneves, Kanaan, Briscoe e Danica Patrick. Questi 5 allungano al restart, e restano sempre ravvicinati, anche se Dixon riesce ad accumulare un vantaggio di circa mezzo secondo che riesce a mantenere per tutti gli ultimi 40 giri, andando a vincere con un margine di 7 decimi di secondo. Per il neozelandese si tratta della diciassettesima vittoria in carriera, l'undicesima su ovale.

"Sono state un paio di settimane pesanti", ha detto Dixon, che con questa vittoria è salito dal diciassettesimo al quarto posto in classifica. "Abbiamo apportato alcune modifiche alla macchina, ed alla fine queste hanno sicuramente funzionato, portandoci alla vittoria. Penso che molti di noi si aspettavano che la gara fosse molto più difficile a causa del vento, specialmente nelle curve 3 e 4, forse di più mette in guardia. Nella riunione prima della gara ci avevano avvertito che ci sarebbero potute essere molte più caution. In definitiva sono molto felice di questa vittoria, che ci fa risalire in campionato e ci permette di presentarci fiduciosi ad Indy."

Classifica finale:

Pos Driver Team Time

1. Scott Dixon Ganassi 200 laps

2. Helio Castroneves Penske + 0.7104s

3. Tony Kanaan Andretti Green + 1.5022s

4. Ryan Briscoe Penske + 1.8872s

5. Danica Patrick Andretti Green + 2.6502s

6. Marco Andretti Andretti Green + 3.8013s

7. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan + 7.8233s

8. Hideki Mutoh Andretti Green + 8.5430s

9. Ed Carpenter Vision + 8.9871s

10. Dan Wheldon Panther + 9.7681s

11. Mario Moraes KV +20.9048s

12. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan + 1 lap

13. Sarah Fisher Fisher + 1 lap

14. Justin Wilson Coyne + 1 lap

15. Ryan Hunter-Reay Vision + 4 laps

16. Milka Duno Dreyer & Reinbold + 5 laps

Ritiri:

Stanton Barrett 3G 181 laps

Dario Franchitti Ganassi 151 laps

Mike Conway Dreyer & Reinbold 109 laps

Raphael Matos Luczo Dragon 95 laps

EJ Viso HVM 37 laps

Vitor Meira Foyt 14 laps

Classifica
1.    Tony Kanaan    100
2.    Ryan Briscoe    99
3.    Dario Franchitti    96
4.    Scott Dixon    81
5.    Ryan Hunter-Reay    74
6.    Danica Patrick    74
7.    Marco Andretti    73
8.    Graham Rahal    72
9.    Will Power    69
10.    Helio Castroneves    66
11.    Dan Wheldon    66
12.    Justin Wilson    65
13.    Robert Doornbos    59
14.    Hideki Mutoh    51
15.    Vitor Meira    50
16.    Raphael Matos    48
17.    Ed Carpenter    46
18.    Stanton Barrett    44
19.    Mario Moraes    43
20.    Alex Tagliani    40
21.    Darren Manning    38
22.    E.J. Viso    37
23.    Mike Conway    36
24.    Sarah Fisher    17
25.    Milka Duno    14
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Il veterano , nonchè ex-campione IRL,  Buddy Lazier si appresta a calcare nuovamente le scene da protagonista assoluto nella immenente 500 Miglia di Indianapolis. E' stato infatti finalizzato l'accordo con il suo team storico, "Hemelgarn Racing", per correre la gara dell' Indiana nell'ormai celebre vettura n°91. Si tratterà della diciasettesima partecipazione, da parte del pilota campione IRL 2000, al prestigioso evento del prossimo ventiquattro Maggio. Tredicesima con Hemelgarn, stessa scuderia con cui ha trionfato nella 500 Miglia del 1996 e nell'edizione, sopra menzionata, del campionato Indy Racing League. Lo scorso anno aveva terminato la gara in trentaduesima posizione dopo essere partito in diciassettesima posizione.

Ora il numero dei vincitori della gara partecipanti all'edizione 2009 sale a cinque: Helio Castroneves (2001-02), Dan Wheldon (2005), Dario Franchitti (2007) ed il campione in carica , il neozelandese Scott Dixon.


Il francese Nelson Philippe, 22 anni, tenterà la sua prima qualifica ad Indianapolis, alla guida della vettura n.31 iscritta dall'HVM Racing, e sarà quindi compagno di squadra del venezuelano EJ Viso. Il pilota francese ha corso dal 2004 al 2007 in ChampCar, e sarà il quinto rookie a tentare la qualificazione ad Indy, insieme a Stanton Barrett, Mike Conway, Robert Doornbos e Raphael Matos. "La Indy 500 è di gran lunga la più grande corsa a cui potessi mai pensare di competere", ha detto Philippe, che parteciperà insieme agli altri quattro esordienti al Rookie Orientation Program. "Sono molto orgoglioso di farne parte. Non credo di aver capito ancora che cosa sarà finché non sarò in pista il 5 maggio per il Rookie Orientation Program. So che sarà difficile perché non ho esperienza, ma non vedo l'ora di cominciare questa sfida. Quello che voglio è avere il tempo a mia disposizione per raggiungere una velocità adeguata. L'obiettivo è quello di essere nel giro del leader a fine gara. Quello che voglio di più è essere pronto per questo." Nelson Philippe aveva già corso per Keith Wiggins e l'HVM Racing nel 2006 in ChampCar, ottenendo una vittoria e due podii. "Keith e io non abbiamo una lunga storia alle spalle, ma una storia di successo sì", ha detto Philippe. "Nel 2006 abbiamo lavorato insieme, e ho finito al quarto posto in campionato, che è un grandissimo risultato se si pensa che quando ho iniziato la stagione avevo 19 anni e solo nelle ultime tre gare 20. Sono molto orgoglioso di poter essere finalmente in grado di competere ad Indy e di farlo insieme."

Indycar - La novità apportata da Nelson Philippe

HVM Racing, è stato annunciato da pochi giorni, schiererà una seconda vettura, la Dallara n°91 per la precisione, nella prossima edizione della 500 Miglia di Indianapolis con Nelson Philippe alla guida.

Per il pilota appena ventiduenne si tratta dell'ufficiale debutto nella Indycar Series, carriera che però, almeno ad oggi, non avrà seguito alcuno nel corso della stagione 2009. Infatti la collaborazione con il team di Keith Wiggins è temporanea ed appositamente prevista per la sola gara dell' Indiana, evento a cui non ha mai preso parte. Il team ha annunciato anche un accordo di massima con "iTeam Sports" , un' organizzazione che offre ai tifosi la possibilità di contribuire alla crescita della scuderia mediante un'acquisizione di una quota di proprietà della stessa. Attivo già nel fronte del baseball a partire dal 2008, il business della "iTeam Sports" si sta infatti espandendo nel mondo delle competizioni motoristiche.

