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MILANO – Giusto o meno che sia, Mark Webber dovrà molto probabilmente rassegnarsi a partire molto indietro nel prossimo GP di Corea, in programma fra poco meno di due settimane. Questo l'effetto del provvedimento che i commissari di gara di Singapore hanno inflitto, a termini di regolamento, al pilota australiano della Red Bull, reo di essere tornato ai box a fine gara, dopo essere stato lasciato a piedi dalla sua vettura, a bordo della Ferrari di Fernando Alonso, che ha gentilmente offerto un passaggio fino "a casa" all'amico e collega.

Una gentilezza che gli steward, capitanati per l'occasione dall'ex pilota Derek Warwick, hanno ricambiato con una penalizzazione di dieci posizioni per Webber sulla griglia di partenza del prossimo gran premio, in quanto già ammonito due volte quest'anno, seppure per motivi diversi, e una ramanzina ad Alonso, la cui fedina penale era invece intonsa. Una decisione che non ha mancato di suscitare polemiche, dato che in passato altri piloti avevano fatto da "autisti" a colleghi rimasti in panne, senza che fossero presi provvedimenti punitivi.

Dal canto loro, i commissari chiamati in causa hanno voluto motivare tale sanzione, adducendo motivi di sicurezza; a essere punito è stato, in sostanza, il fatto che Alonso si sia fermato in mezzo alla pista, per far salire Webber sulla sua Ferrari, subito dopo una curva, restando non visibile ad altri piloti che fossero sopraggiunti successivamente, come in effetti è successo con Raikkonen e le due Mercedes, delle quali Rosberg, in particolare, è passato molto vicino all'australiano. Una dinamica, a dire il vero, confermata da alcuni filmati, ma appare comunque difficile parlare effettivamente di una situazione di pericolo, dato che ci si trovava nel giro d'onore, a fine gara, con le monoposto che viaggiavano a velocità ridotte.

Evidentemente non è stato così per la direzione di gara, come spiegato da Derek Warwick: "Io voglio che la Formula 1 sia divertente, spettacolare, ed è vero che a volte vengono prese decisioni fiscali, ma la sicurezza dei piloti non può essere messa a rischio, e in questo qualcuno avrebbe potuto rimanere ferito. Se il fatto si fosse svolto in maniera più sicura, allora lo avremmo valutato diversamente, ma quello che è accaduto era potenzialmente pericoloso", ha dichiarato l'ex pilota inglese al britannico "The Telegraph".


fonte: 422race.com

Secondo me hanno fatto un'imprudenza gravissima. Gli è andata di lusso! A Webber perché è ancora vivo, e ad alonso perché non ha avuto, di fatto, ripercussioni.

Poteva fermarsi anche di fianco a un aeroporto, ma non ha importanza: il regolamento parla chiaro, nel giro di rientro i piloti non possono rallentare eccessivamente. Lui si è fermato senza esservi costretto, ovvio che scatti la reprimenda.
Webber ha una fila di reprimende che non finisce più (per non parlare delle volte in cui l'ha clamorosamente passata liscia), stavolta gli tocca pagare.

E non mi dispiace neanche un pochino.