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Il mondiale del 1983 fu, forse, il mondiale pi? spettacolare e combattuto della storia della Formula 1 tra Nelson Piquet (Brabham), Alain Prost (Renault) Ed il duo Ferrarista (Ren? Arnoux e Patrick Tambay).
Fu il primo mondiale dopo l'abolizione delle Wing Car, dopo i fatti del 1982 (morte di Villeneuve e Paletti e grave ferimento di Pironi).




La stagione si apr? in Brasile con una mezza sorpresa. Tutti si attendevano un facile predominio dei motori turbo, almeno nelle prove. Invece fu il campione del mondo 1982, Keke Rosberg, ad ottenre la pole, con una Williams ancora motorizzata Cosworth. In gara sar? Nelson Piquet e la sua Brabham-BMW a vincere, anche facilmente. Secondo Rosberg, ma squalificato per una irregolarit? commessa ai box. La cosa curiosa ? che la federazione decise di non assegnare il secondo posto.

Il tracciato cittadino di Long Beach in California, si addice maggiormente alle capacit? dei motori a pressione atmosferica; Rosberg ? nuovamente in pole, ma durante la corsa non pu? nulla sulle due McLaren di John Watson e Niki Lauda. Partiti rispettivamente 22esimo e 23esimo saranno autori di una gara incredibile, tanto che resta tutt'ora quale record di partenza pi? arretrata per un vincitore di gran premio. In prova per? ? da dire che erano stati penalizzati da pneumatici poco adatti alla loro vettura.

Sul veloce circuito Paul Ricard i turbo possono riprendere il loro dominio. Vince Alain Prost, secondo Nelson Piquet, che si consola col primo posto nella classifica del campionato. Ad Imola ? la volta delle Ferrari con Tambay che supera negli ultimi giri Patrese.

A Monaco, tracciato lento per antonomasia e paragonabile per questo a quello di Long Beach, ci si attendeva il ritorno in grande stile delle vetture spinte dai Cosworth. Questa volta per? nessun exploit dalle McLaren che anzi nemmeno si qualificano, sempre per l'annoso problema della poca performance degli pneumatici da tempo. La gara sar? decisa ancora dalla scelta degli pneumatici per?: infatti la pista umida consiglia i piloti con motore turbo a scegliere gomme da bagnato mentre Rosberg, potendo contare su un pi? docile motore a pressione atmosferica, pot? scegliere le slick. Questa scelta, assieme, alla grande capacit? di controllo della vettura, consentiranno al finlandese di ottenere una bella vittoria.

In Belgio secondo vittoria di Prost, che ottiene anche la testa del campionato. Da segnalare l'ottima prova di De Cesaris (per molti giri in testa) che otterr? anche il giro pi? veloce con una Alfa Romeo sempre pi? competitiva.

A Detroit, altro circuito urbano, i Cosworth tornano a farsi onore. Dopo Watson a Long Beach e Rosberg a Monaco, tocca al pilota italiano Michele Alboreto (gi? vittorioso l'anno precedente a Las Vegas) che s'impose con la Tyrrell.

L'estate fu caratterizzata dal duello tutto francese che oppose Prost al suo ex-co?quipier Ren? Arnoux, risorto dopo un difficile inizio di stagione. Arnoux s'impose in Canada, Prost gli rispose vincendo a Silverstone, Arnoux fece suo il Gran Premio di Germania, Prost quello d'Austria, con Arnoux capace di imporsi pure in Olanda. In campionato, Prost conduceva con 51 punti, seguito da Arnoux con 43 e Piquet a 37.

Il titolo sembra un discorso interamente francese. Bisognava per? fare i conti con il brasiliano Piquet, che grazie ad una Brabham-BMW in grande forma riusc? a fare proprio per la seconda volta, il titolo mondiale. A Monza vince, scatenando anche sospetti sulla conformit? della sua vettura ai regolamenti. La classifica dice a questo punto Prost 51 (costretto all'abbandono nella gara brianzola), Arnoux 49 e Piquet 46. Nel Gran Premio d'Europa a Brands Hatch, Piquet vinse di nuovo, davanti proprio a Prost. Arnoux termin? fuori dalla zona punti, abbandonando quasi definitivamente la sua possibilit? di giocarsi il titolo nell'ultimo gran premio, quello di Kyalami. Con 8 punti da recuperare su Prost, e con Piquet secondo, l'impresa era quasi impossibile.

A Kyalami, le speranze di Arnoux andarono in fumo rapidamente, come il suo motore, nei primi giri della corsa. Anche Prost dovette fare i conti con una Renault poco brillante. Piquet assunse il controllo della gara, e per Prost vi era solo da sperare in qualche problema meccanico del sudamericano. Sar? invece il suo motore Renault a tradirlo. Con i due francesi fuori gara a Piquet bastavano tre punti per garantirsi il titolo. Chiuder? terzo (superato anche da De Cesaris), lasciando la vittoria al suo co?qupier Riccardo Patrese.

Subito dopo la vittoria si scatenarono molte polemiche, perch? si diceva che la benzina con cui la Brabham aveva vinto il titolo fosse irregolare. L'oggetto del contendere era la determinazione del numero di ottano, emersero dei dubbi anche sui metodi di verifica delle benzine e sullo stesso regolamento che ammetteva benzine di diverso tipo per la gare extraeuropee, si veniva al paradosso che nel Gran Premio del Sud Africa le Brabham usassero benzina con numero di ottano superiore alla norma (benzina prodotta SOLO per il team Brabham), ma altri concorrenti usavano benzina avio, ammessa dal regolamento, con numero di ottano ancora magggiore. Alla fine Ecclestone ammise l'uso di benzina irregolare scusandosi con i principali avversari Ferrari e Renault, che non sporsero reclamo permettendo la convalida del titolo.


Classifica Piloti

   1. Nelson Piquet 59 pt.
   2. Alain Prost 57 pt.
   3. Ren? Arnoux 49 pt.
   4. Patrick Tambay 40 pt.
   5. Keke Rosberg 27 pt.

2 punti.......... SOLO per 2 punti......

Fonti: Nikko ( :-)); Wikipedia e GPX

eheh non hai parlato di Zandvoort 83..in pratica Prost butta fuori Piquet  alla Tarzan anche se per sbaglio , poi un giro dopo fa una bo*ata pazzesca ed esce nel tentativo di doppiare una Toleman
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."