Novità ingente anche sul fronte del binomio Philippe-HVM Racing. Di fatti il francese, schierato sulla Dallara n°31, potrà usufruire del prima vettura con emissioni ad impatto neutrale, o " zero",  di  carbonio, cioè di  anidride carbonica.

" Non c'è bisogno di avere una vettura ibrida per poter avere consumi ridotti, devi disporre,  casomai, di un' ottima ripresa e se poi riesci anche ad imparare come diventare un pilota "ecologico", puoi anche incrementare il consumo di carburante di circa il 33% complessivamente in una gara. Per converso anche le emissioni di anidride carbonica e dunque, inquinamento".

"Molti spettatori incoscienti ancora non capiscono che il motorsport non implica il concetto "pigiare l'accelleratore a tavoletta il più possibile". I piloti, saggiamente, spesso conservano carburante per trovarsi poi nelle posizioni di testa, con il risultato di spendere meno tempo nei box a rifornire e perdere secondi preziosi. Il miglior comportamento per salvaguardare il consumo, per i piloti che vogliono essere rispettosi dell'ambiente ed utilizzare questi piccoli accorgimenti, è essere intelligenti nell'usare il pedale dell'accellerazione" - le saggie parole di  Nelson Philippe.

Il francese aggiunge anche di essere in trattative con Greg Ballard, il sindaco di Indianapolis, per far diventare una realtà diffusa il progetto a cui sta prestando il nome da testimonial - "L'obiettivo è sperare di diffondere ciò che io sto facendo e far si che  tutte le trentatrè vetture al via nel 2010 qui a Indy siano 'ecologiche' ".

Tutte le vetture della Indycar, per la cronaca, corrono utilizzando l'etanolo, una fonte rinnovabile. Il dibattito è però acceso su un fronte abbastanza caldo e vede due differenti ed opposte tesi in ballo : se   la sua produzione ed utilizzo siano dannosi per l'ambiente, o meglio,  in termini più diretti , se esso produce meno anidride carbonica rispetto alla normale benzina.


Il team "Sarah Fisher Racing" aggiunge un nuovo secondo sponsor primario sulla proprio livrea. Il marchio "Direct Supply", comparso sulla vettura giallo-nera di Sarah in Kansas, sarà presente anche ad Indianapolis e nei prossimi  quattro restanti eventi stagionali previsti nel programma del team.

" Direct Supply è orgogliosa di essere entrata a far parte del mondo della Indycar, perchè Indianapolis è l' emblema della nostra tradizione motoristica ed uno dei fiori all'occhiello della storia degli Stati Uniti" - le parole del presidente della compagnia, Bob Hillis - "Lo facciamo di buon grado assieme a Sarah Fisher, la prima donna che può vantare nella storia delle corse nostrane a possedere un proprio team da gestire. Sarah è una persona molto dolce, gentile e disponibile ad ascoltare ed aiutare chiunque. E' per questo che ha conquistato la stima dei fans della Indycar e degli addetti ai lavori nella nostra azienda".

" Sono onorata di dare il benvenuto alla Direct Supply, si tratta di un ritorno in effetti. Credo che tutti loro meritino di essere considerati "di famiglia" qui nella nostra scudeia, perchè hanno manifestato l'intenzione di aiutarci quando la situazione non era più tanto rosea. Per questo sono davvero loro grata".
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

#24
Indycar - Novità sul fronte Conquest, Bryan Herta rinuncia alla 500 Miglia

Dilemma Conquest Racing: il team ha iscritto ben due vetture per la prossima gara di Indianapolis, tuttavia ad oggi ancora non è stata fatta chiarezza sui nomi degli eventuali piloti. Nella entry ufficiale troviamo la dizione vaga e generica "TBA" , pilota  da ufficializzare ( "To Be Announced").

Un pò di nebbia allora cercheremo di schiarirla noi. Sulla pagina "Twitter" della scuderia è stata pubblicata la foto che abbiamo riportato sopra con la seguente dizione: "La nostra vettura avrà una nuova veste cromatica per la 500 Miglia. Non possiamo ancora svelare tutta la macchina cosi' da far intuire quale sarà lo schema della livrea, ma vi lasciamo all'immaginazione. Provate ad indovinare!".

Innanzitutto analizziamo il testo sulla base di una mera e semplice interpretazione letterale. Con la locuzione "our car", "la nostra vettura", si vuole far forse intendere che sia una sola Dallara-Honda? Non si spiegherebbe altrimenti l'uso del singolare. In più i colori fanno presagire un' accoppiata giallo-nera molto simile a quella della Luzco Dragon Racing sponsorizzata dalla "Symentec" lo scorso anno.

Questa compagnia tuttavia non è propriamente nella posizione finanziaria più adatta ad entrare in competizione nel motorsport. Basti pensare al fatto che Thomas Scheckter dopo aver perso il suo appoggio è stato liquidato in fretta dall'ex team satellite della Penske ed ora non riesce a trovare un volante da titolare.

Alcuni si domandano se questa Conquest possa far correre proprio Thomas dal momento che l'accordo quasi raggiunto con il team Beck "3G" è stato proprio alla conclusione della trattativa gettato al vento. Possibile vedere ancora Alex Tagliani sulla vettura di Eric Bachelart?

La risposta ci sarà data proprio domani, Martedi' 5 Maggio, dal momento che è in programma una conferenza stampa in cui la scuderia darà l'annuncio ufficiale e districherà la matassa delle supposizioni.

Intanto una brutta notizia sul fronte "Bryan Herta". L'ex-pilota della Andretti Green  e del team Rahal-Letterman ha da poco annunciato di aver abbandonat ogni velleità di presentarsi alla 500 Miglia del 2009 nelle vesti di team manager. Il team "Bryan Herta Autosport" ha dato forfait proprio all'ultimo momento quando la collaborazione con Vision Racing era in dirittura d'arrivo. Nella lista ufficiale dei partecipanti pubblicata qualche giorno fa, era stato iscritto con la vettura n°22, mentre per il pilota si attendeva soltanto l'annuncio finale. Di fatti alcune dichiarazioni ufficiali da parte del diretto interessato erano state pronunciate al riguardo e tutti gli indizi portavano al nome di "Townsend Bell".



Indycar - Tagliani confermato per Indy

Alex Tagliani prenderà parte alla 500 Miglia di Indianapolis. Il 36enne pilota canadese ha raggiunto l'accordo con il team Conquest Racing, con cui aveva preso parte alle prime due corse della stagione, per guidare la vettura n.34 schierata dal team dell'ex pilota belga (in passato al via anche della Indy 500). Nonostante l'età e l'esperienza accumulata nei vari campionati CART/ChampCar e Indycar/IRL, Tagliani è un rookie per Indianapolis, non avendovi mai preso parte. Domani sarà quindi in pista insieme agli altri cinque esordienti (Stanton Barrett, Mike Conway, Robert Doornbos, Raphael Matos e Nelson Philippe) per il Rookie Orientation Program. "E' il sogno di ogni pilota partecipare alla Indy 500″, ha detto Tagliani. "A causa della scissione temevo di non riuscire a partecipare più a questa corsa, che è sempre stata nei mi sogni. E' una corsa che è sempre stata in cima alla lista dei miei desideri. Adesso, dopo più di nove anni dal mio esordio in una importante categoria a ruote scoperte (Tagliani esordì in CART/ChampCar nel 2000 con il team di Forsythe) potrò sperimentare ciò che significa il famoso mese di maggio. Il fatto di poterlo fare nell'anno del Centenario, poi, rende tutto ancora più memorabile. Anche se ho alle spalle tanti anni di corse, davanti all'Indianapolis Motor Speedway non posso che sentirmi un esordiente. E' un luogo unico, non c'è niente di simile."



