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Mario Andretti
      
Categoria    Formula 1, CART

Stagioni    1968-1972, 1974-1982
Scuderie    Lotus, March, Ferrari, Parnelli, Alfa Romeo, Williams
Mondiali vinti    1 (1978)
GP disputati    128
GP vinti    12
Podi    19
Pole position    18
Giri veloci    10

Mario Andretti (Montona d'Istria, 28 febbraio 1940) è un ex pilota automobilistico italiano naturalizzato statunitense, attivo sia negli Stati Uniti che in Europa.

Giunto in Italia esule dall'Istria si stabilisce a Lucca. Nel 1964 ottiene la cittadinanza americana e comincia a correre nella categoria USAC, antenata della Cart e dell'odierna ChampCar. Ottiene subito risultati ottimi conquistando il titolo sia nel 1965 che nel 1966. Nel 1967 passa al campionato NASCAR, vincendo la 500 miglia di Daytona e per tre volte la 12H di Sebring.

L'anno seguente fa il suo esordio in Formula 1 con la Lotus. Iscritto non partecipa al Gran Premio d'Italia, conquista la pole position nella sua prima apparizione al Gran Premio degli Stati Uniti. Anche nel 1969 corre con la Lotus per tre Gran Premi ma senza riuscire mai a vedere la bandiera a scacchi. Nella stagione affronta anche il campionato USAC, che vince, aggiudicandosi anche la 500 miglia di Indianapolis.

Nel 1970 passa alla March con cui corre 5 Gran Premi e conquista il suo primo podio (terzo) nel Gran Premio di Spagna. La Ferrari lo ingaggia per la stagione 1971. Andretti ottiene subito la vittoria nel Gran Premio d'apertura in Sud Africa, condita con il giro più veloce. Anche nella stagione successiva il pilota italoamericano correrrà per il cavallino, ottenendo 4 vittorie in gare riservate per vetture sport.

Dopo un anno di riposo, il 1973, Andretti torna alle corse nel '74 con una scuderia statunitense, la Parnelli. Con questa scuderia nel 1975 conquista punti in Svezia (quarto) e Francia (quinto), nonché il giro più veloce in Spagna.

Dopo un gran premio con la Lotus (Brasile) e due con la Parnelli (Sud Africa e Gran Premio degli Stati Uniti-Est in cui conclude sesto), Andretti nel 1976 conclude la stagione con la scuderia di Champman. Ottiene una vittoria nell'ultima gara (Gran Premio del Giappone), interrompendo un digiuno per la case inglese che durava da 31 gare; una pole position (sempre in Giappone) e due podi (Gran Premio del Canada e Gran Premio d'Olanda).

Nel 1977 la Lotus lancia il modello 78, la prima vettura da Gran Premio che sfrutta l'effetto suolo. Andretti conquista 4 vittorie, sette pole, 4 giri veloci e chiude terzo nel campionato mondiale. Con il modello 79 la Lotus diventa imbattibile l'anno seguente, che incoronerà Andretti Campione del mondo. 6 vittorie, 3 giri più veloci e 8 pole position dimostrano la superiorità del pilota italoamericano (agevolata anche dagli ordini di scuderia che impongono al suo compagno Ronnie Peterson di non attaccarlo) e della Lotus. La vittoria sarà amara in quanto coinciderà con Gran Premio d'Italia in seguito al quale proprio il compagno Peterson perirà.

Le due rimanenti stagioni con la Lotus saranno deludenti. Nel 1979 Andretti saprà lottare per il titolo solo nelle prime gare, conquistando l'unico podio in Spagna. Nel 1980 addirittura conquisterà un solo punto all'ultima gara (Gran Premio degli Stati Uniti-Est).

