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La tormentata situazione nella quale la storica scuderia italiana verte oramai da qualche mese inizia a diventare insostenibile. Mattia Binotto ha il merito di aver portato una ventata di calma e tranquillità, in un ambiente spesso troppo teso e disordinato. Sebbene le tensioni all'interno del team siano drasticamente calate, lo stato confusionale insito nell'ambiente sembrerebbe addirittura accentuato, non solo sotto l'aspetto squisitamente tecnico.

A livello dirigenziale infatti mancano i capi saldi, individui con l'appropriata esperienza idonei a supportare a dovere il progetto, capaci allo stesso tempo di offrire gli strumenti necessari per una pronta riscossa. Figure come quelle di John Elkann e Louis Camilleri non sembrano poter incidere affatto, ottenendo al contrario abbondante disapprovazione sulla bontà del proprio operato tra supporter e addetti ai lavori.
Dopo la doverosa premessa registriamo la presa di posizione del Team Principal della Ferrari, cercando in ogni intervista di raccontare con estrema franchezza il delicato momento della Rossa senza mai fare drammi. Mattia continua a promettere massimo impegno ricordando il duro lavoro in opera, che in queste ultime settimane ha subito un'importante accelerazione sulla tabella di marcia prevista nei mesi passati.
"Gara dopo gara dobbiamo essere in grado di fare dei passi in avanti. A Maranello si sta lavorando molto sodo per risolvere i problemi sofferti nelle ultime gare".
Dando uno sguardo al prossimo round il boss del Cavallino non prevede forti miglioramenti, anche se le sue aspettative risultano senz'altro superiori rispetto a quelle degli ultimi appuntamenti mondiali.
"Visto che la nostra vettura sarà la stessa vista a Monaco non mi aspetto certo una risposta magica in Canada. Il tracciato sarà molto differente e di conseguenza il setup della monoposto. Dovremo lavorare bene per adattarci al meglio alle coperture allenandoci al simulatore".
Ipotizzando il rendimento della SF90 lungo le strade del circuito semi-permanente di Montreal, Binotto prevede il team di Brackley ancora saldamente al comando, covando la speranza di vedere le differenze prestazionali tra le due squadre ridotte nel proprio valore.
"Anche se fare pronostici non è mai facile, credo che il nostro rendimento sarà superiore di quello visto a Barcellona. Resta comunque giusto ricordare che al momento la Mercedes è la squadra da battere. Anche a Montreal saranno probabilmente i favoriti, ma spero che il gap sia minore".
In conclusione Mattia ci tiene a ricordare il prematuro giudizio con il quale molti tacciano la scuderia Italiana come illustre sconfitta, convinti che i sogni di gloria per la stagione 2019 siano oramai da archiviare.
"Ovviamente dobbiamo cercare di cogliere ogni occasione, ma il Canada non è l'ultima gara e il mondiale non finisce qui..."

L'atteggiamento positivista sfoggiato a più riprese dal capo della Ferrari continua a sfavillare davanti ai microfoni di tutto il mondo, ostentando un manifesto ottimismo che peraltro si contrappone alle evidenti lacune del team...


fonte: f1analisitecnica

Per me è stato sbagliato far ricoprire due ruoli a Binotto,dal punto di vista tecnico lo svizzero non si discute ma come TP non lo vedo adatto al 100%,infatti non capisco perché la Ferrari non abbia assunto una persona con un ruolo "politico" forte
"If you cut us, we bleed McLaren."

Secondo c'è troppa differenza tra ruolo di dt e il di team principal, più responsabilità.
Ci vuole anche un certo polso nel prendere alcune decisioni come quelle di lasciare i piloti a briglie sciolte o frenarne uno in favore di un altro.
Fare prima di dire.


Binotto: "Noi come la Ferrari del 1996-1997"

Il team principal di Maranello ha parlato alla Gazzetta dello Sport del momento storico che sta vivendo la rossa, mostrandosi comunque fiducioso

Dopo due stagioni in cui la Ferrari ha conteso il titolo mondiale alla Mercedes per almeno 2/3 di campionato, questo 2019 sembra aver preso una piega ben diversa. Il team di Brackley ha vinto sei gare su sei, con cinque doppiette. La rossa invece fatica a tenere dietro la Red Bull. In una lunga ed interessante intervista alla Gazzetta dello Sport Mattia Binotto ha però mostrato fiducia nel futuro, chiedendo supporto ai tifosi di Maranello. "La Mercedes è forte a livello tecnico e di processi – spiega Binotto – io però preferisco fare un confronto con la Ferrari del 1996/1997. Una squadra in crescita, con basi solide. Anche noi siamo un team giovane e con tanta fame. Vedo molte analogie con allora".



Secondo il team principal di Maranello dunque, questi potrebbero essere gli anni in cui si pongono le basi per la costruzione di un'altra epoca d'oro. "Per visione, voglia di fare, passione e talento rivedo quel periodo. Sono dispiaciuto anche io dell'inizio di stagione, ma dobbiamo credere nella rossa. So che stiamo chiedendo molto ai nostri tifosi, che meritano grandi gioie – aggiunge – ma oggi più che mai abbiamo bisogno della loro pazienza e del loro supporto".

Binotto comunque ribadisce di non voler dare per persa questa stagione: "Per fare un bilancio aspetterei fine anno – ripete – perché potrebbe essere molto diverso da quello delle prime sei gare. La stagione è iniziata come era finita quella precedente, non peggio. Nella seconda parte di 2018 la nostra vettura non era competitiva come quella Mercedes ed ora forse paghiamo il ritardo, ma i risultati sono severi. Potevamo fare doppietta in Bahrain e un risultato diverso anche a Baku".

Il problema, ormai è noto, riguarda soprattutto le gomme: "Il nostro progetto si adatta male alle gomme di quest'anno – ribadisce il 49enne ingegnere nato a Losanna – la difficoltà è mandarle in temperatura. Nel 2018 il problema era l'opposto. Se le gomme non si riscaldano manca grip meccanico e aumenta il sottosterzo. Si crea un circolo vizioso. L'auto scivola, le gomme si usurano sul battistrada e si raffreddano, amplificando il problema. Noi ci troviamo bene su piste come Baku, con una sola tipologia di curve e assetto. Lì tutte le curve si affrontano più o meno alla stessa velocità".


fonte: formulapassion.it

O è scemo o è un genio.
O sta supercazzolando tutti
As I've always said, McLaren exists to win, and win we will.
RON DENNIS

Citazione di: Mika85 il 06 Giugno 2019, 22:26:37
O è scemo o è un genio.
O sta supercazzolando tutti

O é Boullier vestito di rosso
Fare prima di dire.


Citazione di: zipavelo il 07 Giugno 2019, 20:27:37
Citazione di: Mika85 il 06 Giugno 2019, 22:26:37
O è scemo o è un genio.
O sta supercazzolando tutti

O é Boullier vestito di rosso e dimagrito

Così va meglio.