Indycar - "Boost Mobile" veste d'arancio Danica
"Boost Mobile", questo è il nome del nuovo sponsor di Danica Patrick. L'accordo è giunto grazie ad una collaborazione fra Motorola Inc. (quello che l'ha "vestita" per più di due anni in AGR) e la compagniaa "NYSE" (comparso a tempo debito sulla livrea di Marco lo scorso anno).

Danica ha svelato la nuova livrea della Dallara n°7 lo scorso 1 Maggio compiendo alcuni giri di dimostrazione sull'asfalto dell' aeroporto di Indianapolis, località  sede del prossimo appuntamento del campionato. Uno schema non molto differente da quello che ha da poco abbandonato (forse temporaneamente), il celeste che sfumava nel nero sostituito da un arancio  che vagamente ricorda quello della n°27 di Dario Franchitti nell'anno del titolo IRL. Fatto sta che forse come sponsor primario, ovvero come secondario, la scritta "Boost Mobile" campeggerà sulla livrea per il resto della stagione.

"Danica Patrick  è la testimonial perfetta per il marchio Boost Mobile, perchè questo rispecchia alcune sue caratteristiche:  la non convenzionalità, l' aggressività, l'astuzia,  la volontà di essere al top" - le parole di Matt Carter, presidente dell'azienda. "Boost Mobile ha una lunga storia di partnerizzazione con Motorola e siamo contenti che questa opportunità ci venga data dalla Andretti Green per far conoscere ulteriormente il nostro marchio".

"La consapevolezza di avere un supporto solido e florido dal punto di vista finanziario come  il binomio Boost/Motorola è la spinta migliore per accrescere la mia fame di vittoria. Il loro spirito di competizione si accorda amabilmente con la mia carica agonistica pronta ad esplodere,  e ciò aiutare la AGR a scalare un ulteriore gradino verso una maggiore solidità economica" - le dichiarazioni di Danica.

Fin dal 2007 Motorola è stato lo sponsor principale della vettura di Danica in Indycar ed ha provveduto a fornire tecnologie di comunicazione per la quaterna di vetture del team. Il marchio, presente da protagonista assoluto nelle competizioni a ruote scoperte da più di dieci anni, è compagno di viaggio del team Andretti-Green da circa sei stagioni. Continuerà ad esserlo ancora.

"Per Motorola, partners come Boost Mobile e Danica Patrick/Andretti Green Racing sono la chiave per il successo dell'azienda" - fa sapere Jean-Pierre Le Cannellier,  direttore esecutivo della Motorola Inc. nel Nord-America. " Siamo emozionati come sempre da qualche anno a questa parte, ogni qual volta si corre qui ad Indianapolis".

"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

#25
- Presentate in anteprima le livree della Panther n°4 di cui disporrà il campione IRL 2005 Dan Wheldon, e quella del team Ganassi-Sam Schmidt del giovane Alex Lloyd.

La vettura della National Guard abbandona per ora la combinazione di colori bianco-rosso-blu per affidarsi ad una livrea che ricorda cromaticamente una tuta mimetica. La Dallara n° 99  Target Chip Ganassi-Sam Schmidt Racing di Alex  Lloyd invece sarà sponsorizzata dalla marca "Her"  (Healthy Energy Revitalizer) azienda produttrice di bevande energetiche. Il colore è un rosa "pesca".
Compare anche in rete la foto ufficiale del servizio fotografico di Paul Tracy con la livrea GEICO. Tracy correrà questa edizione della 500 Miglia con KV Racing.

- Nelson Philippe ha chiesto ed ottenuto di cambiare il suo numero da n°31 ad un quasi inedito, comunque curioso, n°00.



- John Andretti apre il sito ufficiale www.Petty-Andretti.com. Come già detto in precedenza grazie all'apporto del team Nascar potrà correre la 500 Miglia anche quest'anno. Sotto la livrea della vettura n°43.



"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

#26
Indycar - Prima giornata di prove ad Indianapolis

Il canadese Paul Tracy, alla guida della vettura n.15 del KV Racing Technology, è risultato il più veloce nella prima giornata di prove ad Indianapolis, con il tempo di 40.3426 (358,918 kmh). Il 40enne originario di Toronto è stato ammesso alla prima giornata, dedicata al Rookie Orientation Program, in quanto inattivo su un ovale da lungo tempo. Un altro veterano si è piazzato al secondo posto: Scott Sharp alla guida della vettura n.16 del Tequila Patron Panther Racing. I rookies, più che al tempo, si sono dovuti dedicare a superare le quattro fasi del Rookie Test: Robert Doornbos, Raphael Matos, Alex Tagliani e Mike Conway li hanno superati tutti e quattro, Nelson Philippe tre e Stanton Barrett due.

Domani ci sarà un'altra sessione dalle 9 del mattino alle 14.00 per superare le restanti fasi, prima che il tracciato venga aperto a tutti i piloti, compresi i veterani. Robert Doornbos ha fatto segnare il miglior tempo tra gli esordienti con 40.5889 (356,772 kmh). I rookie ssono stati seguiti durante questa prima giornata da tre grandi campioni del passato: Al Unser jr, Rick Mears e Johnny Rutherford. "L'obiettivo di questa giornata è di dare i nostri consigli e seguire questi ragazzi in modo che non comincino questa avventura col piede sbagliato", ha detto Rutherford. "Che ci crediate o no, a 300 kmh la macchina non si comporta allo stesso modo che a 360." "Il nostro compito è quello di rispondere alle domande dei piloti che vanno in pista", ha aggiunto Unser. "Il nostro ruolo di driver coach è molto importante. Si tratta di comunicare con il pilota, parlare di quali sensazioni ha, e poi si può dare suggerimenti su come rendere migliore un qualunque aspetto. E' un beneficio per tutti. La sicurezza è di gran lunga la cosa più importante" . Su cosa significhi correre ad Indy, Unser risponde: "Questo è l'Indianapolis Motor Speedway, il più grande stadio del mondo, la più importante cosa del mondo, la più antica corsa al mondo. E' la Corsa. Anche i veterani hanno le farfalle nel loro stomaco in questo periodo. Garantito."





Indycar - Svelate alcune livree al Rookie Orientation Test- Commenti post-prove


Nel giro di appena cinque tornate Tracy è riuscito a salire alla media  velocistica di 220 miglia orarie. Più tardi, sceso nuovamente in pista, ha battuto e scalzato Scot Sharp in cima alla lista dei tempi.

