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Analisi Mediobanca sul possibile accordo McLaren Apple

Ferrari in rialzo oggi a 44,36 euro (+1,30%) dopo la notizia di ieri pomeriggio pubblicata dal Financial Times secondo la quale Apple è in trattative per investire in McLaren. Secondo gli analisti di Mediobanca  Securities (rating outperform, target price 50 euro sul titolo) se l'operazione andasse in porto, sarebbero due gli effetti positivi per Ferrari .

Il primo: McLaren non sarebbe più focalizzato nel mercato delle macchine di lusso sportive con l'effetto di fare meno concorrenza diretta al Cavallino rampante. Il secondo: la valutazione di Mc Laren (si parla di 1-1,5 miliardi di sterline per il 100% della società) farebbe risultare Ferrari  a buon mercato.

Ma come arriva Mediobanca  a queste conclusioni?

Gli analisti partono dalla considerazione che non è chiaro se Apple intenda entrare nella holding del gruppo (McLaren Group) o se invece nella sua divisione tecnologica (McLaren Applied Technologies). Apple di recente ha smantellato parte del suo team sul progetto di auto senza conducente e l'interesse per McLaren può esserne il motivo, visto che l'esperienza di Tesla dimostra come le società tech sono semplicememente aziende di tecnologia, quindi molto forti nel software, ma che mancano della necessaria esperienza nella produzione di auto.

Apple potrebbe quindi utilizzare la tecnologia McLaren, ampiamente conosciuta nel settore come centro di eccellenza, visto che vende i propri servizi a terzi come Pininfarina , Giugiaro e Porsche.

McLaren Group Limited è una holding che controlla attività complementari come McLaren Racing, McLaren Marketing, McLaren Applied Technologies, il team McLaren e Absolute Taste. Nella relazione annuale del 2013, in riferimento alla divisione Applied Technologies, il presidente scriveva che "attirando nuovi capitali e partners commerciali, McLaren Technologies sarà in grado di accelerare la sua potenzialità di crescita, e, a sua volta, ampliare e arricchire il modello di business dell'intero gruppo McLaren".

Mediobanca crede che Apple sia più interessata a investire in McLaren Applied Technologies o in un takeover completo di questa unità, ma la strategia di McLaren non si adatta bene alla cessione di unità singole. Quindi molto probabilmente i colloqui vertono su una partnership con la divisione Applied Technologies, oppure su una partecipazione nel gruppo McLaren. Il prezzo è ovviamente un fattore fondamentale, ricorda Mediobanca .

E quindi di che multipli si parla? Il Financial Times parla di un valore compreso tra 1 miliardo e 1,5 miliardi di sterline per il 100% della società. Mclaren ha riportato nel 2014 ricavi pari a 450 milioni di sterline, quindi tra 2 e 3 volte il multiplo Eneterprise Value/vendite e solo un modesto profitto operativo, oltre che una perdita ante imposte di 22,6 milioni di sterline.

Gli azionisti del gruppo McLaren sono oggi il fondo di investimento del Regno del Bahrain (Bahrain Mumtalakat) col 55%, TAG Group con l'11% e Ron Dennis col 10%. Secondo Mediobanca , con la vendita di sole 1.654 vetture, McLaren è al di sotto del breakeven point per i produttori di auto sportive di lusso, che dovrebbe essere per gli analisti poco oltre le 3.000 unità.

A questo punto Mediobanca  conclude il ragionamento scrivendo che se alla fine l'operazione si chiuderà (in qualsiasi forma), McLaren non sarà più focalizzata sulle auto sportive di lusso, diventando un concorrente molto meno pericoloso per la Ferrari .

In secondo luogo, la valutazione su McLaren rende Ferrari  appetibile sotto l'aspetto economico: la società italiana tratta a 2,6 volte il multiplo atteso nel 2017 Enterprise value/vendite "ma è immensamente più redditizia e vanta un marchio molto più forte", recita Mediobanca .

La valutazione è incomparabile quando si tratta di rapporto P/E, "considerato che McLaren sta perdendo soldi e non abbiamo dati sufficienti per calcolare il rendimento sul capitale, dove Ferrari  ha un Roce del 48%, ma sarebbe superiore se l'avviamento fosse stornato".

http://www.milanofinanza.it/news/mediobanca-ferrari-vale-molto-piu-di-mclaren-201609221113385008
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Ma quindi l'articolo servirebbe per dire quello che accadrebbe alla Ferrari, ma non dice ciò che accadrebbe alla McLaren (economicamente)?

"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

Si, stando a questo articolo sembra che il nostro bilancio sia stato in perdita (2014), bisognerebbe legger quello 2015 per vedere l'andamento.

