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mauriturbo
Se potessimo vedere gli ingaggi che percepiscono questi esperti dal servizio pubblico faremmo una rivoluzione.

Citazione di: mauriturbo il 08 Novembre 2009, 19:22:27
Se potessimo vedere gli ingaggi che percepiscono questi esperti dal servizio pubblico faremmo una rivoluzione.

Pienamente d'accordo. Se la gente sapesse dove vanno a finire i loro soldi..


"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Mika  Hakkinen  era  sicuramente  un  pilota  molto  veloce   e  performante .
Non  lo  ritengo  però  paragonabile  ai  grandi . Nel  biennio  1998  e  1999  guidava  la  macchina  migliore  ed  in  entrambi  i  casi  commise  diversi  errori   che  non  gli  permisero  di  essere  un  dominatore .
Penso  soprattutto  a  Monza  99 , stagione  in  cui  solo  all' ultima  gara  prevalse  su  un  pilota  modesto  come  Irvine , con  la  Ferrari  che  aveva  bloccato  lo  sviluppo  fin  da  Silverstone  per  via  dell' incidente  di  Schumi .
Non riesco a stabilire se è maggiore l' ammirazione che avevo e che ho per Prost , oppure quella che nutro nei confronti di paddock75 ( che ormai considero " Il professore del professore " ) .
Jimcox

McNIK
Citazione di: jimcoxe il 15 Novembre 2009, 14:16:01
Mika  Hakkinen  era  sicuramente  un  pilota  molto  veloce   e  performante .
Non  lo  ritengo  però  paragonabile  ai  grandi . Nel  biennio  1998  e  1999  guidava  la  macchina  migliore  ed  in  entrambi  i  casi  commise  diversi  errori   che  non  gli  permisero  di  essere  un  dominatore .
Penso  soprattutto  a  Monza  99 , stagione  in  cui  solo  all' ultima  gara  prevalse  su  un  pilota  modesto  come  Irvine , con  la  Ferrari  che  aveva  bloccato  lo  sviluppo  fin  da  Silverstone  per  via  dell' incidente  di  Schumi .


Gli errori li hanno fatti tutti i grandi........compreso Mika . Non classificare Hakkinen tra i grandi ,potrebbe soltanto essere un discorso personale di antipatia verso questo grande campione .

Citazione di: jimcoxe il 15 Novembre 2009, 14:16:01
con  la  Ferrari  che  aveva  bloccato  lo  sviluppo  fin  da  Silverstone  per  via  dell' incidente  di  Schumi .

E questo dove l'hai letto scusa?! Certo, ovviamente Irvine non poteva provare tutte le novità Ferrari perché sapevano già che avrebbe lasciato la scuderia per andare alla Jaguar, ma non penso proprio che un team come la Ferrari, con un pilota in lotta per il mondiale, si metta ad interrompere lo sviluppo a metà stagione solo perché il suo pilota di punta è convalescente. E arrivati a Silverstone Irvine non era neanche troppo lontano in termini di punteggio da Hakkinen e Schumacher perché aveva sempre portato a casa diversi piazzamenti.


"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Citazione di: McNik il 15 Novembre 2009, 14:32:30
Citazione di: jimcoxe il 15 Novembre 2009, 14:16:01
Mika  Hakkinen  era  sicuramente  un  pilota  molto  veloce   e  performante .
Non  lo  ritengo  però  paragonabile  ai  grandi . Nel  biennio  1998  e  1999  guidava  la  macchina  migliore  ed  in  entrambi  i  casi  commise  diversi  errori   che  non  gli  permisero  di  essere  un  dominatore .
Penso  soprattutto  a  Monza  99 , stagione  in  cui  solo  all' ultima  gara  prevalse  su  un  pilota  modesto  come  Irvine , con  la  Ferrari  che  aveva  bloccato  lo  sviluppo  fin  da  Silverstone  per  via  dell' incidente  di  Schumi .


Gli errori li hanno fatti tutti i grandi........compreso Mika . Non classificare Hakkinen tra i grandi ,potrebbe soltanto essere un discorso personale di antipatia verso questo grande campione .

