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https://www.youtube.com/watch?v=irFobUEKQE0&feature=youtu.be

Buona festa di OgnisSanto

Alla fine del video c'è la benedizione del Santo Mika
Fare prima di dire.


DICHIARAZIONI UFFICIALI POST GP DEL GIAPPONE 1999

Hakkinen
La partenza è sempre difficile qui a Suzuka perché è in discesa. Sapevo di poter fare bene ed ero molto fiducioso. Quando le luci si sono spente, mi sono subito reso conto di avere un vantaggio su Michael (Schumacher) e nel momento in cui sono passato alla seconda marcia ero già in testa con una lunghezza di macchina di vantaggio. A quel punto sapevo che tutto quello che dovevo fare era mantenere quella posizione. Per tutta la durata della gara non ho avuto particolari problemi e sono stato in grado di mantenere il divario su Michael per tutto il tempo, quanto volevo.
Questa sensazione è diversa dalla vittoria del primo campionato. Quest'anno è stato molto difficile, sin dall'inizio della stagione abbiamo avuto piccoli problemi. All'inizio dell'anno abbiamo perso molti punti, quindi decidere il campionato nell'ultimo Gran Premio è stato snervante e non lo consiglio a nessuno.

Coulthard
È stata una buona giornata per la squadra e penso che l'uomo giusto abbia vinto il campionato del mondo quest'anno.

Ron Dennis
Un weekend quasi perfetto. Mika merita questo risultato: è stata una delle sue migliori gare, se non la migliore. David ha dovuto esercitare la massima pressione sulla concorrenza e, nel farlo, ha commesso un errore, che può capitare a chiunque. È stato prudente ritirare l'auto poiché aveva sviluppato un difetto che rendeva molto difficile la guida.
L'importante è che, nelle circostanze più difficili, la squadra ha eccelso ed entrambi i piloti hanno fatto esattamente quello che era stato chiesto loro. E mentre siamo qui in Giappone a goderci il nostro successo, dobbiamo ricordare che, senza tutti gli sforzi all'interno della McLaren, sarebbe stato impossibile riuscire in questo risultato. Ben fatto a tutti.


fonte: mclaren.com
traduzione a cura di MondoMcLaren

Che bellezza leggere queste interviste.

As I've always said, McLaren exists to win, and win we will.
RON DENNIS

Per chi conosce l'inglese è appena uscito una puntata del podcast della F1 con ospite il Divino. Più di un'ora e mezza di conversazione!

https://www.formula1.com/en/latest/article.mika-hakkinen-on-schumacher-senna-and-recovery-from-injury.2zEa2QqAn1GHG4pUV23pTO.html
One Team, One Dream; McLaren Forever
Se trovi qualcosa che ti piace non permettere mai a nessuno di dirti che è sbagliato.

W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE



Foto presa da Reparto Corse,  un mitico gruppo Facebook
Fare prima di dire.


#1252
In questa nuova rubrica di FormulaPassion.it andremo a scoprire le coppie più longeve della storia del Circus; sesta puntata dedicata al duo McLaren di fine anni '90


La seconda coppia più longeva della storia della Formula 1 è quella composta da Mika Hakkinen e David Coulthard, affiancati in McLaren per ben 99 Gran Premi tra il 1996 ed il 2001. I due sono diventati l’emblema del team di Woking tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo millennio, traghettando le allora frecce d’argento motorizzate Mercedes dagli ultimi anni dell’era Williams, al proprio biennio di trionfi, per poi cedere lo scettro del comando alla Ferrari di Michael Schumacher. La coppia nasce dall’addio al team di Grove di David Coulthard, che viene affiancato da Ron Dennis a Mika Hakkinen, dopo aver visto sfumare il sogno di creare un dream team composto dal finlandese e Kaiser Schumi.





