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AmanteMclaren
Bernd Rosemeyer nacque il 14 ottobre del 1902, a Lingen, una città non lontana dal confine con l'Olanda.
Bernd si appassiona alle auto e alle motociclette grazie all'attività del padre, titolare di un garage e di un centro di riparazione.
Così come il nome di Caracciola si lega indissolubilmente a quello della Mercedes, Bernd Rosemeyer è uno dei personaggi simbolo dell'Auto Union.
L'avventura di Rosemeyer con l'Auto Union, comincia con un provino al Nurburgring, organizzato dalla casa tedesca in cerca di un pilota da affiancare ai titolari Varzi, Stuck e Bernd.
Rosemeyer viene chiamato assieme ad altri piloti: impressiona favorevolmente ed entra a far parte del team, per il 1935.
Una curiosità: l'Auto Unione è stata la prima a portare al successo in un Gran Premio la soluzione del motore posteriore.
Ma torniamo a Rosemeyer.
Per Bernd, essere nel team era un fatto eccitante ed era impaziente di debuttare nei gran premi.
Passa molto tempo alla factory della squadra, riempiendo di domande i tecnici della casa.
La leggenda vuole che, interrogato da Bernd Rosemeyer sulle performance del propulsore, Ludwig Sebastian, tecnico del motore, si sia trovato costretto ad invitare il giovane pilota a chiedere quelle informazioni ai dirigenti, perchè Lui non era nella posizione di poter fornire quelle informazioni.
Come dicevamo, Bernd è tanto impaziente di esordire, quanto Walb, D.S. dell'Auto Union è prudente nel rimandarne il debutto.
In effetti, Walb, sa benissimo quanto sia forte Rosemeyer, ma sa benissimo che il suo talento è acerbo. In particolare, Welb vorrebbe aspettare una corsa non particolarmente veloce. Invece, Rosemeyer vorrebbe esordire all'AVUS, tracciato velocissimo.
La leggenda, una delle tante su Rosemeyer, vuole che il pilota avesse scritto ogni giorno, sul calendario del DS dell'Auto Union, "correrà Rosemeyer all'AVUS?"
Vera o no, la storia, l'insistenza di Bernd è premiata e Walb si convince ad impiegarlo all'AVUS.
Così, il 26 maggio 1935, Bernd debutta sul velocissimo tracciato tedesco.
La sua corsa, breve ma intensa, si caratterizza per il duello con Fagioli, pilota Mercedes, ma termina anzitempo a causa di un guasto tecnico.
Bernd, comunque, ottiene la conferma per la successiva corsa, l'Eifelrennen al Nurburgring, gara che si caratterizza per il dominio delle vetture tedesche.
La corsa, come tradizione al Nurburgring, si svolge con un tempo mutevole. La partenza, avvenuta col tracciato bagnato, ha visto Rosemeyer scattare dal centro griglia.
Giro dopo giro, Bernd recupera posizioni: con un sorpasso al grande Caracciola, a tre giri dalla fine, si porta in testa alla gara.
Caracciola tallona Bernd, a cui un sasso ha spaccato il parabrezza, ma non riesce a passarlo.
Solo all'ultimo passaggio, una scalata di marcia effettuata troppo presto, fornisce l'opportunità a Caracciola di infilare il giovane avversario : possibilità sfruttata da Caracciola, che vince la corsa.
Bernd è stato passato all'ultimo, ma ha impressionato il pubblico che lo elegge a eroe.
Nei successivi Grand Prix, Bernd ottiene un quinto posto al GP di Francia, un quarto al Nurburgring, un secondo a Pescara.
Nella corsa del Nurburgring, Bernd guida in modo spettacolare. La sua aggressività, però, lo porta a distruggere le gomme. La gara, viene vinta da Nuvolari, con l'Alfa.
A Pescara avviene un'altro episodio che proietta Rosemeyer nella leggenda: il driver tedesco finisce fuori pista, con la sua vettura, in modo spettacolare: salta un fosso e si infila tra un palo e il parapetto di un ponte. Tra i due ostacoli, il Dr. Porsche, misurò una distanza di poco superiore alla larghezza della vettura.
Nonostante l'incidente e i danni, Rosemeyer riesce a rimettere in strada la vettura e terminare secondo.
Il Gp di Svizzera, che si disputa sotto la pioggia, vede il successo dello specialista del bagnato, Caracciola.
A Monza, Rosemeyer è tradito al 19° passaggio dalla trasmissione: abbandona la sua vettura e "salta" su quella di Pietsch, con la quale conclude terzo.
Il trionfo, per Bernd Rosemeyer, arriva all'ultima corsa stagione, a Brno, in Repubblica Ceca.
La stagione 1936 vede la consacrazione di Rosemeyer che domina la stagione.
Auto Union, ha realizzato, per il 1936, una nuova vettura, denominata "tipo C". Il volume del motore V16 fu aumentato a 6 litri.
Un'altra novità, in casa Auto Unione, è il cambio di direttore sportivo: da Welb al Dr Karl Feuereissen . I piloti Auto Union per la stagione sono: Hans Stuck, Achille Varzi e Bernd Rosemeyer, come piloti esperti; Rudolf Heydel, Ernst von Delius and Rudolf Hasse selezionati come giovani.
Dicevamo che la stagione '36 vede la consacrazione di Rosemeyer ... eppure, l'inizio stagione non è dei migliori: a Montecarlo è costretto al ritiro, dopo essere andato a sbattere. In quell'occasione, avviene un altro episodio curioso, che mette in luce lo spirito del pilota tedesco: dopo l'incidente, infatti, Bernd è visto da un giornalista, mentre passeggia con un vaso di pietra sotto il braccio. Rosemeyer, con grande simpatia, fa notare la somiglianza del vaso con il trofeo del vincitore.
Dicevamo dell'inizio di stagione poco brillante: anche la doppia trasferta africana (Tunisi e Tripoli) e la gara di Barcellona, non riservano soddisfazioni.
La gara della vita di Rosemeyer, è invece all'Eifelrennen.
Si tratta della classica gara del Nurburgring, con nebbia e fortissima pioggia. Nella storia dei gran premi, dalla nebbia del Nurburgring sono emersi solo i grandi campioni. Basti pensare, ad esempio, a Sir J. Stewart ed al suo successo al Nurburgring del 1968, quando vinse in condizioni meteo incredibilmente difficili.
In quel 1936, dalle nebbie del Nurburgring emerge, appunto, Rosemeyer che riesce a prevalere su Nuvolari. Quando non si vede nulla, Rosemeyer inizia una prodigiosa rimonta sul pilota italiano, staccando a memoria nelle curve, fino al sorpasso.
Nuvolari vince a Budapest, ma Rosemeyer vince al Nurburgring, Pescara, Berna e Monza.