Non sono d'accordo, McNik.. Ognuno può avere le sue idee senza parlare di "antipatie", no?

Non sono d'accordo nemmeno con jimcoxe, secondo me Mika era un missile, di certo uno dei più grandi degli ultimi 20-30 anni.. In certe cose era molto più forte di Schumacher, in altre era più forte il tedesco.. Ma Hakkinen in quei due anni, e anche nel 2000, ha dimostrato di essere un fuoriclasse da paura...

cmq attento che qui c'è un vero e proprio culto di Mika, sarà inevitabile una reazione compatta a condannare le tue parole blasfeme!!!
:-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah

scherzo ovviamente, ognuno ha le sue idee e se le argomenta a dovere deve essere rispettato sempre! :-ok

pur rispettando l'idea non posso che notare la superficialità di questo giudizio, oltre a dubbi personali sul fatto che questo utente lo si conosca.
1 errore determina la carriera di un pilota? allo il calzolaio era un cesso.Dire che Mika non è paragonabile ai grandi è sintomo di tifoseria e non di cultura di questo sport, Mika ha commesso diversi errori , non solo quello!la rossa ha fermato lo sviluppo a silverstone? il 25 di dicembre stai alla finestra ad aspettare la renna di babbo natale? quello vestito di rosso? infatti i deflettori della malesia, il nuovo fondo e i particolari aerodinamici erano quelli della sauber oppure fatti ad inizio campionato!
Se ci atteniamo alle statistiche e a quello che scrive certa stampa che puoi avere letto, chi è stato l'unico pilota a battagliare realmente con il calzolaio?
Il difetto che agli itaglioti chi non insulta , è educato e non fà gesti eclatanti non viene preso sul serio, ci vuole intelligenza per distinguere i buoni piloti dai campioni e mi pare che in questo caso non sia stata usata vistala pochezza dell'argomento addotto per denigrare Mika Hakkinen, l'ultimo dei grandi piloti a 360°


Citazione di: riccardo il 15 Novembre 2009, 15:36:29
infatti i deflettori della malesia, il nuovo fondo e i particolari aerodinamici erano quelli della sauber oppure fatti ad inizio campionato!

Bravo, hai colto nel segno, era qui che volevo arrivare... :-caf


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McNIK
#669
Citazione di: liongalahad il 15 Novembre 2009, 15:19:02
Citazione di: McNik il 15 Novembre 2009, 14:32:30
Citazione di: jimcoxe il 15 Novembre 2009, 14:16:01
Mika  Hakkinen  era  sicuramente  un  pilota  molto  veloce   e  performante .
Non  lo  ritengo  però  paragonabile  ai  grandi . Nel  biennio  1998  e  1999  guidava  la  macchina  migliore  ed  in  entrambi  i  casi  commise  diversi  errori   che  non  gli  permisero  di  essere  un  dominatore .
Penso  soprattutto  a  Monza  99 , stagione  in  cui  solo  all' ultima  gara  prevalse  su  un  pilota  modesto  come  Irvine , con  la  Ferrari  che  aveva  bloccato  lo  sviluppo  fin  da  Silverstone  per  via  dell' incidente  di  Schumi .



Beh, solo se si adopera un po' di logica nel post di

Gli errori li hanno fatti tutti i grandi........compreso Mika . Non classificare Hakkinen tra i grandi ,potrebbe soltanto essere un discorso personale di antipatia verso questo grande campione .

Non sono d'accordo, McNik.. Ognuno può avere le sue idee senza parlare di "antipatie", no?

Non sono d'accordo nemmeno con jimcoxe, secondo me Mika era un missile, di certo uno dei più grandi degli ultimi 20-30 anni.. In certe cose era molto più forte di Schumacher, in altre era più forte il tedesco.. Ma Hakkinen in quei due anni, e anche nel 2000, ha dimostrato di essere un fuoriclasse da paura...

cmq attento che qui c'è un vero e proprio culto di Mika, sarà inevitabile una reazione compatta a condannare le tue parole blasfeme!!!
:-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah

scherzo ovviamente, ognuno ha le sue idee e se le argomenta a dovere deve essere rispettato sempre! :-ok


Beh, solo uno che ha forti antipatie puo' dire certe eresie su Mika, spiacente ma io non condivido il suo pensiero pur rispettandolo e rimango dell'idea che chi parla male del grande Mika è uno che antipatizza per lui.......