Nel 1996 arriva anche la motorizzazione Mercedes, sebbene il primo anno la colorazione si mantenga bianco-rossa in ossequio allo sponsor Marlboro. Hakkinen era stato capace di far soffrire Ayrton Senna ma, reduce dal terrificante impatto di Adelaide 1995 che lo costrinse anche ad alcuni giorni di coma, il suo testa a testa con il compagno scozzese è stato meno scontato di quanto possa apparire a posteriori. In sei stagioni insieme Hakkinen ha concluso il campionato con più punti di Coulthard per quattro volte, venendo battuto nel 1997 e nel 2001, sua ultima stagione in Formula 1. Fu l’ex pilota Williams, tra i due, a centrare il primo successo con il team di Woking, nella gara d’apertura del 1997, bissando poi quella vittoria con il trionfo a Monza. Hakkinen invece dovette aspettare l’ultima gara dell’anno ed un discusso team order di Ron Dennis per imporsi a Jerez, nel giorno del titolo vinto da Jacques Villeneuve.





Il triennio d’oro del finlandese volante è stato tra il 1998 ed il 2000 quando il binomio McLaren-Mercedes si issò ai vertici del motorsport mondiale. Due titoli vinti per Hakkinen ed un terzo perso a vantaggio di Michael Schumacher per il rotto della cuffia ed anche a causa dell’affidabilità non impeccabile della sua monoposto. Stagioni quelle in cui il nativo di Vantaa ebbe nettamente la meglio sul compagno di box nonostante un team che, rispetto ai diretti concorrenti, non lo favorì mai troppo con i giochi di scuderia. Spesso infatti a Coulthard fu concesso di correre alla pari almeno fino a che la matematica non avesse decretato la fine delle sue speranze iridate. Famigerato, in questo senso, il tamponamento al primo giro del GP d’Austria 1999, con Coulthard nelle vesti dell’inopinato speronatore.





Una delle poche eccezioni, in merito ai team order, fu il GP d’Australia 1998, quando però il team rimediò ad una incomprensione che aveva costretto Hakkinen ad una inutile sosta aggiuntiva. La parità di podi ottenuti testimonia l’alto livello tenuto da entrambi nel corso dei sei anni trascorsi insieme, anche se va detto che Coulthard beneficiò di un 2001 in cui Hakkinen non era più ai giusti livelli di motivazione. Il numero doppio di vittorie centrato dal finlandese evidenzia però chi fosse il più talentuoso quando contava. Dove la differenza risulta netta è nel giro di qualifica. Al sabato Hakkinen era semplicemente insuperabile, tanto da aver sempre avuto la meglio nei testa a testa stagionali.


McLaren (1996-2001)
GP da compagni: 99
Qualifiche   
Hakkinen: 68      Coulthard: 31
Gara
Hakkinen: 28      Coulthard: 20
Pole position   
Hakkinen: 26      Coulthard: 7
Podi   
Hakkinen: 42      Coulthard: 42
Vittorie   
Hakkinen: 20      Coulthard: 10
Punti   
Hakkinen: 360   Coulthard: 296
Titoli mondiali   
Hakkinen: 2    Coulthard: 0


fonte: formulapassion.it

Da bambino erano poche le cose sicure: la scuola, i compiti, le interrogazioni e la coppia di piloti della Mclaren
Solo chi non capisce un c***o di F1 poteva pensare "Che spettacolo! Si giocano all'ultimo giro il mondiale!", perché non si giocavano un c***o! Uno aveva una gomma di tre secondi più veloce

M. Bobbi

Lungo OT sulla vittoria a Monza di David Coulthard.

