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Ave al migliore di sempre. Auguri!  :-supp :-supp :-supp

As I've always said, McLaren exists to win, and win we will.
RON DENNIS

Ron Dennis vedendo il post di Mika85


As I've always said, McLaren exists to win, and win we will.
RON DENNIS

W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE


paolo zanoni

Ron Dennis racconta la sua McLaren
1 dicembre 2013 – La McLaren, i suoi piloti, le sue vittorie: di questo e di molto altro ha scritto Ron Dennis per Sportweek, il settimanale del sabato in edicola con la Gazzetta dello Sport.

La McLaren. Il presidente del gruppo McLaren, 66 anni di cui 47 trascorsi in Formula 1, muove i primi passi con Cooper e Brabham: nel 1981 ritorna nel circus in una McLaren in difficoltà, a secco di vittorie dal 1977 e nona forza del Campionato nella stagione 1980. Eppure la McLaren aveva mostrato una crescita costante fin dal suo esordio nel 1966, iniziata con i motori Ford-Cosworth e l'intuito di Tyler Alexander e proseguita dopo la morte di Bruce McLaren (1970) con gli investimenti della Philip Morris che concentrò le attenzioni del gruppo (impegnato anche nelle corse americane) sulla F1 e riuscì a portare al titolo Fittipaldi e Hunt. I difficili anni che seguirono indussero il main sponsor a puntare su Ron Dennis, che vinceva in Formula 2 e Formula 3 con il suo team sponsorizzato proprio dal colosso americano e che aveva appena arruolato John Barnard. Dennis rivela che da parte delle diverse personalità a capo del Gruppo McLaren (la famiglia di Bruce, Teddy Mayer e Phil Kerr) ci fu una forte resistenza al suo ingresso.
Grazie a Barnard, comunque, Dennis fece della MP4/1 (P4 dal nome del team di Dennis, Project 4) la prima vettura con telaio a fibra di carbonio e nel 1983 assicurò al team i motori Porsche nonostante la contrarietà della dirigenza McLaren per il suo operato: Dennis spiega infatti che all'inizio di quella stagione si rese conto che i motori turbo di Renault e Bmw erano il modello da seguire e chiese alla Porsche di fornirli, gratis, alla McLaren. Porsche rifiutò, ma Dennis puntò su una strada alternativa: chiese ai tecnici Porsche di fornirgli una stima economica per la sola progettazione di un propulsore Turbo in sei mesi e chiuse l'affare pur non disponendo già dei capitali necessari e senza consultare Mayer: "Mayer era incredulo", racconta Dennis, "e contrario al fatto che avessi spinto senza avere i fondi. Ma li stavo già cercando". Dove? Presso il suo futuro socio Mansour Ojjeh, che oggi detiene il 15% della McLaren, e allora "giovane e stravagante" sponsor con la sua azienda TAG della Williams, campione del mondo con Jones (1980) e Rosberg (1982). È proprio l'accordo con Dennis per la produzione e commercializzazione dei motori Porsche a segnare la rottura tra Ojjeh e Frank Williams: dopo un primo approccio fallito, Dennis riunisce in Brasile sia Ojjeh che Frank Williams: "...Williams era sorpreso e un po' choccato nel trovarmi lì con Ojjeh", racconta Dennis, che prosegue con l'esito del chiarimento tra i due: "Il risultato fu che la Williams non ebbe i motori e non per colpa mia". La McLaren si impose nel mondiale Piloti per i tre anni successivi, ma il legame con la Porsche si spezzò nel 1987 quando Dennis pretese un contributo economico da parte dei tedeschi, che rifiutarono ancora. "Ricordate bene questo momento perché vi stanno scappando dei diamanti dalle dita", esplose allora Dennis.