Aggiungerei che l'utente jimcoxe dovrebbe rivedersi qualche gp disputato da Mika ,prima di dire che non è all' altezza dei grandi campioni .

Reintervengo  in  questa  discussione  relativa  ad  uno  dei  piloti  dei  quali  conservo  bellissimi  ricordi , avendo  vinto  due  mondiali  con  la  McLaren .
Mi  dispiace  avere  urtato  la  sensibilità  di  qualcuno  non  avendolo  accostato  ai  grandi .
In  effetti  io  per  grandi  intendo  i  vari  Prost , Senna, Schumi , Fangio, Clark  e  Lauda .
Mansell, Hakkinen  e  Villeneuve  li  metto  un  gradino  sotto .

Per  quanto  riguarda  il  fatto  che  la  Ferrari  nel  99  bloccò  lo  sviluppo  a  metà  stagione  mi  sono  rifatto  ad  una  recente  intervista  di  Irvine . Del  resto  il  nord irlandese   stava  per  lasciare  la  Ferrari  e , in  ogni  caso , non  aveva  il  talento  di  collaudatore  di  Schumi .
La  vicenda  dei  deflettori  della  Malesia  a  mio  parere  poco  ha  a  che  vedere  con  un  progetto  di  sviluppo  vero  e  proprio .
Copio  e  incollo  l' intervista  di  Irvine .

F1
Irvine: "La Ferrari era un bidone,
ma Schumi vinceva le gare"
L'ex compagno di squadra di Michael a ruota libera sul suo passato a Maranello. "Alla fine le Rosse erano talmente facili da guidare che il talento del tedesco era sprecato. Persino Massa qualche volta riusciva a batterlo..." di VINCENZO BORGOMEO
Irvine: "La Ferrari era un bidone, ma Schumi vinceva le gare"

   

Minacce, insulti, cause legali: la lotta fra i team e la Federazione internazionale capitanata da Mosley sta distruggendo la F1. Niente di meglio quindi che ricordare i vecchi tempi, quelli in cui tutti sgranavano gli occhi davanti alle gesta impossibili di Schumacher. Ma qual era il segreto di questo straordinario pilota poi ribattezzato il cannibale? Ce lo racconta Eddie Irvine, oggi affermato uomo d'affari e assiduo frequantatore di locali alla moda con risse annesse, ma una volta fedele compagno di squadra di sua maestà Schumi.

"Stavo per iniziare la stagione del 1996 - racconta a V-Zine, il magazine della Shell - con una macchina che era un mezzo rottame. Cadeva a pezzi. Di mattina si andava a Fiorano per le prove alle 8, la pista era fredda e le gomme erano nuove, così mi dicevo, la macchina non è tanto male. Poi si verificava un guasto e passavamo la giornata a riparalo. La temperatura della pista intanto saliva, poi scendeva: quando alla fine della giornata si usciva per l'ultima corsa la macchina era di nuovo ok. Ma un giorno che l'avevamo sistemata entro l'ora di pranzo e io sono uscito in pista mentre faceva caldo ho capito che era impossibile guidarla. Era l'antenata spirituale della Jaguar R2, la peggiore F1 che io abbia mai guidato. Eppure Schumi con quella macchina ci vinse tre gare e partì in pole quattro volte".

Ecco la grandezza di Michael. E Irvine lo spiega ancora: "Quella macchina andava bene per tre giri, poi le gomme posteriori erano distrutte. Michael fu sensazionale quell'anno. Eravamo pieni di ammirazione per quello che riusciva a fare con quella macchina. Aveva la capacità di risolvere i problemi. Era anche bravissimo nello sviluppo del motore. Io facevo pena. Ma in fatto di gomme, telaio e aerodinamica direi che era il peggiore con cui abbia mai lavorato. Per il resto, però, era bravissimo. In gara non avevi scampo."

