Ron Dennis

Ron Dennis, giorno più bello in McLaren quando smisi

(ANSA) - PISTOIA, 02 OTT - "Spesso mi è stato chiesto qual è stato il mio giorno più bello alla McLaren e la mia risposta è sempre stata l'1 giugno 2017, giorno in cui ho deciso di lasciare il team. Questa mia risposta stupisce sempre gli interlocutori ma non è difficile da capire, in quanto in quel giorno, in quella data, io ho messo il punto, la parola fine, a un capitolo che io ho scritto nel libro della McLaren".

Lo ha detto Ron Dennis, che come presidente della scuderia McLaren di Formula 1 ha vinto dieci mondiali piloti e sette mondiali costruttori, intervistato da Luca Telese a Pistoia come ospite del 22/o Memorial Vannucci.
"A quel tempo io avevo una visione estremamente chiara - ha aggiunto Dennis - ossia che non sarei mai, mai più ritornato alla McLaren e che non mi sarei mai occupato di auto o del settore automobilistico in generale, quindi da quel momento in poi la mia vita ha preso una direzione molto chiara e diversa.
Ho seguito il motto e il consiglio che mio nonno ripeteva sempre sempre, anche a me, 'se segui il tuo cuore non dovrai lavorare, ma farai sempre qualcosa che ti piace e di conseguenza quello che farai non sarà un sacrificio per te'".
Ron Dennis si dedica con la sua fondazione 'DreamChasing' a progetti filantropici e 'visionari' su futuro e sviluppo sostenibile. (ANSA).

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/f1/2021/10/02/ron-dennis-giorno-piu-bello-in-mclaren-quando-smisi_ea2b32be-4aea-4bc9-a17d-0c80af63b2d5.html

Per dire così chissà cosa deve avere passato per dire una cosa simile.

Ron Dennis, giorno più bello in McLaren quando smisi

(ANSA) - PISTOIA, 02 OTT - "Spesso mi è stato chiesto qual è stato il mio giorno più bello alla McLaren e la mia risposta è sempre stata l'1 giugno 2017, giorno in cui ho deciso di lasciare il team. Questa mia risposta stupisce sempre gli interlocutori ma non è difficile da capire, in quanto in quel giorno, in quella data, io ho messo il punto, la parola fine, a un capitolo che io ho scritto nel libro della McLaren".

Lo ha detto Ron Dennis, che come presidente della scuderia McLaren di Formula 1 ha vinto dieci mondiali piloti e sette mondiali costruttori, intervistato da Luca Telese a Pistoia come ospite del 22/o Memorial Vannucci.
"A quel tempo io avevo una visione estremamente chiara - ha aggiunto Dennis - ossia che non sarei mai, mai più ritornato alla McLaren e che non mi sarei mai occupato di auto o del settore automobilistico in generale, quindi da quel momento in poi la mia vita ha preso una direzione molto chiara e diversa.
Ho seguito il motto e il consiglio che mio nonno ripeteva sempre sempre, anche a me, 'se segui il tuo cuore non dovrai lavorare, ma farai sempre qualcosa che ti piace e di conseguenza quello che farai non sarà un sacrificio per te'".
Ron Dennis si dedica con la sua fondazione 'DreamChasing' a progetti filantropici e 'visionari' su futuro e sviluppo sostenibile. (ANSA).

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/f1/2021/10/02/ron-dennis-giorno-piu-bello-in-mclaren-quando-smisi_ea2b32be-4aea-4bc9-a17d-0c80af63b2d5.html

Per dire così chissà cosa deve avere passato per dire una cosa simile.

Dice tutto questo perchè lo hanno costretto a dimettersi da  presidente e amministratore delegato da parte dei Azionisti, dato che il consiglio di amministrazione degli azionisti decisero infatti di non rinnovargli il contratto e di metterlo nella condizione denominata "gardening".

Dennis non  gradi la mossa e cerco  senza riuscirci , un sostegno finanziario per acquistare la totalità delle quote della squadra, volendone garantire il futuro.
Personalmente penso che ancora non abbia del tutto digerito di essere stato  estromesso dalla sua azienda che lui ha reso grande  nei suoi 35 anni di  Gestione

Ne ha dovute subire il caro Ron, è stato cacciato dalla casa dove aveva messo ogni mattone.

