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ROMA – L'obiettivo della Federazione internazionale dell'automobile è chiaro: rendere le monoposto di Formula 1, dal 2017 in poi, più veloci di cinque secondi al giro e più impegnative da guidare rispetto a quelle dell'attuale generazione, come chiedono sia i tifosi che gli stessi piloti. Il modo in cui raggiungerlo, però, è ancora tutto da decidere. Per ora siamo al livello delle proposte. Si parla di vetture più larghe (2 metri contro gli attuali 1,8, ovvero le dimensioni in vigore fino al 1997), e più lunghe; con alettoni anteriori più ampi e posteriori molto più bassi. Giusto per farsi una prima idea, ecco le ipotesi grafiche sviluppate dall'esperto Giorgio Piola per la rivista inglese Motor Sport Magazine.

In fondo in fondo...
Ma il vero segreto in grado di aumentare notevolmente la velocità delle vetture starebbe sul fondo. Un diffusore più ampio con una rampa d'uscita più alta, per incrementare di parecchio il carico aerodinamico generato e ridurre le turbolenze nel caso in cui una macchina si ritrovi nella scia di un'altra. Tradotto: rendere i sorpassi molto più facili, anche senza l'utilizzo del Drs. Ma c'è anche chi, come la Red Bull, ha proposto una soluzione ancora più radicale: il ritorno al fondo piatto, un vero e proprio tunnel sulla parte bassa della vettura che non solo aumenterebbe il carico, ma renderebbe anche le prestazioni aerodinamiche dell'anteriore e del posteriore più simili. Questa fu la direzione tecnica intrapresa dalla Formula 1 a partire dalla fine degli anni '70 (poi abbandonata per la velocità eccessiva e pericolosa che le auto stavano raggiungendo) e che tuttora viene utilizzata nella serie cadetta, la GP2.

Risultati sorprendenti
Dopo le ultime, febbrili riunioni dello Strategy Group (il tavolo che riunisce le varie scuderie, incaricato di proporre il nuovo regolamento tecnico), le squadre hanno già iniziato a progettare una prima bozza delle loro monoposto 2017. Sulla base di queste prime previsioni sarà poi presa la decisione definitiva, entro marzo 2016. Le ultime simulazioni lasciano intendere che, se queste proposte venissero confermate, tra due anni avremmo in pista vetture più veloci addirittura di sette secondi al giro rispetto alle attuali, ma con un significativo aumento del consumo di carburante. «Negli ultimi anni la F1 ha ridotto il carico aerodinamico e la velocità, ora è il momento di fare un passo indietro – conferma il team principal della Mercedes Toto Wolff a Formula1.com – Rimetteremo al centro i piloti, dando loro la responsabilità di ciò che fanno in macchina e guidandoli meno dal muretto dei box. Abbiamo tempo fino a febbraio per votare ma penso che la visione sia piuttosto unanime tra le squadre». Resta da definire la situazione delle gomme: i team vorrebbero mantenere i cerchi da 13 pollici e allargare solo il battistrada posteriore. Ma Bernie Ecclestone non ha ancora deciso se il fornitore resterà la Pirelli o sarà invece la Michelin, che si è candidata a sua volta: il gommista italiano pneumatici meno durevoli e quindi più performanti degli attuali, il rivale francese cerchi da 18 ma nessuna spesa per le squadre. Un bel dilemma...



http://motori.diariodelweb.it/motori/articolo/?nid=20150804_345671
W la McLaren!!!
W il Re!
W Ron Dennis!                                                            QUELLO CHE NON TI AMMAZZA, TI RENDE PIU' FORTE