Il figlio di un concessionario d'auto dell'Irlanda del Nord, si sa, ha sempre amato paralare chiaro e ora che non ha più rapporti con le corse non si lascia pregare per raccontare i segreti di quel mondo.

"Le prime Ferrari erano tremende e lui le padroneggiava alla perfezione. Berger andò alla Benetton dopo Michael e ne distrusse due. Alesi ne distrusse un'altra: nessuno riusciva a guidarle, mentre Michael era riuscito a vincere con quelle il campionato del mondo del 1995... Ma quando la manovrabilità delle macchine cominciò a migliorare, il talento di Michael fu meno determinante. Alla fine della sua carriera le Ferrari erano talmente manovrabili che persino Felipe Massa riusciva a batterlo".

Eddie lasciò la F1 nel 2002 dicendo "non pago per correre" e oggi ha una grande società di software, una di navigazione, ha un centro sportivo gigantesco, una squadra di calcio e continua ad essere uno degli operatori di Borsa più quotati del mondo. Insomma un personaggio da film che nel 1999 per soli due punti perse il titolo mondiale, ma solo perché Schumi si ruppe una gamba in un terribile incidente.

Come andò? Ecco una rivelazione velenosa: "Sapevamo che la nostra macchina non era buona come la McLaren. E non appena Michael uscì di scena la Ferrari capì di aver perso l'elemento determinante. Così smise di fare ricerca sulla macchina di quell'anno. E inizò a sviluppare quella dell'anno successivo, che infatti sarebbe stata molto buona. Dal punto di vista della Ferrari era tutto logico. Quello che mi ha veramente seccato è stato continuare a correre per i collaudi quando non c'era niente da collaudare. Era solo un'operazione di relazioni pubbliche, così davano l'impressione di aiutare Irvine a vincere il mondiale".

Ma Irvine alla Ferrari deve molto. Soprattutto una "fornitura maxi" di donne, una sua vera mania. Eddie non lo nasconde e ci scherza su (famosa la sua battuta su Pamela Anderson, una delle sue tante ex: "la ragazza più divertente con cui sia mai stato"). "Mettiamola così - spiega - su questo fronte sono stato molto fortunato perché ci sono solo due piloti Ferrari di F1. E l'altro era Michael Schumacher (fedelissimo alla moglie Corinna e concentrato solo sulle corse). Ho fatto esperienza molto in fretta...".
Non riesco a stabilire se è maggiore l' ammirazione che avevo e che ho per Prost , oppure quella che nutro nei confronti di paddock75 ( che ormai considero " Il professore del professore " ) .
Jimcox

McNIK
Citazione di: jimcoxe il 15 Novembre 2009, 17:21:24
Reintervengo  in  questa  discussione  relativa  ad  uno  dei  piloti  dei  quali  conservo  bellissimi  ricordi , avendo  vinto  due  mondiali  con  la  McLaren .
Mi  dispiace  avere  urtato  la  sensibilità  di  qualcuno  non  avendolo  accostato  ai  grandi .
In  effetti  io  per  grandi  intendo  i  vari  Prost , Senna, Schumi , Fangio, Clark  e  Lauda .
Mansell, Hakkinen  e  Villeneuve  li  metto  un  gradino  sotto .

Per  quanto  riguarda  il  fatto  che  la  Ferrari  nel  99  bloccò  lo  sviluppo  a  metà  stagione  mi  sono  rifatto  ad  una  recente  intervista  di  Irvine . Del  resto  il  nord irlandese   stava  per  lasciare  la  Ferrari  e , in  ogni  caso , non  aveva  il  talento  di  collaudatore  di  Schumi .
La  vicenda  dei  deflettori  della  Malesia  a  mio  parere  poco  ha  a  che  vedere  con  un  progetto  di  sviluppo  vero  e  proprio .
Copio  e  incollo  l' intervista  di  Irvine .

