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Dimenticavo: la Lotus 72 la pi? forte vettura di F1 mai costruita. La McLaren tent? di copiare questa vettura con la M23, e ne venne fuori la McLaren pi? forte di sempre. Segno che il modello originale era un concentrato di potenza...
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

se non ricordo male la 72 corse 5 anni con le opportune evoluzioni

S? e la cosa pazzesca era che il modello base era fortissimo. Vinse parecchie gare senza grandi stravolgimenti. Un po come se la MP4/22 vincesse ancora un gara nel 2012.
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.


#19
Lotus 72 nella colorazione che rimane impressa nella memoria  JPS


Shot at 2007-08-13

e un altra 72 dove si nota meglio l'uguaglianza (mosley dove sei? adesso ci tolgono i titolo dal 76)


Shot at 2007-08-13

e questa la nostra m23


Shot at 2007-08-13

#21
In questi giorni d'estate durante le pause dallo studio mi sono rivisto i dvd della gazza sulla lotus 78 e mi sono anche documentato, ho letto diversi articoli che qui vi posto

Rewiev 1978-1979 season
http://statistichef1mn.altervista.org/Amarcord/stagione%201978%20review%20gio66.htm

http://statistichef1mn.altervista.org/Amarcord/stagione%201979%20review%20gio66.htm

Cmq che gran figata che erano le Lotus...Noi in quel periodo andavamo davvero male. Poi arriv? Ron Dennis:

"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

AmanteMclaren

Omaggio a Colin Chapman a 25 anni dalla sua scomparsa

Omaggio a Colin Chapman a 25 anni dalla sua scomparsaLa Lotus e' senza alcun dubbio la casa che piu' di ogni altra ha contribuito all'evoluzione tecnica della Formula 1, introducendo alcune delle innovazioni che caratterizzano ancora oggi le monoposto da Gran Premio, tra cui il telaio monoscocca, i radiatori laterali e lo sfruttamento dell'effetto suolo, ma anche l'epocale novita' commerciale delle livree dedicate agli sponsor.

Dietro tutte queste rivoluzioni c'e' il tecnico piu' geniale della storia delle corse, quel Colin Chapman scomparso venticinque anni fa a soli 54 anni. Alla sua memoria, dedichiamo la pubblicazione di un'articolo scritto su di lui quasi quarant'anni fa, contenuto nel libro di Richard Garrett Fast and Furious


"Ci furono due cose che determinarono il successo di Chapman come costruttore di macchine da corsa. Una era il fatto che cerco' sempre di costruire le macchine piu leggere possibili, curandone la perfetta tenuta di strada e lo sterzo. L'altra era la semplicita', la bellissima linearita' del suo pensiero. Non c'e' naturalmente niente di nuovo nel rapporto peso-potenza: la potenza massima accoppiata al peso minimo, e cose del genere. Ma Chapman indovino' la proporzione giusta. Dovette. In quei giorni non aveva un motore da corsa e fu costretto a sfruttare le piccole unita' disponibili.

Chapman e' una di quelle rare persone che non smette mai di lavorare. C'e' da dubitare che la sua mente geniale non smetta di lavorare anche quando si addormenta la notte. La produzione molto probabilmente viene messa nel suo subcosciente, che continua a lavorare per lui. E poi, nonostante il programma di lavoro alquanto scoraggiante, riesce a mantenersi sempre molto ben presentabiIe. Non ci vuole molta immaginazione nel rivedere in lui il giovane pillota della RAF di ventuno anni fa.

Alle corse e' sempre meno eccitato degli altri. ?Ogni gara e' solo una delle tante ?, mi disse. ?Non serve a nulla eccitarsi. Pero' non ammetto stupidita'! ? Anche quando una delle sue macchine ha vinto una gara, essa resta solo una delle tante. ?Forse si meravigliera' ?, aggiunse, ? ma vincere veramente non e' che un antidoto. Il piacere dura circa un'ora, e poi i problemi ricominciano. Dobbiamo vincere la prossima gara. Non ci si puo' mai riposare sugli allori in questa professione ?.

Il fatto che riesce a tenersi ragionevolmente calmo alle corse non vuoI dire che non ha la sua buona parte di preoccupazioni. La piu grande e' che un pilota possa farsi male per colpa sua. ? Una macchina nuova va incontro all'ignoto ?, mi disse. ? Ma bisogna scoprire i suoi limiti di forza. Se si badasse troppo alla sicurezza non si vincerebbe mai una gara. E cosi' si cerca di trovare un giusto mezzo. Deve essere leggera e piccola per essere efficiente, e allo stesso tempo non deve essere pericolosa ?.