Passa con l'Alfa Romeo l'anno seguente, conquistando un quatro posto nella gara d'esordio (Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest). Chiude la sua carriera in Formula 1 nel 1982, correndo un Gran Premio per la Williams e gli ultimi due per la Scuderia Ferrari, orfana di Didier Pironi. Il grande ritorno sarà positivo: Andretti conquisterà la pole position nel Gran Premio di Monza, chiudendo terzo e contribuendo alla vittoria del titolo costruttori della scuderia italiana. Chiude la sua carriera in Formula 1 a Las Vegas con un ritiro.

In carriera nella Formula 1 ha vinto in tutto 12 Gran Premi validi per il campionato del mondo, ha conquistato 180 punti e ha condotto in testa per 799 giri (3.577 km).

Abbandonata la massima serie ha continuato per molti anni nelle serie nordamericane vincendo nuovamente il titolo CART nel 1984.

È capotistipite di una vera e propria dinastia di piloti. Il figlio Michael è pure stato un campione CART (mentre la sua unica stagione in F1 è stata molto negativa) così come sono stati o sono tuttora piloti professionisti l'altro figlio Jeff, il nipote John (figlio del fratello di Mario) e il figlio di Michael, Marco. Quest'utlimo nell'inverno 2006 ha svolto dei test di Formula 1 con una Honda.

Dal 2005 ha l'onore di essere stato inserito nell'Automotive Hall of Fame che raggruppa le più importanti personalità distintesi in campo automobilistico. Nel 2006 è stato nominato commendatore della Repubblica Italiana. Nel 2007 è stato nominato sindaco del libero Comune di Montona in esilio.




#1
E' stato uno dei piloti più versatili di tutti i tempi, ha vinto con quasi tutte le vetture che ha guidato. Immenso piedone, ricordavo che Poltronieri una volta gli chiese:"Ma tu ti senti più italiano o più americano?" E lui disse:"Più americano, perchè voi italiani siete bravi  a mentire" E Poltronieri ci rimase di sale.

Poi una volta sulla griglia di partenza si abbassò a guardare le due Lotus schierate, la sua e quella di Peterson e guardando le regolazioni disse:"Questo str***o mi copia sempre".
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Citazione di: giorgio_deglianto il 19 Giugno 2008, 20:53:06
E' stato uno dei piloti più versatili di tutti i tempi, ha vinto con quasi tutte le vetture che ha guidato. Immenso piedone, ricordavo che Poltronieri una volta gli chiese:"Ma tu ti senti più italiano o più americano?" E lui disse:"Più americano, perchè voi italiani siete bravi  a mentire" E Poltronieri ci rimase di sale.

Poi una volta sulla griglia di partenza si abbassò a guardare le due Lotus schierate, la sua e quella di Peterson e guardando le regolazioni disse:"Questo str***o mi copia sempre".

Fenomenale!  :-ahah  Ha vinto il titolo piloti in Formula 1 e la 500 Miglia di Indianapolis ma non è mai riuscito a vincere a Le Mans: è stato il suo obiettivo principale per anni, quanta sfortuna in ogni edizione! Solo Graham Hill è riuscito nell'impresa se non ricordo male...

Mario Andretti era un pilota estremamente intelligente, ha guidato vetture di ogni epoca dal 1968 al 1982 e ha sempre dato il massimo. In America il suo nome è sinonimo di Leggenda.  :-)


"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Sicuramente uno dei migliori piloti al mondo, anche perchè correva anche a 60 anni compiuti fino ad una decina di anni fa.. adesso non so bene cosa faccia..
Purtroppo il suo titolo mondiale venne offuscato dalle voci di un suoi favoreggiamento ai danni di Peterson, tantè che a Monza, Peterson guidava un'auto vecchia di un anno perchè Chapman non voleva che desse fastidio a Mario...

Di sicuro la sua Wing-Car si adattò meglio su di lui che su Peterson... Quest'ultimo aveva una guida molto piò "cattiva"...