"Grazie all'opportunità concessami, di prendere parte al Rookie Orientation Test pur non essendo un debuttante qui, partiamo abbastanza avvantaggiati" - le parole di Tracy, assente ad Indianapolis dal 2002 - "Le previsioni meteo prevedono pioggia per i prossimi giorni, quindi molte giornate di prove libere probabilmente salteranno e non saranno recuperate. Sono soddisfatto del lavoro svolto finora. Non sono venuto qui per vincere, voglio soltanto correre questa fantastica gara. Questo è stato il mio desiderio fin da bambino, da quando avevo sei anni, e non volevo appendere il casco al chiodo dopo sedici-diciassette anni di attività agonistica ad alti livelli senza essere tornati qui, la culla del nostro motorsport. E' come un cerchio che si chiude. Quando lo scorso anno ci fu il fallimento della Champ Car, alias Cart, il mio team non decise di venire a correre in Indycar ma di allontanarsi dalla competizione. Fu un brutto momento perchè si ruppe una sorta di armonia quella del  mio legame con le corse qui in America, e mi ritrovai d'un colpo senza volante e prospettive sicure per il futuro. No, non volevo finisse tutto cosi'. Sapevo benissimo di non poter correre altri dieci anni, che sono di media una carriera normale per un pilota, ovviamente avevo superato i trent'anni ed ero anche oltre, vicino ai quaranta. Per qualche altra stagione in più però volevo essere ancora protagonista, me lo sentivo dentro, avevo quella rabbia agonistica che si prova quando si è giovani e si vuole emergere. Qualche spiraglio dopo si è aperto, prima con Walker e Vision ad Edmonton, ora con Jimmy ad Indy. Voglio regalare per quel che mi resta da correre, ancora forti emozioni ai miei fans, qualcosa per cui saranno ricordati quest' ultimo mio lasso di tempo di attività.  <Paul Tracy? Quel pilota che correva negli anni Novanta e che ha dato l'anima in Cart ?"> <No, quello che a quarant'anni suonati, era ancora li' davanti a combattere come un leone sugli ovali della IRL>.


La prima giornata di prove ha regalato ai fans anche la prestazione notevole di Scott Sharp (221.878 mph). L'ex- alfiere della Kelley Racing, e di Rahal-Letterman, ha lasciato la Indycar Series per correre nell'ALMS, dove è al volante di un prototipo della Acura. La sua livrea non è molto differente da quella con cui l'avevamo visto in azione l'ultima volta nel 2007.

"Mi sento bene, l'attesa è grande e qui ad Indy proprio per tradizione si costruisce un apparato scenico di preparazione meticolosa alla gara vera e propria che si corre dopo un mese di attesa e suspance. Devo ringraziare Patron e Panther Racing che mi permettono di essere nuovamente protagonista qui. Uscire in pista per i primi giri mi ha regalato nuove emozioni del tutto nuove ed inaspettate, seppur quest' asfalto mi sia molto familiare. E' come se mi fossi indossato una scarpa che non calzavo da molto tempo e scoprire con mia grande sorpresa di camminarci comodamente. Ero teso ed ora sono rilassato".


Robert Doornbos ha guidato il gruppo dei debuttanti veri e proprio con il tempo di 221.735 miglia orarie di media. L'olandese della Newman Haas è stato il primo rookie a superare le quattro fasi necessarie, per un totale di 72 giri. "Mi sono trovato a mio agio, sembra che impari in fretta a guidare sugli ovali. Il mio team sta facendo un lavoro incredibile per permettermi di fare bene, ed io cerco di ripagarli come posso. Non vedo ad ora una ragione per cui non possiamo entrare nella top 11 nelle qualifiche" - parole che sembrano pronunciate con molta sicurezza quelle di Robert. La sua livrea denota alcuni cambiamenti: il rosso predomina ancora, ma si nota sulla fiancata l'utilizzo del logo della scuderia Newman Haas Laningan. Si offre dunque all'occhio anche la sua parte e si rende la vettura esteticamente più appetibile di quanto sia stata finora.


Raphael Matos  è quarto assoluto, con il tempo di 218.613 miglia orarie di media. "Oggi è stato un gran giorno. La vettura consistente, il team ha apportato cambiamenti aerodinamici che si sono dimostrati veramente efficienti. Ciò ci ha dato l'opportunità di verificare come la vettura si può comportare nelle variegate situazioni che potenzialmente  possono presentarci davanti. Sono stato abile ad impormi mentalmente ed a non farmi sopraffare dall'idea di correre qui nel tempio della velocità. E' un passo importante per il proseguio del mese". Utilizza la livrea argento-blu (Air Force) che ha portato in pista anche a Long Beach ed in Kansas.

Alex Tagliani (Conquest n°34) e Mike Conway (Dreyer&Reinbold n°24)  hanno passato le quattro fasi del loro programma. Tagliani (218.333 mph) è quinto, Conway (217.063 mph) sesto. "Il primo giro è stato un pò strano. Qui il circuito è enorme, e la velocità molto alta.  Dopo aver compiuto la prima tornata, sono tornato ai box, mi sono seduto appartato e ho incominciato a rimuginare. Mi sentivo in difficoltà come se il pensiero di correre qui mi avesse sopraffatto. Dopo il secondo tentativo mi sono sentito di gran lunga meglio. Questo da l'idea di come sia correre con queste vetture, solo se  ti  rilassi puoi concentrarti, e puoi controllare agevolmente la tua velocità, capire dove sbagli, dove stai per sbagliare e rimediare prima che succeda il peggio con un contatto a muro. Ho imparato molto, il mio setup non è male, pensiamo di poter migliorare domani".

Per entrambi i piloti importanti modifiche estetiche sulle loro livree. Conway utilizza una vettura che conserva il colore blu oltremare, tuttavia molto più curata nei particolari con sfumatore di ciano e bianco. Lo sponsor principale a sorpresa non è "Dad's" quanto invece la famosa marca di detergenti "Purex" che proprio in IRL è stata a sponsor del team Reinbold nel 2002 con proprio Buhl (e Fisher) alla guida.conway

Alex Tagliani e Conquest/Rubicon invece abbandonano la livrea arancione per firmare un accordo con un paio di nuovi sponsors: "AmazingMail" e"LifeLock" che si vanno ad aggiungere alla già presenti "Rexall Edmonton" e "Northlands", scritte che compaiono sulle fiancate laterali. Veramente singolare la colorazione della "gobba" del muso davanti raffigurante la celeberrima maschera funebre del faraone egizio "Tutankhamon". Per il resto una splendida combinazione cromatica fra nero e bianco intervallato da sottili linee dorate che corrono lungo i lati del muso fino a raggiungere l'airscoope e gli scarichi.


Nelson Philippe (settimo - 214.786 mph) e Stanton Barrett (nono — 207.522 mph)  continueranno i loro tentativi domani dal momento che non hanno completato la trafila delle prove previste.

