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Oggi 10 anni fa a Montreal come ricordava anche formulapassion.it ci fu la spettacolare vittoria di Button sulla Mp4-26:

Domenica 12 giugno 2011. La Formula 1 è in Canada per disputare il settimo appuntamento di un Mondiale già indirizzato da Sebastian Vettel e dalla Red Bull. Il tedesco, laureatosi per la prima volta campione del mondo nella stagione precedente, ha già vinto cinque delle prime sei gare (solo Hamilton è riuscito a batterlo in Cina) e si trova nuovamente in pole position. A Montreal, però, la fitta pioggia caduta fin dalle prime ore del mattino si prepara a mescolare tutte le carte in tavola, mettendo anche a rischio la partenza stessa del Gran Premio.

Nonostante la tanta acqua presente in pista, Charlie Whiting dà l’ok per iniziare la gara in regime di Safety Car. La vettura di sicurezza guida il gruppo per i primi quattro giri, poi arriva la bandiera verde e il Gran Premio parte con tutti i piloti che montano gomme da bagnato estremo. Alla prima curva, Alonso prova a insidiare Vettel, che resiste e comincia ad aumentare il suo vantaggio sul ferrarista. Poco più indietro, Hamilton prova a infilare Webber, ma un contatto con la Red Bull manda l’australiano in testacoda. Il caos agevola Schumacher, che si mette in quarta posizione davanti alla coppia McLaren.

Scontro fratricida. Al giro seguente, Hamilton prova a infilare la Mercedes del Kaiser, ma va lungo e viene infilato da Button: è il preludio del primo colpo di scena. Il campione del mondo 2008 prova infatti a riprendersi la posizione sul compagno, ma Jenson stringe verso destra sul rettilineo dei box non capendo bene la manovra di Lewis: il contatto con il muro è inevitabile, Hamilton rompe la sospensione posteriore sinistra e si ritira, causando il secondo ingresso in pista della Safety Car. Anche la gara di Button si complica: l’inglese viene punito con un drive through per aver superato il delta time in regime di SC e si ritrova così in fondo al gruppo.

Il diluvio. Pochi giri dopo, Alonso e Rosberg rischiano e vanno ai box a montare gomme intermedie. Subito, però, si capisce che l’azzardo non paga: le nuvole che sovrastano il cielo del Quebec si aprono a cascata, costringendo la direzione gara ad esporre la bandiera rossa. Il diluvio di Montreal blocca le vetture in griglia per oltre un’ora e mezza, e anche la classifica provvisoria è stravolta: alle spalle di Vettel c’è la Sauber di Kamui Kobayashi – l’unico a non effettuare il cambio gomme – poi a seguire Massa, le Lotus-Renault di Heidfeld e Petrov, la Force India di Di Resta, Webber e Alonso.

L’inizio della rimonta. Alla ripresa della gara, Button è una furia e inizia a rimontare, ma un nuovo imprevisto è subito dietro l’angolo. Al 37° giro prova ad attaccare Alonso in curva 3, ma un nuovo contatto manda a muro lo spagnolo, che è costretto a ritirarsi per la prima volta in stagione. Stavolta anche l’inglese non è immune da guai: la gomma anteriore sinistra si affloscia e Jenson è costretto a un nuovo pit stop, che lo fa precipitare in ultima posizione.

Button sembra definitivamente tagliato fuori dai giochi, quando manca poco meno di metà gara alla bandiera a scacchi. La pista, però, si sta asciugando molto rapidamente: in pochi giri la traiettoria si asciuga, creando una situazione paradossalmente ideale per Jenson, da sempre mago nel crossover (il passaggio dalle gomme da bagnato alle slick e viceversa). In queste condizioni il campione del mondo 2009 ha conquistato le più belle delle sue nove vittorie fino a questo momento: indimenticabile il primo successo in Ungheria nel 2006, quando partì 14° e riuscì clamorosamente a imporsi in una corsa ricca di colpi di scena.

Serve, però, un piccolo aiuto, un’altra Safety Car. Ci pensa Heidfeld, che rompe l’ala anteriore in un tentativo di sorpasso su Kobayashi e semina un fiume di detriti nell’allungo tra le curve 2 e 3. Il gruppo si ricompatta e Button si trova addirittura quarto, alle spalle di Vettel, Schumacher e Webber.

Il trionfo. Alla ripartenza, Webber prova a passare la Mercedes di Schumi, ma va lungo all’ultima chicane e Button ne approfitta, passando anche il tedesco a tre giri dalla fine. Il ritmo di Jenson è indiavolato e recupera decimi su decimi a Vettel, leader indiscusso del Gran Premio fin dal primo giro. L’inglese ha solo un giro da quando riesce a mettersi sotto il secondo, un solo tentativo per cercare quel sorpasso da favola che lo separa dalla gloria. Nel box McLaren sono tutti in piedi, spingono come possono il loro pilota, ma il regalo viene servito direttamente dalla Red Bull in testa: Vettel viene tradito dalla pressione, mette due ruote sull’asfalto bagnato e va quasi in testacoda in curva 7. Il miracolo è servito e Button può esultare al termine di una gara eterna e folle, che entrerà di diritto nei libri di storia del motorsport.

La gara dei record. Con un tempo di 4 ore, 4 minuti 39 secondi e 537 millesimi (tenendo conto della sospensione), il Gran Premio del Canada 2011 diventa la corsa più lunga della storia del mondiale di Formula 1, nonché quella più lenta con una media di 74,864 km/h. Infranti anche i record del maggior numero di Safety Car – sei – e di sorpassi compiuti nell’arco della gara, ben 89.

fonte: formulapassion.it
Bye Bye Honda

Ricordo l'sms di un caro amico ferrarista che esultò per la vittoria di Button, VAIIII BUTTON E MCLAREN, evidentemente le vittorie di Vettel e Redbull lo avevano stufato (pure a me)
Fare prima di dire.


Il GP più lungo della storia della F1, 5 ore e rotti. Ricordo Kobayashi che spuntava con la testa da sotto il telone messo sulla macchina in attesa di ripartire e l'incidente tra le due McLaren nelle prime fasi  :-?
"I went completely on the inside and overtook the backmarker and at same time overtook the Michael. It was a great overtaking manoeuvre, and I loved it. I'm not sure if the Michael did." M.H.