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La McLaren guarda alle scuole per ridurre i tempi dei pit stop

15 gennaio 2014 – Nella ipertecnologica Formula 1, la McLaren ha deciso di cercare strade alternative per migliorare le proprie prestazioni dei pit stop. Come? Aprendo un concorso rivolto alle scuole inglesi.

La bella iniziativa verrà realizzata in partnership con GlaxoSmithKline, azienda attiva nel settore sanitario e farmaceutico. Il team di Woking ha annunciato un "Pit Stop Challenge", invitando ragazzi tra gli 11 e i 14 anni a sfruttare le nozioni scientifiche per ridurre il tempo dei pit stop. Ogni aspetto della sosta potrà essere analizzato, dagli aspetti meramente tecnici a quelli umani, come l'alimentazione e il riposo dei meccanici.

Il gruppo vincitore sarà poi invitato a visitare il McLaren Technology Centre di Woking dove potrà assistere dal vivo a una dimostrazione del pit stop.

La McLaren e la GSK collaborano dal 2011 con l'obiettivo di formare il personale tecnico del futuro per la Formula 1, cercando nel frattempo di diffondere l'interesse per la scienza nelle nuove generazioni: "Gli studenti di oggi sono gli scienziati e gli ingegneri di domani", ha spiegato Martin Whitmarsh, Team Principal McLaren. "Dovranno affrontare le sfide del 21° secolo e facendo questo cambieranno il mondo. Ma sfortunatamente sono solo pochi i ragazzi che capiscono quanto interessanti, creativi e vari possano essere i lavori nel campo scientifico e il risultato è che stiamo lasciando che grandi talenti si perdano per strada. Spero che usando la Formula 1 riusciremo a dimostrare che una carriera nella scienza e nell'ingegneria è molto diversa dai vecchi stereotipi e così incoraggiare sempre più giovani a intraprendere questo percorso di studio".

Ma la McLaren si conferma molto presente nel sociale: il ramo tecnologico del Gruppo McLare, la McLaren Applied Technologies (MAT), un centro ambulatoriale a Stowealth e il Campus universitario di Suffolk hanno unito le forze in un progetto guidato da Simplyhealth volto ad affrontare il problema dell'obesità.

L'obiettivo è stimolare ad adottare stili di vita più salutari, mostrando quella che è la relazione tra l'energia assimilata insieme al cibo e quella consumata attraverso l'attività fisica. Per farlo, una tecnologia da Formula 1 come la telemetria verrà applicata a pazienti obesi per monitorare i livelli di attività nel corso di un anno. In tutto questo, il ruolo della MAT è la progettazione, realizzazione e distribuzione di un dispositivo in grado di monitorare i movimenti e le calorie bruciate.

"Non c'è una grande differenza tra come di settimana in settimana noi seguiamo la salute e la prestazione si una macchina da corsa, e quello che i dottori cercano di fare seguendo i loro pazienti", ha spiegato Geoff McGrath, vicepresidente della McLaren Applied Technologies. "Sviluppiamo strumenti che raccolgono, trasmettono e gestiscono un grande quantitativo di dati a ogni gara per capire meglio il comportamento della vettura e diagnosticare qualsiasi cambiamento che va fatto. Stiamo applicando lo stesso approccio a questo studio, ma in questo caso per aiutare a fornire un quadro accurate e dettagliato di quanta energia una persona consuma. L'elemento chiave, qui, è raccogliere dati utili e interpretabili, così che i dottori possano fornire una consulenza su misura ai loro pazienti. Anche se al momento il progetto è su piccola scala, dimostra come sia possibile una collaborazione tra aziende sanitarie e tecnologiche per affrontare i problemi della salute anche in futuro e speriamo che sia solo la prima di molte altre simili collaborazioni"


Fonte: f1passion.it