Livrea della HVM n°00 abbastanza particolare anch'essa, forse quella che ha i colori più psichedelici ed "elettrici" di questa edizione, un'accoppiata verde pisello e giallo limone che vivacizza il gruppo di vetture (molte vetture hanno una livrea tendente al nero) e si rende distinguibile a primo colpo.


Per Lloyd solo dieci tornate prima di rientrare definitivamente ai box. La sua livrea l'avevamo già anticipata ieri, tuttavia ora possiamo mostrarla per intero in azione.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

#27

Indycar - Rahal-Letterman al via, la livrea un omaggio a Dan Gurney


Dopo tanto parlare e bocconi amari mandati giù, finalmente la conferma è giunta. Uno dei più popolari teams che la Cart ed IRL abbiano mai avuto , ritorna protagonista anche se per una sola gara. Bobby Rahal  questo inverno aveva annunciato l'immediato ritiro dalla competizione in Indycar a causa della mancanza di sponsors, le porte per Indianapolis però erano state lasciate aperte. Sembra un paradosso che un colosso come l'accoppiata Rahal-Letterman annunci il ritiro (fino al 2006 vennero schierate ben tre vetture) quando molti piccole scuderia che non navigano certo nell'oro come Conquest, Panther, Aj Foyt e Dale Coyne continuino imperterriti la loro avventura.

La vettura Dallara-Honda n°17 è stata colorata con una livrea che ricorda molto quella utilizzata dalla Eagle sia in  F1 che in USAC da Dan Gurney, uno dei massimi protagonisti della storia della Formula Uno stessa oltre che di quella dell'USAC e della Cart. Un omaggio che  Bobby Rahal , tri-campione Cart, nonchè vincitore della 500 Miglia Indianapolis 1986, ha voluto fare ad uno dei suoi eroi personali.

L'annuncio ufficiale del pilota che sarà al via con Rahal-Letterman ancora non è stato fatto.


"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Secondo giorno ad Indianapolis
Il secondo giorno di attività all'Indianapolis Motor Speedway è stato cancellato a causa della pioggia. Di tutto il programma è stata disputata solo un'ora di Rookie Orientation Program, che ha visto Stanton Barrett e Nelson Philippe completare le ultime fasi del proprio Rookie test. Domani, pioggia permettendo, è previsto quello che è sostanzialmente il nuovo Opening Day.

Tra i team giunti ad Indianapolis c'è anche il Rahal Letterman Racing, che quasi sicuramente annuncerà Oriol Servia come pilota della sua vettura. Probabilmente però il team inizierà a lavorare solo dalla seconda settimana di prove.

Tra i protagonisti di questa 500 Miglia di Indianapolis c'è Sarah Fisher, che è alla ricerca dell'ottavo start nella grande corsa dell'Indiana, il massimo per una donna. "Arrivare ad Indy dopo aver potuto correre in Kansas è un sollievo", ha detto la Fisher. "Tornare a Indy è sempre un onore speciale e che non si può mai dare per scontato. Arriviamo qui molto più preparati rispetto allo scorso anno, grazie al sostegno di Dollar General, e con Tom Brown come nostro ingegnere, e non abbiamo il pensiero di dover ancora reperire dei fondi per correre. La prima volta che ho corso qui avevo 19 anni. Fu molto emozionante, ma parteciparvi a 28 è diverso. Sono maturata come un pilota e come donna d'affari, soprattutto per ciò che abbiamo vissuto lo scorso anno con i nostri sponsor. Adesso posso fare un passo indietro e vedere da dove sono partita e posso davvero apprezzare ciò che ho fatto per arrivare qui."

Chi ha superato il rookie test sin dal primo giorno è stato Alex Tagliani. "Ieri abbiamo avuto una buona giornata e sono stato molto felice di essere qui in pista per la prima volta", ha detto Tagliani. "Sono impaziente di continuare a sviluppare la macchina, ma purtroppo per oggi dovremo aspettare. Abbiamo cercato di trarre qualche vantaggio dalla pioggia: ho avuto la possibilità di trascorrere del tempo con alcuni tifosi. Li abbiamo fatto entrare nel garage e sedere in macchina. E' sempre bello vedere il sorriso sul loro volto."


Indycar- Townsend Bell approda sulla n° 8 della KV Racing
KV Racing Technology schiererà una terza vettura, la Dallara-Honda n°8. Sarà a disposizione dell'esperto Townsend Bell, lo scorso anno pilota part-time in Dreyer&Reinbold. In occasione della 500 Miglia di Indianapolis avremo dunque un nuovo protagonista in lizza per la vittoria. L'accordo è stato raggiunto nella serata di ieri e già il blogger Curt Cavin aveva preannunciato "il colpo" da parte della scuderia di Jimmy Vasser.

Towsend Bell avrà l'opportunità di qualificarsi quest'anno grazie ad un accordo di sponsorship con "Herbalife",  marca che già supporta  il venezuelano EJ Viso in HVM. Anche per Bell, come per Oriol Servia, quest'ultimo accreditato alla guida della n°17 Rahal-Letterman , si parla di una "entry" soltanto a partire dalla seconda settimana di qualifiche.  Ciò comporta due conseguenze: entrambi non potranno prendere parte alla "Pole Day" prevista per il 9 Maggio, giorno in cui determineranno i primi undici piloti in griglia di partenza; in secondo luogo la scelta è stata determinata in forza della prospettiva di minor dispendi in termini economico-finanziari.

"Sono orgoglioso di annunciare per la nostra scuderia la collaborazione con Towsend Bell ed "Herbalife" in occasione della 93esima edizione della 500 Miglia" - le parole di Kevin Kalkhoven, patron del team assieme a Vasser - "Towsend è sicuramente un talento che arrecherà al team una qualità consistente in termini di esperienza".

"Towsend Bell è un atleta di talento testimonial adatto per i nostri prodotti. Rappresenta appieno il target di destinatari che desideriamo avere nel mercato perchè conduce una vita salutare ed attiva dal punto di vista fisico-atletico. Siamo orgoglioso che ci rappresenti in questa gara cosi' speciale" - le parole di direttore esecutivo Michael O.Johnson.

Towsend Bell, statunitense d'origine, tenterà per la terza volta di qualificarsi alla 500 Miglia di Indianapolis. Lo scorso anno, alla sua seconda partecipazione, ha messo in cascina ottimi risultati, un dodicesimo piazzamento in qualifica ed una ottava posizione finale.

"Voglio ringraziare prima di tutto Kalkhoven, Vasser ed il mio sponsor personale per la chance che mi è stata data di competere nuovamente in questa gara fantastica. Pensate, io e Jimmy eravamo compagni di scuderia quando io debuttai nel 2001 in Champ Car e mi fece da mentore dall'alto della sua esperienza. Ora posso dire di avere l'onore di collaborare con lui. Certo sono passati alcuni anni e ci siamo invecchiati nel frattempo, però è sempre una sensazione speciale tornare ad avere un rapporto professionale cosi' dopo tanto tempo. Voglio esprimere la mia gratitudine anche ad Herbalife per il loro importante supporto. Senza di loro non avrei avuto nessuna opportunità di avanzare richiesta per correre con nessun team" - le parole del diretto interessato.