F1
Irvine: "La Ferrari era un bidone,
ma Schumi vinceva le gare"
L'ex compagno di squadra di Michael a ruota libera sul suo passato a Maranello. "Alla fine le Rosse erano talmente facili da guidare che il talento del tedesco era sprecato. Persino Massa qualche volta riusciva a batterlo..." di VINCENZO BORGOMEO
Irvine: "La Ferrari era un bidone, ma Schumi vinceva le gare"

   

Minacce, insulti, cause legali: la lotta fra i team e la Federazione internazionale capitanata da Mosley sta distruggendo la F1. Niente di meglio quindi che ricordare i vecchi tempi, quelli in cui tutti sgranavano gli occhi davanti alle gesta impossibili di Schumacher. Ma qual era il segreto di questo straordinario pilota poi ribattezzato il cannibale? Ce lo racconta Eddie Irvine, oggi affermato uomo d'affari e assiduo frequantatore di locali alla moda con risse annesse, ma una volta fedele compagno di squadra di sua maestà Schumi.

"Stavo per iniziare la stagione del 1996 - racconta a V-Zine, il magazine della Shell - con una macchina che era un mezzo rottame. Cadeva a pezzi. Di mattina si andava a Fiorano per le prove alle 8, la pista era fredda e le gomme erano nuove, così mi dicevo, la macchina non è tanto male. Poi si verificava un guasto e passavamo la giornata a riparalo. La temperatura della pista intanto saliva, poi scendeva: quando alla fine della giornata si usciva per l'ultima corsa la macchina era di nuovo ok. Ma un giorno che l'avevamo sistemata entro l'ora di pranzo e io sono uscito in pista mentre faceva caldo ho capito che era impossibile guidarla. Era l'antenata spirituale della Jaguar R2, la peggiore F1 che io abbia mai guidato. Eppure Schumi con quella macchina ci vinse tre gare e partì in pole quattro volte".

Ecco la grandezza di Michael. E Irvine lo spiega ancora: "Quella macchina andava bene per tre giri, poi le gomme posteriori erano distrutte. Michael fu sensazionale quell'anno. Eravamo pieni di ammirazione per quello che riusciva a fare con quella macchina. Aveva la capacità di risolvere i problemi. Era anche bravissimo nello sviluppo del motore. Io facevo pena. Ma in fatto di gomme, telaio e aerodinamica direi che era il peggiore con cui abbia mai lavorato. Per il resto, però, era bravissimo. In gara non avevi scampo."

Il figlio di un concessionario d'auto dell'Irlanda del Nord, si sa, ha sempre amato paralare chiaro e ora che non ha più rapporti con le corse non si lascia pregare per raccontare i segreti di quel mondo.

"Le prime Ferrari erano tremende e lui le padroneggiava alla perfezione. Berger andò alla Benetton dopo Michael e ne distrusse due. Alesi ne distrusse un'altra: nessuno riusciva a guidarle, mentre Michael era riuscito a vincere con quelle il campionato del mondo del 1995... Ma quando la manovrabilità delle macchine cominciò a migliorare, il talento di Michael fu meno determinante. Alla fine della sua carriera le Ferrari erano talmente manovrabili che persino Felipe Massa riusciva a batterlo".

Eddie lasciò la F1 nel 2002 dicendo "non pago per correre" e oggi ha una grande società di software, una di navigazione, ha un centro sportivo gigantesco, una squadra di calcio e continua ad essere uno degli operatori di Borsa più quotati del mondo. Insomma un personaggio da film che nel 1999 per soli due punti perse il titolo mondiale, ma solo perché Schumi si ruppe una gamba in un terribile incidente.

Come andò? Ecco una rivelazione velenosa: "Sapevamo che la nostra macchina non era buona come la McLaren. E non appena Michael uscì di scena la Ferrari capì di aver perso l'elemento determinante. Così smise di fare ricerca sulla macchina di quell'anno. E inizò a sviluppare quella dell'anno successivo, che infatti sarebbe stata molto buona. Dal punto di vista della Ferrari era tutto logico. Quello che mi ha veramente seccato è stato continuare a correre per i collaudi quando non c'era niente da collaudare. Era solo un'operazione di relazioni pubbliche, così davano l'impressione di aiutare Irvine a vincere il mondiale".

