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E' il suo anno, neanche quel francesino baldanzoso e in cerca di riscatto puoi farci nulla quando vi è lui in pista. Giorgio Pantano's show, titolo perfetto per un freddo Venerdì di mezz'estate. Dopo le libere del mattino già si pronosticava il solito dominio di Grosjean, ma per due decimi la storia è cambiata. Il tutto si è deciso nel finale, quando i due eroi della categoria hanno mostrato i muscoli e distanziato il resto della concorrenza, e con quel pizzico di bravura che il padovano ha conquistato altri due punti necessari per aumentare il gap con il rivale Senna, che in conclusione non è andato oltre il sesto posto. Ma come ben sapete, le qualifiche della Gp2 sono confusionarie quindi bisogna avere anche la fortuna di trovarsi al punto e nel momento giusto. Infatti, con la stessa tattica adottata nelle libere, Grosjean si era subito portato in prima posizione, quindi solo con un cambio efficiente di pneumatici e pista libera che Pantano ha distrutto le positive velleità del francese, quest'ultimo seguito dall'austriaco neutralizzato arabo Zuber. L'alfiere del Piquet Sports è stato abile a ritagliarsi uno spazio a pochi minuti dalla conclusione della sessione, fortunato anche ad evitare la situazione di panico che si era creata in pista con l'incidente di Maldonado. Solo un altro ennesimo lungo per il sudamericano che ha sottolineato la sua pessima attitudine nel guidare sul facile piatto tracciato tedesco. A seguire Zuber, Buemi poteva osare di più ma non ha avuto le stesse capacità del compagno di fila nel trovarsi l'attimo giusto. Come ribadito prima, solo sesto Senna che si vede decisamente distanziato dai big e domani potrà solo sperare in una gara con condizioni meterologiche anomale. In crescita Filippi, compagno di Buemi, che si è piazzato in tredicesima posizione, alle spalle di Yamamoto che ha finalmente preso un pizzico di confidenza con la nuova Dallara. Invece, un saluto dalle retrovie per Valsecchi che dovrà condividere la nona fila con Ho Ping Tung, compagno alla Trident di Conway, quest'ultimo solo ventesimo.

La griglia di partenza per Gara 1:

1. fila
Giorgio Pantano - Racing Engineering - 1′21″650
Romain Grosjean - ART - 1′21″934
2. fila
Andreas Zuber - Piquet - 1′22″004
Sebastien Buemi - Arden - 1′22″171
3. fila
Lucas Di Grassi - Campos - 1′22″172
Bruno Senna - iSport - 1′22″216
4. fila
Alvaro Parente - Super Nova - 1′22″391
Kamui Kobayashi - Dams - 1′22″459
5. fila
Javier Villa - Racing Engineering - 1′22″560
Vitaly Petrov - Campos - 1′22″587
6. fila
Karun Chandhok - iSport - 1′22″759
Sakon Yamamoto - ART - 1′22″788
7. fila
Luca Filippi - Arden - 1′22″802
Jerome D'Ambrosio - Dams - 1′22″907
8. fila
Pastor Maldonado - Piquet - 1′22″969
Andy Soucek - Super Nova - 1′22″992
9. fila
Ho Pin Tung - Trident - 1′23″264
Davide Valsecchi - Durango - 1′23″320
10. fila
Alberto Valerio - Durango - 1′23″378
Mike Conway - Trident - 1′23″433
11. fila
Diego Nunes - DPR - 1′23″434
Roldan Rodriguez - FMSI - 1′23″497
12. fila
Carlos Iaconelli - BCN - 1′23″913
Marko Asmer - FMSI - 1′24″011
13. fila
Adrian Valles - BCN - 1′24″273
Michael Herck - DPR - 1′24″641