Bell è stato "debuttante dell'anno" del campionato propedeutico alla IRL, la Indy Lights, nell'ormai lontano anno 2000. Nel 2001 ha conquistato il titolo della serie prima di passare a fine anno nella rivale "Cart" per due gare con il team "Patrick Racing". Nel 2002 nove gare sempre con lo stesso team, un quarto posto a Portland come miglior risultato stagionale. L'anno seguente emigra in Europa per formarsi meglio su tracciati stradali permanenti, una tipologia di circuito molto vicina a quella del campionato Cart/Champ Car appunto. Nel campionato di F3000 Europeo giunge sul podio in Ungheria, lo stesso anno ha l'occasione di mettersi a disposizione nelle vesti di tester per due teams di Formula Uno, la Bar-Honda e la Jaguar. Debutta nelll'altro massimo campionato a ruote scoperte d'oltreoceano nel 2004. Dieci gare in Indy Racing League per il team Panther Racing, cinque volte nei primi dieci, una "Top-Five" a Nashville alla sua seconda gara assoluta. Nel 2005 gli viene concesso di gareggiare per un solo appuntamento (Michigan) nonostante i risultati più che positivi della stagione precedente; nel 2006 si toglie la soddisfazione di qualificarsi alla 500 Miglia alla sua prima partecipazione assoluta. Nel 2007 rimane inspiegabilmente (?) senza volante (a causa della perenne mancanza di finanziamenti adeguati, cruccio e dolore per le carriere di molti piloti talentuosi). Nel 2008 si rifà con gli interessi con il team Dreyer&Reinbold, sette appuntamenti per lui corsi, miglior risultati un ottavo posto a Richmond.



Indycar - Terzo giorno di prove ad Indianapolis, Andretti il più veloce

Al terzo giorno di prove previsto ad Indianapolis finalmente anche i veterani sono potuti scendere in pista. Alla fine della giornata (che è stata allungata di un'ora e mezza rispetto al previsto per recuperare un po' di tempo perso per la pioggia di ieri) il più veloce è stato Marco Andretti, col tempo di 39.9152 a 362,794 kmh di media. "E' sicuramente un buon punto di partenza", ha detto Andretti, che ha terminato una volta secondo e una volta terzo in tre partecipazioni. "Dimostra che sicuramente abbiamo una buona velocità. Dobbiamo ancora acquisire sicurezza, e non siamo ancora sicuri fino a dove possiamo spingerci. Ma io sono abbastanza felice per il bilanciamento che ha la mia macchina. E penso che questa sia la chiave - ottenere il giusto equlibrio. Adesso dobbiamo cercare di fare un po' meglio ed ottenere un passo migliore." Alle sue spalle si sono piazzati i due piloti Penske, Helio Castroneves e Ryan Briscoe. I primi tre sono racchiusi in un decimo di secondo esatto. "I ragazzi del Team Penske hanno fatto un ottimo lavoro", ha detto Castroneves. "La vettura è stata superba sin da quando è scesa dal camion. Abbiamo voluto approfittare della giornata, è stato importante. La giornata è iniziata con un po' di fresco e poi si è progressivamente riscaldata, e così abbiamo fatto un lavoro utile. Al momento, ci sentiamo molto solidi."

Al quarto e quinto posto si sono piazzati i due piloti del team di Chip Ganassi, il campione in carica Scott Dixon e Dario Franchitti. "E' bello essere di nuovo qui", ha detto Dixon. "Oggi il tempo è stato gentile con tutti noi. Abbiamo potuto effettuare un buon numero di giri, e questa è una cosa positiva considerando il calendario accorciato. Domani è già il 'Fast Fiday'. Stasera ci sarà un sacco di lavoro da fare per cercare di ottimizzare il tutto. Le nostre due vetture hanno mostrato una buona velocità. Alla fine è stata una buona giornata." Curiosamente, alle loro spalle si è piazzato l'ex pilota del team, Dan Wheldon, adesso alla guida della Dallara-Honda del Panther Racing. "Ovviamente ogni volta che si arriva al'Indianapolis Motor Speedway e alla 500 Miglia, che è a mio parere il più grande evento sportivo del mondo, è un grande onore", ha detto Wheldon. "Penso che la nostra vettura abbia una buona velocità. Abbiamo ancora un paio di piccole cose da fissare per presentarci nelle migliori condizioni per la qualifica."

Il migliore tra i rookie è stato Robert Doornbos del Newman/Haas/Lanigan Racing, che ha ottenuto il settimo tempo assoluto. "Sono molto felice di essere qui alla Indy 500″, ha dichiarato l'olandese. "Sono stato qui prima per la Formula Uno nel 2005 e nel 2006, ma la Indy 500 è davvero qualcosa di speciale. Senti l'emozione di far parte di qualcosa di storico. Mi piace molto la guida su ovali. Il Rookie Orientation è andato bene, e sono stato in grado di ottenere un'ottima velocità in modo rapido, e quindi ero impaziente di tornare in pista. Arie Luyendyk mi ha dato una grossa mano e mi ha aiutato ad apportare alcune modifiche alla macchina. E' stato divertente oggi. Siamo stati al top per la maggior parte della giornata. Mi sento comodo. Mi è piaciuto il formato delle qualifiche in Kansas, e non vedo l'ora di farlo qui dove è sempre stato fatto in questo modo."

L'unico incidente della giornata della giornata è occorso a Ryan Hunter-Reay, che ha danneggiato leggermente la sua vettura a causa di un testacoda con relativo impatto contro le barriere all'uscita della curva 2. "Abbiamo avuto un po' di vibrazioni con i pneumatici", ha detto Hunter-Reay. "Non abbiamo voluto sostituirli perché pensavamo di conservare un treno nuovo per dopo. Alal fine credo che questo, unito ad una bassa deportanza, ha provocato uno squilibrio nei pesi. E' solo un problema di taratura e di peso. Non ci vuole molto per fare di questi errori quando stai spingendo un po'."

Oggi "Fast Friday", in programma da mezzogiorno alle sei ora locale. Alla stessa ora di sabato è invece in programma il Pole Day che assegnerà le prime 11 posizioni sullo schieramento.