Ma Irvine alla Ferrari deve molto. Soprattutto una "fornitura maxi" di donne, una sua vera mania. Eddie non lo nasconde e ci scherza su (famosa la sua battuta su Pamela Anderson, una delle sue tante ex: "la ragazza più divertente con cui sia mai stato"). "Mettiamola così - spiega - su questo fronte sono stato molto fortunato perché ci sono solo due piloti Ferrari di F1. E l'altro era Michael Schumacher (fedelissimo alla moglie Corinna e concentrato solo sulle corse). Ho fatto esperienza molto in fretta...".


Saro' moolto piu' breve di te , xche' mi soffermo al momento solo sul fatto che metti Hakkinen allo stesso piano di quel poco di buono di Villeneuve , scusa ma questa è veramente pesante da digerire ,io gia' detestavo Villeneuve per il suo penoso stile di guida , poi tu cosa fai? Mi metti Hakkinen sullo stesso piano ??  Counque....come si dice solitamente.......rispetto ma non condivido.  :-)


McNIK
Citazione di: jimcoxe il 15 Novembre 2009, 17:21:24
Reintervengo  in  questa  discussione  relativa  ad  uno  dei  piloti  dei  quali  conservo  bellissimi  ricordi , avendo  vinto  due  mondiali  con  la  McLaren .
Mi  dispiace  avere  urtato  la  sensibilità  di  qualcuno  non  avendolo  accostato  ai  grandi .
In  effetti  io  per  grandi  intendo  i  vari  Prost , Senna, Schumi , Fangio, Clark  e  Lauda .
Mansell, Hakkinen  e  Villeneuve  li  metto  un  gradino  sotto .

Per  quanto  riguarda  il  fatto  che  la  Ferrari  nel  99  bloccò  lo  sviluppo  a  metà  stagione  mi  sono  rifatto  ad  una  recente  intervista  di  Irvine . Del  resto  il  nord irlandese   stava  per  lasciare  la  Ferrari  e , in  ogni  caso , non  aveva  il  talento  di  collaudatore  di  Schumi .
La  vicenda  dei  deflettori  della  Malesia  a  mio  parere  poco  ha  a  che  vedere  con  un  progetto  di  sviluppo  vero  e  proprio .
Copio  e  incollo  l' intervista  di  Irvine .

F1
Irvine: "La Ferrari era un bidone,
ma Schumi vinceva le gare"
L'ex compagno di squadra di Michael a ruota libera sul suo passato a Maranello. "Alla fine le Rosse erano talmente facili da guidare che il talento del tedesco era sprecato. Persino Massa qualche volta riusciva a batterlo..." di VINCENZO BORGOMEO
Irvine: "La Ferrari era un bidone, ma Schumi vinceva le gare"

   

Minacce, insulti, cause legali: la lotta fra i team e la Federazione internazionale capitanata da Mosley sta distruggendo la F1. Niente di meglio quindi che ricordare i vecchi tempi, quelli in cui tutti sgranavano gli occhi davanti alle gesta impossibili di Schumacher. Ma qual era il segreto di questo straordinario pilota poi ribattezzato il cannibale? Ce lo racconta Eddie Irvine, oggi affermato uomo d'affari e assiduo frequantatore di locali alla moda con risse annesse, ma una volta fedele compagno di squadra di sua maestà Schumi.

"Stavo per iniziare la stagione del 1996 - racconta a V-Zine, il magazine della Shell - con una macchina che era un mezzo rottame. Cadeva a pezzi. Di mattina si andava a Fiorano per le prove alle 8, la pista era fredda e le gomme erano nuove, così mi dicevo, la macchina non è tanto male. Poi si verificava un guasto e passavamo la giornata a riparalo. La temperatura della pista intanto saliva, poi scendeva: quando alla fine della giornata si usciva per l'ultima corsa la macchina era di nuovo ok. Ma un giorno che l'avevamo sistemata entro l'ora di pranzo e io sono uscito in pista mentre faceva caldo ho capito che era impossibile guidarla. Era l'antenata spirituale della Jaguar R2, la peggiore F1 che io abbia mai guidato. Eppure Schumi con quella macchina ci vinse tre gare e partì in pole quattro volte".

