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In quanto a comunicazione, Fernando Alonso è indubbiamente il numero uno. Da qualche mese è sbarcato in rete con il suo nuovo sito web, oltre che ai due canali ufficiali sui social network per eccellenza, ossia Twitter e Facebook.  Ieri, sul suo sito ufficiale, è apparso un messaggio ai tifosi che faceva da prologo alle risposte a cui Fernando stesso ha risposto. Oltre 7.000 domande arrivate da ogni parte del mondo: potere del web 2.0.

Alonso, in quel messaggio di apertura, ha affrontato diversi aspetti importanti. Tra tutti, il suo sostegno a Felipe Massa e Stefano Domenicali, due personaggi chiave nella Scuderia Ferrari che sono stati messi in discussione da molti tifosi. Alonso ha dichiarato: "Vorrei fare chiarezza una volta per tutte sul mio sostegno incondizionato nei confronti di Stefano e Felipe. E' sempre facile lodare le persone quando le cose vanno bene, ma lo è ancor di più criticare quando queste vanno male. Mi avete chiesto di essere onesto e sincero, e lo sarò sempre, non dovete dubitarne".

Fernando sempre più uomo squadra. Il suo carattere da leader spesso attire le antipatie di qualcuno, ma lo spagnolo risponde: "Non mi considero diverso dagli altri: come tutti soffro la mancanza dei miei affetti, dovendo trascorrere 280 notti all'anno lontano da casa. Quando indosso la tuta sono competitivo, pronto a combattere fino all'ultimo giro. Ma quando la tolto, sono un figlio, un fratello e un amico".

L'affetto dei tifosi per lo spagnolo è sempre più grande, specie ora che si trova ad essere protagonista della storia della Ferrari: "Mi avete tenuto impegnato durante gli interminabili voli tra un Gran Premio e l'altro: ho fatto molto più fatica che a guidare la macchina!" Di seguito abbiamo selezionato e tradotto le curiosità più interessanti, mentre trovate l'intervista completa sul sito fernandoalonso.com

Javi_Fonte 2 (TW): Qual è la sensazione più bella che si prova alla guida di una vettura di Formula 1?
FA: "In curva ed in frenata. Le Ferrari stradali più potenti sono in grado di dare una sensazione simile alla F1 quando si accelera, ma nessuna macchina potrà mai avvicinarsi alla potenza in curva e alla frenata di una monoposto di Formula 1″.

armandozzl (TW): a 300 km/h i sensi si riducono all'80%. Tu lavori su tecniche di intuizione o di controllo mentale?
FA: "No, non sapevo nulla in merito! Sono stato dietro ad un volante per 27 anni, forse ero già abituato ad andare a 300 km/h!"

Jessica Jorge Fernandez (FB): Nei viaggi tra le gare, non si vola con le compagnie aeree tradizionali? Oppura si usa un volo charter Ferrari?
FA: "Voliamo con compagnie tradizionali. Per alcunee gare europee utilizziamo voli charter organizzati dalla squadra in partenza dall'Italia, insieme a Toro Rosso. Se mi trovo in Italia nei giorni che precedono o seguono la gara, mi unisco a loro!".

Nacho_2810 (TW): In una gara sul bagnato, quando si è indietro e la visibilità è ridotta, hai paura?
FA: "Non posso dire di aver paura, perché la paura e la competizione non sono compatibili. Certo, se stai guidando su un rettilineo a 300 all'ora e non vedi nulla e non puoi rallentare, perché il pilota dietro di te non vede neanche... beh, non è bello, credimi".

catalogomonster.jimd (TW) Condividi ancora con i meccanici i premi in denaro dopo una vittoria?
FA: "Si, penso sia  giusto condividerli con coloro che mi hanno aiutato a salire sul podio o vincere la gara. Sarebbe ingiusto prendermi tutti i meriti".


fonte: blogf1.it

Fernando Alonso has bemoaned the lack of on-track respect between the current generation of Formula One drivers.

Reminiscing about some of the great battles of F1 following a special event at Fiorano on Tuesday to mark the 30th anniversary of the death of Gilles Villeneuve, the Spaniard claims the mutual respect between drivers are not the same as it used to be.

"What I know of the father [Gilles] came only through films and obviously, the one I remember best is the duel he had with Arnoux at Dijon," he wrote in his blog on the official Ferrari website.

"Unfortunately, these days, we no longer see this sort of fight because there are more difficulties to deal with: the cars are now dominated by aerodynamics and those sorts of passing moves are no longer possible.

"On top of that, there was definitely more respect then than there is now between us drivers, partly because they knew that, in those cars, they were risking their lives.

"I don't want to say that today things are done incorrectly, but I believe there is not that mutual respect, at least not from everyone, that there was back then. It's a problem that goes back a long way, to the junior categories and I think the time has come to try and get it back."

Turning his attention to his home race at the Circuit de Catalunya, Alonso is determined to make progress this weekend, but warns that it is not a do-or-die situation for the Scuderia at Barcelona.

"In Montmelo, we will be counting on making a step forward, but we won't know until Saturday if we have and if so, how big a step it is," he wrote.

"We have updates on the F2012, some of which we tested in Mugello last week and others which we will try out on Friday in free practice. Clearly, having limited the damage in the first four races this year, we must turn things around.

"Having said that, it's not the case that if we are not on pole in Barcelona then it's the end of the world... The important thing is to make progress, reducing the gap as much as possible, first this weekend, then again in Monaco and after that, in Montreal, Valencia, Silverstone... The season is very long, with sixteen races to go, the same number that constituted the entire calendar back in 2003."



Parla bene, lui.... non si ricorda lo scherzetto che ha fatto a Lewis in qualifica nel 2007?