E' l'unico responsabile per il disegno delle sue macchine. Trova il sistema di base, e lascia i dettagli al suo personale. Per questo ci vuole molta concentrazione; ma come si puo' pensare quando si amministra un'azienda e si sta lontani, sulle piste, quasi ogni fine settimana? Certo, e' un problema. Disse: ?E' molto difficile trovarne il tempo. L'ora migliore, per quanto possa sembrare strano, e' nelle gare automobilistiche. Allora si vive l'automobilismo ventiquattro ore al giorno, ma si lavora solo quattro o cinque ore al giorno. Nell'albergo, nel bagno, riposando a letto, questi sono i momenti per pensare. Metto i miei pensieri sulla carta quando torno a casa ?.

In realta', quando torna nella fabbrica, ci sono migliaia di cose da mettere a posto. Il processo di trascrizione delle idee ha luogo per lo piu' di sera. Ha un'ammirazione sincera per entrambi i suoi piloti di Formula 1. Forse ammira Jim Clark piu' di qualsiasi persona che abbia mai conosciuto. Di Graham Hill disse: ?Graham e io stiamo molto bene insieme. Se noi non riponessimo tanta fiducia uno nell'altro, non potremmo mai lavorare insieme ?.

Gli chiesi precisamente che cosa voleva da un pilota oltre alla comune richiesta di ? capacita' di vincere nelle gare ?. Disse: ? La vita di un pilota ha due aspetti. Uno e' come si comporta al volante di un'automobile, l'altro e' come si comporta quando sta fuori. Tutti e due hanno la stessa importanza. Per esempio, e' importante che vada d'accordo con i meccanici. Il lavoro del pilota e' di trasformare in successo tutta la dedizione che i meccanici e gli ingegneri hanno messo nella vettura. E, naturalmente, deve cercare di essere costante. Non si possono avere giornate nere. Un pilota deve sempre cercare di mantenere la calma ?.

Quando la formula di litri 3 fu introdotta, Chapman era pronto ad adattarvisi. bench? non l'avesse necessariamente voluta. ? Avevo sperato che il numero di cilindri venisse limitato ?, disse. ?Un limite di otto cilindri avrebbe avuto molto piu successo. Finch? la Honda e la BRM continueranno a volere 12 cilindri, credo che ci sia meno possibilita' di successo, e certamente meno possibilita' che l'esperienza possa avere un effetto sulle macchine di serie. Con un limite di 8 cilindri la Jaguar e l'Aston Martin sarebbero state incoraggiate a entrare. Piu' persone ci sono nell'automobilismo, meglio e' ?.

I pensieri di Chapman non sono mai lontani dalle macchine di serie. A parte la sua marca, le vendite della Lotus Cortina saranno molto alte. Non c'e' modo di sapere quanto il suo passato di successi nell'automobilismo abbia aiutato a rendere popolari i tipi meno elaborati della serie della Cortina, ma bisogna credere che deve essere stato un aiuto considerevole.

Ha gia' vinto due volte il Campionato Costruttori, percio' non sarebbe una novita' se lo vincesse un'altra volta. Nondimeno, in Colin Chapman e' rimasta una forte ambizione. ? Voglio che la mia fabbrica produca la miglior macchina da turismo al mondo. Voglio fare qualcosa per gli automobilisti che veramente apprezzano la qualita'. A questo riguardo, credo che il volume di produzione della Ferrari sia troppo basso, la Porsche sarebbe piu vicina al mio ideale?.

Per certi aspetti e' molto patriottico. ?A parte il mio interesse personale ?, disse, ? sono riluttante a vedere automobili straniere vincere piu di due o tre gare all'anno. E' troppo. Potrebbe avere un effetto negativo sull'esportazione delle automobili inglesi ?.

"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

jimclark
Lo piangiamo.

Vorrei aggiungere che:

Sua ? la macchina del futuro (quella che passando le 88 miglia all'ora ti consente di seminare i libici e di ritrovarti al ballo incanto sotto il mare, o nel west, o pi? avanti).

