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I piloti della McLaren indosseranno Hitoe, una maglietta realizzata con tessuti innovativi che contengono un polimero elettro-conduttore: i "wereable device" (dispositivi tecnologici indossabili) monitorano l'attività degli atleti durante le gare, misurando il battito cardiaco, l'intervallo di respirazione e l'attività muscolare. Evidenziano anche squilibri chimici ed elettrolitici, come la sudorazione o l'acidità della pelle, restituendo, infine, i dati sotto forma di elettrocardiogramma ed elettromiogramma alle piattaforme correlate.

Il progetto è targato Ntt Data, colosso giapponese del mercato mondiale della Consulenza e dei Servizi IT: nella sede di Cosenza, in Calabria, elabora la tecnologia sviluppata a Tokyo, coniugando hi-tech e fitness, virtuale e reale, smart object e machine learning, agricoltura di precisione e protezione del territorio, scienze della vita e sicurezza sul lavoro. E in nome dell'Internet of things assume centinaia di giovani al Sud.
L'accordo con la scuderia di Formula 1 è stato sottoscritto lo scorso luglio, dopo i test eseguiti sul pilota Tony Kanan della Ganassi Racing, a Indianapolis, di cui la company nipponica è sponsor. Sullo storico circuito ovale di Formula Indy, insieme alla telemetria meccanica è stata considerata per la prima volta quella biologica: non solo lo stato delle centraline, del motore, delle gomme, dei freni, dunque, ma anche parametri e informazioni, trasmesse ai box, rilevati dai sensori tessili di Hitoe: ritmo cardiaco, sudorazione, postura e tensione muscolare dei piloti. Una serie di dati utili anche per programmare gli allenamenti.

La tshirt è già in vendita in Giappone (disponibile su Runtastic), ma Nttdata sta individuando canali commerciali e produttivi in Italia e in Europa. Nel frattempo amplia le applicazioni del wearable (sensori, micro-computer, smartwatch e occhiali a realtà aumentata) : «Riteniamo che l'utilizzo di Hitoe possa essere fondamentale per chi lavora in siti difficili – spiega Giorgio Scarpelli responsabile dell'Innovazione di Nttdata Italia – Pensiamo, ad esempio, a chi svolge attività su piattaforme petrolifere, nelle centrali elettriche o alle forze dell'ordine durante particolari missioni, e che trovandosi in condizioni di difficoltà non possa neanche mandare un allarme. In questo caso Hitoe, integrato a uno smartwatch, rileva i parametri vitali e localizza la persona. Riesce addirittura a capire se è caduta e può rialzarsi, allertando la centrale operativa per l'organizzazione del soccorso».

Migliorare la qualità della vita è la filosofia. Creare nuove relazioni tra tecnologia ed emozioni. Come fa Sota, un piccolo robot interattivo, figlio di prototipi giapponesi, usato per l'assistenza agli anziani. E che ha dato il via a nuove ricerche nel campo dell'eHealth: «Possiamo monitorare lo stato di salute delle persone nei loro ambienti domestici – aggiunge il manager di Nttdata – sviluppando l'intelligenza artificiale di oggetti di uso quotidiano, rendendoli più autonomi, più fluidi nel linguaggio, più capaci di comunicare all'esterno». E gli scenari si moltiplicano: nel retail la realtà virtuale e immersiva sta facendo una rivoluzione. «Presto – annuncia Scarpelli – misureremo gli abiti sui nostri Avatar».


fonte: il sole24ore.com