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Le possibilità di vedere Lewis Hamilton al volante della Ferrari nel Mondiale F1, prima della chiusura della carriera del britannico nella massima serie a ruote scoperte, si fanno sempre più lontane, almeno stando alle ultime dichiarazioni sul tema rilasciate, nel corso di un'intervista a 'Dazn', dallo stesso sette volte campione del mondo.
"Correre in F1 con la Ferrari? Non è mai stato un sogno, perché quando ero giovane il mio modello era Ayrton Senna - ha detto -. Più che rosso, il mio sogno era bianco e rosso, i colori della McLaren al tempo. Capisco, però, quanto sia iconica la Ferrari, sono appassionato del marchio io stesso e a casa ho una Rossa".

"Quelle che circolano sul futuro sono solo voci, normali speculazioni che si fanno quando si è in trattativa per il rinnovo. La vedo anche come una cosa positiva" ha poi aggiunto Hamilton, a margine di un weekend che lo ha visto concludere al secondo posto il Gran Premio di Spagna.


fonte: sportal.it


Bravo Lewis. Sfatiamo per l'ennesima volta il mito che tutti i piloti sognano di guidare la Ferrari. Sicuramente è una scuderia storica, che ha vinto tanto, con un seguito di tifosi non indifferente, ma non è automatico che tutti debbano per forza correre con la Ferrari per sentirsi realizzati.

Ci sono stati fior fior di grandi piloti che non hanno mai corso con la Scuderia e sono comunque entrati nella storia della F1.

Lo stesso, badate bene, vale per ogni team. Solo che, a differenza degli altri paesi, in Italia i giornalisti o pseudo tali che si occupano di motori portano costantemente avanti sta tiritera. Ora con Hamilton, più avanti con Verstappen, e in generale appena ci sarà un pilota affermato e vincente da un'altra parte inizieranno i discorsi sull'inevitabile approdo in Ferrari, sempre sognato fin da bambino.

Ovvio se la Ferrari fosse competitiva diventerebbe naturalmente una soluzione plausibile per ogni top driver, ma lo stesso varrebbe per la McLaren qualora dovesse tornare in auge.