Ecco la grandezza di Michael. E Irvine lo spiega ancora: "Quella macchina andava bene per tre giri, poi le gomme posteriori erano distrutte. Michael fu sensazionale quell'anno. Eravamo pieni di ammirazione per quello che riusciva a fare con quella macchina. Aveva la capacità di risolvere i problemi. Era anche bravissimo nello sviluppo del motore. Io facevo pena. Ma in fatto di gomme, telaio e aerodinamica direi che era il peggiore con cui abbia mai lavorato. Per il resto, però, era bravissimo. In gara non avevi scampo."

Il figlio di un concessionario d'auto dell'Irlanda del Nord, si sa, ha sempre amato paralare chiaro e ora che non ha più rapporti con le corse non si lascia pregare per raccontare i segreti di quel mondo.

"Le prime Ferrari erano tremende e lui le padroneggiava alla perfezione. Berger andò alla Benetton dopo Michael e ne distrusse due. Alesi ne distrusse un'altra: nessuno riusciva a guidarle, mentre Michael era riuscito a vincere con quelle il campionato del mondo del 1995... Ma quando la manovrabilità delle macchine cominciò a migliorare, il talento di Michael fu meno determinante. Alla fine della sua carriera le Ferrari erano talmente manovrabili che persino Felipe Massa riusciva a batterlo".

Eddie lasciò la F1 nel 2002 dicendo "non pago per correre" e oggi ha una grande società di software, una di navigazione, ha un centro sportivo gigantesco, una squadra di calcio e continua ad essere uno degli operatori di Borsa più quotati del mondo. Insomma un personaggio da film che nel 1999 per soli due punti perse il titolo mondiale, ma solo perché Schumi si ruppe una gamba in un terribile incidente.

Come andò? Ecco una rivelazione velenosa: "Sapevamo che la nostra macchina non era buona come la McLaren. E non appena Michael uscì di scena la Ferrari capì di aver perso l'elemento determinante. Così smise di fare ricerca sulla macchina di quell'anno. E inizò a sviluppare quella dell'anno successivo, che infatti sarebbe stata molto buona. Dal punto di vista della Ferrari era tutto logico. Quello che mi ha veramente seccato è stato continuare a correre per i collaudi quando non c'era niente da collaudare. Era solo un'operazione di relazioni pubbliche, così davano l'impressione di aiutare Irvine a vincere il mondiale".

Ma Irvine alla Ferrari deve molto. Soprattutto una "fornitura maxi" di donne, una sua vera mania. Eddie non lo nasconde e ci scherza su (famosa la sua battuta su Pamela Anderson, una delle sue tante ex: "la ragazza più divertente con cui sia mai stato"). "Mettiamola così - spiega - su questo fronte sono stato molto fortunato perché ci sono solo due piloti Ferrari di F1. E l'altro era Michael Schumacher (fedelissimo alla moglie Corinna e concentrato solo sulle corse). Ho fatto esperienza molto in fretta...".


Ecco...adesso che ho letto il resto del tuo post, sono fermamente convinto che tu sei ferrarista.  :-)

Lo  dici  proprio  a  uno  che  detesta  la  Ferrari .
Non riesco a stabilire se è maggiore l' ammirazione che avevo e che ho per Prost , oppure quella che nutro nei confronti di paddock75 ( che ormai considero " Il professore del professore " ) .
Jimcox

McNIK
Citazione di: jimcoxe il 15 Novembre 2009, 17:44:18
Lo  dici  proprio  a  uno  che  detesta  la  Ferrari .

Non preoccuparti che se  simpatizzavi x la ferrari ,non ci sarebbe  stato nessun problema ,comunque cambiando leggermente discorso.........mettere Hakkinen al pari di quel coso......Villeneuve ....