Stefano Chinappi

gara 1

Romain Grosjean e Giorgio Pantano, simboli dello spettacolo che la Gp2 nella sua unicità sa regalare ad ogni appassionato. Eravamo rimasti al Venerdi pomeriggio, quando il padovano era riuscito a beffare l'avversario con un giro perfetto, ma si sa che in 40 tornate non è questo a fare la differenza. Perciò c'ha pensato la pioggia a mischiare le carte, a regalare la beffa e la gioia. Per la cronaca, gara 1 è stata vinta da Grosjean che, grazie alla maggior confidenza con l'asfalto viscido, si è riscattato nel migliore dei modi battendo Pantano. Ebbene sì, dopo una partenza perfetta e una condotta di gara semplicemente straordinaria, il padovano si è dovuto arrendere al corso degli eventi ed ha fatto bene perchè Senna era distanziato e dopo aver conquistato il giro più veloce, il vantaggio era aumentato ancor di più quindi non serviva rischiare per nulla. A proposito di Senna, molto bravo in partenza ad approfittare del disastro di Zuber per poi attaccare e superare con successo un lento di Grassi. Buemi era vicino, vicinissimo ma quando la pioggia è entrata in scena si sono perse le sue tracce. Il motivo è nel secondo pit, che si è rivelata una scelta sbagliata poichè ha dovuto arrancare nelle retrovie con pneumatici da bagnato che solo a 2 giri dalla fine hanno iniziato a funzionare. Più veloce in pista, magistrale nel recuperare la vettura dopo aver commesso un piccolo errore, ma quando la bandiera a scacchi inizia a sventolare sul circuito tedesco, ha l'occasione di conquistare l'impresa. Ha davanti a lui: Vila, Zuber, Parente. Proprio il portoghese che resiste ai suoi attacchi e alla fine festeggerà sul podio, invece lo spagnolo compagno di Pantano si deve arrendere causa un suo errore nei pressi del motodrome. Lo stesso vale per l'arabo della Piquet Sports, infatti dopo la partenza disastrosa si era trovato nelle retrovie ad arrancare inutilmente ma quando si è aperto lo spiraglio, ovviamente negli ultimi 5 giri, decide di ritornare il funambolo di sempre. Ad accompagnare Vila, non poteva mancare lui e quindi ritiro per entrambi con delusione atroce da dimenticare già a partire da domani mattina. Infelice prestazione per gli uomini dell'Arden, infatti sia Buemi che Filippi si son dovuti ritirare quando la pioggia ha iniziato a seminare il panico. Ma se per Pantano abbiamo gioito, per il piemontese siamo rimasti delusi, non da meno è stato Valsecchi, ritirato in seguito ad un contatto con Ho Ping Tung che gli ha rovinato in maniera irreparabile la sospensione anteriore sinistra. Da notare, infine, la splendida prestazione da parte di Valerio che con la pioggia ha beneficiato della situazione ed ha conquistato il nono posto.

Stefano Chinappi

La classifica finale di gara 1:

01- R. Grosjean - ART Grand Prix - 58:52.430
02- G. Pantano - Racing Engineering - + 10.996
03- A. Parente - Super Nova International - + 54.244
04- B. Senna - iSport International - + 56.654
05- L. Di Grassi - Campos - + 1:00.201
06- P. Maldonado - Piquet Sports - + 1:00.406
07- A. Soucek - Super Nova International - + 1:01.764
08- K. Chandhok - iSport International - + 1:19.413
09- A. Valerio - Durango - + 1:17.474
10- J. Villa - Racing Engineering - + 1 giro
11- A. Zuber - Piquet Sports - + 1 giro
12- S. Yamamoto - ART Grand Prix - + 1 giro
13- H. Tung - Trident Racing - + 1 giro
14- M. Asmer - FMS International - + 1 giro
15- A. Valles - BCN Competicion - + 1 giro
16- C. Iaconelli - BCN Competicion - + 1 giro
17- M. Herck - DPR - + 1 giro
18- R. Rodriguez - FMS International - + 2 giri
19- S. Buemi - Trust Team Arden - + 4 giri
20- M. Conway - Trident Racing - + 5 giri
21- V. Petrov - Campos - + 6 giri
22- J. d`Ambrosio - DAMS - + 6 giri
23- L. Filippi - Trust Team Arden - + 6 giri
24- D. Nunes - DPR - + 10 giri
25- D. Valsecchi - Durango - + 17 giri
26- K. Kobayashi - DAMS - + 40 giri

"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Citazione di: giorgio_deglianto il 20 Luglio 2008, 11:20:57
Finita gara 2, ha vinto chandok, secondo zuber terzo Bruno. Gag bellissima di Mazzoni che parlando di Chandok dice:"E vince il giapponese Chandok" e si sente la voce fuori campo di Giovannelli abbastanza arrabbiato che sibila:"E' indiano, Chandok è indiano"  :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah

E' vero :-ahah