Chi ha fatto l'articolo, in parole povere, si auspica che Apple diventi partner di Ferrari, non di McLaren, perché così posta la questione sembra quasi che da un punto di vista meramente economico sia una follia comprare la Mecca quando allo stesso prezzo potrebbe venir via la Ferrari che genererebbe però utili ben maggiori con un nome più pesante sul mercato. Forse non viene considerato che magari Apple (se è davvero così) è interessata all'eccellenza tecnologica del marchio inglese e non al marchio e ai profitti in sé. Non si sta parlando di fare un investimento economico (nel qual caso, sarebbe meglio Ferrari), si sta parlando di fare un investimento tecnologico.
Ho iniziato tifando un pilota, ora tifo una squadra.

Apple non vuole McLaren Racing ma McLaren Applied Technologies
Ha fatto molto parlare l'indiscrezione di questa settimana secondo la quale Apple sarebbe interessata alla McLaren. La scuderia automobilistica ha smentito la voce ma il sito TechCrunch ritorna sulla questione e spiega che Cupertino non è interessata a McLaren Racing Limited ma a McLaren Applied Technologies, azienda parte del McLaren Group, holding che comprende anche le società McLaren Automotive (produzione vetture stradali), McLaren Electronic Systems (componenti elettroniche fornite anche ad altre case nel Campionato Mondiale Rally), McLaren Marketing e Absolute Taste (catering).

McLaren Applied Technologies (MAT), la divisione tecnologica della holding, da cinque anni mette a disposizione conoscenze e competenze nate nel mondo dell'industria delle corse applicandole non solo a questo settore ma in tutti i settori possibili e immaginabili. Tra le cose progettate dal MAT: sistemi di monitoraggio della salute, un sistema di scheduling per l'aeroporto di Heathrow in grado di ridurre i ritardi dei voli, meccanismi che, esaminando insiemi di dati, consentono di ridurre le spese legate alle attività estrattive dei trivellatori di petrolio e gas, sistemi per velocizzare i trial clinici delle case farmaceutiche e ridurre le fasi di inattività degli stabilimenti di produzione.

Al centro di tutto sensori e tecnologie avanzate di misurazione, fondamentali per monitorare vari parametri di un'auto da corsa (e del pilota) in tempo reale, elementi sfruttati nei processi decisionali. Il MAT da anni ha sviluppato simulatori VR per i piloti, inclusi sistemi per motociclisti in grado di leggere vari parametri in tempo reale. Ha anche creato dei sistemi di log per la squadra nazionale inglese di rugby (anche questi possono leggere dati in tempo reale) in grado, ad esempio, di determinare distanze, modalità di tiro, possibilità d'infortunio, ecc.

Geoff McGrath, chief innovation officer del gruppo, ha messo insieme un team con un enorme know-how, di forte intesse per tantissimi settori. Tra le tante cose inventate dal gruppo, c'è anche un simulatore che gestisce complessi modelli digitali di varie tipologie di vetture, tenendo conto di tutte le componenti, da quelle meccaniche a quelle aerodinamiche. Il sistema elabora dati letti in tempo reale da sensori installati a bordo di una vettura trasmettendo dati a un software che simula il più possibile la realtà. Tra i vantaggi di questo sistema la possibilità di capire all'istante cosa succede esattamente in un veicolo, anche mentre la vettura è in movimento, dando la possibilità di intervenire all'istante. Questa e altre tecnologie avrebbero attirato l'interesse di Apple. Per fare cosa non è chiaro. Qualcuno dice che il progetto Apple Car è stato abbandonato, altri dicono che è stato sconvolto, ripensato, diretto verso nuovi lidi. Se la Mela è davvero interessata alle auto, la divisione McLaren adocchiata sembra molto promettente. La strada da percorrere, è proprio il caso di dirlo, è lunga ma il team che sviluppa le tecnologie di Formula è composto da persone caparbie e in grado di guardare al futuro da punti di vista diversi, quelle ostinate e cocciute che tanto piacciono ad Apple.



Read more at http://www.macitynet.it/apple-non-vuole-mclaren-racing-mclaren-applied-technologies/#6Kh12lIt4kyUr8Ly.99
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE

Pare che non metteranno mano al reparto racing, allora... meno male

Speriamo, ma io delle multinazionali non mi fido
Solo chi non capisce un c***o di F1 poteva pensare "Che spettacolo! Si giocano all'ultimo giro il mondiale!", perché non si giocavano un c***o! Uno aveva una gomma di tre secondi più veloce

M. Bobbi