Tempi:
Pos Driver Team Time Gap
1. Marco Andretti Andretti Green 39.9152s
2. Helio Castroneves Penske 39.9579s + 0.0427s
3. Ryan Briscoe Penske 40.0171s + 0.1019s
4. Scott Dixon Ganassi 40.0983s + 0.1831s
5. Dario Franchitti Ganassi 40.1499s + 0.2347s
6. Dan Wheldon Panther 40.1747s + 0.2595s
7. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan 40.2518s + 0.3366s
8. Danica Patrick Andretti Green 40.3130s + 0.3978s
9. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan 40.3594s + 0.4442s
10. Will Power Penske 40.3776s + 0.4624s
11. Hideki Mutoh Andretti Green 40.4049s + 0.4897s
12. Paul Tracy KV 40.4184s + 0.5032s
13. Tony Kanaan Andretti Green 40.4321s + 0.5169s
14. Ed Carpenter Vision 40.4364s + 0.5212s
15. Scott Sharp Panther 40.4609s + 0.5457s
16. Mario Moraes KV 40.5132s + 0.5980s
17. John Andretti Petty/Dreyer&Reinbold 40.5569s + 0.6417s
18. Sarah Fisher Fisher 40.6037s + 0.6885s
19. Davey Hamilton Dreyer&Reinbold 40.6094s + 0.6942s
20. Alex Lloyd Schmidt/Ganassi 40.6833s + 0.7681s
21. Justin Wilson Coyne 40.6872s + 0.7720s
22. Vitor Meira Foyt 40.6979s + 0.7827s
23. AJ Foyt IV Foyt 40.7165s + 0.8013s
24. EJ Viso HVM 40.7347s + 0.8195s
25. Mike Conway Dreyer&Reinbold 40.7894s + 0.8742s
26. Raphael Matos Luczo Dragon 40.8669s + 0.9517s
27. Milka Duno Dreyer&Reinbold 40.8943s + 0.9791s
28. Alex Tagliani Conquest 41.0051s + 1.0899s
29. Nelson Philippe HVM 41.0110s + 1.0958s
30. Ryan Hunter-Reay Vision 41.2221s + 1.3069s
31. Stanton Barrett 3G 41.2676s + 1.3524s



Indycar - Fast Friday, Briscoe il più veloce

Il "Fast Friday" arride al team di Roger Penske. Ryan Briscoe e Helio Castroneves sono stati i più veloci nell'ultima giornata precedente il Pole Day. L'australiano ha fatto segnare il tempo di 39.8263 alla media di 363,604 km, e il compagno di squadra è stato il solo altro pilota a scendere sotto i 40 secondi. "L'anno scorso eravamo in una situazione diversa, non ci sentivamo in grado di lottare per la pole, sentivamo che non avevamo abbastanza velocità", ha detto il presidente di Penske Racing Tim Cindric. "Credo che sia importante essere coscienti delle proprie capacità", ha aggiunto lo stesso Roger Penske. "Abbiamo visto cosa siamo in grado di fare in questi giorni. Poi c'è da valutare il tempo. E poi c'è anche da considerare il fatto che siamo qui per la corsa. Sappiamo dalle statistiche che qualificarsi nelle prime due o tre o quattro file significa avere le maggiori probabilità di vincere." Buono anche il settimo tempo del terzo pilota del team, Will Power (40.0733).

A candidarsi per la pole ci sono anche i due piloti di Ganassi. Dario Franchitti ha fatto segnare il terzo tempo, pochi millesimi sopra i 40 secondi, e quarto è stato Scott Dixon. Più dietro i piloti dell'Andretti-Green Racing, guidati da Danica Patrick (40.0436 il suo tempo) quinta e Marco Andretti, sesto, mentre più in difficoltà è risultato essere Tony Kanaan, solo dodicesimo con la sua vettura, che nel finale è sceso in pista anche alla guida della vettura di Marco Andretti per effettuare delle comparazioni. Hideki Mutoh si è piazzato al nono posto. A completare la top ten ci sono Dan Wheldon, ottavo, e Alex Lloyd, grande sorpresa di giornata con la vettura schierata in partnership tra i team di Chip Ganassi e Sam Schmidt.

Due incidenti hanno segnato la giornata. Nel primo, Robert Doornbos ha pesantemente danneggiato la sua vettura sbattendo all'uscita della curva 2. "E' stato soltanto un errore mio", ha detto il pilota olandese. "Non c'era niente di sbagliato nella vettura, ho semplicemente commesso un errore io. Per fortuna siamo sono in grado di risolvere il problema in tempo per tornare forti domani." Nel secondo, Scott Sharp ha perso il controllo della su vettura all'uscita della prima curva ed è andato a impattare contro il muro. "Stavamo compiendo dei giri di routine", ha detto Sharp."Era il secondo giro, piuttosto facile. Non so esattamente cosa sia successo, ma ho perso il controllo della macchina". E' un peccato, avevamo fatto un po' di fatica per ottenere più velocità e non era davvero il caso che succedesse questo. Vedremo adesso cosa fare per recuperare."

Tra i piloti ancora a piedi che cercano in extremis di trovare un sedile c'è il brasiliano Bruno Junqueira, 5 volte al via ad Indy, in pole nel 2002. "Quest'anno è un po' diverso", ha detto Junqueira. "Vorrei essere in macchina e lottare per la pole come ho fatto negli anni precedenti, ma questo anno invece sto cercando ancora di trovare una vettura per correre. Sto parlando con ogni singolo team nel paddock. Spero di poter ottenere qualcosa per la seconda settimana. Posso portare la mia esperienza qui. Alcuni team vogliono vedere qualificati i loro piloti nella prima settimana, e poi potrebbero pensare ad allestire una seconda auto. Sono Fiducioso che almeno tre squadre posso darmi una possiblità. C'è da aspettare e vedere".

Per domani con ogni probabilità il meteo giocherà un ruolo determinante. "Mi ricordo che nel 2003 abbiamo avuto continue raffiche di vento, fino a 80 kmh, e c'erano molti problemi, specie nella curva 2", ha detto Castroneves, due volte vincitore della Indy 500. "È necessario, quindi, analizzare attentamente quali sono le condizioni della pista, avere sotto controllo la situazione e procedere un passo alla volta. Ecco perché è così importante avere queste giornate di porva, si impara sempre qualcosa. La pista e le modifiche che devi eseguire, seguendo il tuo istinto e ciò che la pista ti dice di fare. Domani dovremo cercare di tirar fuori un po' più di velocità delle auto. Ma non dobbiamo mai prendere inutili rischi."

Domani sono in programma due ulteriori ore di prove mattutine, prima che il Pole Day scatti a mezzogiorno ora locale.