Ron Dennis sceglie il marmo della vicentina Margraf: partnership con Lavendo Developments



La nuova collaborazione tra Lavendo Developments, azienda attiva nel settore edilizio, e Margraf, leader mondiale nei settori dello stoccaggio e della produzione di marmo, unisce le visioni di due imprenditori: Ron Dennis e Silvio Xompero (Presidente di Margraf). L'imprenditore britannico parlando di Margraf: "Sono rimasto colpito dalla passione intrinseca all'innovazione"

https://www.veneziepost.it/ron-dennis-sceglie-il-marmo-della-vicentina-margraf-partnership-con-lavendo-developments/
https://www.marrone.it/en/marrone-qualifies-in-the-team-of-ron-dennis/

Re Carlo III nomina Horner Comandante e Ron Dennis Baronetto


Le onorificenze britanniche
Ricevere un'onorificenza dal Re inglese non è un'impresa da poco, sia per il lungo processo di candidatura che c'è dietro, sia per la verifica del contributo dato alla corona britannica.
Come abitudine la lista dei premiati per il nuovo anno è stata comunicata nei giorni precedenti al Capodanno. Tradizione vuole che questo elenco di nomi, prodotto da un comitato d'onore, sia girato dal primo ministro al Re, che sceglie le personalità da insignire dei prestigiosi riconoscimenti tra chi ha avuto "risultati nella vita pubblica", chi "si è impegnato a servire la Gran Bretagna", distinguendosi "per aver reso la vita migliore ad altre persone o per essersi dimostrati eccezionali in ciò che fanno".

I riconoscimenti sono così inviati ai destinatari, che, dopo l'accettazione, verranno convocati ad una cerimonia formale. Solitamente svolta a Buckingham Palace, al Castello di Windsor o al Palazzo di Holyroodhouse, i prescelti verranno nominati dal Re in persona o da un membro della famiglia reale.

Nella giornata del 29 dicembre, Re Carlo III ha comunicato la lista delle onorificenze del nuovo anno, includendo tra le personalità prescelte due volti noti della Formula 1, vale a dire Christian Horner e Ron Dennis.
Horner, 50 enne team principal Red Bull, è stato nominato Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico.
Dennis, 76 enne ex numero uno della McLaren, riceverà il titolo di baronetto (Knight), dopo aver ricevuto nel 2000 quello di Comandante.


Sono sette i titoli che vengono assegnati nell'occasione:
- Companion of Honour (compagno d'onore) – riservato a chi ha dato un importante contributo alle arti, alla scienza, alla medicina o al governo.
- Knight o Dame (GBE, KBE, DBE) (cavaliere o dama) – destinato a chi viene ritenuto fonte d'ispirazione o si è distinto come figura significativa a livello nazionale
- Commander of the Order of the British Empire (CBE) (Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico) – per chi ha dato un contributo importante ma meno significativo a livello nazionale, e che ha dato "un contributo innovativo nella propria zona".
- Officer of the Order of the British Empire (OBE) (Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico) – attribuito a chi ha dato un contributo importante a livello locale in qualsiasi attività, ma il riconoscimento può avere anche carattere nazionale.
- Member of the Order of the British Empire (MBE) (Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico) – chi ha "ottenuto risultati eccezionali o ha reso un servizio eccezionale alla comunità", rivelandosi un esempio per i sudditi.
- British Empire Medal (BEM) (Medaglia dell'Impero Britannico) – per chi ha operato con attività di beneficenza a lungo termine.
- Royal Victorian Order (RVO) (Ordine Reale Vittoriano) – attribuito a quelle persone che hanno aiutato personalmente il Re.

Solo chi è Knight, Dame, OBE o MBE può fregiarsi del titolo di Sir o Dame.


https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/re-carlo-nomina-horner-comandante-e-ron-dennis-baronetto


E così abbiamo Sir Ron Dennis 

Due fotografie di un giovane Ron Dennis scattate a Montecarlo, nel 1970. Nella prima, sta sistemando la vettura e pare confabulare con Tauranac. Nell'altra, sembra stia controllando qualcosa alle sospensioni di Brabham.

Una notizia di gossip piccante datata:

È presa da un numero 38/1985  di Rombo. L'articolo è di Zigliotto. L'editoriale tratta diversi argomenti, però è intitolato "I guai del «padrino»".

"Tuttavia c'è chi giura che il mancato ordine in Olanda da parte di Ron Dennis a Lauda di cedere il passo ad Alain, nacesse proprio da una ripicca di origine sentimentale, eguale a quella che proprio a Zandvoort un paio di anni prima aveva aperto la frattura nella combinata Prost-Renault.
Secondo i miei «maligni» informatori sarebbe stato strano che Alain, a Zandvoort, fosse accompagnato dalla moglie, così come il fatto che a Monza, nel soggiorno di Villa d'Este, il boss McLaren fosse insolitamente tenero con la fidanzata che pure in genere tratta pubblicamente con molto distacco."

Per la cronaca, Lauda vinse il Gran premio d'Olanda di quell'anno e Alain arrivò secondo.