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Torna a parlare Domenicali! Tra Ferrari, Alonso e... Irvine

2 settembre 2014 – Stefano Domenicali torna a parlare a quattro mesi di distanza dalla fine della sua esperienza in Ferrari per far posto a Marco Mattiacci. Lo fa della Festa dell'Unità di Reggio Emilia per Leo Turrini che pubblica la chiacchierata con l'ex D.S. Ferrari sul suo blog Profondo Rosso.

Stefano Domenicali è stato accolto con affetto dal pubblico emiliano, nelle sue terre (è di Imola) l'ex capo della GES ha parlato a ruota libera con Leo Turrini, non potendo non partire da dove era rimasto quattro mesi fa: "Io mi sono assunto le responsabilità di un fallimento" – ha esordito – "Le cose non sono andate come mi aspettavo o come ci aspettavamo, quindi non ha alcun senso per me adesso pontificare".

"Ho le mie idee naturalmente, magari un giorno troverò un amico che le racconterà in un libricino, però non inseguo polemiche... è andata così, non doveva andare così, mi dispiace. Fine delle trasmissioni".

L'ex direttore tecnico non si è certo fermato qui, anzi, ha continuato a parlare di Formula 1 a lungo, toccando molti argomenti. "Della Ferrari dico solo questo [...] non sarebbe male recuperare la serenità all'interno, perché poi abbiamo visto gente in gamba che altrove ha avuto modo di dimostrare il proprio talento".

Il pilota con cui Domenicali ha avuto i rapporti migliori è Michael Schumacher, ascoltando le parole rivolte al quale non è possibile non pensare a un malcelato messaggio ad Alonso – "Lui era formidabile, perché il suo contributo non si esauriva nell'eccezionale talento al volante [...] sapeva essere molto severo, persino spietato, ma fuori era sempre il primo a difendere la squadra".

Ma subito Domenicali, forse rendendosi conto del possibile equivoco, ha continuato difendendo lo spagnolo: "Fernando è una bella persona, lo dico con franchezza [...] magari talvolta una sua parola viene tradotta male, ma non è mai stato negativo nei confronti della squadra, della Ferrari [...] siamo stati sfortunati, se avessimo vinto un paio di titoli nessuno avrebbe potuto contestarli".

"Raikkonen è diversissimo da Fernando" – continua Domenicali – "ma io lo trovo adorabile, Sono orgoglioso di averlo riportato a Maranello, mi dispiace di non aver garantito a lui e a Fernando la macchina che meritavano, però sulle cause del flop non mi voglio esprimere, non ora, non sarebbe giusto".

Archiviato il doloroso capitolo Ferrari, Domenicali ha parlato anche della Formula 1, che continua a seguire con interesse. "Non penso che Ricciardo possa essere il terzo che gode, alla fine il titolo o sarà di Hamilton o di Rosberg, Lewis deve stare attento alla sindrome di Paperino [...] Nico dovrà sopportare sin da Monza una pressione enorme".

"Non chiedere come li avrei gestiti io! La logica mia è chiara: l'interesse del team prevale sempre. [...] Nel 2010 per l'ordine dato a Massa in Germania esisteva una gerarchia determinata il sabato sera, non ci fu nessun colpo basso all'ultimo momento" – continua Domenicali riferendosi alle polemiche seguite al celebre "Fernando is faster than you".

"Per questo mi piaceva Irvine. Eddie era un numero due che sapeva di essere un numero due e da numero due si comportava. Nel 1999 ebbe l'occasione di diventare campione [...] se fosse stato all'altezza delle sue capacità, che non erano poche, il mondiale lo avrebbe portato a casa ma per la prima e credo unica volta nella sua carriera si fece divorare dalla tensione, il sabato notte non chiuse occhio... e non c'erano donne nella sua camera!".

Infine Stefano conclude la bella intervista con Turrini: "Per anni Monza è stata la mia casa, mi hanno invitato ma stavolta penso che resterò lontano dal circuito. Mi manca la Formula Uno? Si un po', è inevitabile. Potevo ottenere di più? Sicuramente ma ho dato tutto quello che avevo. Rimpianti? Alcuni".


Fonte: f1passion.it