Tempi:

Pos  Driver             Team                     Time      Gap
1.  Ryan Briscoe       Penske                   39.8263s
2.  Helio Castroneves  Penske                   39.9223s  + 0.0960s
3.  Dario Franchitti   Ganassi                  40.0029s  + 0.1766s
4.  Scott Dixon        Ganassi                  40.0317s  + 0.2054s
5.  Danica Patrick     Andretti Green           40.0436s  + 0.2173s
6.  Marco Andretti     Andretti Green           40.0492s  + 0.2229s
7.  Will Power         Penske                   40.0733s  + 0.2470s
8.  Dan Wheldon        Panther                  40.1146s  + 0.2883s
9.  Hideki Mutoh       Andretti Green           40.1388s  + 0.3125s
10.  Alex Lloyd         Schmidt/Ganassi          40.1393s  + 0.3130s
11.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan      40.1528s  + 0.3265s
12.  Tony Kanaan        Andretti Green           40.1726s  + 0.3463s
13.  Robert Doornbos    Newman/Haas/Lanigan      40.1867s  + 0.3604s
14.  Mario Moraes       KV                       40.2549s  + 0.4286s
15.  Vitor Meira        Foyt                     40.2573s  + 0.4310s
16.  Paul Tracy         KV                       40.2916s  + 0.4653s
17.  Raphael Matos      Luczo Dragon             40.4203s  + 0.5940s
18.  Sarah Fisher       Fisher                   40.4596s  + 0.6333s
19.  John Andretti      Petty/Dreyer & Reinbold  40.5262s  + 0.6999s
20.  Ed Carpenter       Vision                   40.5367s  + 0.7104s
21.  Davey Hamilton     Dreyer & Reinbold        40.5440s  + 0.7177s
22.  Scott Sharp        Panther                  40.5882s  + 0.7619s
23.  Justin Wilson      Coyne                    40.5885s  + 0.7622s
24.  Alex Tagliani      Conquest                 40.6250s  + 0.7987s
25.  AJ Foyt IV         Foyt                     40.7525s  + 0.9262s
26.  EJ Viso            HVM                      40.7540s  + 0.9277s
27.  Ryan Hunter-Reay   Vision                   40.7949s  + 0.9686s
28.  Mike Conway        Dreyer & Reinbold        40.8163s  + 0.9900s
29.  Nelson Philippe    HVM                      40.9376s  + 1.1113s
30.  Milka Duno         Dreyer & Reinbold        40.9708s  + 1.1445s
31.  Stanton Barrett    3G                       41.1506s  + 1.3243s

"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

A partire dalla pole position nella novantatreesima edizione della 500 Miglia di Indianapolis sarà Helio Castroneves. Il brasiliano ha ottenuto la media sui 4 giri di 361,806 kmh, conquistando così la sua terza pole position in carriera ad Indianapolis. Come da pronostico, a giocarsi la pole position sono stati i piloti di Penske e Ganassi. In seconda posizione partirà così Ryan Briscoe, qualificatosi a 360,549 kmh, mentre terzo sarà Dario Franchitti, a 360,432 kmh. A inserirsi in mezzo ai quattro piloti è stato Graham Rahal, del Newman/Haas/Lanigan Racing, che si è qualificato in quarta posizione, dopo aver dovuto riqualificarsi nell'ultima ora a causa di un problema al cambio che ne avrebbe messo in dubbio il superamento delle verifiche tecniche. Quinto partirà il campione 2009 Indycar Series e della 500 Miglia di Indianapolis Scott Dixon.

Il Pole Day è stato caratterizzato da condizioni climatiche problematiche a causa del vento che ha disturbato i piloti per tutto il giorno, e ben tre incidenti hanno caratterizzato la giornata. In mattinata, Robert Doornbos è finito a muro all'uscita della curva 1. Per l'olandese è il secondo incidente in due giorni. "Non ho idea di ciò che sia accaduto", ha detto Doornbos. "Sono deluso. I ragazzi ha fatto un lavoro incredibile per far sì che la macchina fosse pronta. Avevamo avuto una buona prima uscita in pista. Tutto andava bene. Avevamo appena iniziato una nuova serie di giri quando ho perso il controllo del posteriore. Non so cosa sia successo. Dovremo guardare i dati, ma sono davvero deluso perché avrei voluto qualificarmi oggi." Nel pomeriggio sono poi finiti a muro anche Dan Wheldon e Nelson Philippe.

Briscoe è rimasto a lungo in testa alla classifica, finchè ad un'ora e mezza dalla fine Castroneves ha deciso di eliminare il suo tempo (che gli garantiva il secondo posto in griglia) e, approfittando del miglioramento delle condizioni climatiche, ha conquistato la pole position. Briscoe e Dixon nel finale hanno cercato di strappare la pole position al brasiliano, non riuscendoci. Anche Rahal è dovuto tornare in pista a causa di noi al cambio che ne avrebbero messo in dubbio la qualificazione, dovendolo probabilmente sostituire. Il 20enne pilota americano ha mantenuto la calma, migliorando il tempo precedente e lottando per la pole position, dovendosi poi accontentare della seconda fila.

Chi ha passato una giornata difficile è stato l'Andretti-Green Racing. Il migliore in griglia alla fine è stato Tony Kanaan, sesto. Il brasiliano ha lavorato per tutto il giorno sulla sua vettura di riserva, assemblata mettendo assieme la vettura usata da Mutoh in Kansas, su cui è stato montato un nuovo motore e le ali della vettura di Kanaan. Qualificati anche Marco Andretti, ottavo, e Danica Patrick, decima, mentre ha fallito la qualificazione Hideki Mutoh. Le grande sorprese delle qualifiche sono stati Mario Moraes e Alex Lloyd. Il brasiliano del KV Racing Technology ha conquistato una incredibile settima posizione, confermando il suo ottimo inizio di stagione. In terza fila insieme a lui partirà il terzo pilota Penske, Will Power. Lloyd invece negli ultimi istanti è riuscito a strappare l'undicesima e ultima posizione disponibile, confermando gli ottimi tempi fatti segnari durante i primi giorni di prove.

Continua la ricerca di un sedile da parte di alcuni piloti ancora a piedi. "Ovviamente conoscevo già il tracciato, ma questo è il mio primo viaggio durante la IndyCar Series", ha detto l'ex Formula 1 Takuma Sato. "Sono molto impressionato. Questo posto, ovviamente, è molto importante. Spero di avere un giorno la possibilità di correre la Indy 500." "Ci sono un paio di posti disponibili", dichiara Jacques Lazier. "Speriamo di mettere assieme qualcosa. Abbiamo ancora un po' di tempo. Sono sicuro che se riuscissimo a mettere insieme qualcosa avrò il tempo necessario per lavorare giovedi e venerdì e tentare la qualifica da sabato prossimo."

Diversi piloti hanno preferito nno tentare la qualifica, concentrandosi sulla definizione dell'assetto ottimale. Dopo il Pole Day, altri 11 posti saranno assegnati nella sessione di domenica, a partire come sempre da mezzogiorno ora locale.

Tempi:

Pos  Driver             Team                 Speed

1.  Helio Castroneves  Penske               224.864mph

2.  Ryan Briscoe       Penske               224.083mph

3.  Dario Franchitti   Ganassi              224.010mph

4.  Graham Rahal       Newman/Haas/Lanigan  223.954mph

5.  Scott Dixon        Ganassi              223.867mph

6.  Tony Kanaan        Andretti Green       223.612mph

7.  Mario Moraes       KV                   223.331mph

8.  Marco Andretti     Andretti Green       223.114mph

9.  Will Power         Penske               223.028mph

10.  Danica Patrick     Andretti Green       222.882mph

11.  Alex Lloyd         Schmidt/Ganassi      222.622mph
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."