Per la stagione 1937, la Mercedes prepara una nuova vettura, di oltre 540 cavalli. L'Auto Union, con meno mezzi a disposizioni, non è in grado di replicare.
Rosemeyer, nonostante la vettura non sia potente quanto la Mercedes, ottiene comunque dei successi: all'Eifelrennen, alla Coppa Acerbo, Donington, alla Coppa Vanderbilt, negli USA.
Si dedica anche alla specialità del record di velocità.
Il 28 gennaio 1938, sull'autostrada Francoforte-Darmstadt, Mercedes e Auto Union si sfidano, per il record di velocità. Caracciola, dopo aver ottenuto i 423 km/h, consiglia a Rosemeyer di rimandare la prova, a causa del vento.
Rosemeyer, però, decide lo stesso di provare, ma perde la vita nel tentativo, proprio per colpa del vento.

Dirà di Rosemeyer, il grande Rudi Caracciola "Bernd non sapeva letteralmente cosa fosse la paura e questo a volte non è una buona cosa."
Sulla sua tendenza a prendere rischi, il Dr. Porsche, ebbe a dire che Bernd non prendeva rischi sciocchi. Piuttosto, egli poteva fare cose che altri non potevano.

-DiAmante-

Fonti da cui sono state tratte alcune informazioni: forix.com