Piloti. L'arrivo di Senna facilità comunque l'arrivo dei propulsori Honda, e qui Dennis si lascia andare a un nostalgico ricordo del brasiliano: "... da tempo osservavo e volevo Ayrton Senna. Soprattutto per la sua etica del lavoro". E smonta qualsiasi paragone in atto tra Senna e Vettel: "Stavo leggendo un giornale e raccontava che, quando c'è stato il problema con le gomme l'estate scorsa, Vettel parlava spesso con i tecnici Pirelli. Lo additavano come grande esempio di abnegazione. Ho sorriso: Senna lo faceva a ogni gara". Tutt'altra pasta anche rispetto a Prost e Lauda, "professionisti" secondo Dennis, nulla di più: "Ayrton era proprio un'altra cosa", spiegando come il brasiliano si portava i dati in hotel, li analizzava e poi tornava in pista per chiedere modifiche alla vettura.
Dennis ricorda anche quale fu l'approccio di Senna alla stagione 1993, l'ultima del brasiliano con la McLaren. Alla vigilia del primo test, "Senna era in Brasile, uno dei suoi vari ritiri dalla Formula 1. Vedeva forze oscure che cercavano di distruggerlo. Da Piquet che aveva fatto girare la voce che fosse omosessuale ad altri, tutti facevano sforzi per destabilizzarlo". I dubbi di Senna erano dovuti, dopo il ritiro della Honda, alla nuova McLaren-Ford che non riteneva sufficientemente competitiva, ma il lungo tira e molla aveva un fondamento anche economico: Dennis fissò a 3 milioni il compenso per la stagione, sentendosi rispondere che "per quella cifra non mi sposto nemmeno dal Brasile". Alla fine Senna provò la MP4/8 restandone entusiasta e anche sul fronte economico ci si accordò per 1 milione a gara. il Mondiale fu comunque dominato dalla Williams e dalle sue sospensioni attive, per cui Senna volle andare a Grove nel 1994. Quello fu però l'anno della Benetton che, ricorda Dennis, "viaggiava, non c'è dubbio, con il controllo di trazione vietato", una "ingiustizia" per Senna, che ne rimase "sconvolto", anche perché la Williams aveva perso il suo strapotere dopo il cambio regolamentare voluto dai team ("provammo tutti, io compreso, a limitare il dominio della Williams", ammette Dennis).
Lealtà. Senna è stato cercato e voluto da Dennis, ma è Mika Hakkinen il "miglior pilota che abbiamo avuto", spiega l'attuale presidente della McLaren: "non per la guida o i risultati, che sono stati comunque grandiosi, ma per la lealtà. Qualcosa che apprezzo nella vita, che tu faccia il pilota o un altro mestiere". Ed è per lealtà che Senna lascia la McLaren a fine 1993, attratto dalla Williams: Dennis prova a fargli cambiare idea, ma si sente rispondere: "Mi sono impegnato con Frank, non posso".

Dopo Vettel, qualche sassolino da togliersi anche nei confronti della Red Bull, il cui dominio è stato spesso accostato a quello della McLaren pigliatutto: "Vorrei ricordare che in quel 1988 abbiamo conquistato 15 gare su 16". E anche allora qualcuno manifestava perplessità sul suo dominio e Dennis racconta di una telefonata ricevuta dal direttore esecutivo della Phillip Morris, Aleandro Buzzi, che allora sponsorizzava anche la Ferrari: "Ron, dovete smetterla di vincere così. State uccidendo lo sport".

Dopotutto, allora, la Formula 1 non è così cambiata rispetto a 30 anni fa.


Fonte:http://www.f1passion.it/2013/12/f1-ron-dennis-racconta-la-sua-mclaren/

Citazione di: Paul il 01 Dicembre 2013, 15:52:01
"Ron, dovete smetterla di vincere così. State uccidendo lo sport".

La cosa più bella che si possa sentire.


"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Citazione di: Paul il 01 Dicembre 2013, 15:52:01
Senna è stato cercato e voluto da Dennis, ma è Mika Hakkinen il "miglior pilota che abbiamo avuto", spiega l'attuale presidente della McLaren: "non per la guida o i risultati, che sono stati comunque grandiosi, ma per la lealtà. Qualcosa che apprezzo nella vita, che tu faccia il pilota o un altro mestiere".

C'era bisogno di una conferma sul Santissimo???

GRANDE UOMO oltre che signor pilota.

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"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Citazione di: Ice Man il 01 Dicembre 2013, 21:54:38
Citazione di: Paul il 01 Dicembre 2013, 15:52:01
Senna è stato cercato e voluto da Dennis, ma è Mika Hakkinen il "miglior pilota che abbiamo avuto", spiega l'attuale presidente della McLaren: "non per la guida o i risultati, che sono stati comunque grandiosi, ma per la lealtà. Qualcosa che apprezzo nella vita, che tu faccia il pilota o un altro mestiere".

C'era bisogno di una conferma sul Santissimo???

GRANDE UOMO oltre che signor pilota.

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La frase simbolo dell'intero articolo. Mika... :-supp

W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE