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Coulthard: "Voglio vedere gare emozionanti, non processioni!"

David Coulthard analizza l'attuale Formula 1 confrontandola con quella del passato recente ma anche remoto. Lo scozzese non boccia l'attuale spettacolo e riserva una frecciatina a chi si lamenta troppo delle gomme.

David Coulthard si trova molto a suo agio nella sua nuova carriera di giornalista e opinionista per la BBC. Il suo ultimo articolo sulle discussioni post Gran Premio di Spagna è ricco di passaggi molto interessanti. Ne riportiamo alcuni.

Il tema centrale è quello dell'attuale Formula 1, molto condizionata dalla gestione delle gomme: "Non penso che il Gran Premio di Spagna sia stato un disastro per la Formula 1. Ho accettato il fatto che questa non è la Formula 1 a cui ero abituato. Quando correvo se ti qualificavi in pole, salvo imprevisti, finivi quasi sicuramente sul podio. In termini di puro intrattenimento, non vi è dubbio che lo spettacolo attuale offerto dalla Formula 1 sia molto migliore di quando il risultato della gara era più o meno simile all'ordine sulla griglia di partenza. La gente ha la memoria corta, ma questo capitava non molto tempo fa. Ora invece non sai mai quello che può succedere e il dubbio resta per buona parte della gara".

Si parla molto del fatto che la gestione delle gomme Pirelli impedisca ai piloti di spingere al massimo per buona parte della gara. Coulthard affronta l'argomento partendo da una monoposto di tanti anni fa: "La sensazione generale è che la Formula 1 di oggi sia molto diversa da quelli che vengono considerati gli anni d'oro. Siamo esseri umani, ci lamentiamo sempre. Di recente ho guidato la Lotus 25 del 1963, quella usata da Jim Clark. Si tratta di una monoposto mito che ha permesso di vincere il primo titolo a un pilota mito. Ebbene, in nessun modo Jim sarebbe stato in grado di spingere per tutta la gara, avrebbe distrutto la scatola del cambio o i freni o qualcos'altro del genere. Ci sono sempre stati così tanti compromessi che non conosciamo! Si tratta di un argomento difficile e complicato".

Lo scozzese ricorda che, seppur in maniera meno marcata, i piloti anche in passato avevano a che fare con il decadimento delle gomme: "Tutti gli pneumatici diventano via via più lenti. Non ho mai conosciuto uno pneumatico da Formula 1 che non avesse un picco di prestazione da nuovo e che poi non degradasse in base a come avevi guidato".

Coulthard prosegue nel suo ragionamento passando agli anni in cui correva lui: "Ciò che sembra chiaro è che oggi i piloti non spingono al limite quando sono in gara. In che misura, dipende da chi si ascolta. Dopo aver vinto domenica, Alonso ha detto che aveva spinto al 90% per la maggior parte del tempo. In tutta la mia carriera, raramente ho guidato solo al 90%. Durante la mia prima gara vinta (Portogallo 1995, ndr), ricordo di aver pensato che se Michael Schumacher dietro di me non avesse rallentato avrei probabilmente finito per fare un incidente perché non riuscivo più a tenere un ritmo così alto. La maggior parte del tempo, inseguendo il mio compagno di squadra Hakkinen, – cosa che purtroppo ero solito fare – non potevo andare più veloce di così. Questo non perché stessi gestendo le gomme, ma perché fisicamente non potevo andare più veloce di così con il grip generato dagli pneumatici. Per me la Formula 1 è sempre stato uno sport dove l'uomo e la macchina sono portati al limite, e se si va oltre ci sono i danni o addirittura la morte. Naturalmente la Formula 1 è ancora pericolosa, ma questo aspetto da gladiatori dei piloti è diminuito. Detto questo, personalmente mi piace vedere i piloti guidare a tutto gas, ma voglio anche vedere una gara interessante e non una processione".

Una bacchettata viene riservata da Coulthard a chi si lamenta delle gomme: "Dopo la gara di domenica Vettel si è lamentato che stava guidando al limite delle gomme, non a quello della vettura. Il problema di questa tesi è che lui aveva le stesse gomme di Alonso e Raikkonen che sono andati più veloci. Sostenere che è tutto dovuto alle gomme non ha senso. Le squadre hanno problemi diversi tra di loro. In Spagna la Red Bull aveva problemi con l'anteriore sinistra, la Mercedes con la posteriore sinistra. Se Red Bull e Mercedes sapevano di avere questi problemi avrebbero potuto studiare il modo di correggerli. La linea di fondo è che, considerando le normative così come sono e relativamente alle stesse gomme, Ferrari e Lotus hanno fatto un lavoro migliore in Spagna".

http://www.f1passion.it/2013/05/f1-coulthard-voglio-vedere-gare-emozionanti-non-processioni/

Schietto. E cmq viene sempre dimenticato il fatto che anche negli anni '80 c'era il problema gestione... del carburante.

bravo DC, dice quello che penso anch'io. Questa non è F1, è una bo*ata, le emozioni sono state bannate.

Bravo DC anche se le processioni c'erano pure negli anni '90.
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.

La cose davvero orrende sono due: gomme che decidono i mondiali e sorpassi come una volta resi impossibili da un inutile DRS.

#4
Coulthard!?!?...sarebbe quello che ha detto?:
"E' normale che lo sterzo della Williams Fw 16 si sposta in senso longitudinale e verticale".
Se Coulthard è schietto....io sono milionario.
....e poi chi sarebbe quel pazzo che gli ha dato in mano la Lotus di Clark?.

Ma l'articolo l'avete letto????

Dice che la Formula 1 è molto più spettacolare ora che anni fa quando c'erano le processioni, ovvero l'esatto opposto di quello che state dicendo.

Citazione di: Nikko il 16 Maggio 2013, 10:56:33
Ma l'articolo l'avete letto????

Dice che la Formula 1 è molto più spettacolare ora che anni fa quando c'erano le processioni, ovvero l'esatto opposto di quello che state dicendo.

Trattandosi di Coulthard,qualsiasi cosa dica.... :-ahah

Io infatti ho scritto ciò che secondo me non va di questa F1.