Ho iniziato ad andare ai gran premi nel '97 con i primi risparmi e la mia prima macchina.
In realtà la trasferta doveva essere fatta con il treno ma davanti alla biglietteria delle ferrovia ci spararono una cifra enorme e allora dissi al mio amico  che saremmo andati in macchina, e siamo partiti con la mia Polo mille, andate e ritorno 1400 chilometri.
Non avevo il biglietto del circuito e partimmo all'avventura, prima non c'era internet e telefonini di aiuto.
Viaggio di andata tutta una tirata, arrivammo in una parte dell'autodromo di Monza dove ci eravamo dati appuntamento con i miei cugini che arrivavano dalla Svizzera con la BMW 735 del loro professore di...non mi ricordo, ma ad averceli dei professori così sarebbe stato un sogno.
Insomma, appena arrivati ci si avvicina un tipo che ci dice di farci entrare dentro il circuito con solo 20mila lire, perchè lui ha 3 pass, uno per lui e 2 per chi vuole entrare, ci li mette al polso e ci accompagna a coppie dentro il circuito, eravamo 7 persone ; questo tizio fece il corriere tutto il giorno immagino. Entrammo alle 13.30.
Mi sono visto tutta la gara in una posizione comoda  a bordo pista, poi ci spostammo verso il traguardo salendo dal ponte del traguardo appena dopo la parabolica come 2 scalatori, e stavamo sul rettilineo principale.
Il primo in classifica era Alesi seguito da Coulthard, ma quando li vedevi passare era tutti attaccati, i primi 6 racchiusi in 10 secondi, tant'è che se  passavano i primi 2 e mi rigiravo verso destra vedevo la Ferrari di Schumacher che pensavo fosse terzo ma lo speaker diceva sesto, questo effetto si creava appunto perchè terzo, quarto e quinto erano attaccati in scia.
Anche Coulthard era in scia ad Alesi ma il sorpasso lo fece al pit stop grazie alla velocità dei nostri meccanici che furono un secondo più veloci di quelli Benetton.
Inutile dirvi che alla vittoria di David Coulthard io scavalcai l'impossibile per stare sotto al podio.
Ecco questo fu il mio battesimo della formula1, non ci ero mai stato e fu un giorno memorabile proprio perchè vinse una McLaren e in Italia.
Fare prima di dire.


#1255

GP Giappone 1992

La fotografia può essere ingrandita.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Citazione di: Elio11 il 17 Aprile 2020, 22:00:04

GP Giappone 1992

La fotografia può essere ingrandita.

Gara molto sfortunata, Mansell e Hakkinen, che era tra i primi, ruppero il motore quasi in contemporanea.
La Lotus andava molto bene quell'anno (finì quinta in classifica costruttori dietro alla Ferrari). Poteva starci un altro bel risultato.


"We make history – you only write about it" - Ron Dennis

Hakkinen: "Senza Keke Rosberg non sarei arrivato in F1"

Nel corso della storia della Formula 1 sono stati pochi i campioni capaci di guadagnarsi il rispetto anche dei propri più diretti concorrenti, oltre che dei tifosi avversari. Uno di questi sicuramente è stato Mika Hakkinen, due volte campione del mondo (1998, 1999) e protagonista con Michael Schumacher di una delle più grandi rivalità nella storia di questo sport. Il pilota finlandese ex McLaren è da tempo protagonista di un appuntamento fisso in podcast sul sito Unibet.com e nell'ultima puntata ha raccontato del suo avvento nel mondo del Circus, favorito in particolare dall'incontro con quello che prima di lui era l'unico campione di F1 che il suo paese avesse mai avuto: Keke Rosberg.
"I media seguivano Keke quando correva in Formula 1, ma ovviamente non erano così attivi come lo sono ora – ha raccontato Hakkinen – io l'ho incontrato per la prima volta nel 1986 in Italia, a Jesolo, quando gareggiavo nei kart. Era arrivato lì in elicottero con Stefan Johansson e per noi ragazzi era una cosa molto f*ga. Questo mi motivò ancora di più, pensavo che anche io avrei voluto avere l'elicottero, atterrare dove volevo ed essere un pilota di F1″. Sogno realizzato proprio grazie all'appoggio dell'ex pilota di Williams e McLaren, che successivamente iniziò a curare direttamente gli interessi di Hakkinen: "Qualche anno dopo lui divenne il mio manager. All'inizio non voleva; era impegnato con altri piloti e non aveva tempo anche per me. Senza Keke non penso che sarei riuscito ad arrivare in F1 – ha concluso Mika – lui aveva i suoi contatti essendo stato campione del mondo".

https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/hakkinen-senza-keke-rosberg-non-sarei-arrivato-in-f1-mclaren-schumacher-492688.html
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

W la McLaren!!!
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Già fatto ma Lauda è molto davanti.