Oh tra l'altro lui vive a Nazareth, Stati Uniti. Ed è nato a Montona. All'inizio era bravo con le biciclette
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

E' nato a Montona nel 1940, prima che il territorio Istriano passasse alla Jugoslavia (1947) , quindi a tutti gli effetti è italiano  :-)..però invece di emigrare a Trieste come fece la quasi totalità della popolazione di quel comune andò in Toscana e poi tentò l'avventura in USA dove ottenne la cittadinanza.
L'ultima sua gara fu Laguna Seca 1994 valido per la Cart che dal 1991 aveva cambiato nome in Indycar (niente a che vedere però con la ricostituzione della USAC nel 1996). In quel gp ruppe  il motore e si ritirò.

un'altra curiosità: ha un secondo nome cioè Gabriele...Mario Gabriele Andretti.

Però c'è da dire un'altra cosa: l'Istria era sempre stata italiana, anche prima dell'annessione all'Italia nel '18, visto che faceva parte del territorio prima Veneto (di Venezia)  poi Triestino per molti secoli e con la dominazione austriaca forzata componeva un entità amministrativa eterogenea con altre regioni tra cui la Dalmazia e la Croazia... però il cognome originario degli Andretti era "Andretich", quindi c'era pur sempre una origine non totalmente italiana  della famiglia.
Poi con l'esodo si ritrovò a Lucca dopo la guerra  e poi emigra a Nazareth in USA negli anni cinquanta..su Mario ci sarebbe da scrivere libri interi... :-)
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Citazione di: Elio11 il 20 Giugno 2008, 12:02:11
E' nato a Montona nel 1940, prima che il territorio Istriano passasse alla Jugoslavia (1947) , quindi a tutti gli effetti è italiano  :-)

Guarda che non basta nascere in un posto per acquisirne la nazionalità...
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

mi sembra che si occupi di armi adesso

Citazione di: giorgio_deglianto il 20 Giugno 2008, 12:03:59
Citazione di: Elio11 il 20 Giugno 2008, 12:02:11
E' nato a Montona nel 1940, prima che il territorio Istriano passasse alla Jugoslavia (1947) , quindi a tutti gli effetti è italiano  :-)

Guarda che non basta nascere in un posto per acquisirne la nazionalità...
attenzione sto parlando di nazionalità non di cittadinanza politica.
Nella cultura giuridica moderna sono intesi come sinonimi ma non lo sono.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Citazione di: Elio11 il 20 Giugno 2008, 13:22:50
attenzione sto parlando di nazionalità non di cittadinanza politica.
Nella cultura giuridica moderna sono intesi come sinonimi ma non lo sono.

Ah ok è vero, avevo confuso le due cose
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

no comunque è colpa mia perchè non ho specificato bene l'argomento su cui volevo incentrare il discorso (proprio l'idea di identità nazionale).. :-ok

comunque in quanto a cittadinanza Mario ha anche quella perchè l'ha acquisita fin dalla nascita per via dello ius soli e ius sanguinis (il padre poi  ha un cognome non proprio italiano, però tipico di quelli che sono al nord-est, tipo De Adamich,).. a conferma di questo è stato eletto anche commendatore della Repubblica italiana proprio due anni fa
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Citazione di: Elio11 il 20 Giugno 2008, 14:15:19
no comunque è colpa mia perchè non ho specificato bene l'argomento su cui volevo incentrare il discorso (proprio l'idea di identità nazionale).. :-ok

comunque in quanto a cittadinanza Mario ha anche quella perchè l'ha acquisita fin dalla nascita per via dello ius soli e ius sanguinis (il padre poi  ha un cognome non proprio italiano, però tipico di quelli che sono al nord-est, tipo De Adamich,).. a conferma di questo è stato eletto anche commendatore della Repubblica italiana proprio due anni fa

Perchè non facciamo un decreto per mandare in esilio de Adamich? Come con i Savoia :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

chiedo scusa a Giorgio, IceMan, Nikko e Kima Hamilton per via dell'eccessivo fiscalismo, però ho dovuto cancellare i messaggi non attinenti a Mario Andretti, perchè erano fortemente off topic
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

 :-ok hai ragione scusa te per gli OT