Tra i suoi straordinari contributi all'automobile vi ? probabilmente il modello con le migliori caratteristiche di handling della storia (la lotus seven, ancora oggi, credo, commercializzata dalla catheram), importantissimi contributi alla tecnica motorisica (sin dall'inizio sbaragli? la concorrenza lavorando tantissimo su aspirazione e scarico dei motor dei modelli inizialmente impiegati come le austin seven), la struttura (sempre come handling un'altra pietra miliare ? la lotus elan con carrozzeria in fibra e telaio portante a y rovesciato) l'aerodinamica, la nautica (? stato un pioniere nella realizzazione di motoscafi monoscocca in fibra).
L'unico appunto che si possa muovere a questo grande uomo ? l'essere eccessivamente permaloso in relazione a commenti sulla sua tendenza a ingrassare, nonch? non essersi mai saputo circondare di persone in grado di gestire con competenza e oculatezza la parte finanziaria della sua fabbrica di automobili (quelle di serie che lo porteranno a rovina esilio e morte)
Da rigettare assolutamente e nella maniera pi? decisa quella di "assassino" che qualche speculatore, magari italiano, ha messo addosso tanto a lui quanto al mai troppo compianto jimmi clark.

AmanteMclaren
Citazione di: jimclark il 14 Gennaio 2008, 12:37:10
Lo piangiamo.

Vorrei aggiungere che:

Sua ? la macchina del futuro (quella che passando le 88 miglia all'ora ti consente di seminare i libici e di ritrovarti al ballo incanto sotto il mare, o nel west, o pi? avanti).


Il mio film preferito BTTF!!!  :-evvi :-evvi

Citazione di: jimclark il 14 Gennaio 2008, 12:37:10

Tra i suoi straordinari contributi all'automobile vi ? probabilmente il modello con le migliori caratteristiche di handling della storia (la lotus seven, ancora oggi, credo, commercializzata dalla catheram), importantissimi contributi alla tecnica motorisica (sin dall'inizio sbaragli? la concorrenza lavorando tantissimo su aspirazione e scarico dei motor dei modelli inizialmente impiegati come le austin seven), la struttura (sempre come handling un'altra pietra miliare ? la lotus elan con carrozzeria in fibra e telaio portante a y rovesciato) l'aerodinamica, la nautica (? stato un pioniere nella realizzazione di motoscafi monoscocca in fibra).
L'unico appunto che si possa muovere a questo grande uomo ? l'essere eccessivamente permaloso in relazione a commenti sulla sua tendenza a ingrassare, nonch? non essersi mai saputo circondare di persone in grado di gestire con competenza e oculatezza la parte finanziaria della sua fabbrica di automobili (quelle di serie che lo porteranno a rovina esilio e morte)
Da rigettare assolutamente e nella maniera pi? decisa quella di "assassino" che qualche speculatore, magari italiano, ha messo addosso tanto a lui quanto al mai troppo compianto jimmi clark.

Sicuramente un mito, una leggenda, un genio.

"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Discendente
raga diciamoci la verit?:ma nel 78 era macchine irraggiungibili?
se non sbaglio furono le prime ad utilizzare l'alettone che gli assicur? un bel vantaggio......

AmanteMclaren
Citazione di: Discendente il 14 Gennaio 2008, 13:56:46
raga diciamoci la verit?:ma nel 78 era macchine irraggiungibili?
se non sbaglio furono le prime ad utilizzare l'alettone che gli assicur? un bel vantaggio......

Nel 1977 introdussero l'effetto suolo, prova a guardare in questo topic i miei post "Cap. 5: L'effetto suolo ed il doppio telaio" e  "Cos? nacquero le minigonne"
Durante il 1977 la Lotus 78, la prima monoposto di sempre ad effetto suolo, impose nuovi metri di paragone per quanto riguarda aderenza e maneggevolezza della vettura, tuttavia soffr? sempre in termini di velocit? massima. Colin Chapman cerc? dunque di correggere questo difetto e con la Lotus 79, con la quale disput? il mondiale di Formula 1 del 1978, Mario Andretti riusc? a conquistare il titolo di Campione del Mondo.

Di per s? la Lotus non ha aperto un ciclo perch? altri hanno saputo meglio sviluppare l'intuizione dell'effetto suolo, nello specifico la la Williams FW07

Frank Williams ricorda cos? la FW07: ?La FW06 era un piccolo gioiello. Una monoposto stupenda con delle grandi innovazioni. Tuttavia, la FW07 rappresentava un enorme passo in avanti grazie all?introduzione dell?effetto suolo!"